Newsletter novembre 2022 – n. 105

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Lettera mensile n. 5 del Governatore 2022-2023 Luciano Alfieri, novembre 2022

Mese della Fondazione Rotary

Carissime amiche e amici,

la storia della lettera di questo mese parte 105 anni fa. Non ho impiegato così tanto tempo a scriverla, ma dobbiamo tornare indietro fino al 1917 per conoscere uno dei più importanti personaggi della storia rotariana: il sesto presidente internazionale, Archibald Klumph. Fu lui infatti, dalla convention internazionale che quell’anno si tenne ad Atlanta, a lanciare l’idea di un Fondo di Dotazione che potesse fare da braccio operativo alla comunità globale dei rotariani. Klumph partì con 26 dollari e 50 centesimi e nel 1928  il nome del Fondo venne formalmente cambiato in Fondazione Rotary con la creazione di un Consiglio di Amministrazione con Klumph primo Chair. E ancora centocinque anni dopo, come ogni novembre, vogliamo ricordare non tanto l’uomo quanto l’eredità che ci ha lasciato, una struttura che è quella della “The Rotary Foundation of Rotary International” grazie alla quale molte delle grandi azioni che il nostro sodalizio ha fatto tra il Ventesimo e il Ventunesimo secolo sono state possibili.

Probabilmente il primo esempio concreto che vi viene alla mente è quello della campagna per la (difficilissima) eradicazione della Poliomielite, che molto spesso funge da emblema dell’impegno globale della Fondazione stessa e dei rotariani. Ma sarebbe decisamente limitante identificare la Fondazione con un solo progetto: dalla fornitura di acqua pulita per aiutare a prevenire malattie causate da acque infettate fino alle campagne contro il bullismo e volte alla creazione di un ambiente sicuro per i bambini, le iniziative locali e internazionali sono innumerevoli grazie anche ai Global e ai District Grants. Basta pensare che ci sono 7 diverse aree di intervento: 6 ormai consolidate da tempo (Alfabetizzazione e educazione di base, Sviluppo economico comunitario, Prevenzione e cura delle malattie, Salute materna e infantile, Costruzione della pace e prevenzione dei conflitti e, infine, Acqua, servizi sanitari e igiene) e una settima – dedicata al sostegno ambientale – introdotta l’anno scorso.

Tutti noi siamo, anche se qualche volta ce ne dimentichiamo, contributori diretti alle attività della Rotary Foundation, ma le vie per fare di più non mancano: sono sufficienti 100 dollari all’anno per essere riconosciuti come partecipanti al progetto “Ogni rotariano Ogni Anno”, 1.000 dollari una tantum per essere Benefattori,1.000 dollari annui per appartenere alla Paul Harris Society, e avviare così anche il percorso per diventare Major Donor. Finanziare la Fondazione significa permetterle di intervenire con i propri progetti in favore dei meno fortunati, e oltre che nella routine rotariana può fare la differenza ricordarsene al momento in cui definiamo il nostro lascito testamentario.

Ma concedetemi una piccola riflessione più in astratto. Come sapete non è affatto un caso che Fondazione, prima ancora che un’istituzione caratterizzata da un fondo patrimoniale destinato a raggiungere nel tempo uno scopo determinato, è una parola che indica la struttura di base di una costruzione, così come la chiamano gli esperti di edilizia e architettura (rispetto a ‘fondamenta’, usato nel gergo comune). In un certo senso, non trovo esagerato dire che la Rotary Foundation rappresenta le fondamenta del nostro essere rotariani, quella base di progettualità, di servizio e di azione rivolta alle comunità umane che attribuisce un senso e un significato al nostro sodalizio. E così come le fondamenta sono spesso realizzate in cemento armato, mi piace ripetere che anche la nostra Fondazione è il “braccio armato” di cui disponiamo per fare del bene nel mondo. Armato, in poco più di un secolo di storia, di oltre 4 miliardi di dollari di finanziamenti, molti dei quali spesi quando il potere d’acquisto del dollaro era molto superiore rispetto a quello odierno.

Su rotary.org, nella pagina dedicata alla Fondazione, vedrete che tra gli obiettivi d’azione ci sono la comprensione internazionale, la buona volontà e la pace migliorando la salute, fornendo un’istruzione di qualità, migliorando l’ambiente e alleviando la povertà. Che significa includere i primi quattro – e non solo quelli – obiettivi di sviluppo sostenibile riconosciuti anche dalle Nazioni Unite nell’agenda che guarda al 2030.

E mentre con le grandi azioni puntiamo alle progettualità pluriennali e pluridecennali, molto più vicino a noi nel tempo – e sempre a proposito della Fondazione – ci tengo a ricordare che sabato 19 Novembre si terranno a Rimini, presso il Cinema Fulgor di felliniana memoria, il Seminario sulla Fondazione Rotary e l’Istituto Di Informazione Rotariana e (SEFR e IDIR, in acronimo). Siete tutti invitati a partecipare.

