Il Distretto 2072 ha organizzato un grande seminario tra i presidenti dei suoi 54 Club al Centro Congressi Kursaal della Repubblica di San Marino per celebrare la fondazione del Rotary e la Giornata dell’intesa e della pace nel mondo: una Call vissuta come un momento di riflessione allargata sulle iniziative già portate a termine e quelle in corso di realizzazione. Sul palco, oltre al DG Paolo Bolzani e al DGE Angelo Oreste Andrisano, c’erano anche Franz Muller, DG Distretto 2041, Mariasilvia Esposito, RRD D 2072, Alessandro Guizzardi, rappresentante distrettuale per il loro progetto nazionale RTC sullo Waste Food, Giulia Magnani, DZ RTC, e Maddalena Muccioli, presidente del RTC San Marino. In apertura Marco Podeschi, Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura e l’Università della Repubblica, ha ringraziato il Distretto per la scelta della sede, che mancava da ormai vari anni. Impossibilitato ad essere presente, Sante Canducci, finora unico Governatore di San Marino, ha inviato sua moglie Maria Grazia, che con un breve discorso a braccio ha creato uno dei momenti più emozionanti della giornata. Nei pochi minuti a disposizione ogni presidente ha raccontato in breve quanto fatto e quanto ancora da fare, mostrando così la capacità nel Rotary, attraverso una sedimentazione imponente di progetti, di idee di service, di realizzazioni efficaci, vissute nel consueto clima di amicizia e di dedizione al servizio. Al termine del seminario si è tenuta inoltre una conferenza stampa, in cui si è lanciata una Road Map del grande progetto Spreco Nazionale rotariano, uno dei leitmotiv di orgoglio dell’annata di quest’anno, che vedrà otto distretti insieme il 10 maggio al Parco Agroalimentare di FICO a Bologna con le scolaresche selezionate da un Concorso ideato appositamente. Sul palco sono rimasti i DG Bolzani e Muller, cui si sono affiancati Carmelo Velardo, rappresentante del Distretto 2031 (Piemonte settentrionale e Val d’Aosta) e Matteo Guidi, Amministratore delegato di Last Minute Market, stretto collaboratore nel progetto del professore Andrea Segré, consulente scientifico dei distretti italiani partecipanti e rotariano di lungo corso.
La Dallara Academy di Varano de’ Melegari ha ospitato quest’anno il SIAG e il SISD, i Seminari istruzione Squadra Distrettuale e Istruzione Assistenti del Governatore. Dopo i saluti del Governatore del Distretto 2072 Paolo Bolzani, il Governatore incoming Angelo O. Andrisano, di ritorno da San Diego, dove ha incontrato il nuovo presidente Rotary International Mark Daniel Maloney, ha illustrato le linee guida per l’annata rotariana 2019-2020. “Il Rotary connette il mondo” è il principio cardine della nuova annata. Citando Steve Jobs, Andrisano ha spiegato che per raggiungere gli obiettivi sarà necessario il lavoro di squadra: “Il suo esempio è chiarissimo, lui si è sempre circondato di collaboratori validi e così intendiamo fare anche noi, un lavoro di squadra dove tutti condividono la stessa mission, le stesse competenze e la stessa professionalità – spiega Andrisano, che poi aggiunge – premesso questo, il nostro obiettivo primario sarà quello di incrementare il numero dei giovani soci i quali ci aiuteranno a perseguire il nostro fine fondamentale ovvero garantire il servizio alla comunità, ciò che ha sempre contraddistinto il nostro Rotary. Aiutare le popolazioni più disagiate sulla formazione, la salute e la salute della madre e del bambino, l’acqua potabile, il sostegno finanziario alle comunità che hanno problemi nello sviluppo, tutte queste sono tematiche che affrontiamo quotidianamente nei nostri Club”.
