Messaggio di settembre del Governatore Alberto Azzolini
Mese dell’Alfabetizzazione ed educazione di base
Carissimi,
eccoci di nuovo in piena attività. Il mese di agosto è volato. Ma questo mese ha permesso a molti di noi di ampliare la nostra cultura: viaggi, letture, tempo dedicato a noi stessi ed ai nostri cari. E’ una forma di cultura, che solo una “pausa” dalle consuetudini ci permette di vivere.
Quella cultura che passa dalla conoscenza elementare delle cose ed arriva all’approfondimento in questioni molto più complesse che sono comunque educazione.siamo al secondo capitolo di queste lettere tematiche che ci permettono di approfondire un tema rotariano ogni mese.
Sul tema della alfabetizzazione ed educazione di base vi rimando alle lettere mensili di molti Past Governors, tutte disponibili online sul nostro sito distrettuale, che hanno scritto cose profonde, condivisibili e dalle quali prendo spunto perché sempre attuali.
Anche io faccio riferimento al libro del PHF Renzo Bianchi: “Alfabetizzazione, termine inteso nella cultura rotariana come lo sviluppo della capacità di lettura e scrittura degli adulti. Per i giovani inferiori ai 18 anni si parla invece di istruzione di base. Il concetto si estende anche alle capacità applicate alle attività lavorative ovvero allo specifico linguaggio dei mestieri, evidentemente arduo da apprendere da parte degli immigrati. Più generalizzate le esigenze legate ad esempio al progresso tecnologico, vedi l’alfabetizzazione informatica e digitale. Sono diverse centinaia di milioni gli adulti analfabeti nel mondo ed è una tragedia perché una persona incapace di leggere è facilmente manipolabile e privata della sua indipendenza e dignità umana” (rif. Renzo Bianchi, PHF, “Alle Fonti del Rotary: Fatti, Regole e Commenti, ed. 2018/19”). Partiamo da qui.
L’analfabetismo è strettamente legato alla povertà: costringe persone all’ignoranza, rendendole schiave di chi fonda il proprio potere su di essa.
La vera ricchezza delle Nazioni è lo sviluppo culturale dei suoi abitanti ed è per questo che il Rotary si impegna da sempre con proposte relative all’alfabetizzazione. L’alfabetizzazione è un diritto primario, un fattore essenziale di sviluppo sociale ed umano. Saper leggere e scrivere è fondamentale per sradicare la povertà, per ridurre la mortalità infantile, per superare le barriere culturali e razziali e per favorire la democrazia e la pace. L’educazione trasforma le vite.
Secondo un rapporto UNESCO in tutto il mondo, 67 milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione, e oltre 775 milioni di persone di età superiore a 15 anni sono analfabeti. 1 su 7 di cui il 63% donne, uscite dalla scuola per usanze culturali, o per problemi di sicurezza e per la necessità di dover contribuire al sostegno economico della loro famiglia.
Quindi la risposta è l’attivazione di programmi di alfabetizzazione e per lo sviluppo sostenibile delle comunità è necessario garantire la parità dei sessi, favorendo i processi di istruzione delle ragazze, per conferire loro più consapevolezza. Gli studi compiuti da UNESCO ci indicano che se tutti gli scolari dei paesi in via di sviluppo lasciassero la scuola con una capacità di lettura di base, quasi duecento milioni di persone potrebbero essere tolte dalla povertà.
Ciò è vero sia nei paesi in via di sviluppo che nel tessuto sociale nei nostri territori, alla luce dei fenomeni migratori in corso. Assistiamo ad un dilagante analfabetismo, con persone forse mai educate e/o formate per consentire loro di produrre un pensiero autonomo e completo sui molti argomenti che le società moderne devono affrontare.
Vi è poi il tema dell’alfabetizzazione digitale, essenziale sia come base di sopravvivenza che in ambiti strategici e relazionali.
Tutte le nostre conoscenze sono destinate a cambiare rapidamente, occorre un apprendimento continuo per assimilare nuove competenze. E per questo occorre una sinergia tra Istituzioni e Società, tra scuola e cittadini. Il Rotary deve quindi promuovere tali sinergie. Lo scopo della nostra azione sarà dunque quello di aiutare quei contesti che “insegnano”. Non solo progetti destinati alle aree più povere del pianeta dove tutto manca (anche se, naturalmente questo rimane un target fondamentale), ma anche affiancare quelle condizioni di apprendimento che richiedano proprio l’acquisizione di strumenti sempre più complessi, destinati a fornire ai giovani la capacità di “imparare”.
