Mercoledì 1 aprile 2020 – Interclub su Piattaforma Zoom
Pubblichiamo due articoli sull’interessante conviviale online che ha visto coinvolti 13 R.C. del nostro distretto.
CHE SUCCEDERÀ DOPO L’EMERGENZA SANITARIA?
di Francesco Zanotti
Conviviale inedita, per un interclub del Rotary promosso da Filippo Raffi presidente del club Cervia-Cesenatico, quella che si è tenuta il giorno 1 aprile. Giuseppe Cerbone, amministratore delegato del “Sole 24 ore” è intervenuto per fornire uno sguardo sui possibili scenari economici del dopo emergenza Coronavirus.
Il ruolo, il percorso personale e professionale del relatore, con lunghe e importanti esperienze di studio (Harvard e Oregon State University) e di lavoro negli Usa, hanno richiamato sulla piattaforma Zoom adottata per l’occasione 247 persone online da tutta Italia, con collegamenti anche dall’India e dalla Martinica. In tutto 16 i club coinvolti durate la serata. Nello stesso collegamento è stata avviata un raccolta fondi per l’acquisto di attrezzature mediche per l’ospedale “Morgagni” di Forlì. In avvio di intervento Cerbone non ha potuto fare a meno di accennare al ruolo dell’informazione, dopo avere chiarito che sarebbe intervenuto a titolo strettamente personale. “Può sempre condizionare le persone, anche nel campo dell’economia. Quindi, all’informazione è assegnata una grande responsabilità”.
Cerbone ha posto l’attenzione su alcuni risvolti immediati. Avremo diversi impatti dal punto di vista sanitario, come stiamo già vedendo non poco, quello economico, finanziario, sociale, dei diritti umani e della fiducia. “Sì, perché tutta l’economia si basa sulla fiducia. E oggi gli indici sulla fiducia sono tutti in calo, mentre aumenta la difesa degli interessi nazionali”.
Il relatore ha descritto anche i possibili riflessi sul fatturato dell’industria. Scenari tutti negativi, difficili da pronosticare. Comunque, ha detto, ci saranno riverberi anche sul 2021. “I settori più colpiti dalla crisi sono il turismo, quello dei trasporti, in particolare quello aereo, la moda, la casa. Tutto ciò porterà a un aumento della disoccupazione con effetti sociali di non poco conto. Ci sono anche settori che nella crisi, come sempre avviene, crescono. Tutto il biomedicale vede una crescita imponente. Poi il commercio online, la farmaceutica, il settore ortofrutticolo”.
E l’export, voce così importante per il nostro Paese, come andrà a finire? “Subirà una battuta d’arresto – ha detto il relatore -. Certe importazioni dall’Italia verranno stoppate e alcune nostre fette di mercato verranno occupate da altri. Non sarà semplice recuperarle. Rischiamo di perdere anche il primato mondiale nel settore delle macchine utensili. Ci si baserà molto di più sul consumo interno. Nel momento della ripartenza, ci vorrà un’azione molto decisa”. Ci saranno le risorse necessarie? “Ce ne aspettiamo molte di più rispetto a quelle finora annunciate – ha incalzato Cerbone -. Potrebbe venire una spinta favorevole dagli investimenti pubblici. Bisognerà dare lavoro a chi non ce l’ha. Occorrerà sburocratizzare e semplificare la macchina statale”.
E il turismo, con l’estate fra poco alle porte e tanto importante per la Romagna? “Sarà molto difficile riprendersi per questo settore – ha aggiunto l’ad del Sole -. Non vedremo nessun straniero nell’estate 2020. Oggi, all’estero, siamo visti un po’ come gli untori di manzoniana memoria. L’onda sarà lunga. Crescerà l’interesse a dipendere meno dagli altri Stati. Intravedo nell’economia circolare, più che nella semplice green economy, una chiave del futuro sviluppo a livello europeo”.
Infine, una nota sulla questione sociale, “una delle bombe che abbiamo sotto la sedia”, ha aggiunto Cerbone. “In questa situazione di emergenza sta perdendo fatturato l’industria dell’illegalità, con tutto ciò che questo porta con sé. Le infrastrutture da ricostruire e sistemare potrebbero costituire un’occasione per dare lavoro a tanti che non ce l’avranno più. Ma rimane la domanda: molti saranno disponibili a cambiare il proprio stile di vita?”.
