Il 24 ottobre è stata la Giornata Mondiale della Polio e il libro pubblicato dal Rotary Club Forlì sulla storia della polio “Vincere la polio. La vera storia”, è stato presentato a Forlì, dalla Prof.ssa Lucia Fiore, dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma, alla presenza del nostro Governatore Ferdinando Del Sante.
Il Socio Luciano Ravaglia, presente all’evento e insignito del PHF, socio onorario del Club di Treviglio, affiancò Sergio Mulitsch di Palmenberg, il padre delle iniziative del Rotary contro la polio, nella sua opera filantropica. Le prime campagne di vaccinazione iniziarono e si ripeterono nelle Filippine, sino a raggiungere il Marocco: questi due italiani con altri pochi volenterosi fondarono un’Ong, “Nuovi spazi al servire” per realizzare obiettivi rotariani e missioni umanitarie e Mulitsch fu nominato chairman del comitato nazionale PolioPlus del Rotary italiano, con Ravaglia suo vice.
Relatrice della serata è stata la Prof.ssa Lucia Fiore – responsabile, per l’Italia, del Centro OMS di riferimento e ricerca sulla poliomielite – che ha presentato il libro “Vincere la polio. La vera storia” che racconta le radici, anche italiane e forlivesi, della lotta alla poliomielite sostenuta, da oltre trent’anni, dal Rotary.
Prefazione al libro del Governatore Ferdinando Del Sante
Nel gennaio 2014 all’Assemblea Internazionale a San Diego, tappa fondamentale nel percorso formativo del Governatore, ho avuto la possibilità di apprendere molte informazioni e ricevere concrete indicazioni per poter svolgere al meglio il mio compito istituzionale.
Fra le altre, ricordo, la bellissima relazione di Anne C. Matthews, Vice Presidente del R.I. 2013/14, che ha proposto alcune riflessioni su come proiettare “all’esterno” l’immagine positiva del Rotary.
Anne C. Matthews ha chiarito che il miglior messaggio che possiamo dare è condividere con i nostri Interlocutori, e cioè con il Mondo, la storia del Rotary, dei suoi progetti, e fra di essi, raccontare a tutti l’enorme e straordinaria “battaglia” per l’eradicazione della Polio.
La magnifica narrazione di Salvatore Ricca Rosellini, è proprio un esempio concreto di quello che si deve fare per far conoscere pubblicamente ciò che fa il Rotary, così da far conoscere il Rotary stesso.
La storia, globale e italiana, del servizio del Rotary per sconfiggere la poliomelite, con l’impegno di persone meravigliose e straordinarie come Sergio Mulitsch di Palmenberg e Luciano Ravaglia, deve essere il nostro biglietto da visita.
Anne C. Matthews ci ha riferito che nel 2013 sono state somministrate 1,3 miliardi di dosi di vaccino a 429 milioni di bambini in 70 paesi, con una spesa di 170 milioni di dollari, con una attività di rotariani in tutto il mondo sia per la somministrazione di vaccini, fino al rischio concreto della vita, sia per raccogliere fondi.
Mi pare che questi numeri si commentino da soli.
Così l’impegno del Rotary continua per raggiungere l’eradicazione totale nel 2018.
Con al fianco partner eccezionali come la Fondazione Bill & Melinda Gates che corrisponderà nei prossimi cinque anni due dollari per ogni dollaro speso dal Rotary contro la polio, con una donazione complessiva della Fondazione Gates stimata in 350 milioni di dollari su una spesa complessiva di 525 milioni di dollari.
Questo è il Rotary di cui dobbiamo essere orgogliosi: il Rotary del servire al di sopra di ogni interesse personale, che incessantemente lavora per gli altri.
Il Presidente Gary, ha detto che ci sono infiniti modi con cui accendere la luce del Rotary, ma ha aggiunto che la cosa più importante che possiamo fare “è raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissati da più di un quarto di secolo: sconfiggere la polio”.
Grazie di cuore, Salvatore, anche al tuo Club, il Rotary Club di Forlì, e a tutti coloro che ti hanno aiutato, per questa testimonianza viva, palpitante, entusiasmante.
Ferdinando Del Sante
Governatore Distretto 2072 del Rotary – 2014-2015
Prefazione al libro della Prof.ssa Lucia Fiore
“Nessuna malattia ha caratterizzato così strettamente la storia di un’epoca come la poliomielite che, nei primi del Novecento, rappresentò una vera e propria piaga sociale. La storia della polio e il suo passaggio da malattia sporadica a emergente, sulla quale si concentravano preoccupazioni pubbliche e angosce private, sono ricostruiti nel libro di Salvatore Ricca Rosellini, apprezzabile sia per l’aspetto metodologico che storiografico.