I nostri Club finanziano progetti educativi che forniscono tecnologia, formazione degli insegnanti, squadre di formazione professionale, pasti caldi per studenti e libri di testo a basso costo, borse di studio e tanto di più. Il nostro obiettivo è di rafforzare le capacità delle comunità nel sostenere l’alfabetizzazione e l’educazione di base, ridurre la disparità tra i sessi nel campo dell’istruzione e accrescere l’alfabetizzazione tra gli adulti.
Se ognuno di noi si guarda intorno può cogliere queste opportunità e con l’aiuto di altri rotariani può fare cose di grande valore per chi non ne ha né le possibilità né le competenze.
Ogni club può contribuire in modo significativo, sia attraverso progetti locali che collaborando a iniziative globali.
Senza l’istruzione non ci può essere la comprensione e la pace tra i popoli.
Concludo ricordandovi i prossimi appuntamenti: il SINS/SEFF (Seminario Nuovi Soci e Seminario sull’Effettivo) che si svolgerà il 28 settembre presso il Tecnopolo di Modena. E’ un appuntamento specificamente dedicato ai nuovi soci e ai Presidenti Commissione Effettivo, dei quali è richiesta la presenza, ma naturalmente utile ed opportuno anche ai dirigenti di Club e ai soci interessati.
Due temi di fondamentale importanza per garantire la continuità dei nostri Club e della nostra azione, viste le difficoltà di sviluppo dei Club, peraltro problema diffuso a livello nazionale.
Parleremo di continuità generazionale, di vocazione al servizio, di costruzione di gruppi di persone motivati su uno scopo specifico, del giusto spazio al genere femminile, dell’organizzazione troppo rigida dei Club che non consente l’adesione di chi per problemi di lavoro o di famiglia non può rispettare quelle prassi e tanto altro ancora.
Vi aspetto quindi numerosi per un confronto di idee che potrà aiutare tutti a migliorare.
Buona ripresa delle attività a tutti voi!
01
Il Governatore al Rotary European Summit di Bonn
Un’esperienza pregante, utile, coinvolgente: l’Institute rappresenta un momento molto importante per i rotariani, un’occasione davvero unica per partecipare a un evento internazionale di altissimo profilo. Quest’anno il Rotary European Summit (Rotary Institute 2024) si è svolto dal 28 al 1° settembre 2024 a Bonn ed ha accolto in primis i Governatori Eletti (a.r. 2024/2025), ma anche i Governatori Nominati ed è aperto comunque a tutti i soci.
Tante le sessioni di discussione e confronto, che hanno l’obiettivo di costruire un percorso di cambiamento, sempre più definito.
“È stato veramente emozionante vivere l’Institute, ci sono stati relatori di spessore che ci hanno aperto la mente sul futuro, sulla attrattività del club, sull’importanza della leadership. Su un Rotary che è molto proiettato al futuro, più legato alle comunità e meno formale, che piace a rotariani e rotaractiani. Rimanere fermi sulle nostre posizioni e guardare indietro, non può che portare a una perdita di soci. Mentre bisogna andare avanti con entusiasmo, come quello contagioso, generato dalle molte testimonianze ed esempi di coinvolgimento attivo” dice il Governatore Alberto Azzolini. “Molto interessanti anche le relazioni che si sono sviluppate con tutti i governatori italiani, con i quali stiamo lavorando per sviluppare progetti, mantenendo salda anche la nostra amicizia. Vorrei concludere dicendo che la partecipazione a questi Summit è una straordinaria opportunità di conoscenza del Rotary, perché il confronto con persone di altri paesi è sempre estremamente utile; il prossimo si svolgerà a Bruxelles e comprenderà anche l’Africa. Penso che se volessimo fare un bel service in occasione di quel Summit, dovrebbe essere organizzato per portarci tanti ragazzi, perché escono motivatissimi da queste eventi”.
