01
La lettera di giugno del Governatore Maestri
Carissimi Soci,
Siamo all’ultimo mese dell’anno Rotariano, il mese in cui la lettera deve porre l’attenzione sui Club.
Vorrei contestare questo tema del mese, innanzitutto perché il compito principale del Governatore è occuparsi tutti i 12 mesi dei Club e spero di aver dimostrato il mio impegno in tal senso: considero quindi questa ultima lettera un primo riassunto della nostra attività.
La rotazione, come principio organizzativo del Rotary, facilita la puntualità nei piani: ciò che non si conclude entro giugno va correttamente consegnato a chi ci segue o occorre trovare il modo per concluderlo.
Abbiamo realizzato un anno rotariano faticoso e incerto, ma abbiamo raggiunto obiettivi importanti, specialmente su temi prettamente Rotariani:
- I service, tanti, utili, belli, realizzabili in tempi ragionevoli, da record! Tutti i service proposti dal Distretto hanno avuto realizzazione nei territori dei Club, attraverso una distribuzione capillare della risorse raccolte (Carta a Natale, i device per le scuole superiori finanziati da Usaid, progetto Consorti, telemedicina, ecc..);
- La collaborazione fra Club, ormai quasi una regola per la realizzazione di progetti di grande impatto, quelli che lasciano un segno su ciò che fa e può fare il Rotary;
- Gli interclub con relatori di rilievo, per far si che chi aveva un’opportunità la mettesse a servizio di altri club;
- Maggior attenzione verso il Rotaract e l’Interact;
- La creazione di un nuovo Club;
- La realizzazione dei programmi dedicati alle giovani generazioni: Ryla, VTE, Rypen in programma a fine giugno;
- La valorizzazione delle eccellenze attraverso premi vari assegnati dai Club e dal Distretto e incontri in zoom;
- La formazione su temi rotariani, nella prima parte del mandato;
- L’utilizzo delle opportunità che il Rotary International ci offre ed in particolare le Sovvenzioni della Rotary Foundation e di USAID: tutti i fondi dell’anno sono stati impiegati;
- La sperimentazione di nuove modalità per organizzare la nostra azione.
In quest’ultimo mese dobbiamo dedicare la massima attenzione a quattro obiettivi in particolare:
- Siamo vicini al pareggio fra uscite ed entrate di soci. Non è certo un risultato di cui lodarsi, ma in un anno come questo poteva capitare di peggio; lo dimostra il fatto che il pareggio è il risultato di alcuni Club che hanno migliorato l’effettivo di oltre il 10% (sia Club grandi che piccoli, sia recenti che storici) e altri che hanno perso soci. Sta partendo un sondaggio per tenere sotto controllo questo risultato: vorremmo chiudere con un piccolo più, anche solo un socio in più.
- I contributi alla Fondazione. Anche qui dovremo fare la nostra parte, superando quel limite dei 100 $ per socio. Ricordo a tutti che senza i contributi ricevuti dalla Fondazione, ben oltre quanto versammo tre anni fa, non avremmo potuto realizzare molti dei nostri utilissimi service. Anche su questo tema sta partendo un sondaggio per i club.
- Il controllo degli obiettivi. Su Rotary Club Central.
- La partecipazione agli eventi conclusivi dell’anno. Congresso in primis ma anche, per chi può, la Convention internazionale di Taiwan.
Al congresso avremo modo di commentare meglio il nostro anno e di discutere, spero piacevolmente, sulle giovani e meno giovani generazioni.
Ricordando il bel gioco che fece Angelo Andrisano nella sua ultima lettera di giugno 2020, concludo anch’io con le parole chiave del nostro anno:
Covid, Zoom, Service, Giovani, Fondazione, Effettivo, Interclub, età media, attività
Un mix di problemi da risolvere e di conseguenti opportunità per fare Rotary!!
Vi abbraccio e aspetto a Ravenna il 19 chi potrà partecipare.
