Messaggio di ottobre del Governatore Alberto Azzolini
Mese dello Sviluppo economico e comunitario
Carissimi,
inizio questa lettera del mese ringraziando ancora una volta tutti coloro che si sono impegnati per il sostegno alle popolazioni colpite dalla ennesima alluvione. In occasione del SINS-SEFF del 28 settembre ho evidenziato il grande valore di questo lavoro e vorrei ancora farmi portavoce di un ringraziamento a tutti.
Ringraziamento che va anche esteso a tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo SINS-SEFF un evento di formazione ed incontro importante. Grazie quindi ai relatori (Sofia, Carlotta, Claudio, Massimo, Stefano, Ilaria, i vari testimonial) ed alla squadra di persone che si è data da fare mirabilmente!
E veniamo al tema del mese: lo sviluppo economico e comunitario.
Oserei quasi definirlo un Viaggio di Crescita e Opportunità.
Nel mondo vi sono più di 1,4 miliardi di disoccupati che vivono con meno di 1,25 dollari al giorno. I nostri soci, a livello planetario, promuovono lo sviluppo economico e comunitario attraverso la formazione e progetti che aiutano le popolazioni in grave difficoltà a riprendere occupazioni dignitose.
Il concetto di sviluppo economico delle comunità è un tema cruciale nel mondo contemporaneo. Non si tratta solo di aumentare il PIL o di attrarre investimenti, ma di creare un ambiente in cui le persone possano prosperare, crescere e realizzare il proprio potenziale. Ogni comunità ha risorse uniche e potenzialità inespresse; è fondamentale saperle valorizzare.
Ed in questo contesto, uno degli aspetti più significativi dello sviluppo economico è la collaborazione. Le comunità che lavorano insieme, unendo forze e competenze, possono affrontare le sfide in modo più efficace. Le iniziative locali, come cooperative, associazioni di imprenditori e gruppi di volontariato, possono fare la differenza. La sinergia tra cittadini, istituzioni e imprese crea un ecosistema fertile per l’innovazione e la crescita. Vedo tanto “Rotary” in tutto questo….
Ed ancora, riallacciandomi al tema del mese scorso, investire nell’educazione è fondamentale anche per il progresso economico. Le comunità che promuovono programmi di formazione professionale non solo migliorano le competenze della forza lavoro, ma stimolano anche l’imprenditorialità.
Offrire opportunità di apprendimento ai giovani ed agli adulti permette di costruire una base solida per il futuro.
Oggi più che mai, lo sviluppo economico deve essere sostenibile. Le comunità devono adottare pratiche che rispettino l’ambiente e promuovano l’equità sociale. L’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave in questo processo: dall’energia rinnovabile all’agricoltura sostenibile, le soluzioni innovative possono trasformare le sfide in opportunità.
Un aspetto fondamentale dello sviluppo economico è garantire che tutti i membri della comunità possano beneficiare della crescita. Ciò significa creare posti di lavoro accessibili, promuovere l’inclusione sociale e supportare le piccole imprese locali. Quando ogni persona ha la possibilità di contribuire e prosperare, l’intera comunità ne trae beneficio.
Il percorso verso lo sviluppo economico delle comunità è ricco di sfide, ma anche di opportunità straordinarie. Con determinazione, collaborazione e una visione condivisa, possiamo costruire un futuro in cui ogni comunità fiorisce.
Ricordiamo che il cambiamento inizia da noi: ognuno può contribuire a creare un ambiente migliore per sé stesso e per gli altri. Ed insieme, possiamo trasformare le nostre comunità in luoghi di crescita, innovazione e benessere!
E’ la vocazione del Rotary. Faremo bene se le nostre idee ed azioni ci porteranno a concretizzare service per queste finalità. E sarà Magia.
Il Rotary, in questo momento, deve svolgere il proprio programma d’azione in maniera più decisa, dando la priorità a tutto ciò che può aiutare a guardare al futuro con ritrovato ottimismo.
L’insieme dei nostri valori e delle nostre competenze devono essere un esempio per tutti di azione, fiducia sul futuro, coesione, partecipazione e supporto alla crescita ed allo sviluppo.
Questa è la strada migliore per guardare con ottimismo al futuro aiutando i più deboli e i giovani a farlo.
Mi piace legare queste mie parole a quanto si possa trovare nel nostro MyRotary e vi invito quindi a cliccare qui per leggere e vedere i contributi che il Rotary ci offre su questo tema.
Ogni volta che cercate ispirazione, provate a vedere quanto materiale offre il Learning Center su My Rotary!
Concludo ricordandovi che nel mese di ottobre vi sono altri importanti appuntamenti: dalla riunione nazionale del Rotary Youth Exchange (RYE) a Rimini il 4, 5 e 6 ottobre, alla consegna dell’importante Premio Galilei, a Pisa, il prossimo 5 ottobre, appoggiato da sempre dal nostro Distretto.
Il 24 ottobre il Rotary celebra la Giornata Mondiale della Polio.
Ed infine il primo grande Congresso che si svolgerà il 26 ottobre a Bologna, presso Grand Tour Italia (ex FICO). E’ un appuntamento dedicato ai giovani ma sarà anche una grande festa per tutti i rotariani che vorranno portare in dono un articolo sportivo per le Case famiglia del nostro territorio. Un gesto di amore, di vicinanza, di servizio. Faremo felici dei ragazzi e delle ragazze ma sono certo che anche dentro di noi sentiremo forte la felicità del dono.
