Guglielmo Marconi, uno dei più grandi geni italiani, è una figura complessa e affascinante che ha incarnato una sintesi unica di contraddizioni apparenti. Inventore geniale e imprenditore lungimirante, ha segnato una svolta epocale nelle comunicazioni globali, inaugurando l’era del wireless. La sua vita, costellata da successi e riconoscimenti internazionali, è stata caratterizzata da una continua tensione tra conservatorismo e innovazione, nazionalismo e cosmopolitismo. E’ quello che è emerso dalla serata conviviale organizzata il 28 novembre dal Rotary di Cento, presidente Gilberto Galantini, l’interno del teatro Borselli. La relatrice principale è stata Barbara Valotti, responsabile delle attività museali della Fondazione Guglielmo Marconi. Assieme a lei ha poi parlato l’ing. Nucleare Maurizio Agostini, un manager formatosi alla scuola di Nomisma, esperto in energia, trasporti e servizi locali e da almeno dieci anni romanziere di successo.
Categorie: Iniziative dei Club, News Club