Il sabato successivo (26), contemporaneamente alla Colletta Alimentare che ci ha visti e ci vedrà sempre presenti in gran numero, a Ferrara si terrà il SEGS (Seminario Gestione Sovvenzioni), momento formativo riservato ai Presidenti Eletti di Club per l’anno 2023-2024 in quanto verrà loro spiegato, al fine di ottenere la qualificazione del Club, come gestire Global e District Grants. Trattasi del primo seminario organizzato dalla DGE Fiorella Sgallari per i propri Presidenti. A Fiorella auguro un buon lavoro e una felice prossima annata rotariana.

Nel mese di Ottobre abbiamo condiviso, con grande entusiasmo, due bellissimi appuntamenti distrettuali.  Il primo “Il Rotary Nutre l’educazione”, tenuto domenica 9 a Bologna, con oltre 330 volontari appartenenti alla grande famiglia rotariana che hanno imbustato cibo per i bambini dello Zimbabwe. Un segno concreto di quanto siamo capaci di fare, tutti insieme, in parallelo a tutto ciò che nel frattempo scandisce l’attività del Rotary. Sabato 22, a Ravenna, si è tenuto un convegno di grande interesse sul Valore della Cultura che ha visto alternarsi al podio relatori di grande livello e di questo ringrazio tutta la Commissione Cultura presieduta dal PDG Adriano Maestri per la progettazione/gestione.

Novembre è un mese nodale nel calendario rotariano, perché segna un momento di progettualità in vista della seconda parte dell’annata, a debita distanza dalle feste e dalle celebrazioni di fine dicembre. Dunque il migliore augurio a tutti voi di essere in prima persona fondamento e fondazione delle progettualità dei vostri Club.

Concludo con un arrivederci a Rimini sabato 19 Novembre e grazie, come sempre, per il tempo che dedicate alla lettura di queste mie parole,

Guastalla, 1 novembre 2022

 

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Chiesa gremita al funerale del PDG Pier Luigi Pagliarani

Una folla di rotariani e di amici, ha presenziato al funerale di Pier Luigi Pagliarani, rotariano del Rotary Club Cesena, Governatore del Distretto 2070 Emilia Romagna-Repubblica di San Marino e Toscana, nell’annata 2011-2012.

Le esequie si sono svolte nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Speranza a Cesena. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da don Gabriele Dall’Ara, già priore dell’Abbazia benedettina di Santa Maria del Monte e amico personale di Pagliarani. Con lui hanno concelebrato il parroco don Walter Edgar Milandu, il rotariano don Piero Altieri e l’ex parroco don Piero Teodorani.

Al termine del rito funebre, a nome di tutti i rotariani presenti è intervenuto il Decano dei Governatori  Pietro Pasini. “A Pier Luigi e alla sua famiglia dobbiamo riconoscenza e affetto per le sue grandi doti umane e professionali. Pagliarani era uno che amava più i fatti delle parole. Dai club del nostro distretto, che allora comprendeva anche la Toscana, seppe tirar fuori il meglio, grazie alla sua giovialità e al suo senso del dovere. È stato un vero rotariano, che ha saputo servire al di sopra di ogni interesse personale. Ha servito la sua famiglia, il suo lavoro e la collettività”.

La moglie Nadia e i figli Elisabetta e Alessandro hanno ringraziato tutti i presenti.

Alla Messa erano presenti i PDG Angelo Oreste Andrisano, Paolo Bolzani, Giuseppe Castagnoli, Adriano Maestri, Maurizio Marcialis, Italo Giorgio Minguzzi, Paolo Pasini, Pietro Pasini, Stefano Spagna Musso, Franco Venturi.  Presenti tantissimi soci dei Rotary Club di Cesena, Cesena-Valle del Savio, Valle del Rubicone, Forlì, Forlì Tre valli, Cesenatico mare. Sull’altare sono stati esposti i labari dei club di Cesena, Forlì e Cesenatico mare.

Il Governatore Luciano Alfieri, il DGE Fiorella Sgallari e il DGN Alberto Azzolini, essendo a Basilea in occasione del Rotary Institute, con rammarico non hanno potuto partecipare al funerale,  ma hanno voluto ricordare con affetto e stima un grande amico rotariano.

* * *

Ecco il discorso con cui il Decano dei Governatori Pietro Pasini ha ricordato Pier Luigi Pagliarani, nel corso della cerimonia funebre svoltasi a Cesena

Mi trovo chiamato  in qualità di Anziano (o Decano) tra i Governatori Distrettuali Emeriti ancora attivi del Distretto 2072 (PDG) a porgere  un estremo saluto al Governatore Emerito Pierluigi Pagliarani.

Entrambi abbiamo svolto il Servizio di Governatore Distrettuale nel precedente Distretto 2070 del Rotary International  allora comprendente la regione Toscana oltre alla regione Emilia Romagna ed alla Repubblica di San Marino., io nel 1997-98, l’amico e Collega Pierluigi nel 2011-2012.

