Care Amiche e cari Amici rotariani,
il mese di novembre è tradizionalmente dedicato alla Fondazione Rotary ed è appunto sul lavoro e sugli obiettivi della Fondazione che intendo richiamare la vostra attenzione.
E’ compito di ogni Governatore ricordare che i services rappresentano l’essenza dell’impegno rotariano e che la Fondazione esercita un peso determinante nell’assicurare i fondi che permettono di portarli a compimento.
In questo periodo sono impegnato, con mia moglie Alessandra, nel piacevole compito di visitare i Club e di incontrare i Presidenti, i Consigli direttivi, i responsabili delle Commissioni e tutti i soci.
Uno dei temi che affronto è proprio quello della Fondazione perché essa trovi nei rotariani un sostegno forte e convinto.
Talvolta mi capita di registrare qualche riserva o qualche dubbio, il che – intendiamoci – non deve sorprendere. In particolare, mi sembra che non sia stato ancora interamente cancellato il ricordo degli effetti nefasti che la crisi finanziaria internazionale ha avuto alcuni anni fa anche sulla Fondazione.
Ma questo – è bene sottolinearlo – è il passato che ci siamo lasciati alle spalle, perché dagli errori è stata tratta una importante lezione.
Così è nata Visione futura, la nuova e più strutturata articolazione delle sovvenzioni. I rotariani con una certa anzianità ricordano come i “grant” e i rapporti con la Fondazione fossero prima caratterizzati da uno spirito sicuramente positivo ma in certi casi quasi pionieristico. Tutto questo determinava sovente degli equivoci, dei rinvii e comunque l’assenza di un quadro chiaro di
riferimento.
Adesso – attraverso Visione Futura – questo quadro esiste e costituisce una garanzia sia per noi rotariani sia per coloro ai quali sono rivolti i nostri interventi umanitari. Certo, può sembrare accresciuta la parte burocratica ma in realtà sono state introdotte regole e scadenze necessarie che, una volta apprese, rendono più scorrevole il cammino.
Come Distretto 2072 ci siamo mossi con facilità grazie all’esperienza acquisita nei tre anni in cui il 2070 ha fatto da “distretto pilota”. E con i tre seminari dedicati alla Gestione delle sovvenzioni abbiamo affinato la conoscenza di regole che ormai abbiamo fatto nostre.
I risultati sono stati davvero buoni: pur essendo un Distretto più piccolo, abbiamo messo in moto progetti per circa 600 mila dollari e il contributo della Fondazione è stato davvero sostanzioso.
Faccio un esempio: su un service che ha permesso l’acquisto di un pullmino dell’Ant per oltre 23mila dollari, dalla Fondazione ne sono arrivati più di 7mila. E lo stesso si può dire per tutte le iniziative che abbaiamo in corso nella zona del terremoto: ad esempio, su un progetto da 125mila dollari, dalla Fondazione ne giungeranno 50mila.
Credo che queste cifre – ma ne potrei fornire tante altre, sempre dello stesso segno – diano il senso della forza e dell’ampiezza degli interventi della Fondazione. Grazie a Visione Futura sono stati infatti definiti i campi di azione ed è stato introdotto un “effetto leva” che ha un effetto moltiplicatore. La Fondazione è quindi realmente al servizio dei Club, purchè i progetti abbiano requisiti – indicati con chiarezza e validi per tutti – che li rendano accettabili.
Da qui nasce l’invito a dare ossigeno alla Fondazione con i nostri contributi. Per noi rotariani è un obbligo morale perché con il nostro sostegno la Fondazione può rendere attuabili gli interventi umanitari che rappresentano il fiore all’occhiello del Rotary, può assicurare agli studenti meritevoli le borse di studio che li avvieranno verso una brillante carriera, può dare impulso anche alla campagna contro la polio.
Solo con una forte e solida Fondazione il Rotary può tradurre in fatti concreti – in ogni parte del mondo – i princìpi e i valori che lo animano. E a noi rotariani spetta il compito di assicurare questa
forza e questa solidità.
* * * * *
L’ultima parte della Lettera voglio dedicarla ai ringraziamenti miei e di mia moglie Alessandra nei confronti degli Assistenti, dei Presidenti, degli amici dei Club e delle consorti che ci hanno accolto con simpatia e con amicizia durante le visite che abbiamo effettuato.
Un grazie di cuore che mi piace estendere anche agli amici di Rimini, Riccione e San Marino che sono stati davvero bravissimi: abbiamo trascorso assieme una serata indimenticabile ascoltando uno splendido concerto organizzato per raccogliere fondi per la ricerca contro la Korea di Huntington, una malattia rara e terribile.
Con noi c’era la neo senatrice a vita prof. Elena Cattaneo, che sta conducendo questa ricerca e ci ha illuminato con la sua umanità e con la sua intelligenza Infine ricordo il prossimo appuntamento distrettuale a Modena per il Seminario sull’Effettivo che si terrà sabato 16 novembre. Il nostro giovane Distretto deve provare a crescere anche sfidando le condizioni non certo favorevoli che ci circondano. Vogliamo vedere come e parlarne con voi. Quindi appuntamento a Modena.
Con amicizia
Giuseppe Castagnoli