Newsletter Luglio 2022 – n. 102

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Lettera mensile n. 1 del Governatore 2022-2023 Luciano Alfieri – Luglio 2022

Carissime amiche e amici,

il capo d’anno rotariano – che nessuno chiama davvero così – cade esattamente a metà dell’anno solare. Ma anche se non è riconosciuto in questi termini, proprio come ogni capodanno che si rispetti è un momento di passaggio, di bilanci e soprattutto di nuovi propositi, una ripartenza che è anche già un conto alla rovescia per un’annata rotariana che scivolerà via a grande velocità, e che proprio per questo ci richiede di partire fin da subito con il massimo dell’energia e della voglia di fare.

Non posso che iniziare questa mia prima lettera da Governatore del Distretto 2072 con un sincero ringraziamento a Stefano Spagna Musso, a cui è spettato l’arduo compito di guidarci in un momento storicamente complesso, tra ripartenza dalla pandemia e conflitto in Ucraina. E tra “virus biologici” e “virus della guerra”, anche per i mesi a venire questi temi si preannunciano centrali, urgenti e decisivi da affrontare anche attraverso l’agire rotariano che accomuna tutti noi.

Qualcuno attribuisce questa frase ad Abramo Lincoln, altri a uno degli informatici viventi più influenti della storia quale è lo statunitense Alan Kay, ma in questo caso è il concetto che conta: “Il migliore modo per predire il futuro è crearlo”. Nel nostro essere creatori di futuro, ben più che semplici oracoli o veggenti, la Presidente del Rotary International Jennifer Jones ci dice di fare un passo in più sfruttando quella capacità prettamente umana che è l’immaginazione, il costruire e il visualizzare davanti a noi ciò che vorremmo creare, e agire per farlo. “Imagine Rotary” ci dice il tema presidenziale di questa annata, con un significato ben più potente della sfortunata traduzione italiana ‘immagina’, perché non è certo un’esperienza onirica o sognante quella verso cui siamo invitati, bensì al fare fluire intuizione, esperienza, capacità professionale e di sviluppo, una potenza creatrice da rivolgere al di sopra di noi stessi.

Come ho già avuto modo di ripetere ogni volta che se ne è presentata l’occasione, questo guardare al di sopra di se stessi, del tornaconto individuale, è proprio ciò che da sempre ha caratterizzato, e sempre caratterizzerà, l’agire rotariano. In cui non conta il chi ma il cosa, non c’è l’io ma il noi.

Potrà suonare banale, o forse già sentito dato che il “servire al di sopra di ogni interesse personale” è una delle massime giunte a noi dalla viva voce di Paul Harris e dal 1989 è il motto ufficiale dell’intero universo rotariano, ma forse proprio per questo è importante da ripetere, tra di noi e non solo.

Ho sempre trovato straordinario, anche se non è certo il primo argomento che viene alla mente in un momento di convivialità, il modo in cui quel “al di sopra di ogni interesse personale” è nella versione originale un mucchietto di appena quattro lettere: self.

“Above self” spiega in modo maledettamente conciso la filosofia del servizio altruistico, senza bisogno di fronzoli. Chi pensa troppo a se stesso, ossia chi si ferma al self, rischia di diventare selfish, egoista, così come non è certo lodevole il banale limitarsi al servire se stessi, il fare self service. Ma come può una frase di oltre un secolo fa dirci qualcosa di contemporaneo? A me ha dato questa impressione di grande attualità, e pure di novità, quando mi sono fermato a considerare una moda nata e spopolata negli anni Dieci di questo secolo. Una piccola abitudine quasi collettiva che è tra i più eloquenti segni dei tempi: il selfie.

Naturalmente quella dell’autoscatto è una pratica di ben poca rilevanza, e rileggere Paul Harris abbinando alle sue massime il concetto di selfie sarebbe quasi offensivo. Ma forse, in senso più ampio, il selfie è solo la piccola e innocente manifestazione via social network di un tema ben più generale. Penso allora alla politica dei personalismi, all’attenzione maniacale per l’autopromozione sul lavoro con il cosiddetto personal branding, a tutti quei casi in cui il se stessi diventa il fulcro e l’elemento nodale di un’attività o di un’azione, prima ancora del cosa, del come e del perché.

Allora è proprio questo che vorrei lasciare come augurio di buon lavoro a tutti noi, dai Presidenti di Club che iniziano una nuova esperienza a tutte le persone che in questa annata avranno l’onere e l’onore di

coprire una carica rotariana nel proprio Club, nel Distretto o a livello internazionale. Ma soprattutto che vorrei indirizzare a tutte le persone che in senso lato fanno parte della famiglia rotariana, a prescindere dal ruolo formale che gli è stato attribuito.