Riceverete nei prossimi giorni tutte le informazioni del caso.
Vi aspetto numerosi per una giornata straordinaria. Nei miei sogni vedo 2.000 persone entusiaste. Facciamo diventare questo sogno una realtà.
Buon mese di Ottobre a tutti voi!
01
SINS -SEFF: parola d’ordine, emozione
“Io penso che con il nostro fare e agire, dobbiamo suscitare emozione, perché è questo sentimento che rappresenta il motore dell’azione rotariana” Non è un discorso complesso, che tocca piani retorici a volte effimeri. Ma una frase forte e schietta che colpisce e contiene l’essenza di ciò in cui crede il Governatore Alberto Azzolini: il potere dell’emozione, appunto, quella che ha trasmesso insieme all’entusiasmo a tutti i presenti, ed ha permeato tutto l’incontro del 28 settembre, al Tecnopolo di Modena, che ha ospitato il SINS SEFF, seminario di istruzione dedicato ai nuovi soci e all’effettivo.
La sala ha ospitato oltre 270 rotariani, che hanno aderito all’evento a testimonianza dell’interesse per i temi approfonditi, fondamentali per la formazione e l’integrazione all’interno dell’organizzazione Rotariana.
In apertura l’onore alle bandiere e a seguire il benvenuto da parte del Governatore Alberto Azzolini che ha voluto sottolineare come i valori rotariani debbano guidare il nostro agire e spingerci all’azione, con entusiasmo, trasmettendo emozioni ; quelle stesse emozioni che sono state il filo conduttore nelle relazioni della giornata.
Azzolini, con orgoglio, ha poi raccontato ai presenti il recente intervento in Romagna in soccorso delle popolazioni alluvionate; un aiuto immediato ed efficiente grazie alla rete Rotariana che ha reso possibile reperire in tempi brevissimi quanto necessitava al territorio e grazie a una collaudata organizzazione, far fronte in modo tempestivo, alle tante e svariate richieste.
Nei saluti iniziali il DGE Guido Abbate, ha ricordato l’importanza della formazione sempre e per tutti, il DGN Eugenio Boni, ha posto l’accento sulla fierezza e l’orgoglio di essere Rotariani.
Il Magnifico rettore dell’ateneo modenese Carlo Adolfo Porro, socio del Rc Modena ha sottolineato come l’università e il Rotary abbiano una mission comune: comprendere e rispondere alle necessità del territorio; infine il presidente del Rotary Club Modena, Riccardo Padovani, ha ricordato che obiettivi e valori non possono prescindere dall’amicizia, stimolo e fonte di sempre nuove idee per fare service che rispondano veramente alle necessità del territorio, con progetti che non “ siano solo da fare, ma da vivere”
Ancora i valori sono stati al centro del dialogo “virtuale” che ha visto il DG Alberto Azzolini, l’Rd del Rotaract Carlotta Sofia Carniato, e Sofia Guerzoni Rd Interact, rispondere a domande sul tema “come interpretiamo i valori del nostro Rotary”; cosa si aspettano i giovani rotaractiani dal Rotary? Tutti e tre hanno sottolineato che l’amicizia è il valore da avere sempre alla base, necessaria per fare service che generino emozioni e sorrisi, per creare la “pace attiva” di cui parla la presidente internazionale Stephanie Urchick.
Emozioni nel servire che coinvolgono e sono coinvolgenti, sono state al centro delle argomentazioni di Claudio Widmann, socio del RC Ravenna e psicoterapeuta. Perché mi faccio coinvolgere? Quali motivazioni mi muovono? Per creare legami, perché mi metto nei panni di, per mettere a frutto competenze e leadership, per fare concretamente la differenza, sono alcune delle risposte emerse dalla conversazione.
Massimo Ballotta, coordinatore della zona 14, ha analizzato le ragioni che hanno spinto tanti a farsi soci; non solo il senso di appartenenza, che da solo può motivare un nuovo socio ad entrare, ma difficilmente lo porta a essere un socio attivo. Se invece lo mettiamo in condizione di vivere appieno le situazioni, emozionarsi, raccontare e ascoltare le storie di chi fa e di chi riceve service, riusciremo a trasmettere una vision valoriale, essere attrattivi ed evolutivi. Occorre lavorare sui valori alla base per mantenerli attuali e non da ultimo avere leadership, essere mossi da un senso di restituzione per ciò che abbiamo ricevuto.
A seguire sono intervenuti alcuni nuovi soci che hanno raccontato la loro esperienza e le loro emozioni; accanto a temi tradizionali quali provenire da famiglie rotariane, aver condiviso belle esperienze Rotaractiane, sono emersi aspetti quali la voglia di impegnarsi per fare veramente la differenza, creare progetti che mettano sul campo le proprie competenze, fare una rete che si basi su valori e amicizia per fare la differenza e produrre cambiamenti duraturi.
Dopo il coffee break, Ballotta ha analizzato il perché ogni anno tanti soci entrano e tanti escono. Il cambiamento deve partire dai club; i soci lasciano il Rotary il club perchè ha disatteso le loro aspettative, non riuscendo a coinvolgerli; dobbiamo imparare a raccontarci con emozione ma soprattutto ascoltare i soci per creare rete. Così allora nasceranno service efficaci e di successo che ci faranno vivere con passione il Rotary.
