La ricerca del Distretto R.I. 2072, in collaborazione con i giovani dell’Interact, rievoca le importanti origini di uno dei primi Interact d’Italia, che ebbe Marco Biagi Presidente, e tanti giovani studenti tra i fondatori, divenuti in seguito Presidenti di Rotary Clubs.
Il Governatore del Distretto 2072 Giuseppe Castagnoli, attento alle necessità delle Nuove Generazioni nel momento attuale per essi difficile, ha voluto mettere l’Interact al centro del suo programmi e sostenere la Sottocommissione Interact e i Clubs per il consolidamento e lo sviluppo dei Clubs Interact, con l’obiettivo di formare nell’annata il Distretto Interact 2072 col raggingimento di almeno 5 clubs rispetto ai tre già operanti (Bologna Est, Cento e Rimini Riviera).
In questo quadro è di particolare rilevanza la ricerca in oggetto, che riscopre origini molto importanti dal 1967 ad oggi dell’Interact del Distretto.
La Sottocomissione Interact presieduta da Mario Pantano, assieme agli ex interactiani Angelo Andrisano, attuale Rettore Magnifico dell’Università di Modena e Reggio Emilia, del prof.Stefano Arieti dell’Università di Bologna, edi alcuni Past Presidenti tra cui Andrea Errani,Gino Martinuzzi, Giulio Pesci,Alberto Salvadori, Roberto Toniatti , assieme asgli Interactiani di oggi, tra cui la referente Nazionale Interact Francesca Neri Del Nero e la Presidente dell’Interact Bologna Est Caterina Neri Del Nero, stanno preparando il materiale, che và dalle riviste Interact 1967-1970 a foto di consegna della Carta (novembre 1967), alle interviste agli Interactiani vecchi e nuovi.
Nella ricerca viene dato particolare rilievo a Marco Biagi, l’economista-giuslavorista vittima del terrorismo, che fu tra i fondatori e Presidente Interact Bologna annata 1968-1969, il quale lascia alle nuove generazioni una grande eredità di valori per lo sviluppo della Società e del lavoro.
Di seguito riportiamo l’articolo pubblicato nella Rivista “Rotary” nazionale,nel mese di settembre dedicato appunto alle nuove generazioni, che è parziale anticipazione della ricerca, a cura di Mario Pantano, con alcune foto illustrative, tra cui quella dell’omaggio floreale dei giovani dell’Interact in piazzetta Marco Biagi il 19 marzo scorso anniversario della tragica morte del professore.
Marco Biagi, uno dei massimi cultori del diritto del lavoro italiano ed europeo, assassinato dalle brigate rosse sotto la Sua abitazione di Bologna nel marzo 2002, è stato fondatore e Presidente dell’Interact di Bologna negli anni 1967-69 e ha dato con la Sua vita una grande testimonianza dei valori rotariani del servizio, dell’impegno professionale, dello sviluppo dei rapporti nella società moderna.
Vogliamo onorare la Sua memoria ricordando questo Suo impegno nel Rotary, di cui condivise i valori di servizio, del partecipare e del fare assieme agli altri giovani.
Il Governatore del Distretto 2072 Giuseppe Castagnoli assieme alla Sottocommissione Interact ha programmato alcune iniziative per far conoscere il giovane Marco Biagi Interactiano, tra cui una ricerca a Lui dedicata che verrà sviluppata dagli Interactiani di oggi, assieme ai Rotariani ex interactiani degli anni ’60 che col prof.Biagi condivisero ideali e progetti: ricerca che verrà presentata al Congresso Distrettuale nella primavera 2014 e di cui il presente articolo fornisce alla Rivista Rotary alcune anticipazioni.
L’Interact di Bologna e il giovane Marco Biagi studente
Nel marzo 1967 viene dato il via da Evanston all’Interact di Bologna, il primo sorto nelle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Triveneto, con consegna della Carta il 30 novembre da parte del Governatore Roi del Distretto 186 al giovane Presidente Roberto Toniatti (v.foto consegna Carta).
Ben tre Rotary Club promuovono con entusiasmo la nascita dell’Interact: il R.C. Bologna, col suo Presidente il mitico banchiere del Credito Romagnolo Cirri, coadiuvato dal prof.Umberto Marcelli (docente di storia del Risorgimento), il R.C.Bologna Ovest col delegato ai giovani Francesco Massari (divenuto Presidente degli Industriali Emiliani) e il Bologna Est con l’ing.Arnaldo Menarini noto industriale.
