“La questione energia nel prossimo futuro” è il tema di un convegno, organizzato dal Rotary Club Faenza, che si terrà sabato 17 giugno, alle ore 10, nella sala conferenze del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza. “Il nostro scopo – spiega Riccardo Vicentini, presidente RC Faenza – è di presentare con la massima oggettività la questione energetica oggi, le prospettive e l’impatto sull’ambiente, l’economia, il lavoro e la sicurezza a livello nazionale e locale. Un approfondimento particolare verrà dedicato al tema, sempre attuale, della mobilità. La parte introduttiva sarà affrontata dall’ingegner Massimo Alberti, contitolare dello Studio Seta di Faenza che da anni si occupa di soluzioni tecnologiche per l’energia e l’ambiente. Al dibattito, condotto dal giornalista Alfonso Toschi, Presidente della Commissione Comunicazione del Distretto Rotary 2072, interverranno anche la professoressa Catia Arbizzani, docente associata al Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna, e il professor Angelo Tani, docente associato al Dipartimento di Ingegneria della medesima Università.
Tra le tematiche affrontate dall’ing. Alberti ci saranno la situazione energetica dell’Unione dei Comuni della Romagna faentina; affidabilità e qualità del servizio della rete elettrica nazionale e degli impianti di produzione esistenti oggi; la dimensione adeguata e il significato di sviluppo sostenibile; quale “bene pubblico” da tutelare (l’ambiente, l’economia, la sicurezza attuale/futura, il lavoro, gli aspetti sociali della collettività umana oppure un equo bilanciamento); quali impatti sono accettabili (inquinamento locale e globale), quali sono i tempi di transizione ragionevoli, quali “oneri” comporta la transizione energetica.
La prof. Arbizzani entrerà invece nel merito del problema energetico, di estrema attualità, affrontando due quesiti principali: quale sarà la tecnologia di accumulo del futuro e quale potrà essere quella applicata nei veicoli? L’accumulo elettrochimico di energia, per le sue caratteristiche di flessibilità e di scalabilità, sta attraendo crescente attenzione da parte di industrie e investitori. Il notevole incremento degli investimenti nel settore dell’accumulo elettrochimico (oltre 7 miliardi di dollari dal 2014 al 2017 da parte di Tesla, BYD e ATL) testimonia la potenzialità di tali sistemi nell’ambito domestico, industriale, al servizio delle infrastrutture di rete e nell’ambito del trasporto pubblico e privato.
Il prof. Angelo Tani, infine, farà il punto sulla mobilità elettrica per rispondere alla domanda: di che tipo saranno i veicoli che circoleranno nel prossimo futuro? La transizione verso una mobilità sostenibile richiede un progressivo abbandono dei veicoli mossi da motori a combustione interna (benzina e diesel) e l’adozione di veicoli equipaggiati con motori elettrici. Le tre opzioni attualmente disponibili, veicoli elettrici “puri”, veicoli ibridi e veicoli ad idrogeno, hanno caratteristiche profondamente diverse ed impattano in modo diverso sulla qualità dell’aria nell’ambiente urbano, nonché sulle nostre abitudini; inoltre, diverse sono anche le tecnologie e le infrastrutture necessarie per una loro ampia diffusione.