“A volte vengo presentato come un self-made man”, spiega K.R. ‘Ravi’ Ravindran, Presidente del Rotary International, “solo un egocentrico può credere di essersi fatto da solo. Noi siamo quello che siamo grazie alle tante persone che ci hanno aiutato a diventarlo”.
E’ uno dei tanti passaggi significativi contenuti nel numero digitale di luglio-agosto della rivista Rotary, dedicato alla parola chiave ‘conoscenza’
Lo è tradizionalmente, quasi da calendario, per la scelta di raccontare nel numero estivo i profili dei leader che assumono incarichi rotariani, a cominciare dal Presidente Internazionale; e lo è ripetutamente, declinata sui diversi temi che la richiedono per poter agire consapevolmente ed efficacemente, oltre che coerentemente, in tutto il mondo.
Conoscere significa essere nella condizione di comprendere.
E in un ambito, come è quello rotariano, in cui la centralità della persona, di chi dà e di chi riceve, è tutto, la conoscenza degli uomini e delle donne che sono chiamati a indirizzarne le scelte è vitale, è comprensione, è utilità. L’inclinazione dettata dal percorso personale e professionale del Presidente, così come le attitudini e le sensibilità dei Governatori distrettuali, determinano e condizionano fortemente l’anno rotariano, tanto da un punto di vista culturale, quanto pratico, operativo. La considerazione che ciascuno di noi, più o meno espressamente, manifesta relativamente all’andamento delle cose e le riflessioni che tutti esprimiamo sul Rotary e sul suo indirizzo sono condizionate dalla conoscenza delle persone, delle loro scelte e delle situazioni che determinano. Desiderare di conoscere e permettere a chi ci sta attorno di conoscere è il modo più immediato per partecipare, facendo e riuscendo a coinvolgere. Per questo l’invito che giunge dalle pagine di Rotary vuole essere un vero auspicio di armonia, di gradimento e di buona predisposizione, determinati prima di tutto dalla conoscenza.