Il PDG Stefano Spagna Musso, presidente della commissione effettivo, ha riportato i numeri e l’andamento delle affiliazioni divise per genere e fascia di età; abbassare l’età media, favorire l’ingresso di più donne e la creazione di nuovi club con finalità in linea con le esigenze dei nuovi soci, sono alcune delle conclusioni tratte dall’analisi dei dati. Occorre innovare tenendo alla base i valori e le esperienze che hanno guidato fino ad oggi il sodalizio, per continuare a essere attrattivi, soprattutto per i più giovani che chiedono di essere ascoltati e più coinvolti.
La chiusura della giornata è stata affidata al presidente del RC Muratori, Alberto Levi, che ha ringraziato tutti i presenti, sottolineando come il seminario di Modena debba generare una rete di soci solida e coesa. Con eventi formativi così partecipati, tutti i soci, nuovi e non potranno crescere e arricchirsi anche a livello personale.
Roberta Roventini e Maria Grazia Palmieri
02
Alluvione anno secondo: il dramma è ritornato nei territori della nostra regione
L’alluvione è tornata a sconvolgere i nostri territori ma la risposta del Distretto 2072 è stata rapidissima. Il filo conduttore che il nostro governatore Alberto Azzolini ha voluto seguire è stato quello di scegliere gli aiuti che potevano arrivare prima, privilegiando quindi in prima battuta, la minor distanza tra chi offriva e i territori colpiti. Ed è stata incredibile l’ondata emozionante di solidarietà che ha portato aiuti concreti da subito, una volta effettuata la richiesta, ad un massimo di 48 ore.
“Siamo stati molto reattivi” dice il governatore Alberto Azzolini “immediatamente abbiamo attivato le connessioni con conoscenti e amici, con i miei omologhi, con i Rotary italiani e Internazionali. E in tempi fotonici abbiamo avuto tutto quello che serviva, arrivato dalla Lombardia ed altre regioni. La Protezione civile addirittura si è rivolta a da noi chiedendoci se avevamo attrezzature specifiche come i forni a microonde, che dopo un’ora dalla richiesta sono stati prontamente mandati; così come ci hanno chiesto prese, prolunghe, o i macchinari per asciugare le pareti che sono stati subito consegnati, grazie al fatto che ne avevamo ancora dallo scorso anno”
L’azione immediata del nostro Distretto, ha sopperito alle necessità locali anche per quello che riguarda i viveri dei quali avevano bisogno le persone, oltre a portare materiale come carriole per liberare dal fango garage e locali a piano terra. La velocità di risposta si è espressa anche con la presenza di rotariani in loco, pronti a darsi da fare, a ripulire, a spostare cose, a disposizione per il lavoro necessario, anche a supporto della protezione Civile.
“L’aiuto alle famiglie si è sviluppato nell’arco di un’ora e mezza, tutto quello di cui avevano bisogno per sopportare la prima fase di disagio è arrivato nelle loro case”, aggiunge il governatore.
“Adesso stiamo lavorando per raccogliere tutti i progetti di service che potremmo realizzare sul territorio, perché è nostra precisa intenzione, grazie alle donazioni che ci sono da parte dei Rotary di tutti i distretti italiani, di poter fare qualcosa di incisivo a sostegno dei danni subiti nel territorio colpito, per metterlo in condizione di funzionare correttamente e normalmente.
TESTIMONIANZA DIRETTA DI GIULIA ZOFFOLI
Il giorno dell’alluvione ho sentito telefonicamente il presidente della sottocommissione Volontari del Rotary Protezione Civile Vito D’Ambrosio, che mi ha dato carta bianca essendo io sul posto, per prendere i contatti più opportuni e poi ragionare insieme sul da farsi. Sono partita da conoscenze dirette, recuperato colleghi che avevano fatto volontariato anche con Emergency, contattato chi conoscevo della Protezione Civile di Forlimpopoli chiedendo i riferimenti a livello provinciale, per avere una visione d’assieme più ampia e puntuale. Mi hanno spiegato che esistono dei coordinamenti provinciali, quindi ho contattato Forlì e Ravenna, le province più colpite dalla seconda alluvione.
Ho cercato di capire anche le esigenze immediate, facendomi dare i contatti dei servizi sociali dei due comune più colpiti che sapevano chi veniva sfollato e cosa occorreva nei due giorni successivi, ho contatto Protezione Civile e mondo scoutistico che già aveva operato nella precedente alluvione.
Dopo aver raccolto le prime esigenze abbiamo condiviso ogni aspetto con Vito d’Ambrosio, il governatore Alberto Azzolini e Tiziana Casadio che è membro della Protezione Civile; ci siamo divisi i compiti e abbiamo iniziato a schematizzare tutto tramite slide, che il Governatore ha divulgato ai club e ad altri distretti. Il Governatore ci ha dato carta bianca per importi contenuti che ci consentissero di essere tempestivi accontentando richieste, acquistando cose necessarie. Nel primo week end dopo il giovedì dell’alluvione, c’era necessità di dare da mangiare a famiglie senza luce e gas, del cibo pronto da mangiare. Non c’era tempo di aspettare alimenti che avrebbero impiegato giorni ad arrivare, così siamo andati a fare la spesa pagata dal distretto, poi abbiamo chiesto se c’erano volontari di zona con furgoni per caricare tutto. Il distretto ha pagato la spesa per circa 200 famiglie poi siamo passati alle attrezzature; ci hanno contattato i presidenti del distretto. I deumidificatori che erano rimasti dalla precedente alluvione, sono stati dati dove c’era necessità. Poi dalla zona di Modena un socio ha offerto un bancale dei detersivi che produce.
