Newsletter Dicembre 2021 – n. 95

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Sesta lettera mensile – 1 dicembre 2021

Mese della prevenzione e cura delle malattie

Carissimi,

siamo entrati nel mese di dicembre, dedicato alla prevenzione e alla cura delle malattie, un’area di intervento importantissima, che la nostra Fondazione dimostra con dati pesanti dalla stessa forniti:

  • Un miliardo di persone soffre a causa di malattie tropicali non curate;
  • 2,4 milioni di medici, infermieri e operatori specializzati sono richiesti in tutto il mondo, in particolare in 57 Paesi;
  • Ogni anno 100 milioni di persone sono ridotte in povertà a causa dei costi sanitari;
  • 1 persona su 6 nel mondo non ha mezzi finanziari per farsi curare.

Pensare che tutto possa risolversi grazie alle sovvenzioni della nostra Fondazione è ovviamente utopistico ma tanto possiamo fare insieme ad essa.

Ad es. possiamo sostenere programmi di educazione sanitaria per prevenire la diffusione delle malattie e ridurre il rischio di trasmissione;

possiamo collaborare nelle campagne di vaccinazione contro le malattie infettive (ed in questo noi rotariani siamo dei maestri per tutti i decenni di lotta alla poliomielite e anche in riferimento ad altre malattie infettive che hanno così fortemente cambiato i nostri stili di vita;

possiamo finanziare la formazione continua per gli operatori sanitari tramite borse di studio, elargizione di stipendi e riconoscimento pubblico;

possiamo migliorare e ampliare l’accesso alle cure mediche gratuite e a basso costo nelle aree svantaggiate.

Come vedete, di certo non mancano gli ambiti di intervento all’interno di questa area.

Maggiori informazioni si trovano all’interno della nostra piattaforma internazionale My Rotary.

A tale proposito nel mese di novembre poco più del 43% dei soci del nostro Distretto risulta iscritto alla piattaforma con un proprio profilo; vi chiedo di fare uno sforzo in modo da aumentare le iscrizioni; ci sono dei Club che hanno poco più del 20% di soci iscritti; sarebbe opportuno che il Presidente individuasse un socio che conosce la piattaforma e che la spiegasse a chi non è mai entrato; i nuovi soci dovrebbero subito registrarsi; è facilissimo, come in un normale sito per acquistare biglietti aerei, ferroviari, libri, oggettistica ecc…

Venendo al “report” sulla mia attività riguardante le visite nei club, dopo tre mesi dall’inizio della prima visita, sono a quota 29 Club visitati; ne mancano 27, che riprenderò ad incontrare con l’anno nuovo dopo le festività.

Ho spillato 36 nuovi soci, di cui 21 sono donne: la mia richiesta di prestare attenzione al genere femminile è stata fino ad ora ascoltata dai presidenti e dai soci che hanno presentato nuove persone e li ringrazio molto!

Sono molto fiducioso per i prossimi mesi che lo stesso avverrà durante le visite che mi mancano, tenendo ben presente che avremo nuovi ingressi anche a prescindere dalle mie visite.

Un altro motivo di grandissimo apprezzamento che voglio esprimere qui a tutti voi è la viva progettualità che i Club stanno dimostrando nel realizzare services, insieme ad una gran voglia di fare.

Sono sicuro che tutti insieme concretizzeremo quanto richiestoci dal Presidente Internazionale Shekhar Mehtha : crescere con l’esempio, con l’azione, quello da lui definito uno dei “mantra” dell’annata “DO MORE GROW MORE”, ossia fare di più per crescere di più.


Nel mese di Novembre, sabato 13, si è tenuto a Bologna l’importantissimo SEGS magistralmente organizzato dal DGE Luciano Alfieri; seminario di informazione per la gestione delle sovvenzioni; numerosa la partecipazione dei rotariani ben oltre i presidenti eletti, o loro delegati, la cui partecipazione era obbligatoria per potersi qualificare ed accedere alle sovvenzioni distrettuali (ricordo la scadenza del 31 marzo p.v. per poterle richiedere al Distretto).

Successivamente, a Parma il 20 novembre, si è tenuto un riuscitissimo convegno all’interno delle celebrazioni di Parma Capitale della cultura 2020+21 dal titolo “Parma Crocevia di Cultura in Europa” con il patrocinio del Comune di Parma.

Ringrazio tutti gli organizzatori, i membri della Commissione distrettuale Cultura, i relatori, il direttore dell’Unione Parmense degli Industriali Cesare Azzali del RC Parma Est per averci ospitato nel senso più ampio del termine a Palazzo Soragna, così come
ringrazio i Presidenti dei 5 Club dell’Area Emiliana 2, (Parma, Salsomaggiore Terme, Parma Est, Brescello Tre Ducati, Parma Farnese) poiché i loro Club sosterranno il costo della pubblicazione degli atti del convegno e che verranno inviati alle segreterie dei Club
del Distretto 2072 ed alle segreterie dei Distretti Italiani.

Infine, sabato 27 si è tenuta la consueta “colletta alimentare” che ha visto una nutrita partecipazione di molti rotariani in tutte le città del Distretto; appena possibile Vi invieremo il report con i dati dalla raccolta che è stata veramente ingente; ringrazio i
delegati Claudio Pezzi e Jorick Bernardi per il grande lavoro di coordinamento e tutti i rotariani che hanno dedicato alcune ore del loro tempo libero per questa nobile causa.

