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Tre giorni intensi di lavoro, immagini, emozioni e amicizia. E’ stato questo ed ancora altro il VI Congresso del Distretto Rotary 2072, celebrato a Ravenna dal 17 al 19 maggio 2019. E’ davvero impossibile raccontare le tante testimonianze di attività e di service che hanno caratterizzato questo Congresso, suscitando anche momenti di vera commozione. I lavori sono aperti venerdì pomeriggio nella prestigiosa sala dantesca della Biblioteca Classense, per proseguire sabato e domenica al Palazzo dei Congressi. Oltre trecento rotariani hanno seguito con attenzione e partecipazione i lavori, caratterizzati dal contributo di grandi relatori.“Il titolo di questo VI Congresso – spiega il Governatore Paolo Bolzani – ripercorre brevemente quelli che sono stati i temi dominanti dell’annata: la cultura come motore dello sviluppo economico e la sostenibilità come caratteristica imprescindibile nel periodo storico in cui viviamo, trascorso ormai un quinto del XXI secolo. Penso che una chiara cifra identitaria del Rotary italiano sia una particolare visione culturale, che inevitabilmente deriva dalla necessità di preservare un immenso patrimonio storico e artistico. Ma cultura significa anche uno stile riconoscibile nella disponibilità al servizio, nell’essere in ascolto dei bisogni in sintonia con la contemporaneità”.Il perseguimento dello sviluppo passa attraverso le giovani generazioni ed azioni disensibilizzazione di ampio respiro. “Abbiamo interpretato la sostenibilità – prosegue Bolzani – con un grande progetto nazionale che ha visto coinvolti otto distretti italiani su tredici. Si è trattato di un’opera di sensibilizzazione in favore della conoscenza del problema dello spreco alimentare, che in Italia ha visto coinvolte alcune decine di migliaia di alunni delle scuole primarie e secondarie”. Ma non va dimenticata l’azione internazionale, caratterizzata dal progetto Wash Uganda caldeggiato da Chiara Bolzani e dallo scambio con gli architetti argentini del progetto VTE: tutte iniziative testimoniate dalla presenza di amici di quei paesi. Un’imponente mole di lavoro ampiamente riconosciuta dal Rappresentante del Presidente Internazionale, il PDG Pier Giorgio Poddighe, il quale ha sottolineato come l’impressione iniziale molto positiva del Congresso sia stata via via confermata dai lavori. “Paolo – afferma Poddighe – ha condotto il Distretto in modo esemplare, supportato dai Club, che sono l’essenza del Rotary, ai quali va il mio plauso. Sono rimasto emozionato da alcuni progetti, che vanno assolutamente comunicati all’esterno per il loro grande valore”. Di seguito pubblichiamo i più significativi interventi dei relatori al Congresso.
Alfonso Toschi
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I lavori sono iniziati venerdì pomeriggio nella splendida cornice della Biblioteca Classense di Ravenna, presente anche un folto gruppo di studenti delle scuole di Ravenna, con i loro insegnanti, che sono stati premiati dal Governatore del Distretto 2072 Paolo Bolzani per la loro partecipazione al Progetto Spreco Alimentare. Dopo il saluto del Governatore Paolo Bolzani, ha preso la parola Pier Giorgio Poddighe Rappresentante del Presidente internazionale Barry Rassin che ha esordito sottolineando come il Distretto 2072 si sia occupato a 360 gradi delle nuove generazioni, fornendo opportunità che creano nuove energie. La violenza di genere, ha aggiunto Poddighe, è una piaga della nostra società ed il Rotary si impegna a combatterla favorendo proposte di legge e discutendone al proprio interno. Se sono rotariano, ha ancore detto il Rappresentante di Rassin, lo devo al fatto di essere stato rotaractiano: i ragazzi del Rotaract sono il futuro della nostra organizzazione. Scambio giovani, Interact, Rotaract, Ryla: il Distretto 2072 si è impegnato al massimo: Ora tocca ai giovani cogliere le opportunità offerte dal Rotary. Patrizia Ravaglia, segretario distrettuale del Distretto 2072, nella sua veste di Presidente dell’Istituzione Biblioteca Classense, ha sottolineato come la Classense si apra con grande piacere alla città, perché tutti i cittadini devono poter usufruire degli straordinari tesori che l’Istituzione conserva da secoli. La sala Dantesca che ci ospita, ha aggiunto Patrizia, era il refettorio dell’antica abbazia camaldolese. L’edificazione dell’Abbazia sede della Biblioteca Classense risale al 1512, ma per tre secoli l’Abbazia è stata oggetto di continui ampliamenti, divenendo uno dei più grandi e maestosi monumenti dell’Ordine Camaldolese. Il complessivo patrimonio librario a stampa della Biblioteca Classense si stima in circa 800. 