Le risposte alle esigenze sono state molto veloci. Il tema logistica: il distretto si è accollato le spese di trasporto e ci siamo organizzati noi per la consegna, abbiamo coinvolto la fellowship degli scout per distribuire. Orogel ha donato marmellate mono porzione e Barilla 18 bancali di cibo serviti a tamponare un po’ le necessità, con Caritas e altre più piccole associazioni che si sono occupate di preparare i pasti.
Da questa esperienza, partendo dagli appunti presi, abbiamo pensato di redigere un protocollo da condividere con gli altri distretti, una sorta di modus operandi e di contatti utili da avere pronti in caso di necessità.
Ora stiamo lavorando alla fase due, per capire dai territori stessi cosa il Rotary possa fare a beneficio della collettività.
TESTIMONIANZA DIRETTA DI TIZIANA CASADIO
Un’altra emergenza in Romagna ci ha messo alla prova. La prima cosa che viene in mente, in una notte insonne e sempre in allerta per la pioggia che continua incessante, è quella di mettersi a disposizione.
Nel mio piccolo, come rotariana e come membro della Protezione Civile sono andata sul posto per capire come potevo aiutare. In primo luogo l’aiuto è stato il “fare i sacchi di sabbia” per il rinforzo dell’argine del fiume, poi abbiamo cercato di capire cosa potesse servire nell’emergenza immediata.
L’aiuto è stato immediato con acquisto e consegna di carriole necessarie per togliere il fango e prolunghe elettriche per le famiglie delle comunità di Traversara. (service R. eClub Romagna)
Poi abbiamo individuato la necessità di forni a microonde per scaldare i cibi dopo l’interruzione della rete del gas. Quindi prontamente sono stati acquistati e portati sul posto 10 microonde (service distrettuale).
Poi c’è stata la pulizia delle strade e dei locali …. Un’esperienza unica, con tante sfaccettature ed emozioni … e che arricchisce, sempre.
Maria Grazia Palmieri
03
Trasmissione TV Fucina di idee: seconda edizione dopo i grandi ascolti dello scorso anno
Investire nei giovani talenti, permettendo a ciascuno di loro di esprimere idee innovative, è il nucleo fondamentale del ciclo di trasmissioni dal titolo Fucina di idee, giunto alla seconda edizione.
Fucina di idee, primo progetto Tv con cadenza settimanale del Distretto, è nato ed è stato realizzato nell’annata del Governatore Fiorella Sgallari, per dar voce ai giovani e per comunicare ciò che il Rotary fa per sua mission. Ed è stato accolto anche dal Governatore Alberto Azzolini che ha dato il via alla seconda edizione, decidendo di partecipare in studio ad ogni puntata.
Gli ottimi ascolti ottenuti lo scorso anno sono la base di lancio sulla quale parte alla grande questa seconda tornata di trasmissioni.
Ma ecco i dati di ascolto/visione dello scorso anno-annata distrettuale 23-24
Le trasmissioni sono andate in onda tre volte ciascuna, come sarà anche quest’anno
EMISSIONE PRIMARIA TRC MO giovedì Ore 20.30 TRC BO giovedì 20.45 47.000 spettatori circa
PRIMA REPLICA TRC MO sabato ore 22,30 TRC BO sabato ore 22,30 33.000 spettatori circa
SECONDA REPLICA TRC MO domenica ore 14,40 TRC BO domenica 14,40 30.000 spettatori circa
telespettatori totali per puntata 110.000 nella settimana x 10, ovvero il totale delle trasmissioni
Totale per tutte le puntate con replica:
1.100.000 spettatori
E’ decisamente una comunicazione forte ad un pubblico eterogeneo, che grazie alla trasmissione impara a conoscere il Rotary, più che mai tra la gente grazie alla capillarità di diffusione che ha il mezzo televisivo.
I presupposti sono decisamente rosei, su questi sono già iniziate le registrazioni, e la prima puntata è già stata trasmessa su TRC, la televisione regionale, attraverso la cui rete le trasmissioni sono andate e andranno in onda.
Anche quest’anno saranno dieci le puntate che presenteranno Start up di giovani talentuosi, i quali le illustreranno a due rotariani professionisti e imprenditori che daranno loro suggerimenti e nuovi stimoli sulle diverse aree tematiche, presente il Governatore Alberto Azzolini che brevemente darà messaggi mirati sul Rotary.
Ogni appuntamento verterà su argomenti diversi che spazieranno su campi imprenditoriali molto diversi, dal formaggio vegetale, alla raccolta dei mozziconi di sigaretta per recuperarli e non inquinare l’ambiente, sino ai software per l’agricoltura intelligente ed in sintonia con un approccio ecologico, sino alle più moderne metodologie applicate a vari ambiti.