L’augurio, dicevo, è di essere e di servire al di sopra di se stessi, con la capacità di costruire – immaginandolo – un futuro che sia il migliore dei futuri possibili. Non c’è bisogno che sia io, e nemmeno il Rotary in generale, a raccontare quanta strada e quanto lavoro abbiamo davanti per trasformare il nostro presente in un futuro più salubre, pacifico, sicuro e con una vita di qualità per le nostre famiglie e per le comunità a noi vicine o lontane.

Buon anno rotariano e i migliori auguri di un’estate serena e ricca di idee.

Guastalla, 1 Luglio 2022

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A Gualtieri passaggio del collare tra Stefano Spagna Musso e Luciano Alfieri

Passaggio del collare in presenza, tra il governatore Stefano Spagna Musso e Luciano Alfieri nella straordinaria cornice di Villa Malaspina Guarienti Torello di Gualtieri, una composizione armonica di storici edifici e serre, che emergono tra giardini di stili diversi.

Presenti autorità militari e rotariane tra i quali numerosi Pdg, la DGE Fiorella Sgallari e il DGN Alberto Azzolini, e vari assistenti del governatore. Prima della cerimonia tra il Governatore 2021-22 e il Governatore 2022-23, si è svolta quella del passaggio del collare tra il presidente uscente Luigi Conti e quello entrante Enrico Alessandri del Rotary Club Guastalla, cui appartiene anche Luciano Alfieri.

Subito pima della cerimonia del passaggio del collare, il Governatore uscente Stefano Spagna Musso, ha attribuito un Paul Harris a Pietro Cantarelli e a Giafranco Marchesi per la preziosa e fattiva disponibilità, prestata nella sua annata. E con grande piacere, ha detto a seguire, stava per consegnare il collare a Luciano Alfieri, cerimonia che al Congresso non era stata effettuata, poiché il Governatore 2022-23 non aveva potuto partecipare a causa del Covid.

Segno che purtroppo la pandemia, con i suoi strascichi, è ancora presente. Infine ha ricordato l’importanza di coniugare la tradizione con l’innovazione. È quindi giunto il momento del passaggio del collare ta Stfano Spagna Musso Luciano Alfieri, con il sottofondo musicale della canzone di John Lennon “Imagine”, in linea con il motto presidenziale, ed eseguita live.

“Sognamo, sognamo in grande” ha detto ispirandosi appunto al motto dell’annata di Jennifer Jones, presidente internazionale” ma cerchiamo di realizzare concretamente i nostri sogni, affinchè non restino solo tali. È l’augurio che faccio a tutti, suggerendo di togliere “l’ io”, “il me”, dai nosttri comportamenti, e lavorando molto per cercare di far crescere gli altri, allora sì che saremo veramente dei leader”. Concludendo ha voluto ricordare, Vittorio Altomani, il Presidente – socio del suo Club, che purtoppo se n’è andato recentemente.

A seguire Luciano Alfieri ha spillato la DGE 2023-24 Fiorella Sgallari con la spilla della sua attuale carica e altrettanto Alberto Azzolini DGN 2024-25, per la sua. Infine ha dato una anticipazione e una novità al contempo: “il 17 settembre, ha detto il Governatore, saremo all’Autodromo di Imola dove si svolgerà nel pomeriggio, anziché di mattina, il seminario sui nuovi soci e sull’effettivo”.

Maria Grazia Palmieri

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Inaugurato Anno Rotariano a Roma: visita da Casellati e omaggio al Milite Ignoto

Il nostro Governatore Luciano Alfieri, unitamente ai Governatori degli altri 13 distretti italiani del ROTARY International, è stato ricevuto giovedì 30 giugno 2022, a Roma, al Senato, dal presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati alla quale, oltre a portare i saluti della nuova presidente internazionale Jennifer Jones, prima donna a ricoprire questa carica nei 117 anni di storia dell’organizzazione, hanno consegnato il foulard dell’annata.

La visita alla seconda carica dello Stato ha preceduto l’inaugurazione dell’anno associativo 2022-23 che, come da tradizione rotariana, è avvenuto venerdì 1° luglio con la deposizione di una corona di alloro al Sacello del Milite Ignoto, all’Altare della Patria.

Il Rotary è l’unica associazione a rendere un simile omaggio, che assume un significato più forte in un momento in cui nel mondo viene messa in discussione l’idea stessa della democrazia e di pace, valore primario per il Rotary.

Ancora unitamente agli altri Governatori italiani, sono state visitate le sale operative nazionali della Protezione Civile al fine di rinnovare il nostro accordo per contribuire ad alleviare gli effetti dei disastri naturali e di quelli creati dall’uomo, come le guerre.

