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Entusiasmo, energia, fiducia nel potercela fare e voglia di unirsi insieme per raggiungere un obiettivo comune: contribuire alla lotta contro la SLA, la Sclerosi laterale amiotrofica.
E’ così che i ragazzi del Rotaract del Distretto 2072, per fare qualcosa di concreto contro questa terribile malattia hanno organizzato una giornata all’insegna dell’amicizia e della solidarietà. Erano sette i club presenti, tutta la zona Romagna al completo: Cesena, Forlì, Faenza, Imola, San Marino, Rimini, Riccione Cattolica, Ravenna, Lugo, insieme per un super Ice Bucket Challange che in termini pratici si è tradotto in una donazione di 700 euro a favore dell’operazione Sollievo, il progetto grazie a cui AISLA cerca di sostenere la famiglie che devono affrontare la terribile malattia.
E’ proprio grazie alla generosità di ogni singola persona che si affidano le persone che lottano ogni giorno contro la SLA, una malattia della quale non si conoscono ancora ne cause ne possibili cure.
Loro ci credono, si impegano e non mollano!!! Un giovane esempio che trasuda speranza e fiducia..goccia dopo goccia si arriva al mare. Condividiamo e contribuiamo!
Maria La Mela
Delegato Rotaract zona Romagna
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Era un successo annunciato e le previsioni si sono regolarmente verificate: la Lectio Magistralis o Lectio Rotary con Alessandro Baricco, autore, sceneggiatore, uomo di cultura, che si è svolta venerdì 12 settembre all’interno del Festival della Filosofia, ha richiamato migliaia di persone che si sono radunate in piazza Grande a Modena, riempiendola completamente.
All’evento supportato dai Rotary Club del Gruppo Ghirlandina (RC Carpi, RC Castelvetro di Modena Terra dei Rangoni, RC Frignano, RC Modena, RC Modena Muratori, RC Mirandola, RC Sassuolo, RC Vignola Castefranco Emilia Bazzano) erano presenti: il Governatore del nostro distretto Ferdinando del Sante, il Governatore designato 2016-2017 Franco Venturi, oltre ai presidenti 2014-2015 dei Rotary Club del Gruppo Ghirlandina, l’assistente del governatore Clemente Ingenito, Davide Guidi che lo scorso anno si fece promotore della partecipazione al Festival dei club modenesi con Paolo Stabellini, oltre ad un cospicuo gruppo di rotariani.
Il tema della Gloria che ha caratterizzato l’edizione 2014 del Festival, è stato svolto da Baricco attraverso la figura di Achille, che aveva trattato nel suo lavoro “Omero, Iliade”.
“Achille è l’invincibile, il forte, l’indomabile, il bello, il semidio” ha detto Baricco, iniziando il proprio intervento, mentre dietro di lui, sullo schermo gigante, si proiettava a spot ed in momenti prestabiliti, il logo dei Rotary Club Ghirlandina. “L’Iliade e l’Odissea erano una sorta di enciclopedie che contenevano delle nozioni da tramandare. Achille era depositario di alcuni “strati” del sapere, uno dei quali era legato alla gloria, base della civiltà della sua epoca. Achille poteva scegliere tra una lunga vita senza gloria, o una morte prematura ma gloriosa e ovviamente scelse quest’ultima opzione, perchè il senso della vita era quello di essere ricordato dopo la morte” Facendo paragoni tra Achille, Don Giovanni, Achab di Moby Dick, Dracula, Baricco ha trovato punti in comune tra personaggi creati in epoche diverse, uniti tuttavia da alcuni elementi comuni, come il magnetismo e l’energia “terrorizzante”.
Con immediatezza e calore, Alessandro Baricco ha saputo coinvolgere profondamente il pubblico presente, viaggiando attraverso un percorso alla scoperta di Achille, del suo concetto della gloria, della dignità del guerriero che arrivò a rifiutare la battaglia. Ed ecco la famosa ira di Achille, così funesta da indurre Ulisse a chiedergli di abbandonarla, di riprendere le armi e di accettare i doni di Agamennone, compresa Briseide che gli aveva donato in precedenza, per poi tenerla per sé.