Conduce le trasmissioni Maria Grazia Palmieri, giornalista e presidente della Commissione “Immagine Pubblica e Comunicazione 2024-2025” del nostro Distretto, di RC Ars Omnia D2072. Stretta collaboratrice, in redazione Carmelita Ardizzone RC Reggio Emilia .
04
Scambio di Amicizia Rotariana: il Distretto Rotary 3000 dell’India in visita al Distretto Rotary 2072
Il Distretto Rotary 2072 ha recentemente avuto l’onore di accogliere cinque amici rotariani provenienti dal Distretto 3000 dell’India, nell’ambito dello Scambio di Amicizia Rotariana. Questa visita rappresenta il ritorno dello scambio avviato la scorsa primavera, quando un gruppo di nostri soci ha avuto la possibilità di visitare il Tamil Nadu, una regione ricca di storia e cultura. Lo scambio ha rafforzato il legame tra i nostri distretti, promuovendo la comprensione reciproca e l’impegno verso progetti comuni.
Una Visita Ricca di Esperienze
Grazie al prezioso supporto dei rotariani del nostro distretto ed in particolare dei Rotary Club Castel Bolognese Romagna Ovest, Faenza, Ravenna, EClub Romagna, Ravenna Galla Placidia, abbiamo organizzato un programma ricco di attività che ha permesso ai nostri ospiti di esplorare le bellezze culturali ed industriali della nostra regione e di condividere momenti di convivialità e scambi di idee.
Il Distretto 3000 e i Legami tra India e Italia
Il Distretto 3000 comprende il Tamil Nadu, uno degli stati più dinamici dell’India, noto per la sua antica cultura e la sua economia in rapida crescita. È interessante notare che i legami tra India e Italia risalgono a oltre 2300 anni fa, quando mercanti e viaggiatori romani iniziarono a commerciare con il subcontinente indiano. Questi contatti hanno portato ad un fertile scambio di merci, cultura e idee che ancora oggi arricchiscono le nostre rispettive civiltà.
In India, il Rotary svolge un ruolo di primo piano nella promozione della pace, dello sviluppo economico e della sanità pubblica. Con oltre 160.000 rotariani, l’India è una delle forze trainanti del Rotary International, particolarmente attiva nei progetti per l’eliminazione della polio e nell’educazione. Come affermato dal Past President del Rotary International, Shekhar Mehta:
“L’amicizia è la base su cui il Rotary è stato fondato e continuerà a prosperare. Attraverso l’amicizia possiamo superare le barriere culturali e creare una rete globale di collaborazione per rispondere ai bisogni delle nostre comunità”.
Le Parole del Governatore Alberto Azzolini
Il Governatore del Distretto 2072, Alberto Azzolini, ha sottolineato l’importanza di queste occasioni per rafforzare i legami internazionali del nostro distretto:
“Accogliere i nostri amici del Distretto 3000 è stato un grande onore. Il Rotary è molto più di un’associazione di servizio; è una comunità globale che ci unisce per creare amicizie durature e affrontare le sfide del mondo. Questi scambi ci arricchiscono e ci ispirano a fare ancora di più”.
Uno Sguardo al Futuro
Questo scambio di amicizia ha gettato le basi per future collaborazioni tra i nostri distretti, aprendo la strada a nuovi progetti congiunti che mirano a fare la differenza sia a livello locale che globale. L’amicizia rotariana si conferma così una forza del cambiamento e per la comprensione tra i popoli. Dopo la tappa in Romagna la visita proseguirà in Emilia.
Andrea Rava
05
RYE-scambio giovani: da tutto il mondo a Rimini
Con 272 presenze di cui 192 giovani provenienti da tutto il mondo si è tenuto a Rimini l’evento organizzato dal nostro Distretto 2072 per conto del Multidistretto RYE del Rotary International dedicato al programma di scambio giovani.
Il programma RYE (Rotary Youth Exchange) è riconosciuto a livello globale per il suo ruolo nella promozione dell’interculturalità e della comprensione reciproca. Ogni anno, ragazzi selezionati da diversi paesi frequentano per un periodo di 10 mesi una scuola estera, accolti da famiglie locali, con l’obiettivo di arricchirsi reciprocamente attraverso il confronto con diverse culture, usi e stili di vita.
Anche il Rotary italiano ospita ogni anno centinaia di giovani provenienti da ogni parte del mondo, coinvolgendo le famiglie italiane in questo scambio formativo. Durante la due giorni a Rimini i partecipanti hanno avuto l’opportunità di conoscersi, incontrare i responsabili nazionali del programma e approfondire le regole e i principi che governano questo percorso educativo.
Oltre lo scambio annuale nel Rotary International esistono anche lo scambio breve e i Camp estivi. Per info il link è https://ryeitalianmultidistrict.it/
Clemente Ingenito
06
“In moto senza vista”: angeli in moto e Rotary Club insieme
“Una giornata all’insegna del mototurismo con amici sconosciuti che semplicemente non si erano mai incontrati prima”. Così ha esordito sabato 5 ottobre a Montecchio Emilia, nel discorso di benvenuto, Filippo Calvi di Coenzo presidente del Rotary eClub Emilia in interclub con il Rotary Club Terra di Matilde rappresentato da Pierpaolo Zucchetti. “Ma soprattutto grazie all’associazione Angeli in Moto e all’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti U.I.C.I”.