Adriano Maestri
02
Il 19 e 20 giugno a Ravenna il Congresso distrettuale
Il Governatore Adriano Maestri ha ormai messo a punto, con la sua squadra, il complesso meccanismo del Congresso distrettuale, quest’anno reso ancor più complicato dall’emergenza pandemia. Si tratterà di un congresso in presenza, sia pure con qualche limitazione. Verrà ospitato a Ravenna, città del Governatore, sabato 19 e domenica 20 giugno e sarà dedicato al tema, particolarmente caro al Rotary, delle nuove generazioni. Titolo: Per correr miglior acque alza le vele! (Purg.1) Prepariamoci a consegnare il Rotary alle giovani generazioni. Giovedì 17 giugno, l’VIII Congresso avrà un’anticipazione su piattaforma Zoom, con il saluto del Governatore e di Giulio Kock, Rappresentante del Presidente Internazionale e Coordinatore Regionale per la Fondazione Rotary della zona 14.
“Sottolineo – spiega Adriano – che ai lavori congressuali sarà riservata la sola giornata del19 giugno, mentre domenica 20 sono previste solo iniziative di carattere culturale e turistico nel segno di Dante, della serie: divertiamoci insieme. Il Congresso si terrà al Teatro Comunale Dante Alighieri, la struttura più capiente in città, dopo che il Pala De Andrè è stato designato a centro vaccinale. Degli oltre 700 posti disponibili potremo utilizzarne solo 240, ai quali potranno aggiungersi 40 posti nella sala del ridotto del teatro, con un collegamento video con il palcoscenico.”
Tutto questo ha reso necessaria una distribuzione dei posti calcolata con il bilancino e reso indispensabile una pre-iscrizione, per dare la possibilità di inviare ai club una seconda iscrizione sui posti che risulteranno disponibili. Ancor più rigido il protocollo per le cena di gala, che si terrà a Bagnacavallo. “Più elastica invece – aggiunge Maestri – la situazione della domenica mattina. Vi anticipo solo che sarà dedicata a Dante con tre diverse formule: tre mostre in città, il tour dei luoghi danteschi a Ravenna e per chi vorrà spostarsi da Ravenna la mostra su Dante ai Musei di San Domenico di Forlì.”
“Come indicai nel mio programma annuale – conclude il Governatore -, quest’anno rotariano lo volevo dedicare principalmente ai giovani e non solo attraverso i pur ottimi programmi distrettuali. Ho dovuto dedicarlo principalmente alla Pandemia, ma non ho mai dimenticato questo mio obiettivo e il Congresso lo voglio dedicare principalmente a loro. C’è la concreta speranza che a metà giugno la nostra Regione sia dichiarata “bianca” e che, quindi, ci sia la possibilità di offrire maggiori possibilità di partecipazione in presenza: ne sarei veramente felice!”
Alfonso Toschi
03
La Motor Valley raccontata da Dallara e Garimberti
Si è chiusa “col botto”, come ha giustamente sottolineato Adriano Maestri, l’interessante e utile serie di interviste con personaggi rotariani promosse e gestite in videoconferenza proprio dal nostro Governatore. Centocinquanta soci attenti ed entusiasti hanno preso parte all’incontro di venerdì 7 maggio che vedeva protagonisti due esponenti del motore made in Italy, anzi made in Emilia-Romagna: Giampaolo Dallara e Giorgio Garimberti.
Molti sono stati i temi trattati a cominciare dalla stessa storia professionale dei due relatori, entrambi ingegneri, operativi nel mondo delle auto e sempre pronti a “guardare oltre”.
Giampaolo Dallara, classe 1936, ha ricordato gli esordi in Ferrari, poi in Maserati, Lamborghini e De Tomaso. “Infine, ho pensato che avrei dovuto creare un’azienda per conto mio. E così ho fatto”. Ora, nella sede di Varano de’ Melegari, nel Parmense, lavorano 650 dipendenti, di cui la metà direttamente impegnata nella competizione. Già, la competizione: passa tutto di qui, nella consapevolezza che “La velocità del cambiamento è una costante” anche perchè “Fare bene quello che fai bene oggi può non essere sufficiente domani”. Pillole di saggezza che sintetizzano una storia di successi. Un esempio? La Miura, su ispirazione della Mini. “Progettai un’architettura nuova, che poi rivisitai anche perché l’auto era molto rumorosa”. Di assoluto rilievo anche la creazione dell’Accademia, ben finanziata da enti pubblici e privati: “Ebbe un ruolo importante l’allora assessore regionale alla formazione Patrizio Bianchi (ndr oggi ministro dell’Istruzione)”.
Ora Dallara è presente in tutti i campionati F3. Progetta e produce, si occupa di aerodinamica e della dinamica del veicolo.