Sono stati momenti di vera attuazione della cooperazione fra Rotary e Istituzioni che avranno certamente ricadute positive sul territorio.

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IX Congresso Distrettuale: al centro la comunicazione

Cultura, comunicazione, informazione, sono stati gli elementi centrali del IX Congresso (17-19 giugno,) del Governatore Stefano Spagna Musso, che si è svolto in location storiche ed eleganti di Parma. La tre giorni ha preso avvio venerdì 17 giugno, nel pomeriggio, nello splendido Teatro Regio, con la lectio di Massimo Recalcati dl titolo “La tentazione dell’esclusione e le pratiche dell’inclusione“. “Confine è una parola che richiede prospettiva per essere intesa: il suo essere limite estremo non la racconta tutta” ha esordito lo psicanalista, saggista, e accademico, il quale ha incantato il pubblico rotariano sviluppando la sua relazione, attraverso i confini che dividono “l’io” dal “tu” e dal “loro”. Ma ciò che ci mette in contatto secondo Recalcati, è la comunicazione e in particolare la parola. Dopo il suo intervento, il pomeriggio al Teatro Regio presentato dalla giornalista di 12Tv Parma Fancesca Strozzi, si è chiuso con la raffinata performance di musica classica del Trio di Parma, con musiche di R. Schumann e J. Brahms.

Il sabato congressuale è stato aperto dal Governatore Stefano Spagna Musso che ha sintetizzato così, il nucleo fondante della tre giorni. “Dal giornalismo alla filosofia, allo spazio, il confronto di grandi esperti permette di andare ad analizzare aspetti diversi della comunicazione, compresi i concetti di condivisione e inclusione, molto cari al Rotary” Sempre in apertura, è intervenuto con arguzia e immediatezza il Rappresentante del Presidente Internazionale Giombattista Sallemi. I saluti con un breve intervento sono giunti anche dal Governatore 2023-24 Fiorella Sgallari, che li ha rivolti al pubblico e ai tanti PDG presenti.

La mattinata si è poi focalizzata sulla comunicazione nell’ era digitale, passando attraverso le testimonianze, la professionalità la sensibilità personale degli ospiti: la giornalista e regista statunitense Andrea Vogt, Daniele Francesconi direttore scientifico del Festival della Filosofia e Tommaso Ghidini capo della Divisione Strutture Meccanismi Materiale di ESA Spaziale Europea. Moderatrice, la giornalista della Gazzetta di Parma Mara Pedrabissi. Ha poi chiuso la mattinata, puntando sull’agomento al centro dei lavori, il neuropsichiatra Gianfranco Marchesi.

Il pomeriggio ha voltato pagina, poiché è stato finalizzato ad una serie di interventi dei presidenti di Commissione, alle giovani generazioni (Rotaract, Rypen, Ryla Scambio giovani) quindi ai nuovi club e a seguire ai riconoscimenti attribuiti dal Governatore. Infine è giunto il momento del passaggio di testimone tra Stefano Spagna Musso e il Governatore 2022-23 Luciano Alfieri, avvenuto virtualmente via zoom, per problemi di salute di quest’ ultimo.

Degna di nota la conclusione della giornata, che si è svolta nell’antica Villa Malenchini, immersa in uno splendido parco, dove è stata organizzata una raffinata cena di Gala, con momenti di musica, nel segno dell’amicizia e della gioiosa, rinnovata possibilità, di trovarsi di nuovo insieme dopo la pandemia.

Domenica infine, storia, cultura e tradizione parmense – a Villa Verdi prima e alla Rocca di Soragna dopo, per una tenzone di culatelli- hanno siglato la chiusura del Congresso 2022 del Distretto 2072.

Maria Grazia Palmieri

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IX Congresso Distrettuale: l’apertura al Teatro Regio di Parma

Nella splendida cornice del Teatro Regio di Parma il Governatore Stefano Spagna Musso ha dato inizio al IX Congresso Distrettuale.

Dopo i saluti alle autorità rotariane e istituzionali, il Governatore ha dato la parola a Giombattista Sallemi, Rappresentante del Presidente Internazionale, al vescovo Mons. Enrico Solmi, al prefetto Dott. Antonio Lucio Garufi e al presidente della fondazione Teatro Regio Federico Pizzarotti. Presenti in sala il Governatore 2023-24 Fiorella Sgallari e per il 2024-25 Alberto Azzolini.