02
Ricollocata la targa della scultura di San Michele
Con una breve ma significativa cerimonia il Rotary Cento ha ricollocato la targa commemorativa -staccatasi e andata perduta durante recenti lavori pubblici- della scultura in bronzo, voluta dal club, di San Michele che trafigge il drago, posta di fronte alla basilica di San Biagio, più precisamente nella piazzetta dedicata al compianto monsignor Salvatore Baviera.
L’iniziativa è avvenuta in occasione dell’inizio dell’annata rotariana. Lo scoprimento della targa è quindi stato effettuato dal neo presidente Gilberto Galantini. È seguito un breve intervento ad opera del past president Giorgio Garimberti che, unitamente alla socia ed esperta d’arte, l’indimenticata Maria Censi, dette vita nel 2003 al progetto scultoreo opera di Mauro Mazzali, che vede appunto protagonista San Michele co-patrono con San Biagio delle terre di Cento. L’operazione culturale fu resa possibile dall’intervento congiunto di Amministrazione comunale di Cento (sindaca era la socia Annalisa Bregoli), Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, industriali, commercianti, operatori economici e privati cittadini. In precedenza i soci avevano preso parte alla messa d’inizio anno celebrata da monsignor Paolo Marabini parroco di San Biagio.
Al termine dell’incontro i soci hanno partecipato ad un momento conviviale, allestito dalla “Sala da tè” nel cortile dell’attiguo oratorio di San Biagio.
Alberto Lazzarini
03
Il Rotary Frignano, eleganza a Fanano con le fioriere
Sono state inaugurate a Fanano due nuove fioriere in acciaio Corten con luci LED, donate alla comunità dal Rotary club Frignano; abbelliranno la centrale Piazza Vittoria, dando il benvenuto a tutti i turisti in arrivo.
“Le due fioriere, ha spiegato Antonio Bellettini, presidente del Rotary club Frignano, sono state interamente progettate assemblate piantumate dai soci del club e dotate di una moderna illuminazione a LED. Non delimiteranno solamente la piazza, ma armonizzandosi con l’arredo urbano già presente, garantiranno una maggior sicurezza ai pedoni. Inoltre sulle barriere mobili è stato inciso il profilo del crinale con indicati i nomi delle principali vette e relative quote.
Sarà un bel biglietto da visita confezionato su misura per Fanano, che vanta sul suo territorio l’intero tratto montuoso compreso fra il corno alle scale e il monte Cimone”.
L’evento è stato molto partecipato dalla comunità di Fanano; tra i presenti oltre ai vertici del club, numerosi soci, l’assistente del governatore 2023/24 Roberta Roventini e i sindaci di Fanano e Montecreto Stefano Mazzarelli e Giuseppe Bellotti.
Con questa iniziativa il Rotary club Frignano, ha fornito un importante contributo per rendere la località appenninica ancora più bella, sottolineando in modo molto scenografico le bellezze delle cime appenniniche che la caratterizzano.
L’iniziativa rientra tra le numerose attività del Rotary volte a sostenere e a valorizzare il territorio, coinvolgendo le comunità locali, rispondendo alle loro richieste, per creare una sinergia vincente, le cui ricadute impatteranno sull’intera comunità.
Fanano sarà apprezzata non solo per i suoi famosi mirtilli e la proverbiale accoglienza verso i turisti, ma anche come luogo bello e sicuro in cui trascorrere una fresca pausa di relax con amici e familiari.
Roberta Roventini
04
Arricchire gli orizzonti rotariani: i colori e le forme della magia del Rotary a Barcellona
Quanti colori ha la magia del Rotary nel mondo? E in quante forme può manifestarsi?
Sono queste le due domande a cui ho cercato di dare risposta durante il mio viaggio a Barcellona che mi ha permesso di conoscere e apprezzare alcuni dei Rotary Club della città riconosciuta in tutto il mondo come la capitale europea del modernismo, movimento artistico e culturale che ne ha forgiato la personalità.
Forme diverse di fare Rotary, ma tutte accomunate dagli stessi valori e dalle fondamenta culturalmente operative che Paul P. Harris, Gustavus Loehr, Silvester Schiele e Hiram E. Shorey vollero per il Service Club fin dalla sua costituzione.