000 unità. La maggior parte delle collezioni è di ambito umanistico, alle quali si affianca un cospicuo nucleo di raccolte a carattere scientifico. Ha poi preso la parola Gianluca Dradi, Dirigente scolastico del Liceo scientifico “Oriani” di Ravenna, che ha illustrato il progetto Panchine contro il femminicidio. Dradi ha ringraziato il Rotary per aver impegnato gli studenti dell’Oriani nella sensibilizzazione alla diversità di genere. Per evitare la violenza bisogna agire sulla leva della cultura, far prevalere la cultura del dialogo, della mitezza e dell’incontro, non solo nella scuola, ma anche in tutti i corpi intermedi della società. Ed il Rotary in questo impegno rappresenta un punto di riferimento. La panchina progettata dagli studenti del Liceo scientifico è il simbolo di una comunità che si dà tempo e spazio per comunicare e conoscersi. E’ poi toccato a Claudio Widmann, Presidente della Commissione distrettuale Formazione, tracciare una sorta di bilancio dell’annata appena conclusa. Un anno fa, ha detto, ci siamo trovati a Ravenna per parlare dell’”anno che verrà”. Oggi l’anno è trascorso ed è stato un anno fortemente caratterizzato dalla cultura. E questo congresso ne è testimonianza, nel suo fornire una lettura meno scontata della convergenza fra cultura e sviluppo economico. Cultura è tutto ciò che l’uomo sa e sa fare: l’addestramento tecnico non deve essere confuso con la cultura. Esistono conoscenze che sono coltivate dagli uomini liberi, le cosiddette arti liberali del Trivio e del Quadrivio. L’astrazione è qualità specifica della cultura umana e la cultura è tale quando diventa trasmissione: un atto è culturale quando è collettivo. E quando il Rotary porta avanti progetti nell’ambito dei beni culturali fa della stessa economia un bene culturale. Godibilissima, divertente, ma non per questo meno culturalmente e storicamente curata la ricostruzione di Ravenna in età antica fornita da Nicola Montalbini, artista e divulgatore culturale ravennate che ha fornito un’immagine della città, come ha tenuto a sottolineare, studiata anarchicamente ed osservata con un occhio più poetico e meno specialistico. Non ci si deve fermare, sostiene Montalbini, al leitmotiv del mosaico bizantino. Si deve entrare nel “cuore” della città “riscoperta” 130 anni fa dopo secoli di oblio. Una città che non ha un centro e nasce da un porto dove c’erano solo paludi, scelta come capitale imperiale per la sua posizione strategica imprendibile e inespugnabile. Divenuta grande, insomma, per la sua posizione sfortunata. L’intervento di Montalbini è stato inframmezzato da piacevolissimi interventi musicali del soprano Wilma Vernocchi, accompagnata alla tiorba da Massimo Martino.
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La seconda giornata del congresso, sabato, si è aperta con i saluti istituzionali. Dopo una breve introduzione del Governatore Paolo Bolzani è stato Michele De Pascale, Sindaco di Ravenna, a prendere la parola per salutare i congressisti ed esprimere il compiacimento della città nell’ospitare l’importante appuntamento rotariano. Franz Muller, Governatore Distretto 2072, ha sottolineato come il valore dell’amicizia sia un valore assoluto, che non ci fa diventare rotariani, ma ci fa restare rotariani. E’ di grande interesse, ha ricordato Muller, la mostra di 43 pannelli, realizzati da sei Distretti italiani, esposti in centro a Milano. I Distretti devono sempre più collaborare, essere più uniti e connessi: dobbiamo farci vedere di più. Maria Silvia Esposito, RD del Rotaract, ha ricordato il grande congresso nazionale del Rotaract appena celebrato a Bologna ed ha ringraziato i molti Club Rotary che hanno collaborato. Maria Silvia ha poi illustrato i numerosi e importanti service realizzati dal Distretto Rotaract e dai suoi Club. Nel suo saluto Gian Piero Zinzani, Presidente del RC Ravenna, ha giustamente citato un verso di Dante Alighieri “Sì come rota che…. ”, verso che pare scritto apposta per il Rotary, ingranaggio di progresso. Paolo Bassi, Presidente RC Ravenna Galla Placidia ha sottolineato l’importanza per la città dei mosaici di avere due Governatori ravennati in tre anni.
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Rotaract, Ryla, Ryper, Interact sono fiori all’occhiello del Rotary. Di questo e di molto altro ancora si è parlato con il “la” alla conversazione dato da Italo Giorgio Minguzzi, presidente della Commissione Programmi. Minguzzi ha ricordato che nel 2019 siamo giunti al trentaseiesimo anno per il Ryla, e al trentasettesimo per il Rypen. Due traguardi molto importanti. Il Distretto 2072 anche quest’anno ha ottenuto grandi soddisfazioni, guardando al futuro rotariano e alle nuove giovani leve. Quello di quest’anno è stato un Ryla fantastico, secondo Guido Giuseppe Abbate Presidente Sottocommissione Ryla, in cui tutto è filato per il meglio, senza inciampi o problemi, e con ottimi relatori uniti dal tema “Maestri di vita e civiltà”: vi hanno partecipato 76 giovani, 34 del nostro Distretto e i restanti del Distretto 2071. E’ stato il Ryla di 3 Governatori; celebrato da Paolo Bolzani insieme a Giampaolo Ladu (Distretto 2071) e al ricordo commosso e affettuoso di Massimiliano Tacchi (Distretto 2071), scomparso a inizio annata. E’ stato un bel gioco di squadra, quello alla base del Ryla 2019, ha aggiunto Abbate. Il Rypen è stato l’argomento trattato da Andrea Bandini, Presidente Sottocommissione Rypen che ha parlato della tre giorni a Bertinoro dei giovani partecipanti, il cui lavoro si è basato sul tema “Cos’è la verità?”, con la finalità di stimolare i ragazzi a ragionare con senso critico. E’ emerso, dal lavoro svolto, che i ragazzi vogliono trovare autenticità e rapporto con la tradizione. Per loro la storia è responsabilità. E chiedono bellezza, felicità e verità. Vogliono essere trattati da adulti e cercano maestri che accettano la sfida e il rischio della vita. Dai giovanissimi Rypen, ai ragazzi più adulti del Rotaract, la riflessione sulla crescita e l’evoluzione dei ragazzi da una esperienza all’altra, risulta evidente, così come la pregnanza di ciò che si