La giornalista di 12Tv Parma Francesca Strozzi ha presentato il prof. Massimo Recalcati. Saggista, Psicanalista, accademico, che vive e lavora a Milano con una brillante carriera in Italia e all’estero. Docente alle università di Verona e di Milano, nel 2003 ha fondato Jonas, Centro di clinica psicoanalitica per i nuovi sintomi, ed è direttore scientifico della scuola di specializzazione in psicoterapia IRPA di Milano. Massimo Recalcati ha iniziato il suo intervento “La tentazione dell’esclusione e le pratiche dell’inclusione” con il racconto di alcune situazioni molto diverse tra loro, ma legate da un filo rosso.

Il primo racconto è un episodio vissuto da Freud che porta il professore ad esprimere un concetto importante sulla parola. Cosa ci mette, per prima cosa, in contatto con l’altro? La comunicazione e, in particolare, la parola. Essa è lo strumento del confronto e riduce la possibilità dello scontro, la dimensione della violenza. “Dare la parola all’altro significa non detenerla – dice Recalcati – Lasciarla anche agli altri significa rendere possibile la sua circolazione. Se la parola si silenzia inizia la guerra”

Il secondo racconto, sempre autobiografico, è di Jean-Luc Nancy, uno dei filosofi più innovativi a livello internazionale. Nel suo libro “L’intruso”, Nancy racconta del momento in cui è costretto a fare il trapianto del cuore. “Di chi è quel cuore che batte nel mio cuore e che rende possibile nuovamente la mia vita?”. La clinica medica ci spiega che, affinché un trapianto possa riuscire, è necessario abbassare le difese immunologiche dell’organismo per evitare una crisi di rigetto. Grande metafora dell’inclusione: ridurre ciò che definisce in modo rigido la nostra identità. L’esclusione c’è quando la difesa immunitaria è eccessiva. La stessa cosa dovremmo applicarla nella società: abbassare le difese, e quindi il muro (un simbolo che, negli ultimi anni, ha egemonizzato il linguaggio della politica e della cultura) per ricevere un cuore non nostro e definire in modo meno rigido il nostro concetto di identità. I confini possono essere dei muri o dei ponti, la differenza la fa la porosità, infatti il confine poroso è come una porta chiusa: ci dà sicurezza ma la possiamo aprire a chi bussa.

Recalcati conclude il suo intervento ricordando Pier Paolo Pasolini.

“Le istituzioni sono davvero “commoventi” e “misteriose” perché in esse la realtà umana si impegna a rendere possibile una vita insieme, una comunità fraterna”. Ma la fede e la speranza devono sempre essere accompagnate dall’amore e dalla cura, diversamente si creano delle mostruosità.

Un concerto di musica classica del bravissimo “Trio di Parma” con musiche di R. Schumann e J. Brahms ha concluso la prima parte del congresso.

Tiziana Casadio

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IX Congresso Distrettuale: come il mondo è connesso

Alla Tavola Rotonda congressuale, di sabato 18 giugno si è parlato de “L’arte della comunicazione nell’era digitale”. Contrariamente a una normale cronaca, sembra doveroso partire dalla sua conclusione, a cura di Gianfranco Marchesi, la cui citazione è giustamente a titolo di questo articolo: “Il mondo connesso è un mondo in comunicazione”.

Un mondo che guarda proprio alla comunicazione per capire la direzione del cambiamento, la cui leva principale oggi è appunto il digitale. Di questo, esplorando molteplici punti di vista, hanno parlato nell’ordine: Daniele Francesconi – Filosofo, Direttore Scientifico del Consorzio per il Festival Nazionale della Filosofia, Andrea Vogt – Registra, giornalista e scrittrice corrispondete della BBC americana, Tommaso Ghidini – Capo della Divisione di Strutture, Meccanismi e Materiale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), moderati da Mara Pedrabissi – Giornalista della Gazzetta di Parma. In chiusura, appunto, l’intervento di Gianfranco Marchesi – Neuropsichiatra.

Daniele Francesconi ha ricordato la sinergia tra il festivalfilosovia e il nostro Distretto, sottolineando la necessità di “una nuova modalità culturale che si pensi come connettore, mediatrice e che aiuti a mettere in campo una nuova forma di dialogo civile dove non ci sono ragioni assolute ma ci sono ragioni del confronto e della contaminazione. […] Con l’aiuto del Rotary si può provare a democratizzare il sapere.”

Centrato anche sui temi dell’anno rotariano l’intervento di Andrea Vogt che ha parlato di “Empowering girls in the digital age: l’arte di essere alleate degli uomini” focalizzando l’attenzione sul rapporto che le figure maschili possono avere nella carriera delle giovani donne.

Grande entusiasmo per il discorso di Tommaso Ghidini che ci ha letteralmente lanciati nello spazio. Uno spazio che porta innovazione, che ci permette di rispondere alle domande più difficili, che apre le porte a tanti nuovi mestieri del futuro.