A proposito dell’evento, Ferdinando del Sante, Governatore del Distretto Rotary 2072 ha dichiarato: “Uno straordinario personaggio come Alessandro Baricco, è stato un magnifico interprete del principio rotariano del promuovere e sostenere ogni attività culturale per migliorare l’intesa e la comprensione tra gli uomini”
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Il Multi-Club Workshop 2014, un incontro da favola! Favoloso il paesaggio delle isole del Golfo di Napoli, favolosi il clima, il mare, le grotte e le colline rigogliose cosparse di ville bianche e colorate. Favolosa soprattutto l’organizzazione del Rotary Club Isola d’Ischia per l’accoglienza degli oltre 60 partecipanti, per il seminario e per le gite attorno a Ischia, a Capri e alla splendida tenuta del socio Benedetto Migliaccio.
Al loro arrivo a Napoli, partecipanti e accompagnatori provenienti da altre regioni o dall’estero sono stati accolti alla stazione o all’aeroporto e imbarcati sull’aliscafo, meta l’Hotel Continental Terme. Anche in occasione delle gite, tutti i partecipanti sono stati “scortati” con grande disponibilità e simpatia.
La cena di gala di sabato 6 settembre è stata anche l’occasione per il rituale scambio di doni ed è servita a sbloccare tutti i convitati, giovani e meno giovani, che dopo cena si sono lanciati in danze molto movimentate. Poi Brana da Belgrado e Saverio da Manfredonia hanno completato la festa cantando alcune canzoni italiane.
Il seminario si è svolto sabato 6 settembre 2014. Hanno partecipato 43 rotariani in rappresentanza di 24 club, 9 distretti e 5 nazioni: Italia, Macedonia, Russia, Serbia e Svezia.
Christopher Hayes, Past President del RC Malmö International (D 2390 – Svezia), moderatore della mattinata, ha sottolineato l’importanza dei sette seminari precedenti che hanno permesso la realizzazione di 20 progetti per un importo di circa 800.000 dollari. Il Presidente del RC Isola d’Ischia, Antonio Starace si è detto felice di poter condividere un’esperienza internazionale che riconosca il “potere” del Servizio aldilà delle nazionalità. Ha espresso inoltre il suo sogno di diventare partner di altri club internazionali per poter realizzare tante azioni per aiutare gli altri.
E questo MCW gli ha offerto proprio questa opportunità. Nel suo saluto di benvenuto il Sindaco di Ischia, Giuseppe Ferrandino, si è detto onorato di poter rivolgersi ad un’assemblea di Rotariani provenienti da vari paesi europei, tanto più che il Rotary ha già effettuato molti service per la comunità locale.
Ha anche auspicato che, grazie a questo incontro, il nome di Ischia venga diffuso ancor di più nel mondo. E’ quindi intervenuto per un breve saluto Andrey Ibragimov, DG 2014-2015 del D 2220 (Russia Occidentale). Nel suo intervento, Vigor Maji, DG 2014-2015 del D 2483 (Serbia & Montenegro) ha sottolineato il grande impegno dei club del suo distretto nell’aiuto alle comunità locali in difficoltà.
Questo impegno è stato particolarmente intenso durante le inondazioni che nello scorso maggio hanno semidistrutto una parte del territorio della Serbia, a sud-ovest di Belgrado. Impegno che continuerà con la realizzazione del progetto proposto dal rappresentante del RC Beograd Skardalija.
Quindi Paolo Pasini, DGE 2015-2016 del D 2072 (Emilia Romagna e Repubblica di San Marino), ha salutato calorosamente i presenti e ha riportato il messaggio sul Rotary e i giovani di Ferdinando Del Sante, DG 2014-2015 del D 2072, impossibilitato a presenziare.
Ha citato infatti la 10° edizione della competizione automobilistica svoltasi nei pressi di Parma e riservata a vetture monoposto progettate e interamente costruite dagli studenti universitari laureandi o neo-laureati in ingegneria delle università di 22 nazioni. Partendo da questo evento, quest’anno il D 2072 lancerà un bando di concorso per start up innovative. Branalba Radovic, Past President 2012-2013 del RC Beograd Centar, ha parlato della stretta collaborazione tra il D 2483 (Serbia e Montenegro) e il D 2072. Dal 2012 i club dei due distretti hanno realizzato o stanno realizzando ben quattro progetti umanitari e 2 borse di studio per un importo complessivo di 380.000 dollari.