Ad ogni rotariano, oltre al buon carattere e ad una specchiata vita personale e famigliare, è richiesta la disponibilità a considerare ed a svolgere la propria attività professionale e civica non solo come giusto mezzo per l’affermazione personale ma fondamentalmente come servizio volto al miglioramento della qualità della vita di tutte le persone nella Comunità locale ed internazionale.

“Service above self” , Servire oltre l’interesse personale” è il motto ed il proposito dei rotariani, sia  semplici Soci o dirigenti del singolo Club, sia pervenuti ad essere dirigenti dell’ Associazione Internazionale dei Rotary Club o Rotary International.

E Pierluigi, dopo la Presidenza del Club di Cesena (1988-89), è stato eletto dirigente del Rotary International nel ruolo, come ho già detto, di Governatore Distrettuale : e tra i tanti PDG oggi presenti ce n’era qualcun altro, oltre al sottoscritto, che aveva a suo tempo fatto parte della Commissione Distrettuale di Nomina del Governatore dell’anno 2011-2012.

Le qualità personali e professionali, il sostegno e l’affetto di Nadia e di tutti i suoi cari e dei Colleghi toscani ed emiliano-romagnoli hanno consentito al nostro Pierluigi di diventare il Governatore e poi il Past-Governatore Pagliarani, stimato, amato e oggi compianto.

Capace, concreto , diretto e pure discreto, con forte senso della famiglia e dell’amicizia . piaceva agli emiliani per la bonomia ,ai romagnoli per la schiettezza, ai toscani per l’arguzia e lo spirito acuto.

Nei non molti momenti di rilassamento tra le pause degli impegni istituzionali trovava spazio per le sue osservazioni: ad esempio condivideva il giudizio che “ le persone serie non sono quelle che non ridono mai” e in qualche serata serena e su un  piano più alto ed intimo l’ingegnere Pierluigi si dichiarava in sintonia con Kant che esternava la propria meraviglia ed ammirazione per “il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”.

Ed ora, come è efficacemente richiamato nel ricordino commemorativo con la bella e realistica immagine fotografica ,”giunta la sera, è passato con Gesù all’altra riva”.

Sta sicura Nadia, come ho detto ad Alessandro, i rotariani non lo dimenticheranno.

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L’essenza del Rotary a Basilea

Dal 4 al 6 novembre si è tenuto a Basilea (CH), indetto dalla Presidente Internazionale, l’INSTITUTE 2022, un’importante circostanza di vita rotariana e momento di impegno formativo e informativo multizonale (14 Paesi e 66 Distretti) aperto ai rotariani e rotaractiani.

Il tutto è stato anticipato, nei giorni 2 e 3, dal GETS (Seminario di Istruzione per i Governatori Eletti) e dal GNTS (Seminario di Istruzione per i Governatori Nominati), formazione riservata ai prossimi Governatori.

Per il nostro Distretto erano presenti il DG Luciano Alfieri, la DGE Fiorella Sgallari e il DGN Alberto Azzolini oltre al Socio Modafferi del Brescello Tre Ducati.

Il titolo dato all’INSTITUTE di quest’anno, ripreso in presenza dopo il blocco per pandemia, era “OUR FUTURE IS NOW”, titolo che racchiude in sè tutto quanto “immaginabile” e “sognabile” da parte del Rotary e dai rotariani e rotaractiani.

L’avvio della manifestazione, tenutasi alla presenza della RIP Jennifer Jones, di Mark Maloney PRIP & Trustee e Emma Groenen, End Polio Now Zone Chair, ha riguardato la Rotary Foundation (motivation, Polio, Technical Cadre Foundation). Successivamente il convegno è stato suddiviso in aree di interesse, in particolare: Ambiente, Salute di Madri e bambini, Pace e futuro del Rotaract.

Molte le informazioni e gli spunti usciti dalle aule che si occupavano dei quattro temi.

Al termine del convegno il Board Director e Co-convener, Alberto Cecchini, ha annunciato che in prossimo Institute si terrà in Italia, e più precisamente a Roma, dal 15 al 17 Settembre 2023.

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Convegno di Ravenna: la cultura e il suo valore

Ci fu un tempo in cui un Ministro della Repubblica disse che “con la cultura non si mangia”. Con questa citazione Adriano Maestri ha introdotto i lavori del convegno “Il valore della cultura”, organizzato a Ravenna dal Distretto 2072 Rotary Emilia Romagna e Repubblica di San Marino, con relatori di altissimo livello. Ed ha poi aggiunto: “Quando il Governatore Luciano Alfieri mi ha proposto la Presidenza della Commissione Cultura ed in particolare la realizzazione di un Convegno sul tema, la prima domanda che mi sono fatto era: quale cultura? Il campo è talmente ampio e nel nostro paese non c’è espressione riconducibile alla cultura che non sia ben manifestata. La mia attività mi ha consentito di verificare, che nei territori ricchi di eventi culturali e di investimenti in questo ambito, il territorio cresce più di altri anche dal punto di vista economico, la collaborazione fra persone migliora e migliora quindi anche la socialità. Il tema quindi poteva essere Il Valore Della Cultura, da trattare non dal punto di vista teorico, ma portando esempi concreti, così come era importante chiedersi perché ciò accade”.