apprende, correlata all’età, ma comunque fondamentale. Fabrizio Pullè Presidente della Sottocommissione Rotaract ha ricordato come questo sodalizio tra giovani abbia sempre avuto grande forza nella famiglia rotariana, elemento di grande importanza. I ragazzi Rotaract saranno il futuro, ha sottolineato, e al suo interno hanno la possibilità di fare esperienza di vita. Ancora giovani, con un altro percorso molto intenso e “pedagogico”: sono quelli nell’Interact, di cui ha parlato Giordano Giubertoni Presidente della Sottocommissione Interact. Ha raccontato di una annata emozionante con il primo congresso Interact su territorio, che ha segnato l’inizio di un percorso importante. C’è bisogno di rotariani che credano nella valenza positiva dell’Interact, stimolando la creazione di nuovi club. Adriano Tumiatti, Presidente della Commissione Cultura e Patrimonio artistico ha ricordato che la sua Commissione ha, in particolare, realizzato quattro progetti. Il primo riguarda il completamento del Censimento delle attività di restauro svolte dai Club del Distretto2072 dall’anno della sua fondazione. La sua conclusione con una capillare attività di analisi dei progetti dei Club ha individuato più di 100 progetti realizzati o in corso di realizzazione per un impegno finanziario dei Club di €171. 337,02 che hanno coinvolto attività da privati o enti pubblici per €3. 077. 575,80. La seconda importante attività si è concretizzata nel Convegno tenutosi a Reggio Emilia il 19 aprile “Cultura motore di ricchezza”, con la presenza di prestigiosi relatori quali l’Architetto Guido Canali, il Dott. Mauro Felicori già direttore della Reggia di Caserta, Massimo Cirulli della omonima Fondazione. Il “Premio Rotary Cultura 2019”, alla sua terza edizione, ha visto premiati due importanti progetti “Qui Vicino” di Michela Varoli e “L’invenzione della casetta rovinata” di Luca Negrini e Susanna Lindvall. Il premio è teso a valorizzare, con una somma in denaro e la pubblicazione in una elegante brochure dei progetti vincitori, quei giovani che desiderano spendere i propri talenti nella valorizzazione, tutela e conoscenza del patrimonio artistico del Distretto. Le caratteristiche fondamentali su cui si basa il giudizio della giuria sono l’innovazione, la fattibilità el’interdisciplinarietà. Da ultimo, la Giornata Rotariana del Patrimonio Culturale (GRPC), svoltasi sabato 11 maggio 2019, ha coinvolto giovani delle scuole medie superiori nella presentazione di un progetto o di una attività di approfondimento della conoscenza storico-artistica di un monumento del loro territorio. È naturalmente spettato ad Andrea Segrè District Senior Progetto Speciale Nazionale Spreco Alimentare, padre del progetto, illustrare il significato della lotta allo spreco alimentare promossa dal Rotary italiano. Avviata in questa annata, l’iniziativa “aveva ed ha l’obiettivo di sensibilizzare, su questo tema, studenti, insegnanti e famiglie”. Che il tema sia non solo importante ma anche di stretta attualità, è certificato addirittura dalle Nazioni Unite che lo ha inserito nell’agenda dei principali impegni. D’altra parte, i numeri del fenomeno la dicono lunga sulla sua rilevanza e la sua gravità: un terzo di ciò che si produce si perde o viene sprecato. E la metà di tutto questo avviene nelle nostre case. Di qui la necessità di fare prevenzione attraverso un’opera intensa di educazione alimentare nelle scuole elementari e medie. In realtà, ha poi osservato Segrè, con questo progetto non si parla solo di spreco alimentare ma si va ben oltre. Il progetto ha trovato attuazione pratica grazie a un bel concorso che ha coinvolto addirittura otto distretti nazionali del Rotary. Migliaia di giovanissimi hanno anzitutto ricevuto un utile manualetto che spiega il problema e fa educazione, e naturalmente hanno anche partecipato al concorso, scrivendo testi o disegnando immagini-simbolo della lotta ad uno spreco francamente immorale che danneggia la natura e l’ambiente, mettendo a rischio la sostenibilità. Segrè ha infine ricordato la bella giornata vissuta a Fico, dedicata alle premiazioni del concorso, ma anche alla visita a questa splendida struttura a cavallo fra il didattico, il culturale in senso lato e ovviamente il commerciale. Una bella vetrina, moderna, per tanti ragazzi provenienti da diverse regioni. In una città meravigliosa come Ravenna, dove l’arte e la storia si fondono insieme creando un intreccio magnifico di cultura e saperi, il Ravenna Festival si esprime attraverso la musica di alto livello. Antonio De Rosa, Fondazione Ravenna Festival, è stato presente al Congresso portando i saluti di Cristina Mazzavillani Muti, presidente e direttore artistico del Festival che non ha potuto partecipare ai lavori. De Rosa ha raccontato la storia di questa manifestazione prestigiosa ed in continua crescita, giunto ormai ai 30 anni di vita. Il Ravenna Festival è nato nel 1990 grazie a Cristina Mazzavillani Muti, ed esordisce all’insegna della grande musica e di Dante, sul podio, ad inaugurarlo, Riccardo Muti. Con Cherubini, l’anno successivo, e poi Rossini, quindi Bellini e Wagner nel ‘93, il Ravenna Festival prosegue il suo cammino, diventando sempre più importante e corposo, aprendosi nel tempo a luoghi splendidi della città come basiliche, chiostri e chiese o la Rocca Brancaleone, con l’idea che la città intera sia un grande e magnifico palcoscenico.