Non è mancato il confronto tra i relatori, grazie anche alle numerose domande dal pubblico: “Abbiamo bisogno di riportare i nostri figli a una cultura umanistica” è intervenuto Ghidini in risposta a una domanda che poneva dubbio e incertezza sull’intelligenza artificiale e le macchine in generale, “li aiuta a sviluppare un pensiero critico personale che porta a delineare l’individualità e quindi alla libertà, e questo è ciò che ci distingue dalle macchine.”

Francesconi ha inoltre ribadito il ruolo dell’arte nella comunicazione, digitale e non: “La cultura è essa stessa un medium, è comunicazione di contenuti. Serve costruire contesti di incontro e di scambio per ritrovare l’arte di parlare di ‘cose’ e non di parlare e basta.”

Una Tavola Rotonda decisamente avvincente. Complimenti a chi ha saputo radunare menti molto diverse da loro, tutte certamente brillanti, che ci hanno permesso di fare collegamenti inaspettati. Come ha detto Tommaso Ghidini: “Ciò che ci divide dai robot è la capacità di fare connessioni remote, trasversali, apparentemente inutili, che poi invece portano a scoperte sensazionali”.

Gabriele Carboni

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Empowering Girls: gesti di cura per giovani mamme in emergenza

È stato attivato, in chiusura dell’annata rotariana 21-22, un altro bel progetto “Empowering girls”. Ci troviamo nella sede della Cooperativa Sociale Educare Insieme Onlus di Castelbolognese, più semplicemente Casa Novella.

“Casa Novella” è una casa di accoglienza per ragazze che si trovano in situazioni di disagio, per minori con allontanamento urgente dalla famiglia, per bambine e adolescenti private della loro libertà in quanto costrette a matrimoni combinati in età infantile.

La Casa propone una convivenza di tipo familiare in cui le persone possano sentirsi veramente accolte. La condivisione della realtà, il ritmo quotidiano, le abitudini, la gestione, sono quelli tipici di una vita familiare in cui gli educatori accompagnano ad affrontare i problemi legati al compito genitoriale, sia quelli pratici inerenti all’accudimento del figlio (pulizia e igiene, alimentazione, cura della biancheria ecc.), sia quelli più profondi e legati alla relazione madre bambino.

Con il nostro progetto aiuteremo alcune ragazze, già ospiti della comunità e con situazioni famigliari molto dolorose alle spalle, ad affrontare la quotidianità con speranza e a ri-progettare un futuro con fiducia, intraprendere un percorso di crescita e di cambiamento, recuperare stima di sé e acquisire stabilità e responsabilità.

La prima è la storia di A. una ragazza di 16 anni, egiziana, inserita nella Casa San Giuseppe e Santa Rita da 1 anno. La minore a soli 14 anni era stata promessa in sposa ad un uomo egiziano che viveva in una città del nord Italia, lontano dal luogo di residenza della giovane. Sia il padre che la mad, costringevano la figlia agli incontri con il promesso sposo nonostante A. avesse manifestato esplicitamente alla famiglia il suo assoluto diniego e disinteresse. La ragazza appartiene ad un nucleo familiare molto chiuso ed isolato, con dinamiche relazionali rigide e dove non vi è spazio per l’affettività; A ha subito anche maltrattamenti dai fratelli più grandi. L’inserimento di A. nella casa di accoglienza le ha offerto la possibilità di vedere “cosa c’è nel mondo”, e tutto per lei è stato una sorpresa!” racconta emozionata la Dott.ssa Adele Tellarini, Direttrice della struttura.

La seconda storia è quella di S. una donna che ha lasciato precocemente la famiglia d’origine in quanto subiva violenze e manipolazioni dal compagno della propria madre, ch non è mai riuscita a proteggerla.

Il nostro progetto è orientato proprio a questo, a farsi carico di queste persone in maniera positiva e propositiva, nella certezza che ogni persona è sempre “di più” del suo problema, possiede comunque un valore e occorre aiutarla a scoprire le risorse da cui ripartire.

Tiziana Casadio

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I muri dividono. I ponti, gesto di pace, uniscono e avvicinano

Il Rotary Club Frignano ha inaugurato in questi giorni, il restyling del sovrappasso di via Marchiani a Pavullo nel Frignano.

Il Presidente Ermanno Brusiani ha illustrato il progetto, un’idea nata anni fa durante un Consiglio Direttivo. Erano sotto gli occhi di tutti le condizioni del sovrappasso, non rappresentava sicuramente un’opera pubblica che potesse definirsi bella; si decise quindi di riqualificare il portale di ingresso della città, che ogni giorno vede un intenso traffico veicolare e pedonale.