Prima della pausa caffè è intervenuto Gianpiero Lugli, Past President 2013-2014 del RC Carpi. Gianpiero ha mostrato, tra l’altro, una tabella dove sono evidenziati tutti i principali progetti realizzati dai Rotary club dell’Area Ghirlandina (Modena), anche in collaborazione con la Fondazione Rotary, nella zona colpita dal terremoto del maggio 2012. Ben nove progetti, per un importo che supera gli 860.000 dollari.
Tra queste iniziative, il Palarotary, un edificio da 460.000 dollari; “Innoschool”, una Sovvenzione Globale da 77.000 dollari per la fornitura di attrezzature informatiche moderne all’Istituto Luosi di Mirandola; “La Lucciola”, una Sovvenzione Globale da 133.000 dollari per la ristrutturazione di un piano di un edificio per l’inserimento nella vita sociale e produttiva di giovani disabili, mediante l’apprendimento delle tecniche di produzione dell’aceto balsamico.
La seconda parte della mattinata è stata dedicata alla presentazione dei progetti. Leonardo de Angelis, ideatore e coordinatore del MCW, nonché Presidente della Commissione Fondazione Rotary del D 2072, ha spiegato perché quest’anno il titolo del seminario è Progetti per la Pace. Nonostante il perdurare di una situazione molto degradata a livello mondiale, noi crediamo di dover aumentare il nostro impegno per un’azione costante a favore della pace. I progetti umanitari e le borse di studio sono certamente due fattori che possono contribuire decisamente al miglioramento dei rapporti interpersonali e internazionali. Quindi ha mostrato un quadro riassuntivo dei cinque progetti che i rappresentanti dei club sponsor hanno poi presentato in dettaglio. Eccoli:
1. Iniziativa per la Sicurezza Alimentare e la Sopravvivenza delle popolazioni colpite dal maremoto dell’autunno 2012 a Haiyan nelle Filippine – 48.000 dollari. Presentato da Christopher Hayes – RC Malmö International (D 2390).
2. La tecnologia della stampante 3D a scuola e sul lavoro – 81.500 dollari. Presentato da Andrea Paolo Rossi – RC Cesena (D 2072).
3. Fornitura di attrezzature informatiche moderne a 3 istituti scolastici danneggiati dalle inondazioni a Obrenovac in Serbia – 103.000 dollari. Presentato da Milorad Zecevi – RC Beograd Skardalija (D 2483).
4. Borsa di studio per un Master in Microeconomia presso la Florida State University – Tallahassee – Florida – USA – 44.000 dollari. Presentato da Giuseppe Berardo – E-club D 2072.
5. Fornitura di attrezzature per l’assistenza sanitaria e sociale a bambini nati con patologie genetiche – Mosca – Russia – 54.000 dollari. Presentato da Philippe Cohen, RC Moscow International (D 2220).
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, il moderatore Andrey Ibragimov, DG 2014-2015 del D 2220, ha chiesto a ciascun rappresentante di presentarsi. Ha poi illustrato il messaggio del Presidente Internazionale Gary C.K. Huang. Quindi Velimir Stefanoviĉ, IPDG 2013-2014 del D 2483 ha sollecitato tutti i Rotariani a occuparsi soprattutto dei giovani. Da parte sua Osvaldo Campari, PDG 2006-2007 del D 2041 (parte della Lombardia) ha elogiato questo tipo di iniziativa che evidenzia il Rotary del fare.
Leonardo ha poi invitato i presenti alla “Borsa dei Progetti”, cioè a formare gruppi di lavoro per approfondire la partecipazione dei club ai progetti presentati. Al termine di queste discussioni, si è passato alla votazione per scegliere 4 progetti da sostenere assieme. Dopo lo scrutinio dei voti da parte della Commissione di Voto formata da Denis Borisov del RC Moscow International (D 2220), da Branislava Radovic e Saverio de Girolamo, PP RC Manfredonia (d 2120) sono stati annunciati i progetti selezionati.
Tuttavia, data la rilevanza sociale dei cinque progetti in competizione, su proposta di Saverio, la maggioranza dei presenti ha deliberato di dichiarare vincitori tutti e 5 i progetti presentati. Leonardo ha quindi illustrato come procedere per rendere le 5 iniziative fattibili.