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L’efficacia delle vaccinazioni nel proteggere dalle malattie infettive e dalla poliomielite è ormai acquisita ha detto Salvatore Ricca Rosellini, Presidente Sottocommissione PolioPlus. «Lo scienziato Edward Jenner, nel 1796 – questa è stata la premessa di Salvatore – scoprì l’efficacia del vaccino contro una terribile malattia, il vaiolo. Nel 1929, infatti, i casi di vaiolo nel mondo erano 400mila all’anno ma, grazie alla vaccinazione di massa, nel 1980 il mondo è stato dichiarato libero dalla malattia. Il vaiolo è stata la prima malattia infettiva eradicata, per merito di un vaccino». Nel 1985, nel mondo – alla nascita del progetto PolioPlus – i casi di poliomielite erano 400mila all’anno, in 125 paesi. Oggi, la gran parte del mondo è stata dichiarata libera dalla polio: lottiamo contro una trentina di casi all’anno, in soli due paesi, Afghanistan e Pakistan. E questo grazie ai vaccini scoperti da Salk e da Sabin. É stata una battaglia, condotta, a partire dal 1979 – soprattutto da eroici Rotariani – che ha avuto necessità di risorse ingenti ed ha trovato finanziatori generosi, oltre al Rotary: l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità), l’Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia), i CDC (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie), la Fondazione Bill & Melinda Gates, con i governi dei principali stati del mondo. «Per evitare che la malattia si possa diffondere nuovamente, anche nel nostro paese, – ha proseguito Ricca Rosellini – è indispensabile vaccinare ancora tutti i bambini: solo così potremo dichiarare il mondo libero dalla polio». Barry Rassin, presidente del Rotary International ha affermato, alla recente Convention di Amburgo: «Siamo all’ultimo miglio della corsa per l’eradicazione della poliomielite, un punto nel quale ogni nuovo caso di polio potrebbe benissimo essere l’ultimo». «Questa della lotta alla polio del Rotary – ha concluso Ricca Rosellini – è una storia che riempie di orgoglio e ci carica, ancora, di responsabilità: per questo donate al fondo PolioPlus, organizzate eventi, come la “Run to End Polio Now” del 9 giugno a Forlì’ e celebrate, il 24 ottobre, la Giornata Mondiale della Polio». La Commissione per l’Azione internazionale, ha spiegato Paolo Pasini, End Polio Now Coordinator Zone 12 – 13 B Presidente Commissione Relazioni Internazionali, aiuta a migliorare la qualità del lavoro umanitario svolto nel Distretto, identificando risorse ed esperti che siano di assistenza nei progetti internazionali e nelle sovvenzioni globali. In particolare, la Commissione ha lavorato per promuovere una maggiore consapevolezza delle risorse e delle strategie necessarie per la pianificazione e la realizzazione dei progetti; individuare esperti locali; stabilire linee dirette di comunicazione e assunzione delle responsabilità per tutti i tipi di servizio internazionale; migliorare le domande di sovvenzione globali; incoraggiare la collaborazione internazionale tra club e distretti. Il Distretto 2072, ha ricordato infine Paolo Pasini, è stato selezionato tra i quattro Formatori (Australia D9810, Brasile D4420, Canada D5020, Italia D2072) di nuovi Referenti Internazionali a Evanston. L’informazione-formazione sulla Fondazione Rotary del Rotary Internazionale, ha ricordato Pietro Pasini Presidente Commissione Fondazione Rotary, ha avuto numerosi momenti inseriti nel Ciclo degli Eventi Formativi di pertinenza distrettuale: SEGS Ravenna, 25 Novembre 2017; SISD Ravenna, 17 Febbraio 2018; SIPE-SISE-SIPR-SITES-SISTR , 7 Marzo 2018; (East-Africa Project Fair – Impegno del Distretto 2072 nel Progetto Fenice); Assemblea Distrettuale, Castrocaro Terme, 12 Maggio 2018; SEFF-SINS Parma, 29 Settembre 2018; IDIR-SEFR, Bologna,10 Novembre 2018; Congresso distrettuale Ravenna 17-19 Maggio 2019. Sono state considerate le contribuzioni dei singoli Rotariani, dei Club, del Distretto, dei simpatizzanti con l’opera ed i principi del Rotary, in particolare dirette ai tre Fondi principali: Fondo annuale programmi, Fondo di dotazione, Fondo Polio Plus. Il Fondo Annuale destina l’intero assommare delle contribuzioni ricevute ai Progetti proposti dai Rotary Club del Distretto meritevoli di essere sostenuti da sovvenzioni della Fondazione Rotary sia distrettuali che globali. A questi stessi scopi il Fondo di dotazione destina parte del rendimento ottenuto dagli investimenti finanziari, mentre il Fondo Polio Plus è esclusivamente indirizzato all’iniziativa per l’eradicazione della poliomielite dal mondo. I Club del Distretto 2072, nell’annata 2018-2019 hanno svolto Progetti con Sovvenzione Distrettuale della Fondazione Rotary, per un valore economico complessivo di 192,662 USD, per il 56% forniti direttamente dai 34 Rotary Club partecipanti ai 20 progetti e per il 44% forniti dalla Sovvenzione Distrettuale. Ovviamente, è maggiore il valore economico dei Progetti di sovvenzione globale svolti in collaborazione tra i Club del nostro Distretto e vari Club e Distretti esteri (USA, Uganda, Spagna, Senegal, Brasile, Kenya, India, Russia, Corea del Sud, Giappone). Il valore dei Global Grant approvati (50% FODD) è di 1. 053. 