Ben 33 giovani studenti partecipano all’iniziativa (in maggioranza dello storico liceo ginnasio Luigi Galvani, fondato nel 1860 dal Ministro Farini, tra i primi 10 licei dell’Unità d’Italia): tra questi giovani c’è Marco Biagi, che a 17 anni ha già alle spalle un curriculum denso di impegni in attività studentesche:infatti partecipa nel novembre 1966 cogli angeli del fango bolognesi ai soccorsi per l’alluvione di Firenze alla Biblioteca Nazionale ed è impegnato negli Organismi Rappresentativi del Suo Liceo, di cui dirige con entusiasmo il giornale “La Rana” (ricordiamo che nel giornale gemello del Liceo Parini di Milano “La Zanzara” notissimo alle cronache di quegli anni, scriveva Walter Tobagi, anch’Egli come Marco vittima del terrorismo)..
Sulla Rana Marco scrive tra l’altro un editoriale “Libertà e democrazia nella scuola” dell’aprile 1967 in cui descrive coloro che si impegnano nella scuola e “ strappano un’ora allo studio e una alle ragazze per un ideale di libertà e di democrazia… e sono profondamente e personalmente convinto che è necessario.. e ritengo sia logico e umano e giusto sperare in esiti positivi di questo impegno.”.Inoltre sostiene la cultura della responsabilità :“ alla nostra età ci deve essere responsabilità di idee, perchè nella società si notano troppo spesso cittadini che sono rimasti a un livello di critica totalmente negativa e anticostruttiva” (v.La Rana, febbraio 1968).
E questo impegno contro i nichilisti e contestatori è una costante in tutta la Sua vita, come dimostra l’ultimo Suo articolo sul Resto del Carlino del 5 marzo 2002 , a 15 giorni dalla tragica morte, in cui contesta “ ad alcuni sindacati italiani di essere intransigenti e di bloccare la modernizzazione attraverso le riforme..” e li confronta invece con quei sindacati “elementi di modernizzazione: pensiamo all’Olanda,alla Spagna e a tanti altri paesi dell’Unione Europea dove sono state di recente varate importanti riforme con il consenso dei lavoratori”.
La Sua cultura di studente è vasta: un Suo studio su “Scienze e spirito scientifico nel XIX Secolo viene pubblicato nei Quaderni di Cultura del Liceo Galvani e in esso spazia da Galilei, Keplero, Copernico, Newton, Volta a Kant, Laplace, Spencer, Bergson, Verga, De Sanctis, Cattaneo e scrive che nell’Ottocento le scienze rinnovano la cultura, la politica e il posto dell’uomo nel mondo, che acquista fiducia di essere artefice del proprio destino e costruttore del mondo di cui siamo figli”.
Marco BIAGI e il Suo impegno nell’INTERACT
Con questo bagaglio entra nell’Interact di Bologna e diviene uno dei più stretti collaboratori del Presidente Robert Toniatti (annata 1967-68), con l’incarico di Presidente della Commissione Stampa del Club per cui pubblica il bel primo numero della Rivista (giugno 1968), dando la Sua impronta di trascinatore e di coordinatore dei progetti degli altri Interactiani, che documenta in maniera approfondita (“La comprensione Internazionale e gli ideali del Rotary”, “I viaggi in Europa”, “Sulle associazioni giovanili”, “Sui rapporti con le persone del terzo mondo” (articolo del giornalista Lorenzo Bianchi, oggi inviato speciale in Medio Oriente e in Africa).
L’ articolo di presentazione della Rivista di Marco Biagi è molto critico su ciò che si poteva fare meglio, ma propositivo “noi abbiamo dato la prima spinta” e sostiene tra l’altro con visione strategica l’entrata nel Club dell’ “elemento femminile”, cosa che realizza nella Sua successiva annata come Presidente nel 1968-69 quando da 33 soci il club arriva a ben 52 unità con circa 19 donne utilizzando al massimo il plafond del 30% allora consentito per esse.
Molto rilievo Marco dà all’articolo del Suo Presidente Toniatti su “giovani e agitazioni studentesche” (siamo nel 1968), il quale auspica forme moderate di impegno “ in reazione ai gruppi estremisti, per una lotta politica responsabile ed autonoma condotta nel pieno rispetto della legalità e dei principi democratici e civili”. Auspicio che però verrà superato dagli avvenimenti dell’autunno caldo, dalle stragi e dal terrorismo degli anni successivi.
