Rotary Day a Ferrara
Domenica 22 febbraio presso il Centro commerciale Il Castello di Ferrara i Club di Ferrara, con l’ausilio di una infermiera volontaria hanno effettuato le prove sulle transaminasi (service volto alla prevenzione delle malattie epatiche realizzato in loco).
I Rotary Club Cento, Ferrara e Ferrara Est, rispettivamente nei presidenti Claudia Balboni, Elena Ruzziconi e Sergio Boccia, hanno infatti organizzato a livello locale il “Rotary Day”, iniziativa nazionale per portare alla luce l’opera dei club e dei services rotariani. Un’apertura alla cittadinanza sabato al centro commerciale Bennet di Cento e di domenica all’Ipercoop Il Castello di Ferrara.
Gli stand allestiti nella galleria di entrambi i centri commerciali, grazie alla distribuzione di materiale informativo e di proiezione di filmati, hanno permesso a tutti i cittadini interessati di conoscere le lotte del Rotary a livello locale, nazionale e globale. In primis quella contro la polio che in 20 anni ha permesso di vaccinare migliaia di persone: la malattia infettiva è ora eradicata al 90% tanto che il motto scelto per le attività di quest’anno è “Basta così poco per eradicare la polio”. Oltre alla presentazione del service in Burkina Faso, molta attenzione sarà riposta al virus dell’epatite C, di cui sono affette 180 milioni di persone nel mondo e che colpisce 2 milioni di persone in Italia.
Accanto a questa campagna di sensibilizzazione, il personale medico del Rotaract e gli infermieri professionali dell’Avis erano a disposizione dei cittadini soprattutto per effettuare test gratuiti per le transaminasi. Nello specifico sono stati effettuali prelievi di sangue dal dito per eseguire il test per le
transaminasi; ai pazienti con transaminasi elevate è stato effettuato anche un altro test per verificare la presenza del virus dell’epatite C. Un’iniziativa che aveva già riscosso successo durante i “Rotary Transaminasi Days” organizzati a Ferrara e Codigoro lo scorso autunno: in tre giorni di test sono state 250 le persone che si sono sottoposte al controllo, e di queste ben l’8-10% avevano valori alterati delle transaminasi.
Un servizio che acquista ancora più valore perché si tratta di una patologia antisomatica, ovvero che affetta le persone in assenza di segni o sintomi di malattia. In effetti un numero imprecisato di individui è completamente all’oscuro della propria condizione di portatore dell’infezione, eppure l’epatite C in Italia è la causa prevalente di epatiti croniche, cirrosi, tumori del fegato, trapianto di fegato e decessi per progressione dell’epatopatia. Un virus di cui si parla poco ma che ha ripercussioni gravi sul malato, per cui è importante sensibilizzare i cittadini, che potranno sottoporsi volontariamente a un controllo gratuito in totale privacy. I pazienti sono stati registrati in maniera
anonima e, chi purtroppo dovesse risultare positivo alle transaminasi o all’epatite, ha ricevuto i contatti per proseguire il controllo nel tempo.
Nella prima foto, oltre all’infermiera, al Presidente del R.C. Ferrara Est Sergio Boccia, un tecnico della ditta Roche, che ha supportato il service e un volontario dell’AVIS provinciale; nella seconda foto i tre presidenti ferraresi.