999 dollari. Nella sua relazione Pietro Pasini ha anche tenuto a sottolineare la sua riconoscenza per il grande impegno di tutti i componenti della Commissione e delle Sottocommissioni. Angelo Benedetti Presidente Commissione Agroalimentare ha presentato uno spaccato del lavoro svolto dalla Commissione. Consumo consapevole e sostenibile, produzione responsabile e riduzioni degli sprechi alimentari e ambientali: queste le linee guida all’interno delle quali si sono svolte le singole attività organizzate dalla Commissione Agroalimentare in questi due anni. La Commissione ha condiviso, infatti, il più ampio obiettivo, abbracciato da tutti i distretti Rotary a livello nazionale, di sensibilizzazione ed educazione contro lo spreco alimentare e di sviluppo di programmi volti alla sostenibilità del consumo delle risorse. “Il primo evento, nel quale sono stati coinvolti relatori di fama nazionale, è stato dedicato allo sviluppo di una maggiore sensibilità verso il consumo responsabile di cibo. Un consumo senza eccessi e senza sprechi”. E’ così che Angelo Benedetti ha ricordato uno degli importanti incontri che si sono svolti nell’annata 2017-2018, sotto la Presidenza del Distretto 2072 del Governatore Maurizio Marcialis. L’altro importante appuntamento della Commissione è stato quello che si è svolto a FICO: un appuntamento a sostegno e sviluppo dell’amicizia tra i rotariani, tramite l’incontro con il cibo prodotto dalle aziende dei Rotariani del Distretto 2072. Nel periodo 2018-2019, invece, annata che ha visto alla guida del Distretto 2072 il Governatore Paolo Bolzani, si è svolto un importantissimo Forum sull’utilizzo consapevole delle risorse naturali del Pianeta. Questo convegno, tenutosi a Bologna il 23 marzo scorso, ha visto la presenza di un ventaglio di relatori d’eccezione: K. R. Ravindran, Presidente del Rotary International nel biennio 2015-2016; l’Onorevole Paolo De Castro, primo Vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, e il Professor Andrea Segrè. Camillo Rapparini Presidente Commissione Acqua ha posto l’accento sulle aree di focus della sua commissione: Acqua e strutture igienico-sanitarie; Prevenzione e cura delle malattie; Sviluppo economico e comunitario. Gli obbiettivi, ha ricordato Rapparini, sono stati fornire un accesso equo alle comunità all’acqua potabile, servizi sanitari e igiene; rafforzare la capacità delle comunità di sviluppare, finanziare e mantenere sistemi idrici e sanitari sostenibili; sostenere programmi che migliorano la consapevolezza della comunità sui benefici dell’acqua potabile, servizi sanitari e igiene. Rapparini ha poi ricordato i due Global Grant relativi al Progetto Consorti del Distretto 2072. Il primo progetto è il Global Grant Project istituito in memoria del compianto presidente internazionale eletto Samuel Owori nella zona di Tororo, situata nella zona orientale del Paese: prevede la realizzazione di una serie di presidi per risolvere il problema dell’acqua pulita. Il secondo progetto è un Global Grant Project pensato per i Distretti di Kamwenge e Kabarole, in particolare le comunità di Rutete, Kasenda, Karambi, Busiriba, Kamwenge e Kahunge nell’Uganda occidentale. Il Service Consorti ha sostenuto direttamente e per la prima volta un progetto promosso dal Rotary International tramite le comunità locali, che conoscono perfettamente le proprie problematiche territoriali. Questo Service è stato proposto da Chiara, consorte del Governatore Paolo Bolzani ed è il corposo, quanto importante Progetto Wash per l’Uganda. Ne ha parlato Milton Tusingwire, del RC Kabarole, responsabile Progetto in Uganda- Progetto Consorti Wash. Ma di cosa si tratta? Da un lato, il service ha un’area focus che verte su acqua e strutture igienico-sanitarie, prevenzione e cura delle malattie, sviluppo economico e comunitario. Dall’altro ha degli obiettivi: fornire un accesso equo all’acqua potabile da parte delle comunità, rafforzare in esse la capacità di sviluppare, finanziare e mantenere sistemi idrici e sanitari, sostenere programmi volti alla consapevolezza della comunità sui benefici dell’acqua potabile, dei servizi sanitari e dell’igiene. Il primo progetto in Uganda è il Global Grant in memoria del presidente internazionale eletto 2018-2019 Samuel Frobisher Owori socio del Rotary club di Kampala, prematuramente. Questo Global Grant si rivolge alla zona di Tororo, nell’area orientale del paese, puntando alla realizzazione di una serie di presidi per risolvere il problema dell’acqua pulita. Il secondo progetto è un Global Grant per i Distretti di Kamwenge e Kabarole, in particolare per la comunità di Rutete, Kasenda, Karambi, Busiriba,in Kamwenge e Kahunge, nell’Uganda occidentale. Milton Tusingwire ha fornito un dato rilevante: ben 48 Distretti di tutto il mondo e 22 Rotary Club hanno contribuito al Global Grant in memoria di Owori, un progetto vasto e corposo che nel dettaglio prevede acqua potabile convogliata per 6 scuole e per una comunità di 10. 000 persone; 12 blocchi di servizi igienici per le scuole e per il centro della salute ristrutturato; la formazione di 20 insegnanti e 10 operatori sanitari. Inoltre, un Comitato di utenti è stato formato ed equipaggiato, per mantenere, sostenere e gestire il sistema di distribuzione dell’acqua. Già dal marzo di quest’anno due blocchi di servizi igienici, uno per i maschi e uno per le femmine, sono stati realizzati in una scuola, con risultati ovviamente positivi. Tutto ciò è di estrema importanza, se si pensa che normalmente donne e bambini impiegano ore per raccogliere l’acqua e che persone e animali condividono lo stesso corso d’ acqua, che la popolazione usa per bere, lavarsi, cucinare, con conseguente facilità ad ammalarsi. E se consideriamo che le latrine sono insufficienti o mancanti e che le scuole e le comunità non sono equipaggiate per il lavaggio delle mani e per bere, ecco quindi l’importanza dell’acqua sanificata al centro del secondo Global Grant, progetto Goal per il territorio di Kamwenge e Kabarole. Il Distretto 2072 è partner del Rotary Club Kabarole per raggiungere i seguenti obiettivi: migliorare l’acqua esistente, con sanificazione ed igiene, attraverso la costruzione di un sistema di distribuzione di acqua pulita per scuole e comunità, di latrine ventilate con possibilità di lavarsi le mani, culturalmente accettabili dalla gente del luogo. Promuovere e attivare un comitato operativo e di manutenzione con appropriati meccanismi per sostenere i sistemi di gestione di acqua e sanificazione.