Nel mese di dicembre non ci sono attività distrettuali da segnalare, tutti i Club si stanno predisponendo per organizzare al meglio la tradizionale “cena degli Auguri”; speriamo tutti quanti di trascorrere un sereno Natale con i nostri cari e che veramente l’anno nuovo sia caratterizzato da un ritorno alla piena normalità anche se ad oggi i dati che emergono sulla pandemia non sono proprio incoraggianti ma sono sicuro che, grazie al senso di responsabilità di tutti noi, ne verremo fuori anche perché dobbiamo pensare che, in questi ambiti, tutto ciò che ha un inizio ha pure una fine.

Care socie e cari soci porgo a tutti voi ed alle vostre famiglie i miei più affettuosi auguri per un Sereno Natale ed un felice anno nuovo.

Buon Rotary!!!

Stefano

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Rotary, cultura ed Europa a Parma

“Parma crocevia di cultura in Europa”. Questo il titolo dell’incontro che si è svolto sabato 20 novembre a Palazzo Soragna, nell’ambito delle celebrazioni di “Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21”, con il Patrocinio del Comune di Parma.

“Dobbiamo riflettere su questi temi, soprattutto per i nostri ragazzi e giovani – ha detto Cesare Azzali, direttore Unione Parmense degli Industriali – affinché comprendano il ‘valore dei loro valori’ per costruire un’Europa vera”.

“Ringraziamo i Rotary Club della zona di Parma – ha detto il Governatore Stefano Spagna Musso in apertura – perché garantiranno la pubblicazione degli atti di questo convegno che il Distretto Rotary 2072 ha organizzato, grazie anche alla preziosa collaborazione di Giusi Zanichelli, Giuseppe Bertini e Giovanni Godi, con l’intervento di prestigiosi relatori, anche internazionali”.

L’incontro si è svolto su alcune sessioni, tra cui Medioevo, Rinascimento ed Età Moderna. Il professore Glauco Maria Cantarella dell’Università di Bologna ha parlato del rapporto fra Parma e Canossa, che non è mai esploso in “amore” ma solo in “sopportazione” reciproca, mentre Luigi Carlo Schiavi dell’Università di Pavia ha parlato della comunità cistercense, con Bernardo di Clairvaux dalla Borgogna all’Emilia, con interessanti slide sui diversi monasteri ed abbazie ancora oggi esistenti.

La seconda sessione, dedicata al Rinascimento, è stata aperta da Annemarie Jordan Gschwend dell’Università di Lisbona, con un’interessante relazione su Francisco di Holanda, pittore teorico dell’arte e miniaturista portoghese. Di seguito il professore Francesco Luisi dell’Università di Parma ha parlato dei musicisti fiamminghi che hanno animato nel Quattrocento le cappelle polifoniche nelle corti in Europa ed anche a Parma, ed il professore Giampiero Brunelli dell’università de La Sapienza di Roma ha parlato del rapporto artistico e storico tra Parma e Spagna.

Nel pomeriggio i professori Enrico Colle del Museo Stibbert di Firenze e Carlo Sisi della Galleria di Arte Moderna e della Galleria del Costume di Palazzo Pitti di Firenze sono stati i protagonisti della terza sessione dedicata all’Età Moderna.

“Ringraziamo l’Unione Parmense degli Industriali che ci ha ospitato senza costi per il Distretto all’interno di questo stupendo palazzo – ha concluso il Governatore Stefano Spagna Musso – è stato un convegno veramente di alto profilo. Il mio più sentito ringraziamento al direttore dell’UPI Cesare Azzali, rotariano del Parma Est, per l’affettuosa ospitalità, ed a tutti i relatori e chairman del convegno”.

Gianluigi Pagani

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Convegno del Rotary a SEALOGY

Nell’ambito della Fiera di Ferrara, dove recentemente si è tenuta la tre giorni di SEALOGY per presentare ed affrontare le problematiche del mare, si è svolto il convegno “Il Rotary per il Mare”, a cura dei Rotary club dell’Area Estense, capeggiati dal RC Copparo, il cui presidente Luca Pilati ha introdotto i lavori, unitamente ad alcuni brevi interventi del preside dell’Istituto Alberghiero di Ferrara, Massimiliano Urbinati. Quest’ultimo ha sottolineato la buona collaborazione tra il Rotary ed i giovani; di Terenzio Motta, RC Copparo, Presidente della Comm. Distr. per le Fellowship e di Daniele Antinucci, RC Bologna Valle del Samoggia, responsabile per l’Emilia Romagna dell’ARACI, (Associaz. Auto storiche del Rotary) che hanno sottolineato l’importanza delle fellowship per creare amicizia e incontro tra rotariani.

Ospite principale, il Commodoro (Presidente) Luigi Scoponi, rotariano di Ancona, che dirige la Flotta Adriatico Centrale della Fellowship del mare (IYFR: International Yachting Fellowship of Rotarians). Un’associazione che raccoglie circa 3.700 rotariani nel mondo, appassionati di mare, divisi in 125 Flotte (sezioni), di cui nove in Italia.

La Fellowship organizza incontri per il primo soccorso, attività per la raccolta della plastica, gare di pesca e di vela. Sono poi intervenuti Riccardo Piccinardi, del RC Copparo, per parlare della pesca d’altura di cui è campione italiano e Massimo Venturelli, Presidente della sottocommissione Disabilità del Distretto 2070, per ricordare la possibilità di offrire un giro in barca a vela ai disabili, magari in occasione dell’Happycamp, che si svolge al Lido degli Scacchi ogni primavera.