Prima del via ai lavori, la giornata era stata aperta dal Governatore Luciano Alfieri, e quindi dai saluti della DGE Fiorella Sgallari, del DGN Alberto Azzolini (collegato in streaming), del presidente di RC Ravenna Maria Letizia Marini (mentre in chiusura i saluti erano del presidente di RC Ravenna Galla Placidia, Massimo Natali) e dell’assessore Fabio Sbaraglia. Presenti in sala o collegati in streaming numerosi PDG, rappresentanti del Comune e di Associazioni culturali, le direttrici del Conservatorio e dell’Accademia di Belle Arti.

La carrellata degli interventi è stata tutta volta a dimostrare l’infondatezza di quell’assunto e anzi che la cultura genera ricchezza e quando ben gestita, anche valore per le economie locali. E questo è tema fondante non solo per il nostro territorio, ma anche per il nostro tempo.

Ma come si misura in termini economici la ricaduta di una offerta immateriale?

Il convegno ha proposto in questo senso alcune esperienze di successo, e i suggerimenti per quelle di insuccesso dell’Assessore Felicori.

Intanto bisogna capire perché l’uomo è stimolato alla conoscenza e ama la bellezza.

Claudio Widman è partito dall’albero della conoscenza al centro del Paradiso Terrestre, passando per il Prometeo incatenato di Eschilo, che dona agli uomini non solo il fuoco, ma proprio la cultura come conoscenza piegata all’utilità del vivere.

Gianfranco Marchesi ha trattato dell’ evoluzione dal QIntellettivo al QEmozionale, stabilendo che “la bellezza è insita nel cervello” e “l’arte è la comunicazione intersoggettiva della bellezza”. La Bellezza salverà il mondo, ma noi dobbiamo preoccuparci di salvare la bellezza, come uomini del Rinascimento.

Da queste premesse, per cui fare dono della cultura è fare dono della sete, il Convegno è passato alla disanima di eventi positivi, quali il Ravenna Festival: 250milioni di euro di contributi nel tempo, un milione e mezzo di spettatori in questi 33 anni, un centinaio di luoghi recuperati all’utilizzo per spettacoli dal vivo non a quello dedicati, e da considerare anche che uno spettatore su quattro, viene dall’Europa.

Le Grandi Mostre del Sand Domenico a Forlì hanno cambiato in questi 17 anni la percezione ed il vissuto della città. 1,5 milioni di visitatori, con una media pre-Covid di 100mila a mostra, il restauro di 1300 opere, 5200 opere in mostra, e soprattutto un ritorno medio in città dai 2 ai 3 euro, per ogni euro  investito dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì sulle mostre.

L’esperienza di Parma invece non si basa sul grande evento, ma su un nuovo modello di collaborazione Pubblico-Privato, che diventa fattore moltiplicatore perché replicabile. Esempio l’esperienza di “io ci sto!” che ha raccolto decine di imprese le più diverse, che poi si è evoluto in “Imprese Aperte”: è il valore dello stringere il rapporto con le Aziende che ha portato creatività e innovazione. Il medesimo valore che ha consentito a Parma di vincere la candidatura a Capitale Italiana della Cultura con oltre 1500 eventi realizzati nel 2019-2021 con oltre 800 partner fra enti pubblici e privati, con un importante Social Return of Investment.

Disseminazione simile, ma sul fronte del sapere, è quella che caratterizza il Festival della Filosofia di Modena.

Collegata in videocall, perché in Nuova Zelanda, Evelina Christillin ha raccontato l’evoluzione di Torino da quando “l’automobile uccise la cavalleria” a quando il turismo e la cultura affiancarono l’automobile, con la trasformazione della città attivata dalle Olimpiadi. C’è l’esempio virtuoso dei molti luoghi allora costruiti e oggi riusati per altri eventi, come per il Salone del Libro o quello del Gusto, o ora gli ATP di tennis. E poi l’altro esempio virtuoso del Museo Egizio con un bilancio di 13milioni di euro, di cui appena 800mila di contributi pubblici, e però sostanzialmente in pari.

“Ma chi l’ha detto che la cultura deve essere un costo?” ha chiesto l’Assessore Felicori. Chi decide considera ancora normale che con la cultura ci si debba rimettere…e invece ci vuole una rivoluzione imprenditoriale: un museo, un teatro è una azienda che non è tenuta a fare profitti ma è tenuta a fare quadrare i conti. “Efficienza” oggi è ancora una parola bandita, ma non deve essere più così, ha concluso Felicori.