Marco Biagi viene eletto il 19 aprile 1968 Presidente dell’Interact di Bologna per l’annata 68-69 con vicepresidente Attilio Carapezza (il figlio adottivo di Guttuso), con Alberto Salvadori (divenuto Presidente del Rotary Club Bologna Sud);consiglieri Gino Martinuzzi (divenuto poi Presidente R.C.Bo Ovest-Guglielmo Marconi) e Giulio Pesci (Presidente del R.C.BO Valle dell’Idice)., con soci tra gli altri gli attuali rotariani Stefano Arieti e Carlo Zoli (docenti universitari), Gianluigi Laus (avvocato).
Gli ideali interactiani sono ben presenti in Lui: dal servizio alla comunità, alla comprensione internazionale, al rispetto e alla valorizzazione di ogni individuo, e della sua personalità, dell’intima apertura ad ogni problema, al superamento di questi mediante uno sforzo collettivo: come patrimonio insostituibile.di ciascuno (v. Toniatti a pag.2 della rivista cit.)..
Ed è ancora Marco che nella Rivista ci parla di associazionismo giovanile “un argomento difficile:…il ragazzo oggi tende ad uscire dal nucleo familiare che l’ha educato e a volte oppresso e ha intensa partecipazione alla vita di gruppo, di discussione…Nell’associazione lo spirito critico del giovane viene enormemente incentivato ed essi sono favoriti rispetto ai coetanei che vanno solo al cinema o stanno di fronte al TV..; mentre occorre vivere la vita a contatto diretto cogli altri, calandosi nei loro problemi e costumi e abituandosi a pensare come essi”
Gli scambi continui di quegli anni tra Rotariani ed Interactiani bolognesi , attraverso conferenze, visite aziendali, approfondimenti sul mondo del lavoro e delle professioni, hanno lasciato il segno in Marco, che scrive nel 1968 “ “L’Interact è consapevole della responsabilità… e cerca di formare i giovani alla responsabilità per avere successo nella vita..Esso deve abituare alla collaborazione coi rotariani patrocinatori per insegnare agli uni e agli altri che non ci possono essere fratture fra le generazioni, anche se profondamente diverse,…perchè su tutto deve prevalere la comune aspirazione al bene civile, al progresso della società: nostro dovere è lasciare alle generazioni future un mondo che dia sempre meno occasione di lamento ed invettiva verso coloro, che precedendoci, l’hanno costruito”.
Le parole chiave di Marco Presidente Interact sono partecipazione, crescita individuale e collettiva per sé e per il Paese e le regole di miglioramento per i Suoi soci per la riuscita delle riunioni e dei lavori delle commissioni.
Per Marco l’Interact “è una linea di vita e coi suoi 2000 nuclei internazionali può avere questo ruolo di integrazione,:la linea dell’etica rotariana di Paul Harris per uniformare le nostre attività alla coscienza umana in ogni zona, popolo, religione..”
Il ROTARY onora Marco Biagi: PHF alla memoria
Subito dopo la Sua tragica morte ad opera dei terroristi, su proposta dei Suoi amici Interactiani divenuti rotariani, il prof.Biagi è stato onorato dedicandoGli un commosso saluto nell’Assemblea distrettuale del D.2070 nella primavera 2002 a poche settimane dalla scomparsa.
Francesco Massari, Suo tutor Rotariano nel 1967 e Gino Martinuzzi, già con Lui nell’Interact Bologna, col Governatore Sante Canducci, di fronte a 500 rotariani dell’Emilia-Romagna, Toscana e Repubblica di San Marino, ne hanno tratteggiato la figura con amicizia, ricordandoLo come giovane impegnato per i giovani secondo gli ideali rotariani.
La massima onorificenza Paul Harris Fellow alla memoria, consegnata in un’atmosfera familiare alla vedova Marina , promossa dai Rotary felsinei e dal R.C.Bologna Ovest , è stato il segno culminante con cui il Rotary ha voluto onorare il prof Marco Biagi per l’impegno fino al sacrificio della Sua vita, degno seguace di Paul Harris, come Lui aveva scritto nel 1969., per aver testimoniato generosamente con tutta la Sua vita quegli ideali perchè i giovani di oggi abbiano la speranza di un futuro.
E i giovani dell’Interact di oggi , dopo aver portato una corona di fiori sul luogo della Sua morte il 19 marzo scorso, assieme al Governatore Castagnoli, presenteranno al Congresso del Distretto 2072 in primavera la ricerca “Marco Biagi Presidente dell’Interact Bologna una grande eredità per le nuove generazioni”
Vedi locandina >>