COLLEGAMENTI RECORD CON L’INTERCLUB CONDOTTO DAL ROTARY DI CERVIA CESENATICO (250 PERSONE IN VIDEOCONFERENZA SUL TEMA DELLA ECONOMIA DURANTE E DOPO IL CORONAVIRUS) (RELATORE D’ECCEZIONE L’AD DE IL SOLE 24 ORE GIUSEPPE CERBONE)
di Massimo Previato
L’interclub capeggiato dal Rotary di Cervia Cesenatico raggiunge il record di collegamenti in remoto. Circa 250 contatti con la videoconferenza promossa per alleviare l’isolamento del Coronavirus, suggellano un successo senza precedenti, nella serata del primo aprile. Tanto che, oltre a vari Club di ogni parte d’Italia, l’appuntamento ha registrato persino l’adesione di un Rotary Indiano. L’invito del presidente Filippo Raffi ha dunque centrato nel segno, facendo leva – in un momento difficile come questo – sull’animo solidale dei Rotariani. Non a caso l’iniziativa era legata a una raccolta fondi per l’emergenza Coronavirus. 16 i club che hanno aderito al meeting telematico (oltre al Cervia Cesenatico anche i club: Cesenatico Mare, Cesena, Forlì, Forlì Tre Valli, eClub Romagna, Lugo, Nova Feltria Alto Montefeltro, Valle del Savio, Valle del Rubicone, Faenza, Ravenna, Ravenna Galla Placidia, eClub Roma, Ostia e Civitavecchia), alla presenza del Governatore distrettuale Angelo O. Andrisano, del Governatore eletto Adriano Maestri, del Governatore nominato Stefano Spagna Musso e del Governatore del Distretto 2080 Giulio Bicciolo. Pure il clima era dettato dal momento, con una particolare emozione fra i presenti che, seppure nel video del tablet e del Pc, si rivedevano dopo lo scoppio della pandemia. L’altro fattore che ha scatenato l’interesse dei Club deriva dal tema della serata: “Uno sguardo all’economia durante e dopo il Coronavirus”. Per giunta con un relatore d’eccezione come l’amministratore delegato de Il sole 24 ore Giuseppe Cerbone, che ha affrontato vari argomenti di scottante attualità, vista appunto l’emergenza del Covid – 19. Fra le crepe attuali della economia si colloca purtroppo il turismo, un settore che soffre particolarmente le norme sullo “Stare a casa”. “L’industria delle vacanze è uno dei settori maggiormente in crisi – ha confermato il relatore -, anche a causa delle mancate presenze straniere. Con le frontiere chiuse dobbiamo scordarci le frotte di cinesi, tedeschi e anche americani che sbarcavano in Italia. Insieme agli spagnoli ritorneranno solo nel 2021, come confermano i tour operator, quindi la vedo durissima per questa stagione”. Parole crudeli ma veritiere, che però trovano negli operatori locali un fronte deciso a vendere cara la pelle. Cerbone ha inoltre disquisito sul ruolo “primario” della informazione, che può anche coinvolgere le persone: si pensi solo agli appelli a restare a casa o alla cronaca puntuale sugli effetti del virus. Da qui una rinascita dei giornali, soprattutto online, proprio per l’approfondimento che sono in grado di garantire. Gli “impatti” del Coronavirus, poi, riguardano la politica (“L’Europa di domani sarà diversa”) e il fatturato (“Speriamo venga contenuto a un meno 3 percento, ma le previsioni per il 2020 parlano di un meno 7 percento, con 400 miliardi di deficit”). I numeri dello “Shock” sono dunque devastanti, e ci vorrà del tempo per poter parlare di ripresa. “Fra i settori più colpiti – aggiunge Cerbone – dobbiamo mettere anche il trasporto aereo, l’automobile, la moda e la casa, con possibile aumento della disoccupazione. Intanto sempre più persone si affidano al bio medicale e alcune imprese si riconvertono in tal senso. Il commercio online funge da acceleratore della domanda, mentre sono richieste le specialità farmaceutiche e l’ortofrutta”. “L’export tenderà a rallentare con effetti negativi sulla bilancia dei pagamenti – è però la previsione -, quindi occorre fare aumentare la spesa delle famiglie all’interno del nostro Paese. Con una ripartenza decisa si potrebbero risolvere alcuni problemi. In ogni caso occorrono investimenti pubblici, dando lavoro alle persone, anche per evitare problemi sociali. Purtroppo, la burocrazia frena da sempre lo sviluppo, e adesso più che mai dobbiamo risolvere questo problema”.