Il direttore di Assonautica, Paolo Dal Buono, ha sottolineato il valore dell’enorme patrimonio di idrovie presenti sul nostro territorio, ben 180 km, che potrebbero essere meglio sfruttate a fini turistici e ricreativi. Il dott. Piergiorgio Vasi ha poi affrontato il tema della pesca professionale, notevolmente diminuita negli ultimi anni: sono rimasti appena 400 pescherecci nella nostra Regione, mentre vanno particolarmente bene gli allevamenti di vongole e cozze a Porto Garibaldi e Goro.

Giorgio Garimberti, Presidente della Commissione Progetto Ambiente, ha presentato il progetto della valorizzazione del fiume Reno, le cui analisi delle acque hanno dato risultati confortanti, ma dall’altra parte c’è il problema dell’inquinamento da plastiche e ad esempio, quello dell’invasione di nutrie.

Sono poi intervenuti Corrado Barani del RC Vignola Castelfranco E. Bazzano, Presidente della Commissione Acqua, per presentare le problematiche dell’acqua potabile (solo lo 0,6% dell’acqua del pianeta), dell’inquinamento, in particolare da plastiche e l’ing. Davide Dusi, dell’eClub Romagna, che ha presentato il SEABIN, una sorta di secchio in grado di raccogliere le plastiche nei corsi d’acqua interni.

Questo sistema verrà installato in un canale del nostro territorio, con un apposito service, in accordo anche con il Parco del Delta del Po. Carlo Mayr, del RC Ferrara, ha sottolineato l’importanza del mare sia per l’aspetto ambientale che per quello economico-turistico. Il mare è certamente punto di riferimento del nostro territorio, per cui è bene che il Rotary approfondisca, sviluppi e stimoli, la conoscenza di questo immenso dono naturale, anche proprio tramite la Fellowship.

Ha chiuso il convegno, riassumendo i vari interventi ed inserendoli nel contesto della Fellowship del Mare, il PDG Maurizio Marcialis del RC Comacchio-Codigoro-TP, invitando tutti i presenti ad iscriversi, per ora alla Flotta Adriatico Centrale di Ancona, per poter organizzare, anche sul nostro territorio, un gruppo di rotariani appassionati ed interessati al mare e con loro organizzare manifestazioni ed incontri, nello spirito di amicizia e collaborazione tipici del Rotary.

Maurizio Marcialis

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60 anni di RC San Marino e l’etica del “servire”

Si sono appena concluse le celebrazioni per il 60° compleanno del Rotary Club di San Marino, fondato il 18 marzo 1960. Una giornata memorabile – posticipata a causa della pandemia da Covid 19 – che si è aperta con l’Udienza concessa dagli Ecc.mi Capitani Reggenti, alla presenza delle più alte cariche rotariane: il Governatore del Distretto Rotary 2072, Stefano Spagna Musso, il Past-Governor, Italo Giorgio Minguzzi, il Presidente del Rotary Club San Marino Massimo Rastelli, il Presidente del Rotary Club Roma Alfonso Barbato.

Nell’occasione il Segretario di Stato alla Cultura Andrea Belluzzi ha evidenziato la storia e il valore della presenza rotariana nella Repubblica, il significato del “servire” e i concreti risultati raggiunti in tanti progetti di servizio, in territorio e in tutto il mondo. Un ringraziamento speciale è stato espresso per la ricostruzione del Tesoro dei Goti, voluta dal Rotary ed eseguita dall’orefice “archeologo” Marco Casagrande, ospitata in questi giorni nel padiglione di San Marino all’Expo di Dubai.

I Capi di Stato, S.E. Francesco Mussoni e S.E. Giacomo Simoncini hanno sottolineato come “la presenza del Rotary abbia sempre rappresentato un contributo prezioso alla crescita civile e culturale promuovendo quell’ideale del servire al di sopra di ogni interesse personale, quel senso di responsabilità verso gli altri e quell’impegno incessante a dare il meglio di sé stessi, a porre le proprie capacità e la propria intelligenza al servizio degli altri, che rappresentano le più preziose risorse per ogni comunità.”

Nel tardo pomeriggio le celebrazioni sono proseguite al Teatro Titano, dove si è ripercorsa la storia del Rotary Club San Marino, mentre in serata la cena di Gala al Kursaal, a cui hanno preso parte i Club Service operanti in Repubblica, ha chiuso le celebrazioni.

Il 60° sarà ricordato anche grazie ad una bottiglia celebrativa esclusiva, prodotta in 150 esemplari numerati, che riporta il logo realizzato dall’artista Leonardo Blanco. La bottiglia è già in vendita e il ricavato sarà destinato al progetto in collaborazione con la Pediatria dell’Ospedale di Stato per il sostegno a neogenitori tramite consulenze specialistiche per un aiuto nel percorso di crescita dei figli. (Qualche esemplare numerato è ancora disponibile e acquistabile presso Ristorante La Fratta, salita alla Rocca 14 Cell.3357330490). “Questo traguardo del Rotary Club San Marino – ha dichiarato il Presidente Massimo Rastelli – rappresenta l’occasione per lanciarsi in avanti, uno stimolo ed esempio per le nuove generazioni, per intercettare i bisogni del territorio e contemporaneamente proiettarci all’esterno, anche per far conoscere al di fuori dei nostri confini il nostro progetto e la nostra storia millenaria”. Accolto con soddisfazione dal Segretario di Stato Andrea Belluzzi, il progetto annunciato per la costituzione, in questa annata rotariana, dell’Interact Club San Marino, sempre con l’obiettivo di “servire al di sopra di ogni interesse personale” e di “servire per cambiare le vite”.