L’evento è stata anche l’occasione per presentare il progetto consorti voluto da Donatella Servadei Andrisano, moglie del Governatore incoming, con l’aiuto materiale della dottoressa Cortesi del policlinico di Modena e dedicato ai nuovi studi per la prevenzione di tumori a carattere ereditario. Nei dettagli il progetto in questione è stato illustrato direttamente da Donatella Servadei Andrisano: “Questo progetto nasce dalla mia esperienza diretta, essendo stata colpita da un tumore alla mammella. Inoltre, il fatto che nella nostra famiglia ci siano stati diversi casi mi ha sollecitato il sorgere dell’idea di poter aiutare un progetto di ricerca riguardante questa tematica. La dottoressa Cortesi è il medico individuato a portare avanti la ricerca, essendo lei esperta in quelle forme più aggressive e più gravi quali i tumori eredo-familiari. Per questo tipo di progetto, dunque, abbiamo pensato di finanziare una borsa di studio per una delle collaboratrici che effettuerà le ricerche epidemiologiche e statistiche riguardanti le direttive della dottoressa Cortesi”.
Sul sito www.runtoendpolionow.org sono aperte le iscrizioni alla II edizione della “Run To End Polio Now – Muoviamoci per sconfiggere la polio”, la gara podistica non competitiva della solidarietà che si svolgerà a Forlì domenica 12 maggio, con partenza e arrivo in piazza Saffi, nell’ambito di un’iniziativa voluta dai Club Forlì e Forlì Tre Valli. “L’evento – affermano gli organizzatori – mira a coinvolgere non solo i Rotary Club dell’Emilia-Romagna e della Repubblica di San Marino ma anche enti, associazioni, imprese del nostro territorio, la cittadinanza e coloro che, accumunati da spirito di solidarietà, desiderano essere partecipi di una bella domenica di sport e di festa”. La camminata prevede tre percorsi cittadini a scelta, di 10, 5 e 2,5 chilometri e gli itinerari sono stati selezionati per consentire la partecipazione anche alle persone disabili. Le iscrizioni online termineranno mercoledì 8 maggio, dopo tale data sarà possibile iscriversi solo il giorno della manifestazione dalle 7.30 alle 9.45.
“Si tratta – proseguono gli organizzatori – di un’iniziativa aperta a tutti, dai più giovani agli anziani, l’ideale per chi vuole godersi una passeggiata tra le strade del centro storico di Forlì o mettersi alla prova facendo del bene al proprio corpo e alla propria mente”. Oltre alla podistica, sono in programma anche diversi eventi collaterali nel corso della giornata visibili sul sito web. La manifestazione rotariana è realizzata con il coordinamento organizzativo del Rotary Club Forlì e Forlì Tre Valli, con la collaborazione di Rotaract e Interact e il patrocinio, fra gli altri, del Comune di Forlì e di altri Comuni del territorio, della Regione Emilia-Romagna, dell’Ausl Romagna, della Polizia Municipale, del Club Unesco Forlì e con il contributo e il sostegno di sponsor, imprese, associazioni, organizzazioni del territorio.
L’iniziativa è sostenuta – dal punto di vista organizzativo e finanziario – da tutti i Rotary Club della Romagna, dai due e-Club del nostro Distretto, dal Club di San Marino e dal Club Bologna Ovest Guglielmo Marconi: oltre 1.200 Rotariani contribuiranno economicamente alla riuscita dell’evento. Durante la manifestazione saranno esposti poster che illustreranno, ai podisti, alla cittadinanza ed a tutti gli intervenuti, i service realizzati dai Club Rotary sostenitori. L’evento rientra nelle iniziative del Rotary International a sostegno della lotta alla poliomielite con la vaccinazione di milioni di bambini nel mondo. Il ricavato sarà devoluto, infatti, al fondo PolioPlus del Rotary International. Info: info@runtoendpolionow.org
Su iniziativa del RC Faenza, un folto gruppo di rotariani dei club aderenti all’area Romagna Nord (Ravenna, Ravenna Galla Placidia, Faenza, Lugo, Castel Bolognese Romagna Nord e Imola) e del Ferrarese hanno visitato sabato 2 marzo la comunità di San Patrignano, sulle colline riminesi, uno dei più importanti centri di recupero dalle dipendenze: non solo droga e alcol, ma anche ludopatia, patologia che si va rapidamente diffondendo. Oltre ad una ottantina di rotariani e famigliari, era presente il past governor Maurizio Marcialis, con la signora Flavia. Il gruppo ha potuto visitare alcune delle attività e dei laboratori (una settantina in totale) in cui sono impegnati i giovani (e in qualche caso meno giovani) ospiti della comunità: il laboratorio di pellicceria, il laboratorio decorazioni, gli allevamenti di cavalli e cani, la straordinaria cantina che produce vini di altissima gamma.
