In sintonia con le indicazioni del governatore Franco Venturi e della commissione Sanità distrettuale presieduta da Gabriele Stefanini, il R.C. Novafeltria-Alto Montefeltro si è reso promotore di una conviviale interclub, associando gli altri club 4 della Romagna sud (Repubblica di San Marino, Riccione-Cattolica, Rimini e Rimini riviera), sul tema de “Le vaccinazioni in età pediatrica”. Relatore della serata, al teatro di Montecopiolo, il dr. Maurizio Bigi, direttore dell’Unità Operativa “Tutela Salute Famiglia, Donna ed età Evolutiva” del Dipartimento “Salute Donna, Infanzia e Adolescenza” di Rimini.
Nel corso dell’incontro sono state evidenziate le motivazioni, presenti in particolare nell’area riminese, avverse ad una sistematica vaccinazione pediatrica e rivelatesi infondate nonché pericolose per i singoli individui e per l’intera collettività con un rischio di ripresa di patologie infettive scomparse dal nostro territorio ma non completamente eliminate nel resto del mondo: poliomielite, morbillo, pertosse, difterite con le gravi complicanze che accompagnano queste manifestazioni morbose.
Il dottor Bigi ha anche posto in evidenza la fraudolenza dell’ex medico inglese Wakefield, autore di una pubblicazione sul rapporto tra vaccini e autismo che ha determinato un brusco calo delle coperture vaccinali in numerosi paesi con conseguente aumento dell’incidenza del morbillo e delle sue complicanze. Nel 2004 , a seguito del mancato riscontro scientifico delle affermazioni di Wakefield e di una accurata inchiesta giornalistica che aveva evidenziato come la ricerca dello stesso fosse stata condotta in modo irregolare, con finalità prevalentemente economiche, il medico inglese venne espulso dall’ordine dei medici britannico e il suo lavoro ritirato dalla rivista Lancet. Il 28 gennaio 2010 un tribunale di 5 membri designati del GMC trovò provate le accuse, tra cui quattro episodi di disonestà e 12 episodi di abuso su bambini mentalmente disagiati. I giudici stabilirono che Wakefield era “venuto meno ai suoi obblighi di consulente responsabile”, sia agendo contro gli interessi dei suoi pazienti sia agendo “in modo disonesto e irresponsabile” nelle sue ricerche pubblicate.