Architetti, ingegneri e imprenditori, tutti rotariani, si sono messi subito al lavoro e l’idea è diventata un progetto e il progetto una realtà.

Sono stati davvero anni di duro lavoro: amministrativo e burocratico, per la gestione di tutti i contatti con le pubbliche amministrazioni competenti per ottenere le necessarie autorizzazione e tecnico per le fasi della progettazione e di successiva esecuzione per la sua realizzazione.

“È stata una bellissima avventura: impegnativa, ma decisamente stimolante. Costruire è una magia e costruire o, come nel nostro caso, rinfrescare e dare nuova vita a un ponte, è bellissimo”, queste le parole del Presidente Brusiani, che ha espresso riconoscenza a tutti gli Enti e a tutte le persone che hanno lavorato e contribuito alla realizzazione dell’intervento.

Un particolare ringraziamento è stato rivolto ai soci Alessandro Rovinalti, all’architetto Gianmarco Bazzani, all’Ingegner. Stefano Burgoni, al Geom. Daniele Bartolini e al Geom. Sergio Bazzani, che si sono occupati della parte progettuale, tecnica ed esecutiva.

Alla serata inaugurale, di fronte a un pubblico foltissimo che riempiva la piazza prospiciente il ponte, erano presenti il Governatore Eletto Fiorella Sgallari e l’assistente del Governatore Eugenio Boni il Sindaco del Comune di Pavullo nel Frignano Davide Venturelli, il Presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei e il Parroco di Pavullo Don Roberto Montecchi.

Alessandra Zini

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RC Bologna Ovest Guglielmo Marconi: restaurato uno storico dipinto

Sotto la presidenza di Carlo Covazzi, il Rotary Club Bologna Ovest Guglielmo Marconi, ha portato a termine l’importante service del finanziamento del restauro artistico e storico del dipinto della Madonna delle Febbri, opera di Lippo di Dalmasio , conservata nella storica ed affascinante Chiesa di S. M. Maddalena in Via Zamboni a Bologna.

La tavoletta della Vergine pare fosse stata acquistata per devozione da un certo Sebastiano Costa, che la sistemò nella sua abitazione (attuale Via Zamboni) nel territorio della Parrocchia di Santa Maria Maddalena . Le cronache raccontano che in quel tempo (1514) la città fu colpita da non meglio precisate “febbri” che portarono a morte molte persone; anche la famiglia del Costa ne venne colpita, ma il morbo scomparve dalla sua casa e in tutta la città, dopo il collocamento dell’immagine nella vicina Chiesa di Santa Maria Maddalena, come espressamente chiesto dalla Madonna al Costa, a lui apparsa in sogno dopo le suppliche per la guarigione.

La vicenda miracolosa, condivisa con gratitudine da tutta la cittadinanza, ebbe enorme risonanza a Bologna e nel contado; la tavoletta divenne oggetto di grande devozione popolare, venendo dapprima sistemata nel 1832 al centro di una tela dipinta da Pietro Francelli. dove si rappresenta un malato di febbri in atto di supplichevole preghiera e quindi, nel 1901, dal Cardinale Svampa solennemente sistemata all’interno di un’importante cornice.

Queste operazioni hanno tuttavia comportato diversi ritocchi ed impropri restauri del dipinto: è merito del Prof. Franco Faranda, incaricato dal RC Bologna OvestGuglielmo Marconi, l’avere operato, sotto la direzione della Sovrintendnza, una serie di progressive ed accurate ripuliture delle manomissioni effettuate nel tempo, fino a restituire l’opera alla sua originaria bellezza, così come oggi può finalmente vedere il visitatore che entra nella chiesa, nell’altare a destra. Oggi il dipinto si può ammirare nella lucentezza dei suoi colori che ben sottolineano le movenze ed esaltano i volumi .

RC Bologna Ovest ringrazia il Prof Faranda per la sua eccellente opera, frutto di accurate ricerche storiche ed approfondite analisi tecniche dei vari strati sovrapposti sul dipinto ed è lieto di avere contribuito a restituire alla nostra città un piccolo e prezioso tesoro a memoria della secolare storia artistica e devozionale di Bologna .

Domenico Gentile

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RC Modena Muratori per l’Ucraina: forniture sanitarie e ambulanza

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati, anche per quanto riguarda i service rotariani, dalla risposta alle emergenze che si sono presentate. Dopo quella sanitaria e quella sociale, quest’anno si è avuto l’impatto con la più inaspettata: una guerra tradizionale, nel senso novecentesco del termine, che è scoppiata in Europa, a pochi chilometri da noi.