I Rotariani dovranno impegnarsi a fondo per realizzare 5 progetti il cui importo totale supera i 330.000 dollari. Quindi l’assemblea ha applaudito la proposta di effettuare il 9° Multi-Club Workshop a San Pietroburgo, nel settembre 2015.
Per le conclusioni è intervenuto Giuseppe Castagnoli, PDG 2013-2014 del D 2072, il quale ha espresso alcuneconsiderazioni. Nell’anno Rotariano 2013-2014, l’importo delle 11 Sovvenzioni Globali del D 2072 ha superato i 730.000 dollari grazie a sette progetti promossi al 6° MCW di Manfredonia e al 7° MCW di Belgrado. Il MCW ha creato un meccanismo concreto che comporta la completa realizzazione di servizi umanitari e ogni anno aumenta il numero di partecipanti e quindi si rafforzano le relazioni che portano ad una solida amicizia tra tutti, in particolare con i paesi dell’Est. In questo periodo di tensioni, si può affermare che il MCW svolge un ruolo importante per riunire i popoli.
Prima dello scambio dei guidoncini e delle foto di rito, il Presidente Antonio Starace ha chiuso ufficialmente il seminario con l’invito: “Arrivederci fra un anno a San Pietroburgo!”
Leonardo De Angelis
Presidente della Commissione Fondazione Rotary del D 2072
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Il Rotary concretamente a fianco dei giovani imprenditori. Se n’è parlato all’Idir di Rimini, nel corso del quale Angelo O. Andrisano, presidente della Commissione tema distrettuale dell’anno, ha illustrato il progetto “Diamo fiducia all’Italia: i giovani, l’innovazione e il contributo del Rotary”.
Il progetto prevede la creazione di un comitato tecnico scientifico che, sulla base di un bando, esaminerà spin off e start up (ovvero la fase iniziale per l’avvio di una nuova impresa) presentate da giovani imprenditori. Le proposte selezionate saranno poi esaminate nel corso di un colloquio diretto per conoscere obiettivi, funzionamento e modelli di sviluppo previsti. Il bando sarà pubblicato in questi giorni. I due progetti vincitori verranno illustrati nel corso del prossimo congresso distrettuale, a maggio 2015.
Il tema dell’imprenditoria giovanile è stato focalizzato nella successiva tavola rotonda “Progettare il futuro: aiutiamo i nostri giovani talenti”, alla quale hanno preso parte il presidente nazionale di Piccola industria e vice presidente di Confindustria Alberto Baban, il prof. Roberto Ravazzoni, docente di Economia e due giovani imprenditori, l’ing. Andrea Baldini e il dott. Enrico Giuliani. Il dibattito è stato introdotto e moderato da Davide Nitrosi, presidente della Commissione comunicazione distrettuale.
Per superare una congiuntura economica sempre più pesante, che fa registrare una disoccupazione del 12 per cento, che sale al 44 per cento nei giovani, è necessario, ha sottolineato Ravazzoni, usare metodo e pianificazione. Nel 2013 si sono registrate 2.508 start up, con il Friuli che si è dimostrato la regione più dinamica. Ma per far sì che le giovani imprese decollino occorrono strumenti importanti: una consulenza minima di due-tre anni e supporto e assistenza al credito.
Alberto Baban, che presiede un network veneto che riunisce 27 industriali e si occupa di assistenza a giovani imprenditori, ha esordito ponendo l’accento sul senso di sfiducia che attraversa l’imprenditoria italiana. Un paese, il nostro, che è lasciato agli investimenti stranieri e che perde imprenditorialità, perdendo dunque anche il senso della libertà.
Baban ha quindi illustrato il lavoro fatto dal suo network con l’obiettivo di accompagnare le start up all’interno di una impresa esistente.
Qual è dunque la strada migliore da percorrere? In Emilia Romagna, ha sottolineato il leader di Piccola industria, l’imprenditorialità non deve certo esssere insegnata: vanno insegnati invece nuovi modelli di business in grado di intercettare i grandi capitali esistenti nel mondo. E ciò lo si fa creando prodotti per chi possiede questi grandi capitali. La nostra regione può contare su un ecosistema economico che supporta benissimo il prodotto: nella “Motor valley” emiliana si può dunque fare tutto. Qui c’è un senso dell’estetica che non è di oggi, ma retaggio millenario, un life style vincente nella moda, nel cibo e nei motori. Bisogna quindi individuare un filone, svilupparlo e puntare tutto su quello. L’italianità (che non è il made in Italy, tutti possono produrre in Italia) è la nostra carta vincente, la più invidiata e imitata.