Il progetto “In moto senza vista” è una bellissima iniziativa finalizzata a far vivere l’esperienza e le sensazioni dei motociclisti a persone con disabilità visive, grazie ai volontari motociclisti di Angeli in Moto delle sezioni di Reggio Emilia, Parma, Modena, Cremona e Milano che hanno messo a disposizione la sella del passeggero delle proprie moto, dando vita ad una giornata indimenticabile dedicata all’inclusione e al divertimento, condividendo la passione per le due ruote, creando nuove amicizie e vivendo insieme momenti di gioia e libertà, in un’atmosfera di reciproco arricchimento.
Il ritrovo, la partenza ed il momento conviviale del pranzo hanno avuto luogo presso l’Hotel Conteverde di Montecchio Emilia dove i volontari hanno prestato caschi e giacche da moto agli iscritti al giro, che si è sviluppato nel territorio della Val d’Enza fra Reggio e Parma, in un percorso panoramico caratterizzato anche da tornanti, strade strette, salite e discese che hanno regalato piccole emozioni.
Le realtà di Angeli in Moto e Rotary eClub Emilia si sono incontrate per caso condividendo la passione comune per le moto. L’intento rotariano è finalizzato a dare visibilità ai volontari motociclisti e contribuire anche allo sviluppo dei loro propositi.
Nel corso del pranzo è stato possibile un collegamento da remoto con la fondatrice dell’associazione, la dottoressa Maria Sara Feliciangeli, che ha raccontato la storia e i progetti, sul territorio italiano ma non solo, di oltre 700 volontari che dedicano tempo e risorse in ogni giorno dell’anno, gratuitamente, svolgendo servizi sociali quali la consegna di medicinali e beni di prima necessità alle persone più fragili, raccogliendo anche fondi per la ricerca scientifica e organizzando eventi sociali come il progetto “Caschi rossi”, una motostaffetta di sensibilizzazione contro la violenza di genere oppure “Angelino motorino” con il quale gli Angeli in Moto si impegnano a donare sollievo, momenti di gioco e spensieratezza ai bambini dei reparti pediatrici, con una moto giocattolo guidabile dai piccoli pazienti.
Molto toccante anche la testimonianza di Adil, che ci ha tenuto a dare un ringraziamento circolare a tutti coloro che hanno guidato una moto e che hanno pensato all’organizzazione di questa giornata perché hanno creato l’opportunità per coloro che come lui hanno disabilità visiva, di salire su una moto; “si riesce a portare a casa qualcosa sempre, là dove lo si voglia” dice Adil che esorta chiunque abbia dei desideri di palesarli e di metterli avanti “al di là delle lamentele che quotidianamente turbano la giornata, inseriamo anche quelle cose che potrebbero farci sorridere perché chissà.. magari passa qualche angelo e ti da un passaggio!”
Giovanna Ferrini
07
Massimo Recalcati a Sassuolo per il FestivalFilosofia: L’invenzione dell’inconscio
Sassuolo ha ospitato in una piazza gremita Massimo Recalcati, per un evento di grande rilevanza culturale come la Lectio Magistralis del Rotary, nell’ambito dell’edizione 2024 del FestivalFilosofia il cui tema era “Psiche”.
Numerosi i soci presenti oltre al governatore Alberto Azzolini, il DGN Eugenio Boni, gli assistenti e i presidenti del gruppo Ghirlandina, il sindaco di Sassuolo Matteo Mesini, e il presidente del FestivalFilosofia Avv Anselmo Sovieni.
Lo psicoanalista e filosofo ha affrontato un tema di profonda attualità “L’invenzione dell’inconscio”, invitando il pubblico a riflettere sulle sue complessità e potenzialità.
Recalcati ha aperto il suo intervento delineando l’evoluzione del concetto di inconscio, oggi reinterpretato: non più l’irrazionale contrapposto alla ragione, ma “una lente con cui scandagliare il reale, un pensiero indipendente dell’io cosciente”. Ha sottolineato come l’inconscio non sia più soltanto un insieme di pulsioni represse, ma uno spazio creativo in cui generare nuove possibilità di significato e letture di ciò che ci accade.
L’oratore ha, evidenziando come l’inconscio possa essere visto come un soggetto in movimento, sottolineato oome sia capace di influenzare il nostro comportamento e le nostre scelte quotidiane. La sua visione invita a considerare l’inconscio non come un nemico, ma come un alleato nella ricerca di autenticità e libertà personale. Manifestazioni previlegiate dell’inconscio sono i sogni prodotti dal nostro io e i lapsus, intesi come “il colpo in grado di scuotere e indicare la direzione; l’inconscio ha una sua intelligenza basata sul desiderio, e il lapsus ne è la manifestazione diretta, una frattura che da voce alla parte più profonda e nascosta, ma non per questo meno importante, del nostro io”.
Un aspetto centrale della lectio è stato il ruolo dell’arte e della cultura nella rivelazione dell’inconscio. Recalcati ha sostenuto che la creatività rappresenta un canale privilegiato per esplorare le profondità della nostra psiche, permettendo di esprimere e trasformare ciò che spesso rimane in ombra.
Il pubblico ha partecipato attivamente, con domande. Recalcati ha concluso il suo intervento invitando tutti a non temere l’inconscio, ma a riconoscerne il potenziale come fonte di ispirazione e di trasformazione personale.