Il Rotary Club Modena Muratori si è subito mobilitato. Il desiderio di potere fare qualcosa di utile per quella popolazione, improvvisamente caduta nel vortice di un conflitto, era forte e condiviso. Com’ è caratteristica del Club, si è cercato di agire per e con il territorio nel più puro spirito rotariano, anche quando l’azione assume, come in questa occasione, un respiro internazionale.

RC Modena Muratori, allora, grazie ai buoni uffici del Past President Fulvio Fugallo, ha fatto ricorso alla collaborazione con Hesperia bimbi onlus, un’eccellenza del volontariato modenese in ambito sanitario, con la quale il club aveva già cooperato in passato, in un clima di forte intesa e stima reciproca, nonché di amicizia.

Nell’ambito degli invii di aiuti in territorio ucraino effettuati da Hesperia bimbi onlus fino a Leopoli, da dove poi si diramano verso le zone di guerra, il Rotary Club Modena Muratori ha partecipato dapprima contribuendo con una cospicua fornitura di farmaci, presidi medici e kit di primo soccorso. Successivamente ha voluto fare ancora di più, donando all’Ospedale pediatrico di Leopoli un’ambulanza con termoculla, destinata a trasferire anche piccoli pazienti dai territori più colpiti.

Domenico Aloisio

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Tre Rotary Club donano due ecografi portatili per diagnostica

I Rotary Club di Mirandola, Modena e Modena L.A. Muratori hanno offerto nuovi strumenti alla medicina territoriale modenese: le sonde, tascabili e senza fili, sono di facile utilizzo in qualsiasi contesto, assistenziale ma anche domiciliare.

Sono trasportabili ovunque, entrano facilmente nella tasca di un camice e si collegano senza necessità di cavi a un tablet, su cui vengono visualizzate immagini ad altissima definizione, rendendo semplice l’utilizzo in qualsiasi contesto assistenziale, anche quello domiciliare. Compattezza, versatilità e semplicità d’uso sono le principali caratteristiche delle due sonde ecografiche che, grazie alla generosità dei Club Rotary di Mirandola, di Modena e di Modena L.A. Muratori sono andati a potenziare la dotazione tecnologica dell’AUSL di Modena, in particolare a favore della medicina del territorio e di prossimità nei distretti di Mirandola e di Modena.

La consegna degli ecografi portatili è avvenuta a giugno presso la Casa della Comunità “G.P. Vecchi”, luogo simbolo per eccellenza dell’assistenza territoriale, alla presenza dei direttori dei Distretti di Mirandola (Angelo Vezzosi) e di Modena (Andrea Spanò), insieme ai direttori delle Cure Primarie e di una delegazione dei donatori formata dal rappresentante del Governatore del Distretto Rotary 2072, Eugenio Boni, e dai tre presidenti dei Rotary Club di Mirandola, Modena e Modena Muratori, rispettivamente Roberta Roventini, Silvia Menabue e Salvatore Aloisio.

 

Grazie a questi strumenti sarà possibile effettuare esami ecografici di primo livello, utilissimi per un’iniziale conferma dell’ipotesi diagnostica da parte dello specialista. Proprio grazie alle loro peculiarità, le due sonde saranno utilizzate in contesti differenti: l’ecografo destinato a Mirandola andrà ad arricchire la dotazione tecnologica della Cardiologia mirandolese, diretta dal dottor Carlo Ratti, in particolare per quanto riguarda l’offerta diagnostica erogata negli ambulatori all’interno della Casa della Comunità di Finale Emilia e del Poliambulatorio Ausl di San Felice sul Panaro. Quello di Modena verrà invece messo a disposizione dell’assistenza di pazienti fragili e non trasportabili, prevalentemente a domicilio o in strutture sociosanitarie, per l’effettuazione da parte degli specialisti ambulatoriali di varie tipologie di ecografie, com quelle polmonari, addominali, cardiache e vascolari.

Nella foto: penultima da sinistra Silvia Menabue, presidente Rotary Club Modena 2021-2022
Andrea Spanò, direttore del Distretto AUSL di Modena, Roberta Roventini, presidente Rotary Club Mirandola 2021-2022, Eugenio Boni, Assistente del Governatore, Salvatore Aloisio, presidente Rotary Club Modena Muratori 2021-2022, penultimo a destra, Angelo Vezzosi, direttore del distretto AUSL di Mirandola.

Gianluca Dotti

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“Insieme a te”: tutti al mare nessuno escluso!

“Tutti al mare” diceva una canzone di tanti anni fa. Ma c’è chi ha tradotto questa frase in modo nuovo, dandole un senso quanto mai profondo e commovente.