Enrico Giuliani e Andrea Baldini hanno illustrato le loro idee trasformate in prodotti innovativi. Giuliani, medico specializzato in emergenza, ha inventato e messo in produzione un dispositivo per il trattamento d’emergenza del danno cerebrale. Cercando fondi per la ricerca, ha partecipato a programmi per l’accelerazione di imprese. A Modena ha trovato supporto e validi interlocutori nelle imprese e nell’università. Il progetto, che nelle prossime settimane vedrà test dedicati all’ultimo prototipo, ha ottenuto un importante riconoscimento europeo.
Andrea Baldini, docente universitario di ingegneria meccanica a Modena, ha creato una società a quatttro soci (due universitari e due imprenditori), impegnata nel settore automotive. Il core business è la mobilità sostenibile, con la progettazione di strutture leggere in fibra di carbonio e canapa. La giovane azienda può contare su clienti come Ferrari, Jaguar, Alfa Romeo, Lamborghini e McLaren.
Alfonso Toschi
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Le attività per l’organizzazione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare procedono a passo svelto. Il nostro Distretto ha offerto la propria collaborazione alla Fondazione Banco Alimentare per la realizzazione di questa iniziativa, prevista per il prossimo 29 novembre 2014.
Il Rotary si è reso disponibile a supportare l’organizzazione logistica fornendo volontari e mezzi per la raccolta degli alimenti, oltre a garantire visibilità all’evento promuovendolo sui nostri canali di comunicazione.
Molti Soci hanno manifestato il desiderio di fare più di quanto richiesto. Questa disponibilità è sicuramente apprezzata, ma la riuscita della giornata della colletta alimentare è garantita dalla organizzazione che la FBAO ha predisposto anche per perseguire l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sui temi della povertà e della lotta allo spreco.
Ad oggi molti sono i Club, sia Rotary che Rotaract e Interact, che hanno risposto positivamente all’invito del Distretto, dando dimostrazione concreta di solidarietà ed attenzione nei confronti di coloro che hanno più bisogno.
In totale si sono resi disponibili circa 100 volontari. Sono un buon numero, ma possiamo ancora aumentarlo se tutti i club provvedono ad inviare tempestivamente le loro risposte.
Ciò è urgente, anche per consentire a FBAO di pianificare per tempo i turni di servizio. Invitiamo quindi i club interessati ad inviare al più presto la tabella con l’elenco dei volontari coinvolti. Appena resi disponibili dalla Fondazione Banco Alimentare, saranno comunicati i turni e centri commerciali assegnati.
Per qualsiasi informazione o chiarimento potete contattare Marcello Bonferroni, RC Reggio Emilia (marcello@bonferroni.it – 3484114838)
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I Club del Gruppo Felsineo dedicano agli studenti delle scuole medie superiori della città e dei Comuni limitrofi un service che vanta ben dodici anni di vita e, soprattutto, una co-stante crescita da tutti i punti di vista:
– articolazione dell’offerta;
– numero dei soci coinvolti;
– numero dei destinatari.
Sin dall’origine è coordinato da un socio del Bologna Nord, coadiuvato da alcuni amici del suo e di altri Club.
È significativo rilevare che si tratta di professionisti molto attivi, per i quali il service non è certo un modo per occupare il tempo libero. Sono tutti convinti che l’autentico servire ro-tariano consista nel mettere a disposizione di un progetto le proprie competenze, mentre il contributo economico dev’essere solo accessorio. Su questo si fondano i due paralleli o-biettivi del service: favorire nei giovani la consapevolezza del valore del lavoro svolto bene, e nei rotariani dell’impegno diretto per il futuro della comunità.
L’approccio è quindi scevro da ogni forma di paternalismo o proselitismo professionali, ma “corto” e franco. Agli studenti, ai migliori e più intraprendenti di essi, ci si rivolge come a futuri colleghi (e soci!), auspicabilmente più valenti del rotariano che espone le proprie idee ed esperienze oppure propone modelli di qualità e stimolanti.