Il momento più toccante è stato il pranzo in compagnia dei ragazzi (attualmente sono circa 1.300 gli ospiti di San Patrignano) nella grande sala mensa della comunità. Una giornata di grande emozione per i rotariani che hanno potuto toccare con mano il meritevole lavoro che viene svolto a Sanpa, che quest’anno festeggia i 40 anni dalla fondazione. Molto alta la percentuale di recupero: il 72 per cento dei giovani, a conclusione del percorso che dura tre-quattro anni, esce dalla dipendenza. Nella comunità sono impegnati oltre un centinaio di volontari, con due cooperative: una agricola ed una di servizi. Per dare la dimensione della struttura, basti un dato: ogni giorno servono solo per il sostentamento alimentare degli ospiti oltre cinquemila euro. In buona parte Sanpa si autosostiene (per oltre il 70 per cento) e per il resto può contare sul generoso aiuto di sostenitori privati, comprese alcune grandi aziende. Ma l’obiettivo è di riuscire ad essere completamente autonoma sotto il profilo economico.
Alfonso Toschi
Giovedi 28 febbraio 2019, assieme a Roberto Muccini Presidente della Commissione Progetti e Fondazione Rotary del Club, il Presidente del Rotary Club Rimini Fabio Scala ha incontrato il dottor Andrea Tullini, direttore dell’Unità operativa, gli operatori del reparto e la dottoressa Daniela Rebecchi, consulente che ha collaborato alla realizzazione del progetto promosso dal Rotary Club Rimini a favore del Reparto di Psicopatologia dell’adolescenza, dell’ Ospedale “Infermi”, dell’Unità operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza dell’Ausl della Romagna con il sostegno del Distretto Rotary 2072, a mezzo di una sovvenzione della Fondazione Rotary. Nella successiva conviviale, il progetto è stato presentato ai numerosi soci ed ospiti presenti alla serata. Dopo gli interventi di saluto da parte del PDG Pietro Pasini, Presidente della Commissione Fondazione Rotary del Distretto 2072, della dottoressa Cinzia Giulianelli, medico del Reparto di Psicopatologia dell’Adolescenza, la dottoressa Sara Alighieri ha relazionato in merito al Progetto.
A seguire la dottoressa Daniela Rebecchi è intervenuta sul tema “I mille volti della dipendenza da internet e social network: il caso Hikikomori”. Una sindrome che prende il nome “Hikikomori” da un termine giapponese che significa “isolarsi”. Un fenomeno scoperto in Giappone negli anni Ottanta e che sta dilagando in tutto il mondo. In Italia si stimano oltre 200mila casi che coinvolgono ragazzi tra i 14 e i 22 anni. Come commentato in uno dei diversi articoli apparsi sui media, il Progetto realizzato dal club “E’ un ulteriore esempio di vicinanza della società civile alla sanità riminese”.
Assicurare un futuro migliore a bambini e ragazzi del Mali con diabete, condizione che in quell’area geografica continua ad avere una prognosi più infausta addirittura del cancro. È stato questo l’obiettivo con cui il Rotary Club Ravenna, l’Associazione Medici Diabetologi e l’Associazione diabetici ravennate hanno organizzato, il 22 febbraio alla Cà del Pino, la cena benefica di raccolta fondi “Ravenna per Life for a Child with Diabetes 2019”. L’evento ha visto il patrocinio della AUSL della Romagna, il supporto della casa vinicola Poderi dei Nespoli e di Casa Spadoni. La cena è stata possibile grazie all’opera della brigata di cucina dello chef stellato Marco Cavallucci e del giovanissimo chef chocolatier ravennate Kevin Stradaioli. Nel corso della serata, il Maestro Matteo Ramon Arevalos si è esibito al pianoforte in alcune sue interpretazioni. Oltre 130 persone, soci Rotary e ospiti, hanno aderito alla cena, molte sono state inoltre le donazioni anche da chi non poteva essere presente.