Grande, naturalmente, è l’attenzione di questo grande costruttore (manager, inventore…) verso ciò che ruota attorno al mondo dell’auto (quasi tutto…). Ad esempio, la sicurezza “che un tempo non esisteva ma che oggi è giustamente uno dei cavalli di battaglia nella commercializzazione”.
Decisivo, poi, il capitolo energia: “Dal 2030 in America – e non solo – la mobilità sarà green. Qualcosa dovrà cambiare, quindi, e dovremo fare rinunce”.
Proprio fra le rinunce figura il diesel, a causa anche di una (errata) valutazione sull’inquinamento provocato dal gasolio. Di questo aspetto ha – fra l’altro – parlato Giorgio Garimberti, classe 1949, trent’anni in Vm (il diesel centese) con crescenti livelli di responsabilità (direttore generale, Ceo, presidente) e precedenti esperienze in Veber e Marposs. Vm ha indossato la veste di superstar per tanti anni, nonostante non sia mai stata un’azienda costruttrice di auto complete ma specializzata “soltanto” in motori (diesel, ben s’intende) che hanno fra gli altri equipaggiato, con 2 milioni di motori in 20 anni, Rover e Alfa Romeo, Chrysler e coreane, cinesi e tedesche. “Il nostro era un principio…sartoriale: creare il motore giusto per una specifica casa, per assecondare le sue esigenze e attese”. E solo, rigorosamente, motori turbo. Vennero giorni di sole splendente con Vm che sfornava propulsori e li inviava in ogni parte del mondo dalla grande-piccola Cento mentre anche l’’80% delle auto venivano motorizzate diesel. Il punto più alto, ha ricordato Garimberti, giunse con l’invenzione, grazie a Fiat nel 1997, del common rail, un particolare sistema di alimentazione montato, appunto, sui motori diesel. Poi il declino, acuito dal Dieselgate oltre che dalla “vulgata” secondo cui il gasolio inquina. Oggi non è esattamente così ma la strada, ha lasciato intendere il manager, è segnata. Quindi è necessario trovarne una nuova, forse nel segno dell’idrogeno, ha suggerito. “La Toyota fa scuola”, ha osservato. Resta il fatto che l’idrogeno verde costa ancora molto, e tre-quattro volte di più del “blu” prodotto con sostanze fossili. Forse, ancora, una soluzione parallela potrebbe sorgere con il diesel ibrido mentre sullo sfondo c’è naturalmente l’elettrico che non è scevro da inquinamento proprio per produrlo. In ogni caso una soluzione occorrerà trovarla perché tra riscaldamento e mobilità (soprattutto quella pubblica) l’inquinamento è forte e il pianeta non può più aspettare.
Alberto Lazzarini
04
Leadership, diritti e doveri per il Ryla del cambiamento
Il Ryla di quest’anno è stato un Ryla del tutto nuovo. Perché ci siamo trovati ad affrontare un “imprevisto” – per usare un eufemismo – ossia quello di organizzarlo in periodo di pandemia. Il messaggio che il Governatore Adriano Maestri ha voluto trasmettere quest’anno è che ci si può impegnare nell’affrontare un problema, in modo da trasformare l’imprevisto in un’opportunità nuova, diversa.
Il vero protagonista di quest’edizione del Ryla è stato il coraggio. E’ il coraggio, dal latino cor agere (agire col cuore) il motore del cambiamento; senza di esso non si va avanti e non si cresce. Coraggio ha dimostrato, da un lato, il Governatore, adattando il Ryla alla contingenza del momento, proiettandolo verso il futuro, non dimentico del passato; dall’altro, i ragazzi che con impegno costruttivo e flessibile hanno saputo cogliere questa opportunità di crescita personale.
Da un punto di vista pratico, il Ryla di quest’anno è stato organizzato suddividendo i 35 partecipanti in 5 gruppi eterogenei per sesso, età, provenienza e percorso di studi dei componenti. A guidare e coordinare i singoli gruppi sono stati posti dei team-leader, scelti direttamente dagli organizzatori e individuati tra ex rotaractiani ed ex partecipanti al Ryla distintisi per capacità ed esperienza. Si sono svolti quattro incontri via zoom, cui hanno partecipato sempre tutti i ragazzi che si sono confrontati con grandi maestri (Italo Giorgio Minguzzi; Claudio Widmann; Nicoletta Marini; Rita Cucchiara) che con sapienza e capacità comunicativa hanno saputo affrontare il tema di quest’anno, ossia quello della “Leadership” e dei “Diritti e Doveri”, sotto molteplici profili (giuridico, etico, psicologico, scientifico/futuristico), stimolando un acceso dibattito, con i giovani. Al termine di ciascuno degli incontri, i ragazzi si sono ritrovati, sempre tramite zoom, confrontandosi sugli insegnamenti recepiti e ideando il loro lavoro, frutto di condivisione.