Ho visitato per primo il Rotary Club Barcelona Diagonal lunedì 12 agosto presso l’Hotel Catalonia Diagonal di Barcellona e ho potuto subito apprezzare lo spirito di solidarietà e di servizio con cui il Club agisce dal 1986. Sono Gente de Acción! Il loro progetto più importante è il Progetto ALPAN, portato avanti da più di 10 anni insieme ad altri Rotary Club di Barcellona. Il service prevede di offrire alle mense dei poveri di Barcellona tra i 60 ei 100 menù giornalieri, preparati e offerti gratuitamente da diverse catene alberghiere della città, grazie a un gruppo di volontari che si occupa di raccoglierli in veicoli refrigerati e di distribuirli ai più poveri.
La seconda visita, quella al Rotary Club Barcelona Alba, è stata nel segno della solidarietà grazie a una raccolta fondi organizzata dai soci in occasione della celebrazione del Día del Niño, che in Argentina si festeggia la terza domenica di agosto. Un Asado Argentino, organizzato il 18 agosto, ha consentito di raccogliere fondi destinati all’ampliamento della Sala dialisi infantile dell’Hospital General de Agudos J. M. Penna (Buenos Aires, Argentina) in collaborazione con il Rotary Club Bahía Blanca Almafuerte, Club Gemellato con il Rotary Club Barcelona Alba.
La terza visita (quella del 20 agosto) mi ha portato alla scoperta del terzo club più antico del continente europeo e secondo Rotary club spagnolo, dopo quello di Madrid, fondato nel 1920: il Rotary Club Barcelona. È il club decano del Distretto 2202 del Rotary International e ha celebrato i suoi primi 100 anni nel 2022. In questa occasione ho appreso come il Club agisce per l’eradicazione della polio nel mondo. Lo fa con un progetto chiamato “Cava solidario de Rotary Club de Barcelona”, che dal 2004 consente di raccogliere fondi per la vaccinazione antipolio, raggiungendo l’imponente cifra vaccinale di oltre 100.000 bambini all’anno, grazie alla collaborazione di tutti coloro che acquistano il prodotto (il vino Cava). Per ogni bottiglia di spumante venduta, infatti, il Club può fornire il vaccino a 9 bambini e, in tutti questi anni, il Club ha avuto l’onore di proteggere più di un milione e mezzo di bambini dalla poliomielite.
Ultima, ma non per importanza, la visita avvenuta il 22 agosto nella splendida cornice del Real Club Náutico de Barcelona, alla Fellowship Rotary Mariners Barcelona, facente parte dell’International Yachting Fellowship of Rotarians (IYFR) con all’attivo 3.537 marinai, 115 flotte, 31 regioni del mondo e 28 lingue. Rosmarie Cammany (Commodoro 2023-2025 dell’IYFR Rotary Mariners Barcelona e socia del Rotary Club Barcelona Mar) e Francesc Xavier Altarriba (Fondatore dell’IYFR Rotary Mariners Barcelona e socio del Rotary Club Barcelona Mar) mi hanno fatto conoscere e apprezzare la forza e la passione che li ha motivati nella creazione della IYFR Rotary Mariners Barcelona: il desiderio di rafforzare il rapporto tra persone che desiderano espandere i propri orizzonti, concentrandoli su uno spazio tanto immenso quanto forte e fragile come è il mare.
In conclusione posso dire che è stato un viaggio straordinario che mi ha fatto conoscere, vivere e apprezzare le infinite forme e colori con cui oggi e da sempre si manifesta l’incredibile magia del Rotary!
Carmelita Ardizzone
05
D2072 malattie degenerative: competenze per accudire i malati
“Io avrò cura di te”. Questo il titolo del corso di formazione per badanti, caregiver e familiari, per l’assistenza a persone affette da malattie neurologiche invalidanti, che viene organizzato a Rastignano di Pianoro dalle associazioni di volontariato “Amici di Tamara e Davide” e “Non Perdiamo la Testa”, con il sostegno del Rotary Club Bologna Sud. Durante il corso, quest’anno giunto oramai alla sua nona edizione, si parla delle malattie degenerative quali Demenza, Parkinson e Sla, malattie che richiedono un accudimento continuo e competente, oneroso in termini di fatica sia dal punto di vista fisico che mentale.