“Nessuno escluso” infatti, è l’obiettivo della Associazione Insieme a Te: offrire la possibilità di fare il bagno e “vivere la spiaggia” di Punta Marina Terme ai malati di SLA e a coloro che vivono una condizione di forte disabilità. Da anni il Rotary Club di Faenza e i Rotaract dell’Area bizantina sono coinvolti nel sostegno alla realizzazione di questo sogno.

Ma quest’anno l’impegno si è allargato al servizio concreto prestato da diversi Rotariani, Rotaractiani e Alumni nell’ultimo week-end di giugno.

Una quarantina di soci dei Rotary Club dell’Area Romagna Nord, guidati dai rispettivi presidenti, si sono alternati nel servizio agli ospiti della spiaggia, dando in questo modo concretezza al motto del presidente internazionale Mehta “Servire per cambiare vite”.

“È stata un’opportunità che non abbiamo voluto perdere – ha ricordato l’Assistente del Governatore Riccardo Vicentini – non solo per l’aspetto legato alla solidarietà, ma soprattutto perché abbiamo voluto sperimentare sul campo cosa vuol dire servire”.

Oltre a sensibilizzare le persone i giovani in modo paticolare, ad un coinvolgimento umano, sociale e di vicinanza nei confonti di chi vive malattie invalidanti e a dedicare ad esse parte del proprio tempo, a partire dal 2018 l’Associazione ha allestito a Punta Marina uno stabilimento balneare stagionale con lo scopo di consentire a persone disabili ed in particolare a malati di SLA o con distrofie muscolari, nonché a bambini con paralisi cerebrali infantili o in persone con esiti di ictus, un soggiorno ed un accesso al mare, libero ma attrezzato, sicuro e gratuito, che permette loro di fare anche il bagno, consentito dall’utilizzo di apposite attrezzature, in modo tale da avvertire meno la diversità.

Non è necessaria una preparazione specifica per prestare servizio. Ogni giorno, a partire dalla terza settimana di giugno e fino alla seconda di settembre, dalle 8.30 alle 20.00, volontari e gruppi giovanili si alternano per accompagnare e seguire altrettanti ospiti che a loro volta sono accompagnati dai propri assistenti o parenti per una permanenza giornaliera, per quelli più vicini o per un periodo di una-due settimane per quelli provenienti da più lontano, alloggiati in appartamenti reperiti dall’Associazione.

“È stato prezioso il coinvolgimento di tutte le anime della famiglia rotariana – ha evidenziato la DGE Fiorella Sgallari, anche lei coinvolta nel servizio nella giornata di sabato 25 giugno – e questo ha permesso ai partecipanti di servire, conoscersi, e impegnarsi in un progetto profondamente rotariano. La partecipazione degli Alumni è stata l’occasione per incontrarsi mettendosi concretamente in servizio”.

Don Tiziano Zoli

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Maratoneti di RC Carpi in pista: 100 km & Rotary for Polio

Si è finalmente disputata la 48^ edizione della “100 Km del Passatore Firenze – Faenza” , la 100 Km di corsa più importante e famosa al mondo, che dopo 2 anni di fermo tecnico causa Pandemia, è tornata alla ribalta con 3282 iscritti.

Due soci del Rotary Club Carpi, Luca Carnevali e Giancarlo Peracchia, l’hanno corsa e portata a termine brillantemente per la 3a volta, associando a questa impresa agonistico-sportiva la raccolta fondi per la Fondazione End Polio Now e portando il valore del Rotary nell’ambito sportivo.

Il service prevedeva “l’acquisto formale” dei Km percorsi da Firenze a Faenza, effettuando un versamento anche simbolico sul c/c del Rc Carpi, al fine di aiutare i due maratoneti ad arrivare a Faenza.

Sono stati raccolti quindi quasi 5.000 euro donati da molti amici e benefattori privati e dai Rotary Club Modena, Mirandola, Brescello, oltre naturalmente a diversi Soci del Rotary Club Carpi, “che ringraziamo di tutto cuore” precisa Luca Carnevali.

“La gara è stata molto dura, considerando le temperature di partenza vicine ai 36 gradi a Firenze, ma il fine ultimo di terminare l’impresa raggiungendo il traguardo con lo scopo di raccogliere fondi necessari affinché bambini, donne e uomini possano ricevere il vaccino della Polio – ha spiegato Carnevali – è stato lo stimolo che ci ha consentito di superare i nostri limiti ancora una volta, gettando il cuore, la mente, lo spirito, oltre la fatica, il dolore e la stanchezza”.

Il versamento è già stato effettuato alla Fondazione Rotary – End Polio Now a Zurigo, con la raccomandazione che possano essere utilizzati prioritariamente per l’acquisto dei Vaccini per l’emergenza Ucraina, dove sono segnalati purtroppo casi di Polio.

Luca Carnevali