Il 15 maggio abbiamo avuto la possibilità di chiudere i lavori nella splendida cornice dell’Hotel Savoy di Bologna: i ragazzi si sono conosciuti di persona, hanno esposto le loro relazioni, elaborate con capacità, fantasia e intelligenza, anche emotiva, e ognuno di loro, pur se appartenente a un gruppo, ha saputo esprimere la propria individualità.
Concludendo la mattinata, Adriano Maestri, Angelo Oreste Andrisano, Italo Giorgio Minguzzi, Fiorella Sgallari hanno definito questo Ryla come il Ryla del cambiamento, quello che segnerà una svolta. D’ora in poi, hanno detto, il Ryla dovrà mantenere aspetti del passato (incontri in presenza, anche se limitati) coniugati con aspetti più attuali (incontri su piattaforme telematiche in modo da rendere tutti raggiungibili, anche relatori dall’altra parte del mondo).
Cristina Cataliotti
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All’ASDI l’intervento del Presidente 21-22 Shekhar Mehta
Ha una luce particolare nello sguardo, Shekhar Mehta, Presidente Rotary International 2021-22, qualcosa che lo rende particolarmente carismatico e coinvolgente. Così la sua eccezionale presenza in diretta, all’ Assembea Distrettuale ASDI 2021-2022 ha dato una forte impronta all’incontro, rendendolo unico. Dopo l’apertura dell’attuale governatore Adriano Maestri, la conduzione è passata a Stefano Spagna Musso, a pochi passi dall’imminente governatorato. Onorato ed un po’ emozionato, ha palesato questi suoi sentimenti agli oltre 250 rotariani collegati, che li hanno vissuti con il DGE per la presenza di Mehta, al quale ha presentato il Distretto ed i suoi numeri.
Il presidente Internazionale 2021-22, che ha sottolineato di conoscere e apprezzare molto le bellezze dell’Italia, ha trasmesso con intensità la sua visione rotariana, ricordando l’importanza di fare progetti, aumentare gli obiettivi, superare la discriminazione che coinvolge le donne con progetti nuovi, servire e servire ancora, anche nei paesi disagiati, per cambiare le vite di tanti, e fare così la differenza nel cerchio della vita. Dopo alcune domande poste al presidente Internazionale da Stefano Spagna Musso, Shekhar Mehta ha concluso il suo intervento e l’Assemblea (che aveva già ricevuto i saluti di Luciano Alfieri DGN 2022-23, Fiorella Sgallari DGD 2023-24 Arianna Bacchilega RD Rotaract 2020-21, RD Rotaract Giulia Magnani 2021-22) è entrata nel vivo, con molteplici contributi.
Vari argomenti nodali rotariani, sono stati al centro delle relazioni dei PDG Franco Venturi (Perché la Fondazione Rotary), Italo Giorgio Minguzzi (Un nuovo impegno per i giovani), Giuseppe Castagnoli (Quale comunicazione per l’annata 2021-22), Angelo Oreste Andrisano (Il premio distrettuale Start Up), Paolo Pasini (Nuovi bisogni, nuove soluzione: telemedicina e teleassistenza, il ruolo del Rotary) Paolo Bolzani (Il rotariano come uomo di cultura nei club e nella comunità civile) Pietro Pasini (La via d’azione dell’interesse pubblico). Altre informazioni e stimoli importanti sono giunti anche dalle altre esposizioni, da Polioplus e vaccinazioni (Salvatore de Franco) allo scambio giovani, (Serena Casadio), dal Rotaract che verrà (Giulia Magnani), alla promozione del nostro sodalizio (Cristiana Fantozzi) e all’importanza della partecipazione del Rotary al sistema della protezione civile (Antonio Marturano). Da segnalare anche il
Convegno Parma crocevia della cultura in Europa (Giusi Zanichelli).