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Durante il pomeriggio del sabato congressuale, sono state proposte tre testimonianze interessanti, tutte sul filo dei temi della giornata, ma su tematiche diverse. Ha iniziato Fabio Storchi, Cavaliere del Lavoro, Presidente Unindustria Reggio Emilia. Storchi ha ricordato il Convegno di Reggio Emilia “Cultura motore di ricchezza” ed i progetti realizzati e illustrati in quel contesto, nei quali si manifesta concretamente la compatibilità di edifici aziendali con la natura, la loro ecosostenibilità e l’attenzione alle persone che vivono giornalmente questi luoghi. Un esempio calzante è la nuova magnifica sede di Prada, che tra giardini, luce, spazi accoglienti, ha pensato a chi ci lavora e al suo benessere globale. Il concetto di base è che il luogo di lavoro deve salvaguardare l’ambiente ed offrire al dipendente spazi dove si trova bene, dove è piacevole lavorare e dove quindi si produce anche meglio. A seguire Antonio Patuelli Cavaliere del Lavoro e Presidente ABI, ha puntato al cuore della nostra società. Cultura, sostenibilità, sviluppo economico, sono giacimenti secolari legati alle università e alle scienze europee, e si sono creati nel tempo. Oggi però, ha proseguito Patuelli, occorre un processo di civilizzazione con una necessaria rivisitazione di internet, perché è un mezzo portatore di una non cultura, di distorsione, di volgarità, di violenza. La mission del Rotary è fondamentale anche in questi contesti, dove i mezzi di comunicazione di massa ci portano indietro. Patuelli ha sottolineato come si debba ricorrere alle tecnologie per riportare ad una cultura intesa come civilizzazione. Quanto alla sostenibilità, rientrante nel nostro patrimonio secolare, la traduce come compatibilità dello sviluppo dei diritti e dei doveri sociali. La sostenibilità deve essere divulgata con tutte le sue sfaccettature, ha detto. Dietro ai social, ha ribadito, c’è violenza e negatività. Sono situazioni opposte alla sostenibilità e possono contaminare le giovani generazioni. Internet è un rischio quotidiano. Lo sviluppo economico, ha concluso Patuelli, oggi è visto con sfiducia. In questo quadro generale del nostro quotidiano, Il Rotary ha la volontà positiva che occorre e che pone nei suoi service, per costruire cultura, responsabilità, diritti, libertà, delineando un orizzonte di crescita sociale concreto, dove l’etica è fondamento. L’ultimo intervento delle testimonianze è stato quello di Nicola Fabbri della Fabbri 1905. Incidenti in stato di ebbrezza, violenze, malattie, sono il risultato dell’eccesso di uso di alcol in cui l’Europa si trova purtroppo al top, per il consumo pro-capite. I giovani hanno una predilezione per i super alcolici. Inghilterra e Galles stanno sperimentando l’applicazione di costi più alti con aumenti pilotati, ma i minori inconsapevoli rimangono comunque i più a rischio. Da qui l’idea di creare degli analcolici d’autore. E’ un’idea etica che conduce ad un bere consapevole e piacevole e non crea danni, senza dimenticare che anche sotto il profilo imprenditoriale ha risvolti positivi, creando maggiori guadagni ai gestori dei bar. Ecco quindi che sostenibilità, etica ed economia si fondano insieme, per una nuova cultura del bere non dannoso.
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Il Governatore Paolo Bolzani, nell’aprire i lavori, ha ribadito come il tema del Congresso abbia ricalcato i temi portati avanti per l’intera annata. Un’area focus destinata alla valorizzazione dei beni culturali. Abbiamo coinvolto diecimila studenti in tutta Italia nella lotta allo spreco alimentare, ha sottolineato con soddisfazione Bolzani dimostrando come il Rotary promuova il futuro e sensibilizzi le nuove generazioni. Il Governatore ha quindi ringraziato tutti i Presidenti di Club e rivolto un grazie particolare al Segretario distrettuale Patrizia Ravagli ed al Prefetto distrettuale Marisa Rossi. Il Rappresentante del Presidente Internazionale Pier Giorgio Poddighe ha quindi portato il saluto del Presidente Barry Rassin, invitando tutti alla Convention di Amburgo, sollecitando a visitare in particolare lo stand 4629 del Distretto 2072. Quanta strada abbiamo fatto? Service, membership, polio, comunicazione. Crediamo in un mondo dove tutti i popoli, insieme, promuovono cambiamenti positivi e duraturi nelle comunità vicine, in quelle lontane, in ognuno di noi. Se ognuno di noi si ritrova in questo concetto, se ognuno di noi con orgoglio si farà partecipe di contribuire a realizzare l’obiettivo di fare del bene nel mondo, allora saremo dei veri rotariani e saremo dei cittadini