Inoltre durante le lezioni si approfondiscono i temi della cura ed accoglienza, comunicazione, alimentazione, prevenzione delle complicanze, mobilità e metodi di assistenza, ed infine di aspetti legali dell’Amministrazione di Sostegno. “Vogliamo fornire una formazione specialistica, teorica e pratica – riferisce Maria Gabriella Peddes degli Amici di Tamara e Davide, ideatrice e responsabile del corso – nel rispetto delle dinamiche familiari, per coadiuvare la stessa famiglia nelle sue funzioni di assistenza primaria, per non lasciarla sola, isolata con il proprio carico emotivo, di dolore e di preoccupazione. La peculiarità del nostro corso è quella di essere pratico ed interattivo, e di essere anche un momento di un percorso che può continuare, in quanto è possibile, proseguire il contatto con i docenti e i volontari delle associazioni nell’ambito degli Alzheimer Caffè chiamati ‘Invito fuori Casa’ che si svolgono nel territorio di Bologna e Rastignano di Pianoro”. Questo ultimo progetto è diretto da Monica Bacci, medico geriatra, neurologa e fisiatra, specializzata nella cura di persone con turbe mnesiche o con deterioramento cognitivo, già geriatra presso il policlinico S. Orsola-Malpighi, in pensione dal 2016. Gestisce incontri settimanali di stimolazione cognitiva, socializzazione, attività ricreative per le persone anziane con deterioramento mentale. Al termine del corso del caregivers sono richieste diverse ore di tirocinio formativo da svolgersi anche presso una famiglia con un paziente affetto da Sla. Il corso è gratuito ed è stato realizzato grazie al contributo del Rotary Club Bologna Sud. Tutte le lezioni possono essere seguite anche attraverso il sistema informatica delle video-lezioni. “Se, da un lato, la modalità online, eredità del Covid, non permette una interazione diretta e fisica – conclude Maria Gabrielle Peddes – offre però un altro tipo di vantaggio, ossia quello di permettere a molti caregiver che difficilmente potrebbero partecipare, a poterci essere, ascoltare, interagire con domande, dal luogo in cui si trovano, casa, lavoro, persino durante l’accudimento della persona malata. Durante questi appuntamenti ed incontri, l’esperienza e la competenza di medici, terapisti, personale sanitario, educatori professionali esperti in metodo Validation, Caregiver e altri professionisti del settore, permettono ai partecipanti di approfondire alcuni aspetti teorici, relazionali, comunicativi e pratici legati alle patologie neurologiche affrontate dal corso, senza dimenticare le difficoltà dei caregivers. Sono iniziative che prevedono contemporaneamente la presenza di un gruppo di sostegno, formazione, informazione per i caregivers e un gruppo di stimolazione cognitiva, attività ludico-ricreative per la persona resa fragile dalla malattia e per i suoi familiari che hanno bisogno di sostegno, aiuto e formazione”.
Gianluigi Pagani
06
Le piccole banche per il sistema produttivo
Il ruolo e il futuro della banca di piccole dimensioni, la situazione economica nazionale e internazionale, i punti a favore (ci sono) e i tanti interrogativi sullo scenario globale sono stati al centro della ormai consueta riflessione estiva promossa dal Rotary Club San Giorgio di Piano e specificamente dal past presidente Massimo Venturelli. Al Zanhotel del Centergross si è, dunque, svolto questo “aggiornamento” periodico sul maxi tema economia-finanza che ha visto protagonisti, questa volta, il vicepresidente di Confindustria Emilia Centro, Gian Luigi Zaina, e il presidente della Banca di Bologna, Enzo Mengoli.
Un “botta e risposta” partito dal “disvelamento” della storia, poco più che quarantennale, di questa banca nata nel capoluogo emiliano e via via cresciuta fino a presentare, oggi, numeri di tutto riguardo: quasi due miliardi di raccolta, uno e mezzo di posti di lavoro a famiglie e imprese, 55.000 clienti, 15.000 soci, 32 filiali, 280 dipendenti.
Insomma un’intensa attività, ha osservato Mengoli, che “ha al centro la persona”, obiettivo tipico, peraltro, delle banche di credito cooperativo che, come dimostra il caso della citata BCC, “sono banche della comunità” e come tali ”avranno un futuro” perché “non è importante la loro dimensione” e “non sono banche di serie B perché la classifica la determinano proprio le persone”.