Gli esempi relazionati al Convegno, sono campioni in questa direzione, ha concluso Maestri, riassumendo in tre concetti la conclusione dei lavori: coinvolgimento del territorio, inclusione e pubblico+privato.

Gian Piero Zinzani

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Sanità e World Polio Day, nove Club insieme

Il dottor Francesco Canova di Schio (Vicenza) diceva che “Il futuro va costruito guardando più in là”. Da questa convinzione nacque nel 1950 “Medici per l’Africa – Cuamm”.

Di Cuamm e dell’argomento sanità nel continente africano e dell’operazione del Rotary Polio plus si è parlato martedì 25 ottobre in un interclub promosso dal Rotary di Forlì -tradizionalmente legato ad eventi importanti sul tema- ora presieduto da Filippo Cicognani. La serata si è tenuta in concomitanza del World Polio day (24 ottobre), al quale i club del Distretto 2072 hanno risposto con iniziative mirate, declinate su vari fronti, e ancora più importanti, visto il subdolo e impensabile ritorno di casi di polio, a New York e Londra.

Alla serata, che aveva il patrocinio del Distretto 2072, hanno dato la loro adesione anche i club di Cesena, Cesena-Valle del Savio, Valle del Rubicone, Cesenatico mare, Cervia-Cesenatico, Forlì Tre Valli, Faenza e Castelbolognese. Tra i numerosi ospiti erano presenti il Governatore dell’annata 2020-2021 Adriano Maestri e gli attuali Assistenti del Governatore Gianluca Ginestri e Tiziana Casadio.

In apertura il socio Salvatore Ricca Rosellini ha ricordato l’impegno di tutto il Rotary nella battaglia per l’eradicazione della polio nel mondo. Un lavoro che ha visto in prima fila anche i club della Romagna fin dagli anni ’80.

Don Dante Carraro direttore attuale di Cuamm, ha descritto in numeri l’attività di quest’ultimo: 23 ospedali, 123 distretti sanitari, tre scuole per infermieri, oltre 1100 strutture sanitarie, una università, 43 i Paesi di intervento. “Il nostro obiettivo – ha detto il medico-sacerdote specializzato in cardiologia, classe 1958, padovano di nascita – è tutelare e promuovere la salute della popolazione africana. Al centro del nostro interesse ci sono le mamme e i bambini. Ci interessa l’Africa subsahariana, l’Africa nera, non quella del nord o quella ricca del sud”.

Non cresce mai il continente africano? si è chiesto poi a voce alta, cogliendo un’obiezione diffusa. “Nessuno racconta mai dell’Africa che aiuta l’Africa. Oggi la maggior parte dei nostri medici viene dai paesi limitrofi, formati nelle nostre scuole.

Poi, a seguire, la confessione, che è anche un impegno per ogni singolo rotariano: “Nel mio piccolo voglio rispondere ai grandi problemi del mondo – ha aggiunto il sacerdote. Sapete che significa vedere un bambino morire di tetano? Gli si bloccano tutti i muscoli facciali. Sembra che ti sorrida, invece muore soffocato”. Arriva la decisione della vocazione, di dare tutto per placare il disagio che avvertiva quel giovane inquieto. “Se posso spendere la mia vita per uno di questi bambini, lo voglio fare.

Da qui la richiesta di aiuto per i giovani da formare. Per dare una speranza a loro e ai loro Paesi. Argomento quanto mai attinente anche alla Polio e alla sua eradicazione.

Francesco Zanotti

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Rotary & CAV: giovani mamme, future parrucchiere

Ecco un altro progetto che viene realizzato con i fondi dell’annata rotariana 21-22 dedicata, in particolar modo, al tema “Empowering girls”.

In collaborazione ancora una volta, con i Centri di Aiuto alla Vita, in questo caso il CAV di Imola, a fine ottobre è iniziato il progetto “Corso parrucchiera per ragazze”.

È un corso che diventa un’occasione per abbattere un tabù, una visione per la quale una mamma, con un bimbo piccolo di cui occuparsi, non possa dedicarsi anche alla sua crescita personale, oltre che a quella del suo bambino. Questo l’obiettivo dell’iniziativa, un aiuto che intende essere inclusivo e di inserimento di giovani mamme nel mondo del lavoro.

Il corso si comporrà di sei incontri settimanali, che coinvolgeranno in totale 11 ragazze di cui 3 con bimbi nati da pochi mesi e ancora in allattamento. Tutto è stato pensato per permettere alle ragazze di partecipare con serenità al corso, a partire dagli orari, dai trasferimenti e dall’ organizzazione dei figli.

Si svolge a Faenza nel salone Moda Capelli Più. La prima “lezione” è stata coinvolgente e divertente.  Mirella, responsabile del salone, con estrema professionalità, ha insegnato i segreti del lavaggio dei capelli. Si sono ben destreggiate le tre mamme con neonati tra allattamento e apprendimento della tecnica, in un clima professionale e allo stesso tempo famigliare.