Un elemento di grande novità? Sicuramente il TG Distrettuale, tanto voluto da Stefano Spagna Musso e creato insieme a Claudio Rinaldi, rotariano e direttore della Gazzetta di Parma e del relativo Gruppo. Dalla sigla super professionale presentata all’assemblea, il TG distrettuale si baserà sui contributi dei club, relativi ad eventi e situazione di calibro. Debutterà il prossimo mese e sarà mensile. Al centro dell’attenzione di questo ASDI, anche l’ambiente con vari interventi mirati, come quello su ambiente, sostenibilità, transizione energetica (Giorgio Garimberti), o sul premio Hack for the planet (Giancarlo Buccarellla). Oltre alla relazione su eccellenza e sostenibilità nell’agroalimentare, con concorso annesso (Ennio Paladini) la presentazione del Convegno sugli stili di vita, salute e benessere (Gianfranco Beltrami). Infine, la Convention Internazionale di Houston 2022 (Claudio Vercellone). L’ASDI si è concluso con gli adempimenti istituzionali (Varisto Preti).
Maria Grazia Palmieri
06
Il Premio Ghirlandina alla “Casa delle Farfalle”
Carpi ha ospitato, nella sala delle Vedute del Castello dei Pio, la 38a edizione del Premio Ghirlandina, la longeva iniziativa frutto della collaborazione degli otto Rotary Club del territorio modenese,(RC Carpi, RC Castelvetro di Modena Terra dei Rangoni RC Frignano, RC Mirandola, RC Modena, RC Modena Muratori, RC Sassuolo, RC Vignola Castelfranco E. Bazzano) i quali ogni anno lo organizzano a turno, individuando il premiato tra giovani o associazioni che rappresentano l’ eccellenza nelle diverse professioni o attività. E’ una iniziativa che tra l’altro conferma l’attenzione del Rotary per i giovani e per il loro supporto, che si declina in molti modi, tra premi, borse di studio, start up.
L’edizione di quest’anno è la seconda che si trova a fare i conti con l’emergenza sanitaria, ma il Premio Ghirlandina si è adattato brillantemente alle due edizioni anomale del 2020 e 2021. Così il Rotary Club Carpi, organizzatore del Premio di quest’anno, ha individuato un eccellente premiato e una location perfetta per l’occasione. Il Premio Ghirlandina 2021 è stato assegnato a La Casa delle farfalle, una realtà che accoglie bambini dagli 8 i 14 anni con problemi relazionali, comportamentali e psicologici, allontanati dalla propria famiglia di origine dalle istituzioni preposte, quando al suo interno ci sono serie difficoltà a seguire i figli. All’interno de La casa delle farfalle, che fa parte della Cooperativa Sociale Nazareno, si segue una strategia educativa che si integra con quella scolastica; i minori vivono serenamente, studiano, si divertono.
Alla cerimonia di attribuzione del Premio, dopo i saluti e l’introduzione di Mauro Cantaroni, presidente RC Carpi, sono intervenuti il Governatore del Distretto 2072 Adriano Maestri, la vicesindaco Stefania Gasparini e la presidente del premio Ghirlandina Maria Grazia Palmieri.
07
Asta benefica con le maglie della Spal
A 12 mesi dalla chiusura ai tifosi degli stadi, in particolare dello Stadio “Mazza”, una speciale iniziativa congiunta tra la società Spal e la tifoseria biancazzurra, il 12° uomo, ha fatto sì che la Spal scendesse in campo lo scorso 12 marzo con una maglia particolare, che nella parte anteriore portava il numero 12 e la scritta “SEMPRE INSIEME”, testimoniando la sinergia, in questo caso benefica, tra società e tifosi.
Le maglie indossate dai giocatori sono, infatti, state poste all’asta dalla Onlus “Un’azione per un sorriso”: i fondi, su indicazione dei tifosi, sono stati destinati a Edoardo e Clarissa, due fratellini di Poggio Renatico affetti da CLN2, una rara malattia degenerativa che richiede cure molto costose.
L’iniziativa è stata sostenuta anche dal Rotary Ferrara Est, che ha donato 1000 euro. Venerdì 16 aprile, durante l’intervallo di Spal-Ascoli, sono così stati consegnati a Edoardo e Clarissa, attraverso il papà Devis Pareschi, 7000 euro. Alla cerimonia di consegna hanno preso parte il Presidente della Spal Walter Mattioli, la Presidente del Rotary Ferrara Est Costanza Bernasconi ed il rappresentante dei tifosi Daniele Perdomi.
