Carissime Amiche e Carissimi amici,
Non è certamente un caso che nella nuova designazione, al mese di gennaio sia stata attribuita l’azione professionale, evidentemente si è voluto connotare, anche simbolicamente, quello che è il “core”, il nucleo del Rotary e cioè l’esercizio di un’attività che contribuisca a sviluppare benessere e pace in un contesto comunitario ricco di operosità.
In inglese il termine che viene utilizzato per designare la professione in tale contesto è “vocation”, una parola che richiama, anche etimologicamente, ad una responsabilità personale e sociale.
Quando il Presidente Ravindran, durante la scorsa assemblea internazionale sottolineò come e quanto il Rotary in questi ultimi anni sia necessariamente cambiato a seguito dell’evoluzione dei tempi, ha anche ribadito come vi siano due elementi i quali non possono che essere immutabili, pena la perdita della “caratteristica distintiva” che connota il Rotary in quanto tale: professionalità ed etica.
Un binomio inscindibile la cui corretta interpretazione è ancor più necessaria oggi, un tempo in cui le ragioni dell’esistere e dell’agire diventano sempre più incerte, lasciando aperto il campo ad interpretazioni personalistiche, di opportunismo, o, nel peggiore dei casi, di violenta imposizione di un punto di vista egemonico o integralista. Tra le basi del nostro sodalizio abbiamo ben presente il principio guida:
“I Rotariani si fanno promotori di elevati requisiti etici, che applicano a tutte le loro relazioni professionali, riconoscendo il valore di tutte le occupazioni utili e offrendo la loro competenza e capacità professionale per affrontare i bisogni e le problematiche sociali”
In questi ultimi tempi il Rotary è giustamente orientato ad affrontare sfide di straordinario spessore che sono riassunte nelle sei aree focus, i nostri Club sono impegnati in progetti di grande impatto per la Comunità locale e internazionale, nel campo dell’educazione, della salute, dello sviluppo economico…, abbiamo la necessità di comunicare la concretezza delle nostre azioni, ma tutto ciò non sarebbe sufficiente a renderci evidenti come Associazione e come singoli soci in quella che è la nostra caratteristica distintiva e che mettiamo a disposizione per migliorare il contesto sociale e cioè, per dirla nel linguaggio dei nostri Padri fondatori: “La dignità dell’occupazione svolta da ogni rotariano come opportunità per servire la società”.
Se, dunque, la nostra “occupazione” deve sempre più connotarsi come servizio alla società, deve, altresì diventare argomento e testimonianza pubblica del nostro agire rotariano: come professionisti, imprenditori, manager siamo impegnati non solo a vincere la sfida della crisi, ma a vincere anche la sfida del mero individualismo, del personale vantaggio come unico scopo dell’agire, dell’obiettivo di limitata visione senza interesse alcuno per la dimensione etica.
Vi sono quattro aspetti che desidero brevemente sottolineare perché possiamo rendere sempre più evidente la nostra peculiarità e quindi costituire una risorsa sociale, Ravindran direbbe “un dono per il mondo”: il primo: continuare a incrementare la nostra competenza professionale senza mai sentirsi “arrivati” attraverso un continuo impegno nell’approfondire contenuti e metodi della nostra specifica attività, il secondo: rendere disponibile la nostra competenza per aiutare, soprattutto i più giovani a sviluppare la loro, il terzo: rendersi sempre più consapevoli del fatto che l’autorevolezza professionale contribuisce a determinare un’autorevolezza sociale in chi la possiede e quindi la percezione della propria responsabilità sociale, il quarto: sviluppare assieme agli altri amici rotariani e ad altri soggetti, iniziative volte a migliorare le condizioni del contesto sociale di immediato riferimento.
Sono veramente numerosi i Club che hanno sviluppato iniziative in cui i soci mettono a disposizione la loro competenza per aiutare giovani che iniziano ad entrare nelle dinamiche del lavoro, della professione e dell’imprenditoria attraverso azioni di mentoring e di guida.
Il Distretto, attraverso al Commissione Giovane Impresa, sosterrà mediante consulenze di alto livello le giovani imprese che sono sorte come “Start up” lo scorso anno.
Allo stesso modo, la Commissione “Cultura e Patrimonio” sta selezionando i migliori progetti che giovani “imprenditori e professionisti culturali” intendono portare avanti per valorizzare il nostro patrimonio culturale e per farlo divenire occasione di sviluppo economico.
La nostra presenza nelle Associazioni di categoria e nelle istituzioni alimenta quella mission di utilità sociale e quella energia verso il bene comune che deve costituirne la peculiare caratteristica. La nostra insistenza sulla dimensione etica coniugata alla costante attenzione alla dimensione di utilità sociale, diventa un agente di promozione sempre più efficace, soprattutto in quei contesti che possono correre il rischio di riduzioni formalistiche.
Una delle nostre più interessanti caratteristiche è costituita dalla notevole varietà di esperienze professionali e imprenditoriali, Il nostro fondatore, infatti, aveva previsto il rischio che l’eccessiva omogeneità professionale avrebbe potuto rendere uniforme e quindi scarsamente efficace il nostro contributo allo sviluppo comune, per cui ha pensato alla varietà delle “classifiche”, all’eterogeneità e quindi al contributo che ogni rotariano può portare nel Club e, attraverso il proprio sodalizio, a tutta la comunità locale.
Infine, care amiche e cari amici, vorrei raccomandarvi di accettare con entusiasmo quando vi chiederanno di esporre e di rendere condivisibile le dinamiche e le peculiarità della vostra attività professionale, così come chiedo ai Club di prevedere, nei loro programmi, iniziative volte alla conoscenza e, se possibile, alla visita di attività produttive di cui i soci sono responsabili o contribuiscono al loro svolgimento: si tratta di una condivisione opportuna ed utile a rendere percepibile quel dinamismo di responsabilità sociale cui siamo chiamati.
Il nostro Presidente Internazionale ci ricorda:” Ognuno di noi ha qualcosa da dare, chiunque sia, qualunque sia il nostro posto nella vita. Possiamo donare i nostri talenti, le nostre conoscenze, le nostre capacità e i nostri sforzi; possiamo offrire la nostra dedizione e la nostra passione. Attraverso il Rotary, con questi doni possiamo fare una vera differenza nella vita degli altri e nel nostro mondo.”
Non è un’utopia, è esattamente ciò che noi facciamo quando partecipiamo in modo consapevole alla vita, ai progetti, alle iniziative del nostro Club e del nostro Distretto, per continuare ad essere un “dono per il mondo”.
Yours in Rotary.
Paolo