Carissime Amiche e carissimi Amici,
Vi scrivo in diretta dal treno che da Roma sta riportando alle loro Città tanti rotariani che hanno partecipato al Giubileo.
A tutti voi, siate stati presenti o no, il più caro saluto, mio e di mia moglie Lilly.
Mai come in questa circostanza i valori rotariani sono stati determinanti, proprio perché messi ‘…alla prova’ da carenze organizzative verificatesi a livello locale e distribuite ‘democraticamente’ su tutti i partecipanti rotariani.
Parlando con gli amici Governatori italiani e con esponenti del Rotary International abbiamo constatato come nessuno sia stato risparmiato.
Tuttavia, o forse proprio per questo motivo, le difficoltà hanno funzionato da ‘collante’ tra rotariani di tutti i paesi, i quali non si sono fatti condizionare dal disagio, ma anzi questo è diventato un veicolo di rapporti positivi.
Anche chi si è trovato in posizioni poco favorevoli in Piazza mi ha testimoniato come, comunque, abbia vissuto un’esperienza positiva, di incontro con tante nazionalità, con amici rotariani dal Benin, dal Canada, dall’Argentina, dalla Spagna, dall’Indonesia…che si trovavano nelle stesse condizioni e che hanno vissuto con loro lo spirito dell’incontro.
Non solo, ma la possibilità di vivere insieme o a piccoli gruppi tre intense giornate è diventato elemento di coesione tra rotariani del nostro distretto.
Tornando ai momenti rotariani, desidero raccontarvi le possibilità d’incontro che mi sono state concesse con il Presidente Ravindran: devo dirvi che si è consolidata un’amicizia iniziata già lo scorso anno a San Diego, abbiamo parlato del nostro Distretto e degli importanti Services che i Club stanno portando avanti e come la membership, che ha passato un periodo di difficoltà, ora stia fiorendo.
Ho avuto la possibilità di incontrare John Hewko e di discutere sul futuro del nostro Rotary alla luce del recente Consiglio di legislazione. Certo non tutte le novità saranno, forse bene accette, ma l’evoluzione è pressoché inevitabile. Ho potuto appurare come il colloquio tra Ravindran e il Papa sia stato ampio e cordiale con visioni comuni sui temi umanitari.
Alla fine del Concerto del sabato sera, Ravi è tornato sul punto chiave e ha affermato chiaramente come il Rotary non sia un’associazione confessionale, ma, come lo stesso Fondatore ha più volte affermato, la dimensione religiosa costituisce un fattore assai rilevante, e il Rotary favorisce la possibilità di un dialogo costruttivo tra le varie esperienze religiose.
Per questo Ravi giudica positivamente l’iniziativa di Papa Francesco e comunque positiva la presenza dei quasi 9000 rotariani a Roma.
Anche se vi sono state situazioni che hanno impedito la piena espressione e visibilità della nostra presenza, l’esperienza è stata positiva per la convinzione, per il dialogo costruttivo, per lo spirito comunque positivo, dopo l’iniziale disorientamento, con cui abbiamo vissuto la mattinata del sabato.
Vi assicuro amici, che non è sfuggito a nessuno, tanto meno ai vertici rotariani, che hanno comunque sperimentato il nostro stesso disagio, come la nostra posizione, dico quella del nostro Distretto sia stata particolarmente apprezzata.
Vi voglio ringraziare tutti, uno per uno per la vostra capacità di testimoniare un’esperienza così importante come quella rotariana, anche in circostanze non favorevoli.
Un ringraziamento particolare a Paolo Cristofori, il quale ha organizzato un viaggio e una permanenza non facile, gestendo una gamma di variabili francamente imponenti.
Un abbraccio a tutti voi, continuiamo con questo spirito costruttivo e di prospettiva.
Vi aspetto al Congresso Distrettuale di Rimini il 18/19 giugno prossimo.
Un abbraccio.
Paolo