Sebastiano Ciacci

05

Rotary tra la gente: RC Forlì alla Caritas

Un nuovo service di solidarietà per la Mensa dei poveri della Caritas è stato inaugurato dal Rotary Club Forlì che, una volta al mese, aiuta il servizio in cucina e nella distribuzione del cibo. I soci, infatti, si mettono a disposizione predisponendo la sala, preparando e impiattando i pasti, che vengono distribuiti in modalità self-service, sistemando la cucina e la sala al termine del servizio.

Vi sono turni di circa due ore così che ci si possa alternare nella preparazione e distribuzione del cibo e coprire l’intero orario del pasto della giornata. Questo service a favore della Caritas si avvale anche della collaborazione del Gruppo Consorti e dei giovani del Rotaract.

Il socio Guido Sassi si è impegnato a garantire, attraverso la Pollo del Campo, la carne di pollo in tutte le giornate in cui il Rotary è presente al turno di mensa. I circa 60 pasti distribuiti sono costituiti da un primo, un secondo e un contorno preparati sul posto con le indicazioni e le modalità fornite dalla Caritas.

Il coordinamento del service è a cura del socio Luca Montali e i turni, frazionati in fasce orarie dalle 14.30 alle 20:00, sono di circa 5 o 6 persone e si svolgono nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid con obbligo di Green Pass per i volontari.

“A questo service – ha affermato il presidente del Rotary Club Forlì, Pierluigi Ranieri, che recentemente ha presentato il progetto durante una conviviale rotariana a Palazzo Albicini – vogliamo dare una duplice valenza. La prima è quella di aiutare la Caritas, sempre in prima linea sul nostro territorio a fronteggiare le esigenze dei più bisognosi, e che nei giorni festivi e prefestivi si avvale dell’opera dei volontari per il servizio mensa. La seconda è quella di confrontarci con una realtà che probabilmente in molti non conosciamo, cogliendo pure l’occasione di farlo insieme. Questo è anche il modo migliore per accrescere la conoscenza e l’affiatamento tra di noi e non solo”.

Il service, iniziato domenica 10 ottobre, proseguirà nelle giornate di sabato 13 novembre, domenica 12 dicembre, domenica 9 gennaio, sabato 12 febbraio, domenica 13 marzo.

Alessandro Rondoni

06

Interclub con Antonio Patuelli: l’economia italiana nel post-covid: prospettive, ritardi e ruolo dell’Europa

In una serata Interclub promossa da RC Bologna Nord e con RC Bologna, RC Bologna Sud, RC Bologna Valle dell’Idice, RC Bologna Carducci, RC Bologna Valle del Samoggia, con un grande numero di rotariani bolognesi presenti, Antonio Patuelli, presidente dell’ABI, ha risposto alle domande rivoltegli da Giuseppe Castagnoli, ex direttore del Resto del Carlino e past governor del Distretto 2072, e da Beppe Boni, attuale condirettore del Resto del Carlino.

Patuelli ha trattato con chiarezza e perspicacia le tematiche del momento, caratterizzate dalle sfide di rilievo storico, che la nostra società è chiamata ad affrontare nel prossimo futuro, sia sul piano economico, sia su quello culturale. L’esperienza del Covid ha posto l’Unione Europea di fronte a nuove potenziali crisi ed ha reso necessario operare un vero cambiamento, specialmente per la BCE, nel modo di gestire le questioni comunitarie, per mettere in sicurezza l’euro, evitando i crac finanziari dei Paesi più indebitati, a cominciare dall’Italia.

La situazione attuale — nelle considerazioni di Patuelli — è fortunatamente contraddistinta dalla partecipazione dell’Italia alla Unione Europea, ma ciò non deve distogliere l’attenzione dalla realtà delle cose. In quella che è stata la città di Marco Minghetti, Ministro delle finanze del Regno d’Italia, il quale dopo l’unificazione del 1861, dovette risolvere il problema di ripagare l’ingente debito pubblico, è inevitabile ricordare che il debito non è motivo di gioia, ma va pagato. E le conseguenze della pandemia, si aggiungono ad un ammontare del debito pubblico che, a partire dal 1967, sta crescendo ininterrottamente.

Nella congiuntura presente, inoltre, gli interessi passivi sono ancora modesti e sostenibili, come appare chiaro a tutti guardando ai bassi rendimenti dei BOT. Ma via via che lo stock del debito pubblico dovrà essere rinnovato, arrivando periodicamente a scadenza, il costo del debito aumenterà sensibilmente e vi si potrà fare fronte solo se l’economia avrà una ripresa tale da fornire il necessario gettito fiscale.

Possiamo comunque essere ottimisti, anche se con prudenza, perché stiamo attraversando, come avvertiamo chiaramente, un momento magico con persone animate da voglia di vivere e di intraprendere, esportazioni e traffico delle merci in aumento (come rilevabile anche dall’incremento dell’importo dei noli marittimi), denaro depositato nelle banche che ha raggiunto livelli elevati e attende occasioni di proficuo investimento.

