Un” alternativo” Interclub Rotary/Rotaract con la parola ai giovani si è svolto in piattaforma Zoom; l’intenzione è di dare seguito e coerenza a quanto sottolineato nell’ultimo SEFF (Seminario sull’effettivo) dal Governatore Adriano Maestri che esorta i Club a cercare di mettere in atto una più efficace capacità comunicativa al fine di coinvolgere sempre di più i giovani nell’azione rotariana. Interclub promosso dall’eClub Romagna con la partecipazione di RC Roma, RC Cesenatico mare, RC Ragusa Hybla Heraea e i Rotaract Cesena, Forlì, Imola, Cento e Augusta. Ospiti della serata, che ha visto la partecipazione di quasi 100 amici rotariani e non, i ragazzi di OUR VOICE. (www.ourvoice.it)
Our Voice è un movimento internazionale e artistico che unisce i giovani del pianeta attraverso le loro passioni e talenti artistici ed è composto da ragazzi provenienti da Italia, Argentina, Cile, Paraguay e Uruguay. È nato nel 2014 con l’obiettivo di denunciare, attraverso l’arte, ogni ingiustizia sociale: le mafie, la corruzione, lo spaccio di droghe, la vendita di armi, l’inquinamento, la povertà e ogni tipo di violenza. I ragazzi di OUR Voice attraverso le loro passioni artistiche e i loro talenti riescono a dare voce a proteste pacifiche per la pace e la giustizia con il canto, la danza, la recitazione, ma anche con il giornalismo, l’organizzazione di manifestazione attiviste e di convegni.
Con alcune slide e video Sonia Tabita Bongiovanni, Fondatrice e Direttrice del movimento, e Jamil El Sadi, responsabile ufficio stampa e pubbliche relazioni, ci parlano dei loro spettacoli dove, con coraggio e determinazione, affrontano il grande “male” della mafia, in difesa del magistrato Nino Di Matteo, giudice riconosciuto nella lotta alla mafia a livello mondiale. Sono presenti tutti gli anni, il 19 luglio, in Via d’Amelio a Palermo per ricordare l’uccisione del giudice Borsellino e dei suoi cinque agenti di scorta; proprio sul palco di Via d’Amelio il 19 luglio 2014 si sono esibiti con lo spettacolo “L’arte uccide la mafia”.
Incontro indubbiamente intenso e interessante con una platea “impegnativa” per Sonia e Jamil. Impegnativa perché si sono confrontati con un’altra generazione che può avere, comprensibilmente, modalità, visione e approcci di vita differenti. Ciò che non può essere “differente”, ma solo condiviso, è il messaggio chiaro che mandano: la proposta di una vita basata su valori come l’amore, la libertà, l’uguaglianza e la giustizia.