Su attivazione del la delegazione provinciale di Ferrara del Cip (Comitato Italiano Paralimpico), grazie all’interessamento della Fondazione Estense e ad una rete di solidarietà che ha coinvolto anche Club Lions e altre istituzioni del territorio, è stato possibile acquisire ed allestire un mezzo di trasporto attrezzato di pedana elevatrice per il carico e trasporto di persone in sedia a ruote. Il Rotary Club Ferrara Est ha contribuito alle spese di allestimento iniziale del veicolo. Il mezzo sarà messo a disposizione delle associazioni convenzionate con il Casp (Centro Avviamento Sport Paralimpico), per il trasporto di atleti con disabilità, in vista della partecipazione a raduni, allenamenti e gare, ma anche per i trasferimenti dalle strutture convenzionate agli impianti sportivi aderenti al Casp.
Dato il particolare momento di emergenza sanitaria, è importante anche sottolineare un ulteriore e fondamentale uso che verrà fatto del pulmino donato. Il Canoa Club/Casp Ferrara, in collaborazione con il Comitato Ferrarese Area Disabili e l’Associazione Volontari Protezione Civile Ferrara, ha attivato, infatti, un servizio di trasporto, completamente gratuito, per le persone fragili non autosufficienti verso i punti di vaccinazione nel territorio comunale di Ferrara.
08
L’ottimismo del dott. Massimo Galli
Giovedì 27 maggio il Professor Massimo Galli, Ordinario di Malattie Infettive dell’Ospedale Luigi Sacco di Milano, è stato Ospite del Rotary Club Ravenna, per una relazione sul tema “Varianti e Pandemia”, e la notizia è che il Professor Galli rassicura gli ascoltatori professando un ragionevole ottimismo dovuto all’andamento confortante di tutti i parametri osservati.
Erano presenti più di 100persone da una ventina di Club.
Il Professor Galli nondimeno ha suggerito di accelerare il più possibile il processo di vaccinazione delle popolazioni in tutto il mondo al fine di rallentare la formazione di nuove varianti del virus.
Le varianti sono il risultato di mutazioni casuali del virus che quando si replica tende a “sbagliare”.
Le mutazioni possono avvenire anche in presenza di anticorpi quando il virus è particolarmente “stressato”.
Le varianti vengono classificate dal CDC di Atlanta come i) di interesse, ii) di preoccupazione/allarme e iii) di grande preoccupazione (che possono avere conseguenze gravi).
Ad oggi fortunatamente nessuna delle varianti osservate è del terzo tipo.
Le più diffuse varianti attualmente in circolazione sono:
- Inglese
- Brasiliana
- Indiana
- Sudafricana
- Nigeriana
Le versioni africane destano maggior preoccupazione perché sul continente il virus circola molto e ne sappiamo molto poco.
I vaccini di cui disponiamo sono di grande efficacia nel ridurre il rischio di essere ricoverati e di incorrere nelle conseguenze più gravi della malattia (in particolare, secondo uno studio quatariota, Pfizer e Moderna; il vaccino cinese per contro si è dimostrato di scarsa efficacia).
Il periodo della risposta potrebbe essere più lungo di quanto previsto, gli anticorpi diminuiscono velocemente ma si stabilizzano in una sorta di plateau che si mantiene nel tempo (fino a 12 mesi).
La velocità con cui i vaccini sono stati sviluppati è “miracolosa” tuttavia occorre ricordare che sono stati creati a partire dal ceppo di Wuhan cosicché gli anticorpi dei pazienti che si sono ammalati recentemente risultano più “aggiornati” rispetto a quelli stimolati dal vaccino.
Occorre anche segnalare che su determinate categorie (ad esempio i pazienti immunodepressi che spesso non rispondono al vaccino) è opportuno verificare lo sviluppo degli anticorpi attraverso un test sierologico.
In ogni caso si può concludere che i vaccini hanno contribuito a migliorare di molto la capacità di affrontare gli effetti più nefasti della pandemia e possono permettere di convivere col virus in modo accettabile.
Queste le parole conclusive del suo intervento: “…numeri, fatti, cose: meglio essere tacciato di pessimismo che fare il “piacione”. Adesso sta andando bene. C’è il vaccino, per fortuna!”