Non possiamo nemmeno trascurare che vi sono segnali di rialzo dei tassi di interesse, come sta succedendo già negli USA abituali anticipatori del resto del mondo nell’andamento generale della finanza e dell’economia; dobbiamo, però, ricordare che tutte le epidemie, o le pandemie, hanno avuto fine e che, rispetto al passato (vedi il caso della “spagnola”) possiamo avvalerci di medicine e di vaccini, che i nostri avi non possedevano.

Le attuali conoscenze scientifiche ci forniscono strumenti per superare i danni e i pericoli causati dal Covid, ben più efficaci di quelli conosciuti nei secoli passati nei quali, peraltro, era già noto il punto cruciale del problema: nel prologo del Decamerone il Boccaccio, descrivendo la peste nera del Trecento, ammonisce sulla pericolosità del “fiatar vicino”, così come facciamo ora con l’uso delle mascherine e il distanziamento delle persone. Ma oggi siamo in grado di contrastare la diffusione della malattia anche con mezzi tali da rafforzare un equilibrato ottimismo, tale da permettere il consiglio di investire in attività produttive.

In questo contesto le banche, soggetti privati operanti come se fossero soggetti pubblici, hanno grande disponibilità di liquidità, tanto che l’offerta teorica di prestiti è superiore alla domanda, e sono pronte a finanziare la ripresa sulla scorta del PNRR che, disponendo di molto più denaro rispetto al Piano Marshall dell’ultimo dopoguerra, (essenzialmente orientato a porre rimedio all’acuta carenza di cibo e beni essenziali) deve porsi l’obiettivo di realizzare investimenti strutturali, superando le difficoltà che tradizionalmente l’Italia, anche nelle sue regioni più efficienti, incontra nello spendere i finanziamenti europei.

Opere come l’Alta Velocità ferroviaria, o adeguate strutture portuali e stradali, devono costituire l’obiettivo da conseguire al più presto e al meglio possibile, perché le infrastrutture costituiscono il presupposto indispensabile per consentire alle imprese di svilupparsi e di competere sul mercato, sfruttando come fattore decisivo la propria qualità.

La prossima elezione del Presidente della Repubblica non deve costituire motivo di distrazione e non dovrebbe incidere sulla situazione, però è necessario mantenere la fiducia internazionale perché lo spread italiano è alto e un quarto del nostro debito pubblico è in mano alla BCE del cui aiuto non possiamo fare a meno, specialmente in previsione dell’aumento del costo dell’energia della quale il nostro Paese è costretto ad approvvigionarsi all’estero, per scelte di anni passati.

Sullo scenario finanziario ed economico, nazionale ed internazionale, si presenterà inoltre ben presto un nuovo strumento di pagamento elettronico che dovrebbe contribuire in maniera importante a debellare il fenomeno dell’economia nera o sommersa, purtroppo ampiamente diffuso ovunque, connessa alle attività illegali e alla conseguente evasione fiscale. Questo nuovo strumento rappresenta un cambiamento di rilevanza storica nell’evoluzione e nella trasformazione dei mezzi di pagamento, dopo la legge di unificazione monetaria del 1862, nota sotto il nome del bolognese Gioacchino Napoleone Pepoli, e dopo la introduzione alla fine del secolo scorso dei pagamenti elettronici; ora verranno adottate valute istituzionali digitali, che circoleranno tecnologicamente attraverso le banche centrali e non attraverso canali privati, cosi fornendo autentiche garanzie a tutti i cittadini, contrastando l’illiceità alimentata dalle pseudovalute digitali, rendendo visibile ciò che è opaco.

Non possiamo negare che le banche italiane abbiano attraversato momenti difficili e che alcune, come il Monte dei Paschi, siano attualmente in situazione critica, ma è incontestabile come il numero delle banche italiane sia drasticamente diminuito (conformemente alle regole di mercato indicate da Luigi Einaudi), negli ultimi decenni, passando dalle oltre 3000 del 1930, alle attuali 104, a fronte delle circa 1700 banche tedesche e delle 580 banche francesi.

Non sono prevedibili, pertanto, nuove aggregazioni in numero significativo e dobbiamo convivere con le esigenti regole sostenute dai paesi del Nord Europa, animati da spirito luterano e calvinista, ai quali possiamo ragionevolmente opporre che, nel caso del Monte dei Paschi, la flessibilità sulle date fissate come scadenza per la vendita delle azioni detenute dallo stato è finalizzata ad evitare una iniqua riduzione del valore di mercato delle azioni e non costituisce un indebito aiuto.

Le banche sono inoltre attivamente impegnate nella lotta al riciclaggio di denaro e, in proposito, è interessante osservare come siano letteralmente scomparse dalla circolazione le banconote da 500 e da 200 euro (progressivamente stanno diventando rare anche quelle da 100). Esse, evidentemente, alimentano un’economia parallela di natura occulta e illegale, alla quale si rende necessario opporsi con adeguati strumenti normativi, in grado di costringere i detentori a rimetterle in circolazione, in questo modo generando un improvviso e benefico aumento dei consumi trasparenti.

Nel complesso — ha concluso Patuelli — sono sinceramente fiducioso e non ho timore di sorprese negative nei rapporti con gli altri paesi europei, o di ministri finanziari della Germania, particolarmente rigidi, perché non ne ho mai conosciuto uno permissivo. Mi rassicura invece la consapevolezza della solidità della nostra moneta comune e, specialmente, della Banca d’Italia che è la quarta detentrice di oro al mondo.

