Lettera di Novembre del Governatore Luciano Alfieri

 

Lettera mensile n. 5 – Novembre 2022

                                                                                                       Mese della Fondazione Rotary

 

Carissime amiche e amici,

la storia della lettera di questo mese parte 105 anni fa. Non ho impiegato così tanto tempo a scriverla, ma dobbiamo tornare indietro fino al 1917 per conoscere uno dei più importanti personaggi della storia rotariana: il sesto presidente internazionale, Archibald Klumph. Fu lui infatti, dalla convention internazionale che quell’anno si tenne ad Atlanta, a lanciare l’idea di un Fondo di Dotazione che potesse fare da braccio operativo alla comunità globale dei rotariani. Klumph partì con 26 dollari e 50 centesimi e nel 1928  il nome del Fondo venne formalmente cambiato in Fondazione Rotary con la creazione di un Consiglio di Amministrazione con Klumph primo Chair. E ancora centocinque anni dopo, come ogni novembre, vogliamo ricordare non tanto l’uomo quanto l’eredità che ci ha lasciato, una struttura che è quella della “The Rotary Foundation of Rotary International” grazie alla quale molte delle grandi azioni che il nostro sodalizio ha fatto tra il Ventesimo e il Ventunesimo secolo sono state possibili.

Probabilmente il primo esempio concreto che vi viene alla mente è quello della campagna per la (difficilissima) eradicazione della Poliomielite, che molto spesso funge da emblema dell’impegno globale della Fondazione stessa e dei rotariani. Ma sarebbe decisamente limitante identificare la Fondazione con un solo progetto: dalla fornitura di acqua pulita per aiutare a prevenire malattie causate da acque infettate fino alle campagne contro il bullismo e volte alla creazione di un ambiente sicuro per i bambini, le iniziative locali e internazionali sono innumerevoli grazie anche ai Global e ai District Grants. Basta pensare che ci sono 7 diverse aree di intervento: 6 ormai consolidate da tempo (Alfabetizzazione e educazione di base, Sviluppo economico comunitario, Prevenzione e cura delle malattie, Salute materna e infantile, Costruzione della pace e prevenzione dei conflitti e, infine, Acqua, servizi sanitari e igiene) e una settima – dedicata al sostegno ambientale – introdotta l’anno scorso.

Tutti noi siamo, anche se qualche volta ce ne dimentichiamo, contributori diretti alle attività della Rotary Foundation, ma le vie per fare di più non mancano: sono sufficienti 100 dollari all’anno per essere riconosciuti come partecipanti al progetto “Ogni rotariano Ogni Anno”, 1.000 dollari una tantum per essere Benefattori,1.000 dollari annui per appartenere alla Paul Harris Society, e avviare così anche il percorso per diventare Major Donor. Finanziare la Fondazione significa permetterle di intervenire con i propri progetti in favore dei meno fortunati, e oltre che nella routine rotariana può fare la differenza ricordarsene al momento in cui definiamo il nostro lascito testamentario.

Ma concedetemi una piccola riflessione più in astratto. Come sapete non è affatto un caso che Fondazione, prima ancora che un’istituzione caratterizzata da un fondo patrimoniale destinato a raggiungere nel tempo uno scopo determinato, è una parola che indica la struttura di base di una costruzione, così come la chiamano gli esperti di edilizia e architettura (rispetto a ‘fondamenta’, usato nel gergo comune). In un certo senso, non trovo esagerato dire che la Rotary Foundation rappresenta le fondamenta del nostro essere rotariani, quella base di progettualità, di servizio e di azione rivolta alle comunità umane che attribuisce un senso e un significato al nostro sodalizio. E così come le fondamenta sono spesso realizzate in cemento armato, mi piace ripetere che anche la nostra Fondazione è il “braccio armato” di cui disponiamo per fare del bene nel mondo. Armato, in poco più di un secolo di storia, di oltre 4 miliardi di dollari di finanziamenti, molti dei quali spesi quando il potere d’acquisto del dollaro era molto superiore rispetto a quello odierno.

Su rotary.org, nella pagina dedicata alla Fondazione, vedrete che tra gli obiettivi d’azione ci sono la comprensione internazionale, la buona volontà e la pace migliorando la salute, fornendo un’istruzione di qualità, migliorando l’ambiente e alleviando la povertà. Che significa includere i primi quattro – e non solo quelli – obiettivi di sviluppo sostenibile riconosciuti anche dalle Nazioni Unite nell’agenda che guarda al 2030.

E mentre con le grandi azioni puntiamo alle progettualità pluriennali e pluridecennali, molto più vicino a noi nel tempo – e sempre a proposito della Fondazione – ci tengo a ricordare che sabato 19 Novembre si terranno a Rimini, presso il Cinema Fulgor di felliniana memoria, il Seminario sulla Fondazione Rotary e l’Istituto Di Informazione Rotariana e (SEFR e IDIR, in acronimo). Siete tutti invitati a partecipare.

Il sabato successivo (26), contemporaneamente alla Colletta Alimentare che ci ha visti e ci vedrà sempre presenti in gran numero, a Ferrara si terrà il SEGS (Seminario Gestione Sovvenzioni), momento formativo riservato ai Presidenti Eletti di Club per l’anno 2023-2024 in quanto verrà loro spiegato, al fine di ottenere la qualificazione del Club, come gestire Global e District Grants. Trattasi del primo seminario organizzato dalla DGE Fiorella Sgallari per i propri Presidenti. A Fiorella auguro un buon lavoro e una felice prossima annata rotariana.

Nel mese di Ottobre abbiamo condiviso, con grande entusiasmo, due bellissimi appuntamenti distrettuali.  Il primo “Il Rotary Nutre l’educazione”, tenuto domenica 9 a Bologna, con oltre 330 volontari appartenenti alla grande famiglia rotariana che hanno imbustato cibo per i bambini dello Zimbabwe. Un segno concreto di quanto siamo capaci di fare, tutti insieme, in parallelo a tutto ciò che nel frattempo scandisce l’attività del Rotary. Sabato 22, a Ravenna, si è tenuto un convegno di grande interesse sul Valore della Cultura che ha visto alternarsi al podio relatori di grande livello e di questo ringrazio tutta la Commissione Cultura presieduta dal PDG Adriano Maestri per la progettazione/gestione.

Novembre è un mese nodale nel calendario rotariano, perché segna un momento di progettualità in vista della seconda parte dell’annata, a debita distanza dalle feste e dalle celebrazioni di fine dicembre. Dunque il migliore augurio a tutti voi di essere in prima persona fondamento e fondazione delle progettualità dei vostri Club.

Concludo con un arrivederci a Rimini sabato 19 Novembre e grazie, come sempre, per il tempo che dedicate alla lettura di queste mie parole,

Guastalla, 1 Novembre 2022

 

Luciano