Il 3° Congresso del Distretto 2072 si avvierà a Rimini già dalla serata di venerdì 17 giugno con un appuntamento pubblico aperto alla città.
Al Teatro Tarkovskij è in programma un concerto vocale strumentale di Ensemble Amarcanto, gruppo formato da una quindicina di cantori e musicisti che con passione e freschezza affrontano, ormai da una decina di anni, i più diversi repertori della musica popolare internazionale.
L’appuntamento congressuale entrerà nel vivo sabato 18 giugno. Nella mattinata è in programma l’intervento introduttivo del Governatore Paolo Pasini sul tema Il nostro Patrimonio, un Dono per il Mondo. Cultura, Salute e Ambiente, filo conduttore dell’annata rotariana distrettuale.
A seguire, la Prof.ssa Elena Cattaneo, scienziata di fama mondiale e senatrice a vita, terrà un intervento sulle frontiere della ricerca sulle malattie genetiche.
Chiuderanno la mattinata gli interventi della Dott.ssa Nicoletta Previsani, Coordinatrice OMS Global Eradication Polio Iniziative di Ginevra, per rappresentare l’impegno di OMS e Rotary per sconfiggere la Polio, dell’Ing. Carlo Michelotti, Rappresentante del Presidente Internazionale e dell’On.le Ilaria Borletti Buitoni, Sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che premierà i vincitori Concorso Rotary Cultura e Patrimonio.
Nel pomeriggio, dalle 14.30, presentazione dei Global Grant dei nostri Club: Nigeria, Zambia e Nepal. Alle 16.00 intervento del PDG Italo Minguzzi sul tema Giovani e Rotary: la certezza di una speranza con Fabrizio Pullè (Presidente sottocommissione Rotary-Rotaract), Maria Cristina Camilloni (Commissione Scambio Giovani) e Davide Zanghi (RD Rotaract – Distretto 2072)
Alle 20.15 cena di gala presso il palazzo dei Congressi
Domenica 19, dopo la Santa Messa e i saluti del DGE Franco Venturi, del DGN Maurizio Marcialis e del DGD Paolo Bolzani, l’introduzione del Governatore Paolo Pasini ad una mattinata dedicata al racconto di progetti e testimonianze sull’attività del Rotary sul territorio e nel mondo, coi
Valeria Bragliavolontari impegnati in Sierra Leone, nel post Ebola, e la partecipazione di rappresentanti dell’Unesco.
In particolare, oltre alla visione del filmato Un anno di progetti interventi della Prof.ssa Lia Fabbri Presidente Nazionale ANIEP (Dopo la Polio: coraggio e impegno), Prof. Luigi Benassi, Club Rotary Parma (Ebola dimenticato, ma non dal Rotary), Philippe Pypaert – UNESCO e Fausto Giovanel Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano (Il Programma UNESCO “L’Uomo e la Biosfera” (MAB) e le Riserve della Biosfera in Emilia Romagna: Il Delta del Po e l’Appennino Tosco-Emiliano”)
Alle 11.40 intervento dell’Ing. Carlo Michelotti, Rappresentante del Presidente Internazionale e dopo la consegna di premi e onorificenze, il passaggio del collare da Paolo Pasini a Franco Venturi.
Scarica qui programma e schede di iscrizione
In vista del Congresso Distrettuale (18-19 giugno al Palacongressi di Rimini), il PDG del Distretto 1980 (Svizzera) e Istruttore ufficiale (Training Leader) del Rotary International Carlo Michelotti, ci offre un piccolo anticipo sulle sue considerazione rispetto all’annata ormai conclusa e un’anticipazione rispetto ad alcuni temi che svilupperà nel suo intervento all’importante incontro rotariano del mese prossimo.
“Quest’anno – dice – abbiamo fatto un passo decisivo e molto determinante verso la conclusione del progetto Polio, in stretta collaborazione con le autorità locali e grazie al pressing fatto ovunque. Se nel 2017 o nell’anno successivo, avremo zero casi, questo significherà che dopo 3 anni si potrà considerare il mondo libero dalla polio”.
Un altro punto che Michelotti considera molto importante è il consolidamento della nuova struttura della Fondazione con le nuove sovvenzioni che hanno consentito di sostenere una miriade di progetti importanti.
“E un ulteriore risultato positivo – osserva – riguarda l’Effettivo, che dopo aver registrato una caduta, quest’anno ha avuto una ripresa e anche in Italia si è riusciti ad ottenere un plus”.