Il corso terminerà il 6 dicembre con un piccolo “esame di fine corso” in cui verrà rilasciato un attestato che potranno utilizzare per proporsi nel mondo del lavoro.

Tiziana Casadio

07

Forestazione urbana: RC Sassuolo scende in pista

Tra i progetti a tutela dell’ambiente, quelli che puntano alla forestazione urbana, riportano il verde in città, riducono’ gli impatti negativi sull’ ambiente e favoriscono una miglior qualità della vita per i cittadini.

Il Rotary Club Sassuolo ha raccolto questa sfida per un service ad hoc ed è entrato nel merito, comprendendo che alla base dei progetti di riforestazione urbana, non c’è solo un’azione di reinserimento puntuale del verde, bensì la volontà di attuare piani e programmi sistematici e strutturati, che vedono il territorio nella sua totalità e complessità.

Ogni intervento “verde” deve essere inserito nel territorio e collegato con il contesto.

Non si può trascurare il fatto che una città per “vivere” ingloba risorse ed energia, restituendole poi all’ambiente sotto forma di rifiuti, inquinamento e consumo di suolo. Anche se rappresentano pochi punti percentuali dell’intero territorio mondiale, sono la causa di più del 70% delle emissioni di gas serra, di più del 60% del consumo di energia e dell’innalzamento locale delle temperature per l’effetto isola di calore.

Il verde può essere un’ottima soluzione per mitigare tutti gli effetti negativi riconducibili ad una crescita incontrollata e non pianificata delle città, in quanto migliora la qualità dell’aria, si valorizzano gli spazi pubblici urbani, si riduce l’effetto isola di calore e si tutela la biodiversità urbana.

Le piante, per natura, sono in grado di assorbire CO2 e depurare l’aria circostante da diverse sostanze inquinanti. Sono degli strumenti che l’ambiente ci offre per mitigare il microclima e l’impatto delle emissioni clima-alteranti, eccessivamente alto in città.

La fotosintesi clorofilliana permette alle piante di assorbire anidride carbonica e immettere nell’aria nuovo ossigeno, le foglie delle piante assorbono e degradano le molecole inquinanti (come monossido di carbonio e ozono) e fungono da filtro per le polveri sottili.

Partendo da tutte queste consapevolezze, il Rotary Club di Sassuolo ha messo al Centro dei Service per l’Annata 2022-2023 un progetto di piantumazione, finalizzato a migliorare la sostenibilità del territorio della ceramica.

Il progetto prevede alcune fasi. Partendo dalla necessità di condividere il progetto con le autorità politiche locali, è stato individuato il Comune di Fiorano, che ha accettato e si è impegnato ad identificare un’area del territorio adatta alla nascita di un bosco: il Parco Vittime delle Foibe. Il secondo passaggio è quello di scegliere concretamente l’area idonea alla piantumazione, all’installazione del sistema per l’irrigazione del suolo, alla piantumazione delle piante.

Inoltre è previsto un evento pubblico da tenersi a fine novembre, in contemporanea alla presentazione ed all’ avvio del Progetto Piantumazione.

Ma in altro passaggio importante sarà la promozione e la sensibilizzazione delle Aziende del Territorio alle Tematiche dell’Inquinamento Ambientale.

Emilio Galavotti

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Una lectio aperta al pubblico sui giovani e la pandemia

Il Rotary Vignola Castelfranco Emilia Bazzano, il Rotary Castelvetro Terra Dei Rangoni e il Rotary L.A. Muratori hanno offerto alla cittadinanza un evento di paternariato tra il FestivalFilosofia e il Rotary Club, che ha visto protagonista la Lectio del Dott. Matteo Lancini.

Erano presenti il Sindaco di Vignola Emilia Muratori, il Vice sindaco Anna Paragliola, la Vice presidente della Fondazione di Vignola Graziella Nardini, il Presidente del Consorzio Festival della Filosofia Anselmo Sovieni nonché il Direttore scientifico del Festival della Filosofia Daniele Francesconi ed i presidenti del Rotary Vignola Castelfranco Emilia Bazzano Andrea Cuoghi, il Presidente di RC Modena Enrico Lupi,  Cristiana Ferrari presidente del Rotaract Strada dei Castelli e l’assistente del Governatore Eugenio Boni.

Il Prof. Matteo Lancini è psicologo e psicoterapeuta, nonché Presidente della Fondazione Minotauro di Milano, insegna presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano- Bicocca e presso la facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano. Si occupa della condizione giovanile e delle dinamiche dell’adolescenza, anche in relazione all’impatto dell’esperienza pandemica.

E’ infatti quest’ultimo  il tema trattato nella Lectio, che si è svolta presso la Rocca di Vignola – Sala Dei Contrari, dal titolo “La condizione giovanile nel dopo pandemia. Tra vita offline e nuove tecnologie.”

Il professor Lancini in forza della propria esperienza di psicologo e psicoterapeuta,  ha catalizzato l’attenzione di tutti i presenti delineando in modo chiaro ed innegabile l’effettivo ritratto dei nostri giovani e giovanissimi ed il rapporto tra loro e gli adulti, non sempre facile.