Sono banche, ha concluso il presidente, che possono dialogare con quasi tutto il sistema produttivo delle imprese (supportandolo), visto che il 94% è costituito da piccole-medie imprese.
Zaina ha come sempre sfornato (secondo le attese) i dati più aggiornati, naturalmente accompagnati da eloquenti “fotografie” della situazione e da adeguate riflessioni. L’Europa ha banco con la sua grande tradizione fatta di creatività e di trasformazione del prodotto, ma il contesto è tuttora difficile per molte ragioni, non ultimo (è un antico tasto dolente) l’alto costo dell’energia. Nell’ONU quadro continentale caratterizzato dalla trasformazione verde e digitale, le aziende italiane attive su questo versante “sono le più strutturate” e quelle che “operano meglio sul mercato”. Va da sé che ogni tipo di sostenibilità prevista non possa prescindere da quella economica. In ogni caso, ha aggiunto, Zaina, non è pensabile uno sviluppo (e la creazione di nuova e indispensabile ricchezza) senza l’industria: “non bastano i concerti in piazza…”. Ecco perché bisogna accelerare sulle nuove tecnologie dove siamo in ritardo: “In Europa l’Italia è 26ma su 28 nella classifica della digitalizzazione”. Poi l’altro annoso problema della difficile reperibilità di manodopera e sullo sfondo – anzi al centro – la piaga della crescita dell’indigenza: “sono dieci milioni, oggi in Italia, i poveri”, il tutto, sorprendentemente, in un contesto di diffusa ricchezza, ma di contestuale aumento della disparità.
In apertura avevano fatto gli onori di casa i presidenti dei due club organizzatori, Elena Fogli per il Rotary Club San Giorgio di Piano e Gilberto Galantini per il Rotary Club Cento. Accanto a loro l’assistente del governatore Antonio Bondesani, che ha avviato la riflessione, e il presidente del Centergross Piero Scandellari.
A.L.
07
Giornata rotariana agli stabilimenti idrovori
Il Rotary Club Copparo è stato ospite del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, presso gli stabilimenti idrovori di Codigoro, uno dei più significativi impianti di bonifica idraulica italiana e mondiale. Sono anche intervenuti soci dei Rotary Comacchio-Codigoro-Terre Pomposiane, San Giorgio di Piano e Ferrara. Il Presidente del Consorzio dr. Stefano Calderoni ha salutato ed accolto i visitatori unitamente al Direttore Generale ingegner Mauro Monti, al Direttore del Polo Tecnologico dell’ente, ingegner Gianluca Forlani ed alla Responsabile dell’Unità Operativa Programmazione e Comunicazione, la dottoressa Martina Berneschi che hanno condotto la visita, illustrando il complesso sistema di funzionamento degli impianti dello stabilimento.
La visita, di grande interesse, ha permesso di acquisire la piena consapevolezza sull’importanza vitale per il territorio dell’attività svolta dall’ente di bonifica nella gestione delle opere di difesa e regolazione idraulica, di fornitura delle acque ad uso irriguo e degli interventi di salvaguardia ambientale.
Con i suoi cinque impianti idrovori, gli stabilimenti di Codigoro costituiscono un complesso tecnologico e storico tra i più rilevanti in attività, in continuo aggiornamento tecnico e, al tempo stesso, volto alla conservazione di strutture d’archeologia industriale di notevole valore testimoniale, che trovano le proprie origini nel lontano 1871, quando un fondo d’investimento britannico, il “Ferrarese Land Reclamation Company” Limited” realizzò il recupero dei terreni della Grande Bonificazione del Polesine di Ferrara avviata dagli Estensi nel 1580. Le opere idrauliche, poi succedutesi nel corso del ‘900, hanno garantito lo sviluppo dell’agricoltura dell’intero territorio ferrarese.
Al termine della visita, i referenti del consorzio ed i soci dei club intervenuti hanno concluso piacevolmente la serata con una cena conviviale di saluto, presso il ristorante Oasi Bianca, nell’incantevole omonimo resort affacciato all’Abbazia di Pomposa.
A.L.