Michelotti ricorda anche con rammarico la mancata partecipazione all’Expo, dopo tre anni di lavoro e di preparazione per la presenza del Rotary ad un evento tanto importante. “Avevamo un progetto con un edificio strategico, in una posizione tra le migliori proprio sulla strada principale, di fronte ai paesi più titolati, che ci avrebbe consentito un’ottima affluenza. Sarebbe stato un padiglione in legno, sponsorizzato da un’azienda italiana, con un allestimento interno nel quale avremmo fatto conoscere chi siamo e cosa facciamo, e con un centro di informazioni. I volontari rotariani avrebbero indossato una divisa molto elegante offerta da un’azienda, e altre grosse realtà aziendali italiane avevano dato la loro adesione per sponsorizzare e coprire tutte le spese”.
Ma il Rotary ed i rotariani, superato questo momento di criticità, guardano al futuro e alle nuove sfide. Quali saranno secondo Carlo Michelotti?
Una che il PDG ritiene molto importante, è quella di rendere più attraente il Rotary, dargli nuovo appeal, snellire e semplificare tutto il nostro apparato, a favore di una modernizzazione per essere più confacenti alle nuove generazioni.
“Questo è l’obiettivo principe – conclude – al Concilio di Legislazione di un mese fa che si è svolto a Chicago (si organizza ogni tre anni e vi partecipano i delegati dei distretti mondiali) sono stati fatti grandi passi avanti in questo senso, ma bisognerà anche che il Rotary, i suoi valori e le sue attività, siano maggiormente al centro di tutto, più delle coreografie o dei rituali ai quali a volte si dà più importanza. Intanto si comincerà a dare maggiore autonomia ai club per le partecipazioni settimanali, quindi maggiore flessibilità, perché i giovani in carriera hanno difficoltà di assiduità, per com’è stata prevista sino ad ora. Poi si adotteranno vari sistemi di riunione, tra i quali il collegamento online”.
Maria Grazia Palmieri
In occasione del Congresso Distrettuale, al palacongressi di Rimini verrà allestita un’area attrezzata con le wellness ball sitting di Technogym.
È un nuovo modo d’intendere e proporre il tempo di un meeting e la permanenza a Rimini, da parte di congressisti e turisti d’affari. Nasce dalla volontà di integrare nell’offerta del Palacongressi principi e valori alla base dell’attività della Wellness Foundation, espressi e declinati nel concetto di Wellness Valley, il primo distretto internazionale per competenze sulla qualità della vita e il benessere, promossa da Technogym marchio leader mondiale del settore.
Grazie a un programma destinato ad accompagnare ogni partecipante alle manifestazioni accolte dal Palacongressi in ogni momento delle sue giornate riminesi, sarà possibile coniugare l’impegno lavorativo o di studio con momenti dedicati alla cura della propria condizione psicofisica. Il tutto scoprendo le bellezze e storiche, culturali e leisure della città. Al centro del progetto una nuova area del Palacongressi, attrezzata con le Wellness Ball Active Sitting, dove accompagnati da un video trainer sarà possibile eseguire semplici e gradevoli esercizi fisici durante una pausa dei lavori o nel tempo di un coffe break.
Il punto di partenza del progetto Wellness è un’eccellenza del territorio: Technogym. Dalla condivisione della filosofia del benessere come stile di vita, nasce la scelta di Palacongressi di diventare la prima Wellness Valley location congressuale è una formidabile occasione di promo-commercializzazione della struttura al fine di offrire un plus per tutti gli eventi, che si ospitano. Ma anche per intercettare aziende e associazioni che vogliono legare il loro evento ai concetti del wellness.
Mentre, secondo Wellness Foundation, il Palacongressi di Rimini è un esempio concreto di applicazione dei principi del Wellness ad un luogo fisico, in questo caso un luogo di lavoro, che porta benefici a chi lo frequenta. È anche la testimonianza di come lavorando in maniera seria sullo sviluppo della Wellness Valley si possa raggiungere il doppio risultato del vantaggio competitivo e di diffusione della Cultura dei sani stili di vita.
I Circoli professionali del Rotary sono gruppi internazionali, autogestiti, che riuniscono Rotariani, coniugi di Rotariani e Rotaractiani. Tutti i partecipanti condividono gli stessi interessi professionali o ricreativi. I Circoli consentono ai soci di divertirsi insieme, fare nuove amicizie in tutto il mondo e migliorare la loro esperienza nel Rotary.