La Lectio ha lasciato un’impronta profonda nel pubblico presente, offrendo nuovi strumenti per comprendere le sfide dell’esistenza umana e il potere di ciò che si cela dentro di noi. In un’epoca in cui la ricerca di senso è più che mai attuale, le sue parole hanno risuonato come un invito a esplorare il mistero e la bellezza dell’inconscio.
Il Rotary, partner storico del FestivalFilosofia, condivide con il comitato organizzatore le finalità e i valori, convinto che questi incontri siano fondamentali per la crescita intellettuale e il confronto; solo stimolando il pensiero critico potremo avere gli strumenti per comprendere noi stessi, gli altri e la realtà che ci circonda.
Roberta Roventini
08
Carlotta Ragazzini: il trionfo dell’inclusione e del riscatto sul palcoscenico olimpico
Carlotta Ragazzini, un nome che ormai risuona con forza non solo nel mondo dello sport paralimpico, ma anche nei cuori di chi crede nei valori dell’inclusione e della determinazione. Atleta di tennis da tavolo, Carlotta ha dimostrato al mondo che i limiti sono solo quelli che ci poniamo. La sua vittoria della medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024 rappresenta non solo un traguardo personale, ma una storia di riscatto e speranza che incarna perfettamente i principi fondamentali del Rotary.
Carlotta ha affrontato sfide che avrebbero piegato molti, ma con il supporto della sua famiglia, dei suoi allenatori e della sua comunità, ha trovato la forza di rialzarsi e continuare a combattere. Il suo percorso non è stato facile: anni di allenamenti, sacrifici e momenti difficili. Tuttavia, il suo impegno è stato ricompensato, non solo con il riconoscimento sportivo, ma anche con il Premio Rotary Laura Bassi Under 25, a lei attribuito nel giugno 2024, durante il Congresso conclusivo dell’annata rotariana 2023/2024, in riconoscimento del suo talento e del suo contributo all’inclusione.
Il legame tra Carlotta e il Rotary è profondo e significativo. Portare il guidoncino del Rotary con sé a Parigi non è stato solo un gesto simbolico, ma un segno di gratitudine e appartenenza. Carlotta è l’emblema di quei valori di servizio, integrazione e crescita personale che il Rotary promuove con costanza. Il suo impegno nello sport non si limita alla performance atletica: è una voce per l’inclusione delle persone con disabilità e un esempio vivente di come le barriere possano essere superate con forza di volontà e sostegno collettivo.
Questa medaglia di bronzo è la testimonianza di un viaggio incredibile. È la storia di una giovane donna che non ha mai smesso di credere nelle proprie capacità, anche quando le circostanze sembravano volerla ostacolare. Ma soprattutto, è la storia di un percorso di riscatto dove lo sport diventa strumento di rinascita e dove i valori rotariani – service above self, inclusione e supporto alle nuove generazioni – trovano la loro realizzazione concreta.
Il Rotary non celebra solo il risultato sportivo, ma il significato più profondo di questo trionfo. Carlotta Ragazzini, con il suo spirito indomabile, ci ricorda che la vera vittoria risiede nel non arrendersi mai, nel guardare avanti e nel continuare a lottare per ciò in cui si crede. E così come lei ha portato con sé il nostro guidoncino a Parigi, noi porteremo nel cuore il suo esempio di coraggio e determinazione.
A.R.
09
Crisi climatica e consapevolezza
La locandina di invito già rivelava l’importanza dell’incontro e i fatti hanno confermato lo spessore del relatore e registrato l’attenzione di tutti i partecipanti. Così grazie alla perfetta ospitalità del socio del Rotary Club International Passport Francesco Caliò e della consorte Paola, si è svolta una serata di grande interesse. Titolo della relazione: “Crisi Climatica e Consapevolezza”.
L’ingegner Mario Carmelo Cirillo, grande esperto di sostenibilità ambientale, ha esposto ai presenti la situazione dei cambiamenti climatici e delle problematiche conseguenti, soffermandosi in particolare sulla difficoltà di riuscire a far maturare a tutta l’opinione pubblica , una seria e profonda consapevolezza della situazione. Ha sottolineato come i governi di tutto il mondo da sempre abbiano affrontato con lentezza le questioni ambientali. Ed ha richiamato tutti alla massima attenzione nel cercare di sviluppare e promuovere, anche con il proprio comportamento, sensibilità e attenzione a tutto ciò che ha un forte impatto sulle mutazioni climatiche.
I due punti che ha voluto sottolineare:
Per quanto riguarda la crisi climatica, ha sottolineato, è possibile affermare che ci saranno effetti relativamente più rapidi e altri più lenti e a cascata, che dureranno per migliaia di anni, anche se non si è in grado di determinare quale temperatura ci sarà esattamente nel 2100
L’altro argomento importante che Mario Carmelo Cirillo ha esaminato, è quello della consapevolezza, la grande cecità riguardo al cambiamento climatico. La considerazione è che per la Terra, cent’anni equivalgono a un attimo: se un processo che prima avveniva in milioni di anni ora avviene in cento, la velocità può essere paragonata a quella di un’esplosione.
Dopo diversi interventi dei partecipanti, che hanno dimostrato la grande attenzione prestata alla relazione dell’ingegner Cirillo, la serata è proseguita in modo conviviale grazie alla padrona di casa.
Grazie alla generosità di tutti i partecipanti, l’occasione è stata propizia anche per una significativa raccolta fondi destinati alle diverse attività di service del club.