esemplari. Abbiamo lanciato la più grande iniziativa di salute pubblica e privata del mondo, in collaborazione con governi, organizzazioni internazionali ed innumerevoli organi della Sanità locali e regionali per eliminare la Polio. Sempre più, i nostri soci sono venuti a cercare non solo amicizia, ma un modo per passare all’azione, per fare del bene nel mondo. Dobbiamo mettere sempre più l’accento sulla nostra immagine pubblica attraverso i social media, per far crescere il nostro effettivo e attrarre partner in grado di aiutarci a migliorare il nostro service. Dobbiamo concentrarci sui progetti di maggiore portata con un impatto più duraturo, studiando e pianificando attentamente opere che richiedono diversi anni per il loro completamento e vari passaggi del testimone tra i leader rotariani. Il Distretto 2072 è stato di ispirazione: non è una domanda, ma un’affermazione! Cultura, sostenibilità e sviluppo economico: questo congresso ne è una testimonianza ed allo stesso tempo un testimone per il futuro e da passare al futuro. Poddighe ha quindi citato i Progetti di valenza interdistrettuale ed internazionale portati avanti anche con il supporto RF: progetto Fenice, Spreco Alimentare, Progetto Acqua in Uganda. Un Progetto, quest’ultimo, che si inserisce nell’’ispirazione, ma anche nella connessione. Il 2072 è stato davvero di ispirazione! Sono un sostenitore che il meglio della vita deve ancora avvenire, ha ancora detto Poddighe, e quindi sostengo che il meglio del Rotary e nel Rotary deve ancora realizzarsi. Io ci credo, e penso che ognuno di noi possa contribuire a realizzare un mondo migliore: insieme ai rotariani nel nostro Club, nei nostri Distretto, tutti insieme, possiamo raggiungere traguardi ancora più ambiziosi. Cari Amici, ha concluso Poddighe, siate di ispirazione! Il futuro del Rotary è nelle vostre mani, se saprete Vivere il Rotary, non solo cambierete la vita di altre persone, ma vedrete cambiata anche la vostra vita. Il titolo del vostro congresso, ha esordito l’On. Maria Chiara Gadda, promotrice della legge 166/16 sullo spreco alimentare, è il miglior modo per riassumere la legge 166. Ringrazio il Rotary per l’attività svolta nelle scuole. Dopo aver ricordato l’importanza della legge 166 sul recupero delle eccedenze alimentari e farmaceutiche, l’On. Gadda ha rimarcato che le attività di impresa e lo sviluppo economico non sono scollegate dal Terzo Settore: non sprecare vuol dire trarre anche un vantaggio economico, ma più che altro sostenibilità ambientale, economica e sociale. Va fermato anche lo spreco dei farmaci e di altri prodotti. La 116 funziona quando le persone offrono non solo tempo, ma anche le loro professionalità. Come fa il Rotary. Bolzani, ha affermato Angelo O. Andrisano DGE 2019-2020, ha portato a termine una meravigliosa annata e questo congresso ha potuto mettere in luce i tanti progetti che sono stati realizzati. Progetti che proseguiranno anche nell’annata 2019-2020. In primo luogo, quello dell’educazione contro lo spreco alimentare, che ha valenza nazionale. Un progetto che rappresenta anche un corretto stile di vita. Un anno è breve e passa in fretta, ha esordito Adriano Maestri DGN 2020-2021. Un congresso con una marea di contenuti che dimostrano cosa ha fatto il Rotary e cosa si possa fare in un anno. Non tutti sono consapevoli di quante cose si fanno e si possono fare. Per Maestri il fare, materialmente, è una cosa straordinariamente importante. Aver avuto un Governatore della stessa città è una cosa molto utile per chi arriva dopo: è stata anche l’occasione per capire la reazione che può avere una città come Ravenna ad un congresso. Dobbiamo lavorare molto per attirare le nuove generazioni, che troppo spesso sono attratte da cose non positive. Una bellissima annata, ha esordito Stefano Spagna Musso DGD 2021-2022. Il progetto WASH Uganda voluto da Chiara dimostra quanto sia grande il Rotary International e, come evidenziato dall’intervento di Milton Tusingwire, come sia possibile fare grandi cose unendosi anche con piccoli sforzi per aiutare persone meno fortunate di noi. Con poche migliaia di euro abbiamo cambiato la vita di tante persone. Ho fatto tesoro dei tre anni, che sto concludendo, da assistente del Governatore. Un’annata davvero positiva quella dell’Interact, ha detto Sofia Tupponi, RD Interact, che mi ha permesso di conoscere nuovi amici e di iniziare un nuovo percorso ed un nuovo progetto. Bologna ha ospitato lo scorso aprile il primo congresso distrettuale dell’Interact, conclusosi con l’elezione del nuovo Rappresentante distrettuale. Il testimone passerà dalla Romagna, Forlì, all’Emilia, Modena.