Il Prof. Lancini ha inoltre indicato suggerimenti circa la strada da percorrere per svolgere al meglio il ruolo di genitori, smettendo di guardare gli adolescenti senza vederli, ma magari provando anche ad identificarsi con l’altro e quindi anche con i nostri figli, che stanno cercando di realizzarsi all’interno di un mondo creato dagli adulti, in un periodo di cambiamenti, di separazione, di accettazione di un nuovo corpo.

Ha affrontato anche la crisi dei valori, di come è cambiata la famiglia, della società del narcisismo, della madre virtuale, del padre assente. Una formidabile formazione per genitori e adulti.

Il dibattito si è poi prolungato durante la serata, che lo ha visto ospite del Rotary presso il Ristorante Old River di Vignola, dove il numero delle autorità presenti si è incrementato in quanto abbiamo avuto il piacere di ospitare Il Generale di Brigata nonché Comandante dell’Accademia militare di Modena Davide Scalabrin ed il Tenente Colonnello in forze presso l’Accademia Militare di Modena Paolo La Fiosca.

Andrea Cuoghi

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Ambiente: centraline meteoclimatiche e spot no plastica al cinema

Due progetti originali, a tema ambiente, sono stati messi a punto dal  Rotary Club di Ravenna per l’annata 2022/23. Si sviluppano in ambiti diversi, entrambi molto interessanti. Il primo che si chiama Tecla  (Territorio e Clima Locale Ravenna),  prevede la messa a punto nel territorio ravennate,  di una integrata e standardizzata rete locale di osservazioni e monitoraggi utili a migliorare le conoscenze e la definizione di un “Profilo meteoclimatico di scala locale”.

Come si sviluppa? Con una prima distribuzione di materiale informativo e una breve formazione sui kit operativi per un selezionato insieme di istituzioni scolastiche (all’ incirca una decina distribuite a Ravenna, Lugo e Cervia) e per alcuni cittadini interessati a condurre osservazioni sul tema.

Le scuole medie e superiori saranno dotate di centraline meteoclimatiche standardizzate, che registreranno ed evidenzieranno sia valori medi,  che quelli estremi , anche nel caso di fenomenologie tipo grandine, piogge e nubifragi. Le centraline verranno integrate con una apposita strumentazione, studiata e realizzata da tecnici Aqua‐CER. Molto più numerosi e opportunamente distribuiti, saranno invece i monitoraggi che, oltre ad una serie di singoli o gruppi di agricoltori, potranno coinvolgere un certo numero di cittadini, in grado di assicurare un sistematico impegno in termini di misura, circa frequenza ed intensità di piogge e grandine.

Al termine dei monitoraggi si organizzeranno eventi pubblici divulgativi a livello di cittadinanza e associazionismo per contribuire a migliorare le conoscenze, il dialogo e la sensibilizzazione e l’informazione su possibili impatti, rischi e opportunità relative.

Il progetto prevede la collaborazione di CIFLA (Centro per l’Innovazione Fondazione Flaminia), del CER (Canale Emiliano Romagnolo‐ Acqua Campus); del CBR (Consorzio di Bonifica della Romagna), del Dip. Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Bologna; del FAI – Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Ravenna; e del Comune di Ravenna.
Il Rotary Club Ravenna acquisterà centraline per una cifra pari a 7000 euro e collaborerà nei processi di divulgazione dell’iniziativa.

Il secondo progetto si svolgerà con una campagna di sensibilizzazione forte, contro l’abbandono delle plastiche in mare, mediante uno spot Rotary che sarà diffuso presso il CinemaCity, la più importante multisala cinematografica di Ravenna.

Allo scopo è stato utilizzato un cortometraggio voluto dalla Commissione Ambiente del Distretto 2072 nell’annata 2020/2,  nella quale era governatore Adriano Maestri, realizzato dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Il cortometraggio è stato compresso in un minuto e arricchito da sottofondo musicale,  speakerato in modo tale da rendere chiaro il messaggio, compreso l’impegno che il Rotary svolge per salvaguardare l’ambiente.

Lo spot verrà programmato per tutto il mese di dicembre prima degli spettacoli,  e avrà quindi una diffusione e una visibilità davvero importanti.

Maria Letizia Marini

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Due Rotary per la salute orale dei bambini down

Un service importante ha preso il via grazie al Rotary Club Bologna Sud e a R.C. Bologna.

Il titolo del service è “Promozione della salute orale” ed ha sostenuto la ricerca per una corretta pulizia dentale nei bambini con Sindrome di Down – SD.

È stato attivato in collaborazione con il Dott. Cor­rado Bondi (Presidente Ordine de­gli Odontoiatri di Bologna) e con la Prof.ssa Gabriela Piana (Respon­sabile del Servizio di Assistenza Odontoiatrica per Disabili in età evolutiva della Clinica Odontoia­trica del DIBINEM), ideatrice del progetto.