Alessandro di Castro
10
Il magistrato Stefano Dambruoso in visita al Rotary Club Cento
Di terrorismo internazionale si è parlato al Rotary Club Cento che ha invitato un esperto di primo piano di questa delicatissima materia, il magistrato Stefano Dambruoso, sostituto procuratore presso il tribunale di Bologna, noto ed apprezzato per le sue indagini a tutto campo anche sul fronte mafia e criminalità organizzata. Intensa e proficua è stata anche la sua attività legislativa avendo ricoperto la carica di deputato, eletto con la lista del primo ministro Mario Monti una dozzina di anni fa.
Presentato dal presidente del club Gilberto Galantini, Dambruoso ha sintetizzato la storia del terrorismo islamista dopo l’11 settembre 2001, ricordando che l’Italia, a differenza di molti altri paesi, non ha subito attentati di questa matrice anche se la percezione di pericolo è sempre stata decisamente alta. I servizi segreti, la magistratura e le forze di polizia stanno evidentemente operando con efficacia, puntando in particolare sulla lotta alla radicalizzazione, mentre fra gli italiani è molto più vivo il sentimento di accoglienza originato dalla diffusa cultura cristiana. Rilevante, ha poi sottolineato, è stata l’introduzione, una decina di anni fa, di leggi che in qualche modo sanzionano atteggiamenti terroristici “anticipati” e in genere manifestati attraverso il web. Importante è anche la possibilità di utilizzare lo strumento delle espulsioni, sempre collegato a questi delitti.
Nella foto Gilberto Galantini e Stefano Dambruoso
Alberto Lazzarini
11
District Grant RC Modena: “LA CICLOFFICINA”
Un progetto interessante, inclusivo, dal quale trarre ispirazione, portato a termine qualche mese fa con successo, E’ il progetto “La Ciclofficina”, compreso in più aree di intervento individuate dalla Fondazione Rotary, è stato sostenuto dal Rotary Club Modena nel 2022/2023 e si è concluso nel 2024.
Si è focalizzato sull’integrazione di immigrati, in particolare MSNA Minori Stranieri Non Accompagnati, a Modena. Un profilo critico riscontrato nella città di Modena è, infatti, la presenza crescente di immigrati provenienti da paesi africani e asiatici, che con l’attuale trend presto costituiranno il 20% della popolazione residente.
Il loro inserimento e, ancor più, la loro integrazione incontrano ostacoli costituiti in modo particolare dalla mancanza di conoscenza della lingua italiana e di competenze tecnico-professionali, che accentuano il loro isolamento ed un certo distacco nei loro confronti da parte degli altri concittadini.
Un fenomeno ulteriormente aggravato dalla pandemia. Emerge la necessità di un’azione volta a colmare queste lacune per favorire l’acquisizione degli strumenti necessari a svolgere un ruolo attivo all’interno della comunità e ad estendere l’orizzonte relazionale. Più specificamente l’acquisizione di competenze tecnico-professionali e la conoscenza della lingua costituiscono il presupposto per svolgere un’attività lavorativa, magari con contenuti qualificanti: è il lavoro la via maestra perché ciascuno possa contribuire efficacemente a soddisfare le necessità materiali della comunità nel suo complesso e possa assumere un ruolo al suo interno, divenendone parte integrante.
Il progetto sviluppato in collaborazione con il CEIS e il Rotaract Club Modena ha quindi offerto ai partecipanti una formazione tecnica nel campo della riparazione e manutenzione delle biciclette, settore in crescita in Emilia-Romagna (come rilevato da una precisa analisi condotta in vista dell’elaborazione del progetto). L’obiettivo era duplice: fornire competenze professionali utili per l’inserimento lavorativo e migliorare la conoscenza della lingua italiana, necessaria per l’acquisizione del permesso di soggiorno e per favorire l’integrazione sociale. Il corso ha anche sensibilizzato i partecipanti sui temi della tutela dell’ambiente e della sicurezza sul lavoro.
Partner chiave del progetto è stato CEIS Formazione, che dal 1982 si occupa dell’integrazione di persone in difficoltà, inclusi migranti e minori stranieri. L’ente ha garantito supporto educativo, formativo e amministrativo per la realizzazione del progetto con corsi teorico-pratici di meccanica, tirocini in aziende locali e un corso di lingua italiana volto all’ottenimento della certificazione linguistica CELI A2.
Due i cicli formativi, ciascuno dei quali ha coinvolto quattro MSNA. Tra i partecipanti al primo ciclo, tre hanno concluso il corso con successo. Uno ha trovato lavoro, un altro ha proseguito gli studi, mentre il terzo si è trasferito in un’altra città. Il secondo ciclo si è concluso con la partecipazione di tutti e quattro gli iscritti, tre dei quali hanno ottenuto la certificazione linguistica CELI1.
Ai fini dell’elaborazione di progetti futuri va segnalato che, nonostante i successi formativi, il progetto ha messo in luce alcune difficoltà nell’assicurare una partecipazione costante e nell’inserire i giovani nel mondo del lavoro, a causa di limiti strutturali e regolamentari. Occorrerà trovare strumenti efficaci per garantire una maggiore stabilità e successo nell’integrazione di questi giovani, favorendo così la coesione sociale e la prevenzione di conflitti.
Foto annata 22-23