Con preoccupata attenzione guardo alla Cina, retta da una dittatura che non rispetta i diritti umani, contrasta gli accordi internazionali su temi di interesse comune quali il clima, investe sul potenziamento delle forze armate e pratica, ovunque possa, un’autentica politica coloniale finalizzata alla costituzione di un sistema fondato sulla propria egemonia politica ed economica.

Antonio Delfini

07

Pulire il mare? Rotary al lavoro su più fronti e Global Grant

Il Rotary International ha riconosciuto la salvaguardia dell’Ambiente come settima area di Focus, inoltre tale ambito rientra negli obiettivi dell’Agenda ONU 2030. Per mano umana, nei nostri mari sono sempre più presenti plastiche e microplastiche, le quali alterano l’ecosistema marino e causano un grave inquinamento; questi rifiuti creano una “PlasticSoup”.

Nel 2018 alcuni Rotary Club di Amsterdam hanno realizzato un progetto finalizzato alla raccolta di plastica nei loro canali, dando così vita al primo EndPlasticSoup Action Day. Tale progetto è stato determinante per la creazione di un movimento all’interno del Rotary International, il quale si prefigge l’obiettivo di eliminare residui di plastica in oceani, mari, laghi, fiumi, foreste, parchi e strade entro il 2050; tutto ciò è previsto grazie a un’intensa cooperazione tra Rotary, Rotaract e Interact Club.

In questo contesto, Davide Dusi Presidente dell’eClub Romagna, ha deciso di aderire al programma Ambassador di EndPlasticSoup per il Distretto 2072 ed il 3 ottobre si è svolto il primo CleanUp Day organizzato dal Rotary eClub Romagna nell’ambito del progetto Global Grant EndPlasticNow in collaborazione con il RC Cervia-Cesenatico, RC Cesena Valle del Savio, RC Bologna Valle del Samoggia, RC Bologna Valle dell’Idice e i Rotaract di Cesena, Ravenna, Faenza, Lugo, Rimini, Imola, Forlì e Reggio Emilia.

A tal iniziativa hanno aderito anche Club che al momento non hanno aderito al GG. Al momento al GG EndPlasticNow hanno aderito i Rotary Club Cervia-Cesenatico, Bologna Valle del Samoggia e Valle dell’Idice. Le adesioni sono ancora aperte, auspichiamo che altri Rotary Club del Distretto aderiscano all’iniziativa.

All’iniziativa, a cui hanno partecipato circa una cinquantina di rotariani e rotaractiani, hanno presenziato il PDG Adriano Maestri, il PDG Pietro Pasini (Presidente Commissione Azione di Pubblico Interesse), Aida Morelli in qualità di Presidente del Parco del Delta del Po, Ottavia Vera Cavina Delegato della zona Bizantina e Arianna Bacchilega past RD.

Il progetto persegue l’obiettivo della tutela dell’ambiente grazie a un utilizzo sostenibile degli oceani, mari e risorse marine attraverso azioni di sensibilizzazione e installazioni per la pulizia di plastiche e microplastiche. Le iniziative? La giornata “Cleaup Day”, in collaborazione con gli 8 Rotaract coinvolti del nostro distretto svoltasi il 3 ottobre 2021. L’Installazione di un Seabin (https://seabinproject.com/) in un canale del Parco del Delta del Po e nell’area del club internazionale partner. Un Evento Summit Ambiente e competizione Make@thon.

Il Governatore Stefano Spagna Musso ha mostrato da subito entusiasmo e interesse al progetto, decidendo di appoggiare l’iniziativa. Inoltre, ha sottolineato che la tradizionale vicinanza del Rotary ai territori e la sua crescente attenzione nei confronti del mondo dell’ambiente, ha incrementato la sensibilità e il coinvolgimento verso tale tematica.

Il 13 di novembre si è svolta la serata per la raccolta fondi in occasione del Rotary Restaurant Show, evento organizzato dall’eClub Romagna. Il ricavato è stato devoluto al progetto GG EndPlasticNow. Il progetto GG è stato presentato il 20.11.2021 alla Convention Sealogy organizzata dalla Fiera di Ferrara.

Di seguito le specifiche del Seabin: Seabin è un cestino di raccolta dei rifiuti che galleggiano in acqua di superficie in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 Kg di rifiuti all’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche fino a 2 mm di diametro e le microfibre fino a 0,3 mm. Seabin inoltre potrà catturare molti rifiuti comuni che finiscono nei mari come i mozziconi di sigaretta, purtroppo anch’essi molto presenti nelle nostre acque. Il Seabin viene immerso nell’acqua e fissato ad un pontile con la parte superiore del dispositivo al livello della superficie dell’acqua.

Grazie all’azione spontanea del vento, delle correnti e alla posizione strategica del Seabin, i detriti vengono convogliati direttamente all’interno del dispositivo. La pompa ad acqua, collegata alla base dell’unità, è capace di trattare 25.000 litri di acqua marina all’ora. I rifiuti vengono catturati nella borsa, che può contenere fino a un massimo di 20kg, mentre l’acqua scorre attraverso la pompa e torna in mare. Quando la borsa è piena, viene svuotata e pulita. Funziona 24 ore al giorno e quindi è in grado di rimuovere molto più spazzatura di una persona dotata di una rete per la raccolta.