I Circoli sono nati in modo informale nel 1928, quando i Rotariani interessati all’esperanto decisero di riunirsi in un’associazione. Nel 1947, un gruppo di Rotariani appassionati di nautica iniziò ad esporre sulle proprie barche la bandiera del Rotary, e ad utilizzare il nome di International Yachting Fellowship of Rotarians (Circolo internazionale nautico dei Rotariani); questo circolo rappresenta tuttora il Circolo professionale più antico del Rotary. Lo scopo dei circoli è cambiato notevolmente negli anni. Tuttavia, il loro obiettivo principale rimane sempre quello di riunire i Rotariani in uno spirito d’amicizia, fornendo loro degli spazi dove potersi godere le proprie attività professionali o ricreative preferite.
Il Rotary International ha stabilito delle regole ben precise per la creazione di un circolo professionale.
Il Consiglio centrale valuta e approva ogni nuovo circolo prima di attribuire il riconoscimento ufficiale di Circolo professionale del Rotary. Ogni circolo opera in modo indipendente, con le proprie regole, quote sociali e struttura amministrativa. L’affiliazione è aperta a tutti i Rotariani, coniugi di Rotariani e Rotaractiani.
Per maggiori informazioni sui circoli attualmente riconosciuti dal RI, visitare il sito www.rotary.org/fellowships, dove troverete un elenco dei circoli esistenti, oltre ad informazioni su ognuno dei gruppi. Per ulteriori informazioni su un particolare circolo, o per chiedere come entrare a farne parte, contattare direttamente il circolo. I soci dei circoli saranno lieti di rispondervi!
Il mese rotariano di giugno è tradizionalmente dedicato ai Circoli Rotary, ma quanti di noi sanno veramente cosa sono e come operano?
Il sito del Rotary International recita: “I Circoli del Rotary sono gruppi autonomi composti da Rotariani, familiari, alumni e partecipanti ai programmi del Rotary che condividono le stesse passioni. Fare parte di uno di questi circoli è un modo divertente per fare amicizie con persone di tutto il mondo”.
Quindi sfogliamo l’elenco dei Circoli e con una certa sorpresa scopriamo che sono ben 64 le fellowships attive a livello internazionale, dedicate alle tematiche più disparate: dalle auto d’epoca alla cucina, dal jazz alla fotografia, passando dagli scacchi agli sci, dalla salute alla cultura e molto altro ancora.
Un mondo di Rotariani, coniugi di Rotariani e Rotaractiani, uniti da una passione che hanno deciso di mettere anch’essa al servizio del Rotary. Sì, perché far parte di una fellowship non è solo un modo per conoscere nuovi amici con cui condividere la propria passione, ma rappresenta una straordinaria opportunità per fare service divertendosi.
Questa è la vera finalità dei Circoli Rotary e Mario Mariani, Socio del Rotary Club Bologna Carducci, nonché Consigliere nazionale dell’Associazione italiana rotariani golfisti (AIRG), lo sa bene.
“La nostra fellowship è nata nel 1964 e oggi, soltanto a livello nazionale, annovera più di 300 soci. Almeno un terzo di loro si attiva per promuovere gare di Club per raccogliere fondi da destinare alle attività di service. Ad oggi siamo riusciti ad organizzare ogni anno ben 94 gare, tramite le quali raccogliamo circa 200mila euro. La metà viene destinata al Progetto Polio Plus e l’altra metà è dedicata al sostegno dei singoli service di Club”.
Un risultato di cui ha beneficiato anche il nostro Distretto che negli ultimi anni ha elevato a 14 il numero di gare organizzate, coinvolgendo sempre più rotariani golfisti.
“Abbiamo bisogno di incrementare ulteriormente il numero degli iscritti alle diverse fellowships – spiega Mariani – questo ci permetterebbe di sostenere sempre più service. Le potenzialità infatti sono enormi: con condizioni climatiche favorevoli, una gara di golf, ad esempio, permette di raccogliere almeno 2000 euro. Il Club organizzatore non ha costi, spesso sostenuti da sponsor, e il ricavato delle iscrizioni alle gare si possono così devolvere interamente ai service”.