Sono stati così raccolti oltre 10.000 euro, che sommati al Service del Club di 5.000 euro e alla donazione dell’Associazione Medici Diabetologi di 15.000 euro, permetterà di raggiungere la importante somma di 30.000 euro. Somma che con la leva della Rotary Foudation potrebbe arrivare infine a quasi 50.000 euro. “Life for a Child with Diabetes” è un progetto dell’International Diabetes Federation a sostengo di bambini e giovani dei Paesi in via di sviluppo che vivono con il diabete. Già nel 2009 la città di Ravenna era scesa in campo per supportare questo programma di aiuto internazionale, grazie a un concerto, a un congresso medico e a un’attività congiunta fra il Rotary Club Ravenna e quello di Tallahassee (Florida). In quell’occasione erano stati raccolti 84.000 USD, destinati ai bambini diabetici del Bangladesh.
Il Rotary di Cento, in coerenza con il progetto del Rotary internazionale dell’annata scorsa (“Un albero per ogni rotariano”), ha promosso una ricerca con l’Università di Bologna che ha portato all’individuazione di diverse piante di pera Moscatella nelle collezioni di germoplasma in Emilia-Romagna, oltre a un esemplare che si ritiene possa essere una Moscatella nel territorio di Renazzo.
“Ne sono già state riprodotte diverse decine di esemplari – annuncia Rino Ghelfi, centese, docente presso la facoltà di Agraria ed esponente del Rotary – che dal prossimo saranno disponibili per la messa a dimora nei giardini renazzesi”. Non solo: “Il prossimo passo sarà quello di provvedere anche a una loro precisa caratterizzazione e alla definizione di una carta d’identità molecolare della Moscatella”.
L’idea di studiare più a fondo questa particolare tipologia di pera nasce dunque da un’iniziativa a carattere planetario che però ha trovato una sua attuazione molto interessante e utile in sede locale poiché nasce e si sposa con la tradizione della Fiera delle Pere, appunto di Renazzo, dedicata a questo frutto. Del progetto si è parlato approfonditamente nel corso di un bell’incontro pubblico organizzato di recente dallo stesso Rotary centese che, con il citato prof. Ghelfi, ha ricostruito questa interessante storia con risvolti scientifici e storici grazie agli studi effettuati da Luca Dondini e Vincenzo Ancarani del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell’Università di Bologna. La pera moscatella, fra l’altro, ha origine antiche, risalirebbero ai tempi dell’antica Roma. Nella nostra regione è documentata la sua presenza nel ‘600; è citata dal naturalista Ulisse Aldrovandi e rappresentata sulle tele di Bartolomeo Bimbi.
Alberto Lazzarini
Il Presidente del Rotary International 2017-2018, Ian Riseley, ha chiesto a tutti i Rotary Club di diventare strumento di sensibilizzazione della società civile anche in materia ambientale, sostenendo la campagna “Un rotariano, un albero”, piantare un albero per ogni Socio. Nell’ambito di tale iniziativa, anche il Rotary eClub Romagna ha voluto dare il proprio concreto contributo arricchendo uno spazio di uso collettivo attraverso la donazione al comune di Massalombarda di tre frassini. Sabato 2 marzo nel parchetto di via De Gasperi, a fianco della caserma dei Carabinieri, è stata inaugurata la piantumazione dei tre nuovi alberi messi a dimora lo scorso novembre in occasione della Giornata nazionale degli alberi. “L’arrivo della Primavera è sicuramente il momento più propizio per dare il giusto risalto a un gesto che ha portato ad aumentare il patrimonio verde di Massa Lombarda – ha dichiarato il sindaco Daniele Bassi presente al taglio del nastro con il vicesindaco Carolina Ghiselli e l’assessore all’ambiente Laura Avveduti -. Ringrazio a nome di tutta la cittadinanza il Rotary eClub Romagna per la sua donazione, che è al contempo un gesto concreto e un esempio virtuoso da seguire”.