Sebbene il dispositivo non possa essere utilizzato in mare aperto, perché richiede il collegamento elettrico, risulta straordinariamente efficace in aree come i porti poiché sono “punti di accumulo”, in cui convergono la maggior parte dei rifiuti in mare.

Maily Anna Maria Nguyen

08

District Grant: un orfanotrofio colmo di speranza

Presentato il service “Orfanotrofio Hope Center” relativo al District Grant il cui capo fila è il Rotary Club Cardinal Lambertini Poggio Renatico, ed al quale hanno aderito RC Valle Dell’Idice e l’eClub Romagna. Si tratta di un aiuto concreto all’orfanotrofio situato in Hue, nella parte centrale del Vietnam (più colpita dal conflitto del ’55-‘75) con creazione di dormitori e aule per lo studio.

L’orfanotrofio è stato fondato nel 1966 da suore cattoliche appartenenti all’Ordine della Santa Croce e accoglie orfani, fanciulli abbandonati negli ospedali, disabili di famiglie povere, che non possono prendersene cura. Durante la serata di presentazione si sono susseguiti tre interventi. Il primo è stato quello di Maily Anna Maria Nguyen (membro dell’eClub Romagna e Presidente della Sottocommissione Relazioni Internazionali di supporto ai progetti di Club) esperta di internazionalizzazione d’Impresa e Responsabile del Desk Vietnam.

A seguire, il prof. Massimo Sarti, che negli ultimi anni è vissuto in Vietnam per seguire progetti di sviluppo sostenibile, nel settore della pesca nel Vietnam centrale e infine Enza Pedrini, vedova del rotariano Giancarlo Pedrini, al quale sarà dedicato l’orfanotrofio. Prematuramente scomparso, rotariano appartenente al Club Bologna Valle dell’Idice, ha lavorato per oltre 15 anni in Vietnam in qualità di Vice Presidente dell’azienda CAE SPA. Giancarlo Pedrini è il simbolo della prevenzione delle alluvioni in Italia e nel mondo, una persona riuscita nell’intento di fare impresa, migliorando il mondo in cui viviamo.

Il Service in questione, proposto come District Grant da 30.000 dollari, (26.315 euro al cambio attuale), è stato finanziato per 10.000 dollari dal Distretto 2072.

Un contributo fondamentale alla realizzazione del progetto è stato fornito dalla vedova Enza Pedrini e dalla CAE SPA. Grazie al prezioso supporto di Terenzio Motta socio del Club di Copparo e socio onorario del Club Cardinal Lambertini Poggio Renatico, in occasione del recente Raduno ARACI (Associazione Rotariana Automobili Classiche Italia) dedicato a “Parma e le sue realtà, tradizione ed Innovazione” è stata realizzata una raccolta fondi. Inoltre In varia misura ed a titolo personale, amici e rotariani hanno contribuito con una donazione.

La serata ha proposto i due volti del Vietnam: quello di un Paese in fase di sviluppo che è riuscito con le Riforme del Doi Moi e l’apertura agli Investimenti Diretti Esteri, a creare una crescita sostenibile di lungo periodo, tanto da essere citato dal World Economic Forum come un miracolo della crescita economica. E la realtà di alcune zone del Vietnam centrale, dove è situato l’orfanotrofio Hope Center, che necessita di interventi come quello del progetto ideato dal Presidente Club Cardinal Lambertini Poggio Renatico, Daniele Masetti.

Maily Anna Maria Nguyen

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Interclub area Club innovativi – eClub: contributo al progetto “emergenza Afghanistan”

Si è svolta a fine novembre un’interessante serata Interclub alla quale hanno partecipato il Rotary eClub Romagna, Rotary eClub 2072, il Rotary Club International Passport District 2072, coordinata dall’ assistente del Governatore Area Club innovativi Tiziana Casadio. Alla serata, dedicata alla raccolta fondi per aiutare le famiglie afghane, hanno partecipato il nostro Governatore Stefano Spagna Musso, il Governatore nominato Fiorella Sgallari, i PDG Adriano Maestri e Angelo Andrisano e tanti soci ed amici.

Tre relatori di spicco collegati via Zoom alla serata – moderati dalla giornalista rotariana Maria Grazia Palmieri – che hanno vissuto sulla loro pelle l’Afghanistan in situazioni e con motivazioni completamente diverse tra loro, hanno trasmesso intense testimonianze delle loro esperienze.

Padre Giovanni Scalese, è stato il primo a rapportarsi con il pubblico. Sacerdote dell’Ordine dei Chierici Regolari di San Paolo-Barnabiti, ha avuto ruoli importanti nell’ambito clericale e religioso e ha pubblicato numerosi libri; tra gli incarichi pastorali spicca il suo periodo di Superiore ecclesiastico della missione sui iuris in Afghanistan dal 2014 al 2021.

Rientrato da qualche mese in Italia ha raccontato con viva emozione, dei suoi anni nella capitale afghana. «Io assistevo pastoralmente i fedeli cattolici in città, che erano cittadini stranieri, perché è severamente vietata ogni attività religiosa rivolta agli afghani, considerata proselitismo. Sono arrivato a Kabul a inizio gennaio 2015 e già allora il primo impatto non fu facile perché trovai una città in stato d’assedio. Mentre nei primi tempi c’era la possibilità di muoversi anche se correndo qualche rischio, negli ultimi anni, a causa dei continui attentati, uscire anche solo per partecipare alla Messa, era molto pericoloso. Questa situazione si è ulteriormente aggravata negli ultimi due anni in cui si è aggiunta la pandemia. Nel Paese, sottoposto a lockdown, l’attività pastorale è diventata impossibile».
Dott. Pietro De Carli laureato in scienze politiche di indirizzo internazionale oltre ai numerosi e prestigiosi incarichi, ha svolto, per conto del Ministero degli Esteri, il coordinamento dei progetti di emergenza umanitaria finanziati dal governo italiano in Afghanistan dal 2003 al 2007.