Senza dimenticare l’opportunità di fare nuove amicizie, sviluppare la propria rete di relazioni e – perché no? – divertirsi, condividendo la stessa passione. Tutti ottimi motivi per diffondere la conoscenza dei numerosi Circoli tematici del Rotary, ma come?
“Ad esempio inserendoli nell’annuario distrettuale del Rotary con i riferimenti territoriali, come già fanno in altri Distretti – suggerisce Mariani – questo potrebbe essere un primo passo per incentivare la partecipazione e raccogliere più fondi”.
Un obiettivo possibile da raggiungere se guardiamo al recente “42° Campionato Europeo IGFR”, disputato al Donnafugata Spa & Resort dal 17 al 21 aprile scorso, che ha attirato in Sicilia circa 200 partecipanti provenienti da tutta Europa, oltre ad una rappresentanza del Canada, dove nel 2017 si svolgeranno i Campionati mondiali, per poi ritornare, ogni tre anni, come prevede lo Statuto, negli Stati Uniti.
Tra i prossimi appuntamenti, la Coppa del Governatore, indetta dal Distretto 2072, gara a cui la fellowship dei golfisti è particolarmente affezionata. Quest’anno si giocherà sabato 18 giugno al “Rimini Verucchio Golf Club”, in occasione del Congresso Distrettuale, e il ricavato sarà devoluto al Progetto Consorti di Lilly Pasini, Jardìn Materno Bogotà, dedicato alla realizzazione di un nuovo asilo per bambini da 2 a 4 anni all’interno del “Centro San Riccardo Pampuri” di Bogotà.
“Una buona occasione ancora una volta per rafforzare le amicizie e per costruirne di nuove, visto che alla gara sono ammessi anche golfisti non rotariani” ha sottolineato con soddisfazione Mariani.
Mai come in questo caso è appropriato dire che le Fellowships servono ad unire l’utile al dilettevole!
Valeria Braglia
Partecipata ed intensa. L’Assemblea Distrettuale svoltasi alla Fiera di Ferrara ha segnato il momento introduttivo all’annata rotariana che si avvierà il prossimo 1° luglio, con la guida del Governatore Eletto, Franco Venturi, che in uno dei passaggi iniziali del suo intervento ha sottolineato che “Noi rotariani dobbiamo avere il coraggio di osare, di liberare e concretizzare le nostre idee. Perché liberare le nostre idee vuole dire essere capaci di: IMMAGINARE l’evoluzione degli scenari nella società in cui viviamo, INTUIRE le esigenze e i problemi delle nostre comunità, INTERPRETARE i segnali, anche quelli più deboli e saper… DETERMINARE soluzioni adeguate, realizzabili, sostenibili per poi … REALIZZARE le iniziative che abbiamo progettato e, quindi, COINVOLGERE la Comunità, comunicando e spiegando le iniziative che noi porremo in atto. IN DEFINITIVA, INNOVARE il Rotary, il Distretto, i Club.
Ciò non significa che dobbiamo prendere il nostro passato, la nostra storia, le nostre esperienze e buttare tutto nel cestino: abbiamo realizzato grandi cose e ne dobbiamo essere orgogliosi.
Dobbiamo solo applicare tutto quello che abbiamo imparato nel Rotary, tutto quello che abbiamo fatto nel Rotary, tutto quello che ci ha dato il Rotary, traducendolo al mondo e alla realtà di oggi con gli stessi sentimenti, lo stesso orgoglio, la stessa passione di ieri. Dobbiamo essere coraggiosi, innovativi, fantasiosi, propositivi”.
Molto significativo l’intervento del PDG Alberto Cecchini: “Il Rotary unisce e leader – ha detto – ma questo è propedeutico al passaggio all’azione, con progetti che abbiano un impatto sulle comunità. Cecchini ha sottolineato anche come la definizione di socio del Rotary si sia modificata, da quella del 2013 che lo definiva “persona adulta e rispettabile, che gode di buona reputazione nel proprio ambito personale nella comunità, e che… sia leader nel proprio ambito professionale o comunitario”, a quella del 2016: “Persona adulta che ha un buon carattere, integrità e leadership, che possiede buona reputazione nel lavoro e nella comunità, desiderando servire”.