I soci di cui si diceva si sono divisi le 23 scuole pubbliche e parificate (sulle 34 totali) che hanno consolidato il rapporto col Rotary, superando talora diffidenze, cautele e l’obbligato atteggiamento difensivo di chi è sistematico oggetto delle più varie proposte esterne. Un numero su tutti: le scuole affidate sono frequentate da oltre 15.000 studenti.
Negli anni le iniziative si sono moltiplicate e rimodellate, ma sono tutte riconducibili a pochi fili conduttori fra loro intrecciati: i saperi scientifici, le esigenze dell’industria (motore economico del territorio), l’orientamento professionale concreto.
La cultura scientifica, antica carenza del Paese, è proposta sotto varie angolazioni:
– quella storica, che dimostra – attraverso visite alle molte collezioni universitarie sapien-temente guidate – quanto siano profonde le radici dalle quali si attendono frutti ben più abbondanti degli attuali;
– quella teorica, grazie a una partnership col CNR di Bologna che sviluppa il metodo della divulgazione scientifica e premia lavori dimostrativi (filmati, pieghevoli, siti Internet, a-nimazioni…): il concorso “Il Linguaggio della Ricerca” ha avuto un alto riconoscimento UE e il volume con DVD “Mini-grammatica della divulgazione scientifica”, scritto da uno dei soci impegnati nel service ed edito coi fondi dedicati, ha ottenuto convinte recensioni sulla stampa nazionale;
– quella pratica, creando percorsi impegnativi su temi particolari, in primis l’energia e l’ambiente, avvalendosi del contributo della specifica commissione felsinea.
L’industria bolognese, che ha parecchie punte di eccellenza mondiale e ha consentito lo sviluppo di un indotto altamente qualificato, guarda con preoccupazione al ricambio gene-razionale, soprattutto nelle aree tecniche.
I rapporti che i rotariani bolognesi hanno con molte di queste realtà di vertice (IMA, Ducati, Lamborghini, GD, Bonfiglioli, Magneti Marelli, Montenegro…) hanno permesso a migliaia di studenti un primo affaccio sull’industria e sulle variegate opportunità professionali che offre. Il service organizza incontri a scuola con alti esponenti aziendali, lezioni interattive su temi economici fondamentali e visite, anche di tutta la giornata, negli stabilimenti. In questo modo il Rotary bolognese sta correggendo, soprattutto nei liceali, tenaci pregiudizi o più semplicemente fa conoscere mondi che restano ben oltre la periferia dei loro studi.
All’orientamento post-scolastico, infine, sono dedicati incontri variamente impostati, ma sempre di taglio pratico. Non si racconta come si prende una laurea, né tantomeno com’è organizzato il ciclo di studi, ma cosa si può realisticamente fare con quella laurea, dove e in che tempi. Si punta molto sulle declinazioni non tradizionali e sul maggior valore degli studi tecnici, che formano competenze più ricercate e spendibili ovunque. La squadra del service cerca fra i rotariani i relatori più idonei, per capacità di visione e di comunicazione, ma anche per la passione che sanno trasmettere senza edulcorazioni fuori luogo.
Ogni anno, con un budget di poche migliaia di euro, vengono organizzati decine di eventi, “arruolati” molti rotariani (circa 100, da quando il service è iniziato) e convolti 2-3.000 studenti, con una punta di 3500 nell’ultima edizione. “Forse fra qualche anno” ci dice il coordinatore del service “un’indagine commissionata dai Distretti italiani scoprirà che a Bologna il Rotary è mediamente più conosciuto dalla popolazione, e in modo positivo. Un po’ sarà merito delle nostre semine.” E conclude: “Speriamo che quando ci cercheranno, o li cercheremo per i nostri Club, i giovani che si saranno affermati non trovino un Rotary troppo diverso da quello che gli avevamo raccontato!”.
Due iniziative di elevato livello e-semplificano bene il continuo svi-luppo del service di cui si diceva in apertura.
La collaborazione col CNR offrirà presto al Rotary la tribuna del LET’s 2014 (Leading Enabling Technologies for So-cietal Challenges – http://www.lets2014.eu/), l’evento della Presidenza Italiana dell’UE che si svolgerà a Bologna per tre intense giornate.