De Carli, sollecitato da una domanda della moderatrice, ha parlato dei suoi rapporti diretti con gli afghani e quale fosse la situazione femminile nel Paese. «È stata una esperienza molto singolare perché, nonostante le problematiche di sicurezza del Paese, siamo riusciti a realizzare dei progetti per la sanità, l’educazione scolastica e la formazione professionale. Quest’ultima in diversi i settori: la ristorazione, la riparazione dei cellulari, la lavorazione di pietre pure, ecc. Le donne hanno fondato delle cooperative femminili autogestite, aiutate anche dal Ministero delle donne afghane. Si girava il Paese armati di carta e penna. Nessuna scorta militare per proteggerci e dovunque ci mettevamo in contatto con le comunità locali, per un confronto sulle necessità, garantendoci la sicurezza dei movimenti. E questo ci faceva capire quanto per loro era utile il nostro aiuto. In particolare abbiamo costruito una clinica e una scuola in un territorio distrutto da un terremoto e sulla scuola la comunità ha voluto fissare, oltre alla bandiera afghana, anche quella italiana. Un grande segno di gratitudine. Poi il governo decise di modificare il metodo di cooperazione con l’ausilio di militari e questo ha cambiato e cambierà gli equilibri, soprattutto nella realizzazione nei progetti. Nel 2007 io sono stato trasferito in Mozambico, ma so che il lavoro di cooperazione in Afghanistan è diventato sempre più difficile».

Farhad Bitani, figlio di un generale delle forze militari, è stato il terzo relatore della serata. Nato nel 1986, è stato capitano dell’esercito afghano. Ha vissuto la guerra prima sotto il regime dei mujaheddin e poi dei talebani. Ha compiuto i suoi studi in Italia, prima all’Accademia Militare di Modena e successivamente alla Scuola di Applicazione di Torino. Accusato di tradimento religioso, è stato condannato a morte e ferito in un attentato in Afghanistan. Dopo essersi definitivamente trasferito in Italia come rifugiato politico, ha deciso di dedicare la sua vita al dialogo interculturale e alla pace; ed è tra i fondatori di GAF Global Afghan Forum. Bitani nel suo deciso intervento, ha esposto una serie di riflessioni sulle criticità di questi anni e dell’importanza che avrebbe avuto puntare più fortemente all’educazione e alla cultura.

Il collegamento si è concluso dopo altre domande ai relatori, ma la serata è proseguita con confronti e approfondimenti sull’esposizione dei relatori.
Così è terminato, con il tocco della campana a tre mani, la bellissima e interessante serata. Grazie da parte mia, ai relatori, alla giornalista e amica rotariana Maria Grazia Palmieri e a tutti i partecipanti.

Tiziana Casadio

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Il Rotary a Dubai-Expo 2020

C’è sempre una prima volta. Anche nel corso di una storia ultracentenaria. Come per il Rotary International, che parteciperà per la prima volta nella sua storia all’Expo, il più grande evento mondiale in corso a Dubai.

L’Associazione dei Rotary Club degli Emirati Arabi Uniti ha firmato un accordo per realizzare la sede del Rotary Majlis of Friendship, così da essere ufficialmente riconosciuti come partecipanti internazionali.
La Rotary Majlis of Friendship è una piattaforma per esplorare nuove amicizie, sviluppare progetti, ospitare riunioni, attività e conoscere i Circoli Rotary oltre ai Gruppi d’azione rotariana.

Il nostro sodalizio è una delle pochissime organizzazioni locali e internazionali similari, che hanno le loro postazioni nello stesso padiglione dell’Expo 2020, in cui si trovano Associazioni come l’Unione Africana, le Nazioni Unite, l’Organizzazione Dubai Cares.

Questo è una grande opportunità per attirare Rotariani e Rotaractiani da tutto il mondo non solo per vivere Expo 2020, Dubai e gli Emirati Arabi Uniti, ma anche per incontrarsi.

Per allargare gli orizzonti, per progettare il futuro dei nostri territori ‘sognando in grande’, il Rotary Club Castel Bolognese Romagna Ovest sta organizzando (sempre che la situazione sanitaria lo consenta) dal 23 al 28 gennaio prossimi la partecipazione dei soci e di quanti dei vari club del Distretto 2072 vorranno unirsi per andare ad Expo Dubai 2020. Oltre alla visita dei principali padiglioni dell’esposizione universale, sono in programma diverse escursioni alla scoperta degli Emirati Arabi Uniti ed incontri con alcuni Rotary Club locali.

Sono quasi due anni che la pandemia sta limitando gli incontri in presenza, soprattutto quelli a carattere internazionale. Quella di Dubai può essere un’occasione per vivere insieme le ultime annate rotariane: un’opportunità creata dal Rotary per connettere il mondo ed essere di ispirazione, così da essere pronti ad agire per servire e per cambiare vite.

Per informazioni e programmi è possibile inviare una mail al RC Castel Bolognese Romagna Ovest: rcromagnaovest@gmail.com

Don Tiziano Zoli