Clicca qui per scaricare intervento di Franco Venturi
Il 15 maggio scorso la Rocca di Bertinoro si è aperta per una grande giornata di festa promossa dai Rotary Club della Romagna in collaborazione con il Comune di Bertinoro, il CeUB, il Museo Interreligioso e tante aziende e associazioni del territorio. Per l’intera giornata visite guidate e degustazioni, incontri, laboratori per bambini e famiglie, auto storiche, musica, mostre e tanto altro. Tra gli ospiti anche il campione di pallavolo Jack Sintini e il celebre paroliere e scrittore Giulio Rapetti, in arte Mogol. I fondi raccolti verranno devoluti alla Casa della Carità di Bertinoro e ad associazioni del territorio. Nel corso della giornata è stato presentato anche il Service Rotary per il progetto CavaRei, centro comunitario per disabili che sta sorgendo a Forlì.
Il ricco cartellone di eventi, tutti ad ingresso gratuito, ha visto una serie di incontri disseminati tra le antiche sale del Centro Universitario, il Teatro ex seminario, la chiesa di San Silvestro e la Torre del Revellino, per concludersi con un concerto di musica classica nella chiesa di Santa Caterina. Inoltre, eventi collaterali disseminati per l’intera cittadina, dall’esposizione di auto d’epoca in piazza della Libertà a degustazioni di vini e prodotti tipici nella Torre del Revellino, dai laboratori per bambini nel giardino grande della Rocca alla merenda per tutti nello ‘Spazio dolcezza’, ospitato nelle cantine dell’ex Seminario, affiancati da tante mostre di vario genere, allestite nel Palazzo Comunale, alla Casa della Carità, nell’ex Seminario vescovile e in tutta l’area esterna attorno alla Rocca. Non mancheranno visite guidate al Museo Interreligioso e alla Rocca Vescovile di Bertinoro, che per l’occasione apre le sue antiche sale che oggi ospitano i corsi del Centro Residenziale Universitario.
La giornata di festa si è aperta nella Chiesa di San Silvestro, alla presenza dei rappresentanti del Distretto e delle autorità civili e militari, con i Gonfaloni di tutti i Club romagnoli partecipanti. L’evento ‘Rotary e Romagna in festa’ è stato organizzato dai Rotary Club di Cervia-Cesenatico, Cesena, Faenza, Forlì, Forlì Tre Valli, Novafeltria-Alto Montefeltro, Ravenna, Ravenna Galla Placidia, Riccione-Cattolica, Rimini, Rimini Riviera, Valle del Savio; dai Rotaract di Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Lugo, Ravenna, Repubblica di San Marino, Riccione-Cattolica, Rimini e dagli Interact di Faenza, Forlì e Rimini.
La Convention di Seul è stato un evento straordinario. 50.000 rotariani da tutto il mondo, insieme per vivere un momento di grande condivisione. La location è grandiosa: il Kintex, (Korea International Exhibition), un ambiente altamente tecnologico ma che, grazie ai rotariani, diventa un contenitore amichevole e che favorisce l’incontro, in particolare la nostra delegazione ha incontrato amici della California, Canada, Brasile, Minnesota, Ontario…perfino delle Isole Barbados.
I temi che ha toccato Ravindran nel suo primo intervento durante la cerimonia di apertura sono legati al nostro motto “Siate un dono per il mondo”.
Ravi ha sottolineato che saremo un dono solo se saremo capaci di vincere le nostre paure e le nostre diffidenze, solo se chiederemo a noi stessi il massimo d’impegno di serietà e di volontà nell’affrontare le sfide che i drammatici bisogni del mondo ci pongono.
Più tardi il nostro gruppo ha partecipato all’Host Hospitality durante il quale, il Governatore Pasini, il Presidente della Commissione Distrettuale Seul Angelo Benedetti, il PDG Italo Minguzzi, la Presidente Incoming dell’R.C. Lugo Stefania Marini e il Socio Luca Montanari hanno portato i saluti del Distretto 2072 e del Club di Lugo ai numerosi rotariani intervenuti provenienti da tantissime nazioni.
Durante una breve ma intensa cerimonia, hanno scambiato i doni con i Governatori di due Distretti Coreani con la promessa di sviluppare iniziative congiunte.
Il pamphlet consegnato dal Governatore Pasini il cui contenuto è un omaggio alle eccellenze del nostro territorio ha riscosso un grande successo in quanto, gli amici asiatici non pensavano che un così piccolo territorio racchiudesse tante risorse e tanta qualità.
Dobbiamo ammettere che raramente l’internazionalità del Rotary, qualità da noi, a volte poco considerata, ha raggiunto a Seul un livello estremamente elevato.