La nostra presenza rientrerà nella sessione “Well trained professio-nals in Science and Engineering”, de-dicata all’istruzione tecnica come fattore chiave dello sviluppo dell’Unione nei prossimi dieci, venti e trent’anni.
A inizio anno è stato organizzato un ciclo di quattro incontri su temi e-conomici, ciascuno affidato a due re-latori di spicco, un docente e un manager.
Si è parlato di finanza, filan-tropia, innovazione e strategie di mar-chio. Si è volutamente scelta una sede prestigiosa, affollata da una media di quasi 400 studenti per ciascuna gior-nata.
Il successo è andato oltre le attese, e la formula sarà probabilmente replicata nel 2015 su un tema ancora riservato.
Alessandro Alboni
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Care Amiche e cari Amici Rotariani,
ho ancora nel cuore le emozioni che ho vissuto all’IDIR tenutosi a Rimini il 20 settembre scorso, le espressioni di interesse che i tanti Soci presenti mi hanno rivolto e voglio, quindi, condividere con tutti Voi la mia soddisfazione per come si è svolto questo evento, connotato dal comune impegno di chi è intervenuto, come relatore ma anche come uditore, nell’agire per il Rotary dell’oggi, concreto, flessibile, attento alla realtà che ci circonda.
La presentazione, da parte di Angelo Andrisano, del bando per la creazione di una start up e di uno spin off con il sostegno del Rotary Distretto 2072, la seguente tavola rotonda condotta da Davide Nitrosi, con l’intervento di Roberto Ravazzoni, del Presidente Nazionale della piccola e media impresa e Vice Presidente Nazionale di Confindustria Alberto Baban, dell’Ing. Andrea Baldini e del Dott. Enrico Giuliani, imprenditori creatori di start up, credo siano chiara testimonianza del nostro fare contemporaneo per dare un contributo di fiducia al nostro Paese e alle Nuove Generazioni.
Già oggi si sta lavorando per portare a compimento la prima parte di questo progetto nuovo e impegnativo con determinazione e professionalità.
I notevoli interventi di Pietro Pasini, Pierluigi Pagliarani, Adriano Maestri, Marcello Bonferroni e Alberto Azzolini e al pomeriggio di Leonardo De Angelis con i testimoni del “lavoro” concreto realizzato grazie ai progetti finanziati anche con il contributo della Rotary Foundation, hanno consentito di passare una giornata in vero spirito rotariano.
Ma, soprattutto, la partecipazione numerosa dei Rotariani, attenti e entusiasti, ha corroborato la mia convinzione di proseguire in questo percorso di intraprendenza, di concretezza, di flessibilità, per comunicare il vero Rotary, per affrontare le questioni e trovare rimedio ad una percezione non corrispondente al vero del nostro Rotary, che proprio per i valori che esprime deve essere attrattivo e punto di riferimento nella società.
Nel mese dell’azione professionale, non possiamo che insistere nel far conoscere il grande valore dei progetti che i Club esprimono con il contributo determinante di quei Soci, Professionisti, Imprenditori, Professori, Scienziati di valore, che incontro nelle mie visite ai Club.
Ho già incontrato 25 Rotary Club e sono a metà delle mie visite.
Sono soddisfatto di quello che ho visto, che mi è stato illustrato, che i Rotary Club fanno.
Confermo che le Belle Persone che ho incontrato sono un punto di riferimento nella Comunità come Cittadini e come Rotariani.
Il nostro impegno professionale è la prima testimonianza del nostro essere rotariani.
Con coerenza, responsabilità e rispetto, continuiamo a metterci a disposizione della Comunità locale, nazionale e internazionale, con l’intento dichiarato di voler fare la nostra parte.
In occasione del Rotary Day che celebreremo, insieme ai Rotary del mondo, nel prossimo febbraio, in occasione del compleanno del Rotary, mettiamo la nostra professionalità a servizio degli Altri e andiamo nelle piazze della nostra città, con il sorriso e la gentilezza, che devono contraddistinguere le nostre azioni.
Sono certo che insieme faremo il nostro meglio perché sia una vera festa del Rotary dell’agire concreto con il cuore, con la testa e con le mani.
Un caro abbraccio a tutti.
Light Up Rotary.
Ferdinando Del Sante