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Ferdinando Del Sante, PDG, Presidente della Commissione Espansione ed effettivo, ha evidenziato come il congresso si sia svolto con una forte condivisione di sentimenti. Abbiamo sentito poco fa l’intervento di Sofia Tupponi, RD dell’Interact, che mi ha commosso, dimostrando di condividere appieno i valori rotariani: lo stare insieme, l’avere l’amicizia e il rispetto come elemento di unione e il dedicare una parte della propria vita a risolvere i problemi degli altri. Le testimonianze, durante il congresso, di grandi rotariani che hanno raccontato come vivono il Rotary nel quotidiano, nelle loro imprese, hanno evidenziato come l’etica debba essere al centro delle nostre azioni. Dobbiamo partire da qui. Il fare quotidiano, come ha detto Maestri, è rotariano. Dobbiamo riuscire a trasformare il nostro vivere nella testimonianza vera dell’essere rotariano. Il problema principale dell’effettivo è il fatto che non c’è, almeno in molti, la completa coscienza di che cosa voglia dire essere rotariano. Dobbiamo riconquistare il nostro essere rotariani, dobbiamo essere orgogliosi di esserlo, legati ad un filo che è un comune denominatore: servire al di sopra di ogni interesse personale. Nel fare si riesce ad assumere, a vivere, a capire la realtà rotariana. La consapevolezza dell’identità rotariana si acquisisce “sul campo”. Il problema, in generale dell’intera zona 12, è quello del mantenimento dei soci: problema che va sicuramente affrontato. Nonostante questo, il nostro Distretto chiude con l’obbiettivo che il Governatore Bolzani si era prefissato e merita un applauso. La qualità dei soci viene prima di tutto: i rotariani devono, per incrementare l’effettivo, ricercare le belle persone. Solo così otteniamo due risultati: la crescita corretta ed il mantenimento di quelli che sono già dentro. Al 16 maggio il Distretto chiude con 3. 046 soci, più 33, raggiungendo e superando l’obbiettivo di Paolo e del Presidente Rassin. Attenzione, innovazione e flessibilità, sono state le parole chiave del VTE di questa annata, ha esordito Clemente Ingenito Presidente Sottocommissione VTE-VTT. Al centro del lavoro svolto e nucleo fondante del VTE c’è stato ancora una volta lo scambio di squadre di formazione fra Distretti, con lo scopo di contribuire alla crescita personale e professionale di giovani lavoratori non Rotariani, che in questa annata erano architetti. Luogo di scambio con il nostro paese è stata l’Argentina e in particolare la città di Buenos Aires. A proposito dei rapporti rotariani, nello svolgimento del lavoro del VTE, Clemente Ingenito ha sottolineato come sia stato necessario relazionarsi con alcuni Rotary Club di Buenos Aires, piuttosto che con il Distretto, con il quale si sono verificati alcuni problemi. Ingenito è poi entrato nel vivo dell’argomento, con un filmato coinvolgente, che attraverso le immagini è riuscito a fornire una narrazione molto efficace ed attuale. Clemente ha poi raccontato come, per poter avere ottimi risultati, sia passato anche attraverso l’uso dei social per comunicare nel modo più moderno. Ad accompagnare gli architetti italiani in Argentina è stata Aida Morelli Team Leader VTE, che ha guidato il gruppo formato dai giovani Sara Navacchia, Jacopo Mari, Gianluca Macchitelli, Veronica Pasini e Tommaso Zecchini, coccolati sul volo Alitalia dal Comandante Clemente Ingenito. La Morelli ha raccontato dell’ottima collaborazione con Ingenito, per utilizzare al meglio il danaro distrettuale a disposizione, svolgendo un lavoro mirato e ben costruito. E’ stata effettuata una selezione sui curricula arrivati, estendendo la partecipazione anche ai designer. L’esperienza argentina si è rivelata molto positiva e coinvolgente sotto ogni profilo, con un riscontro di simpatia anche da parte dei club con i quali c’era relazione e collaborazione. Nora Rodriguez Team leader argentina ha poi ringraziato per l’esito di questo VTE per i quale si è iniziato a lavorare due anni fa. I giovani architetti che Nora ha portato in Italia sono Jazmin Soroka, Augustin Lopez Catervi, Magalì Alonso e Florencia Cantarella. Nora ha voluto ribadire come sia molto importante per i giovani vivere questa esperienza a 360 gradi, che consente una grande apertura culturale, e rappresenta molo bene anche come il Rotary sia effettivamente nel mondo. Concluso l’argomento VTE, è stata la volta sul palco di Serena Casadio Presidente della Sottocommissione Scambio Giovani, un’altra esperienza pregnante, che ogni anno dona ai ragazzi coinvolti momenti intensi ed indimenticabili, che cambiano il mondo di approcciarsi alla propria vita e agli altri. E’ il caso di Matteo che dopo lo scambio lungo, fatto tre anni fa, ha raccontato la Casadio, non si è più fermato. Il suo anno di studio in USA ha avuto un valore immenso perché per lui ha significato calarsi completamente nella realtà americana, partecipare alle cene rotariane, viaggiare molto e conoscere tanti giovani grazie alla grande attività del Distretto Rotary dell’Indiana, dove viveva. Serena Casadio ha spiegato anche le peculiarità dello scambio breve o estivo, di quello annuale, con lo svolgimento dell’intero anno scolastico all’estero, del camp che raduna ragazzi di diversa nazionalità per alcune settimane. Franco Venturi Presidente Commissione Congresso Distrettuale ha fatto il punto sul Progetto Fenice, nato poco meno di tre anni fa, all’indomani del terremoto che ha devastato un’area di circa 400 km quadrati fra Marche, Lazio e Umbria. I Governatori decisero di non impiegare risorse a pioggia, ma di unire le disponibilità per un unico progetto, che rappresentasse lo spirito del Rotary: un service realizzato e finanziato direttamente dal Rotary. Tra le tante proposte, fu scelta quella del Distretto 2072, ovvero la realizzazione (come fatto in Emilia dopo il sisma del 2012) del “Palarotary”, una struttura multifunzionale dove l’intera comunità si potesse riunire. Il nuovo progetto si adatta però ad una diversa filosofia: accogliere in un centro servizi, di ascolto e di informazione professionisti e tecnici rotariani come consulenti, ma anche ambienti dove poter realizzare una vetrina per la vendita di prodotti locali. Tutto ciò per sostenere gli imprenditori e gli artigiani che avevano deciso di restare sul territorio. Dopo due anni di iter, complicato dalla burocrazia, il centro è sorto ad Arquata del Tronto, Comune che era stato praticamente raso al suolo. Il 4 e 5 maggio è stato così inaugurato il Rotary Point, alla presenza del Presidente internazionale Barry Rassin e della moglie Ester. Tutto ciò è merito anche vostro, ha concluso Venturi, perché il nostro Distretto ha contribuito a finanziare la costruzione del Rotary Point ed è stato il Distretto più generoso d’Italia. Testi a cura di Alfonso Toschi, Maria Grazia Palmieri e Alberto Lazzarini