Il past president di RC Bologna Sud, Antonio Delfini, il 18 luglio scorso ha partecipato alla ce­rimonia di laurea della dottoressa Miriana Natali, che ha condotto questo studio.

La ricercatrice bolognese, partendo dalla letteratura scientifica e dall’esperienza clinica che hanno evidenziano l’ impatto significativo della salute orale, sulla vita delle persone con SD, ha condotto uno studio approfondito ed innovativo sui problemi causati dalla malattia cariosa, partendo dai seguenti aspetti: il bambino prova dolore; la mamma ha sentimenti di colpa e preoccupazione; all’interno della famiglia si generano conflitti nell’organizzare le cure; quali tipi di intervento eseguire.

La ricerca della neo dott.ssa Miriana Natali è stata presentata anche al V Convegno Scientifico Nazionale, organizzato dal prof. Nitsch, dell’università Federico II di Napoli, con il titolo “Salute orale in SD e qualità di vita del bambino e del suo nucleo familiare”.

“I nostri obiettivi – racconta la dott.ssa Natali – sono quelli di promuovere stili di salute orale, inserendo il bambino in un percorso dedicato; di evidenziare la possibilità che un miglioramento degli stili di salute orale, possa interferire in senso positivo sull’autostima del bambino, sui suoi rapporti interpersonali, in particolare in famiglia, e sulla sua scolarizzazione; di ridurre, infine, le assenze scolastiche che causano ai bambini, minori opportunità di socializzazione”.

Per poter raggiungere questi obiettivi, la ricerca, che ha condotto poi alla tesi di laurea, ha studiato metodologie di intervento sulla salute orale dei bambini e sulla loro effettiva volontà di ‘lavarsi i denti’ in modo corretto, ogni giorno.

“Come Rotary – raccontano i soci – abbiamo garantito la strumentazione per la corretta salute orale ed abbiamo stampato il materiale grafico e formativo per i bambini, con disegni e diplomi finali. Il progetto è giunto proprio nel periodo del Covid e questo ha reso ancora più utile il materiale prodotto, in quanto i bambini erano isolati a casa, senza possibilità della convivenza scolastica, coì importante per loro”. La sindrome di Down è la causa più frequente di disabilità intellettiva al mondo, ma questa disabilità può essere di grado diverso. Questo elemento non significa che le persone con sindrome di Down non possano raggiungere livelli anche elevati di autonomia. Infatti sono sempre più numerosi e noti gli esempi di ragazze e ragazzi, donne e uomini con la sindrome, che riescono a condurre una vita molto autonoma, lavorando ed uscendo con gli amici.

Gianluigi Pagani

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Rotary per la vita: defibrillatori nelle scuole

In una società dove, sempre più spesso, l’individualismo ha il sopravvento sull’altruismo, è significativo ed estremamente importante un progetto che ha come obiettivo la diffusione della “cultura del soccorso”, intesa nella sua accezione più ampia, volta a promuovere la diffusione e la conoscenza del funzionamento di eccezionali macchine salva – vita, quali i defibrillatori, ma, ancor prima, la sensibilizzazione dei futuri protagonisti del mondo, i nostri figli, ai concetti di solidarietà, fraternità e mutuo soccorso.

I Club Rotary di Ferrara e Ferrara Est hanno pertanto deciso di unirsi nell’obiettivo comune di realizzare un progetto di ampia portata e di alto impatto sulla comunità, sempre più internazionale, dei giovani studenti delle scuole medie superiori di Ferrara.

L’arresto cardiaco colpisce chiunque, senza preavviso, senza tener conto di età, sesso, razza o condizione sociale; nel giro di pochi secondi, la persona colpita da arresto cardiaco perde i sensi e, in un periodo che varia tra i 4-5 minuti l’organismo consuma la sua riserva di ossigeno: oltre i 10-15 minuti la morte da apparente diviene definitiva. Solo una terapia d’urgenza immediata, mediante l’ausilio di un defibrillatore può evitare tale tragica conseguenza.

Il progetto, che nella sua declinazione finale ha lo scopo di sensibilizzare e combattere la morte da arresto cardiaco, rientra pienamente tra le aree di intervento del Rotary e, come tale, si candida ed ambisce ad accedere alle “sovvenzioni globali” messe a disposizione della Rotary Foundation per realizzare i seguenti obiettivi: dotare ogni scuola media superiore di Ferrara di – almeno – un defibrillatore semiautomatico; formare attraverso corsi BLS-D (Basic Life Support-Defibrillation) – almeno – cinque insegnanti per ogni plesso scolastico; mantenere in efficienza i defibrillatori nel tempo attraverso un adeguato programma di Assistenza e Manutenzione; diffondere tra i giovani i più alti principi dal Rotary tra cui, prima su tutti, la cultura della solidarietà e, conseguentemente, anche del primo soccorso.

Marco Linguerri e Antonio Frigatti