L’autore ci porta indietro nel tempo – offrendoci una conoscenza storica della patologia – partendo dalle prime testimonianze dei suoi effetti sul faraone egiziano Siptah della XIX dinastia, per proiettarci, infine, verso la nuova minaccia rappresentata dai focolai epidemici, derivati dal vaccino Sabin stesso, mutato, che ha richiesto nuovi interventi e la pianificazione di moderne strategie per il futuro.
In questo libro l’autore contribuisce a delineare tutti gli aspetti della malattia, anche attraverso la narrazione delle vicende di vita di persone colpite, le sofferenze psichiche, i giorni e le ore del dolore, dell’inabilità. Nel falciare giovani esistenze piene di promesse, la poliomielite, nella forma spinale e bulbare ha incrociato l’urbanizzazione e l’industrializzazione e ha sfidato le forze congiunte della clinica e dell’igiene, alimentando l’ossessione per l’agente eziologico e mettendo a dura prova le capacità degli Stati di schierare politiche adeguate per fronteggiare questa temibile, inabilitante malattia virale. È in questo contesto che si manifesta, alla fine degli anni Cinquanta, il contributo salvifico della scienza medica, attraverso le scoperte di Jonas Salk e Albert Sabin. A loro l’umanità deve, infatti, la scoperta dei due vaccini, quello inattivato e quell’attenuato orale, che hanno infine consentito il controllo della poliomielite.
La lotta contro la poliomielite, malattia virale tra le più drammatiche per l’umanità, ha una storia che parte dall’Italia, precisamente da Treviglio, dove quel Rotary Club diede avvio, alla fine degli anni Settanta, all’ambizioso progetto di eradicare questo virus dal mondo.
Il volume di Ricca Rosellini ha il merito di ricordare il contributo fondamentale italiano dato per combattere, attraverso una campagna di vaccinazione globale, durata molti anni, una delle malattie infantili più temute e gravi del XX secolo.
Tra i pionieri di quest’operazione di così ampio respiro, si distinsero Sergio Mulitsch di Palmenberg e Luciano Ravaglia, personalità che hanno saputo perfettamente incarnare lo spirito di servizio e di cooperazione che anima la missione del Rotary.
Oggi sono numerose le associazioni e le istituzioni di volontariato che affiancano i governi per la promozione dei diritti umani e del benessere sociale. Ma, se guardiamo agli anni Settanta e Ottanta del Novecento, allorché prese corpo l’intuizione di Mulitsch di Palmenberg, poi condivisa da Ravaglia e altri rotariani, ci rendiamo conto di quanto la sfida fosse grande.
Solo a titolo esemplificativo, prendo spunto da alcuni dati illustrati nel volume: tra le trentadue nazioni della regione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) del Pacifico Occidentale, le Filippine presentavano il 45 per cento dei casi di polio e il 74 per cento di tutte le morti dovute a questa malattia. Da tale scenario prese le mosse l’iniziativa di Sergio Mulitsch per garantire alla popolazione infantile una vita migliore, partendo proprio da quel paese. Nell’opera, si ricorda che ancor prima che pervenissero i vaccini acquistati dal Rotary, la popolazione delle Filippine ricevette cinquecentomila dosi rese disponibili direttamente dal Club di Treviglio. Da allora, i progetti si sono succeduti e moltiplicati, come il Polio 2005 e successivamente il PolioPlus, coinvolgendo in diversa misura i club rotariani, l’OMS, l’Unicef e tante altre istituzioni pubbliche e private.
Notevoli traguardi sono stati raggiunti dal progetto OMS di eradicazione della polio: nel febbraio 2012, l’India è stata cancellata dalla lista dei paesi polio-endemici, una straordinaria pietra miliare per un paese per il quale si era ritenuto che l’eradicazione avrebbe incontrato le massime difficoltà. Nel mondo, il numero di nuovi casi di polio da virus selvaggio che si registrano annualmente è precipitato di oltre il 99 per cento rispetto agli anni Ottanta, quando la malattia colpiva oltre 350.000 bambini ogni anno. Durante tutto l’anno 2012, sono stati registrati solamente 223 nuovi casi. Più di due miliardi sono stati i bambini immunizzati, in 122 paesi, permettendo di prevenire cinque milioni di casi di paralisi e 250.000 morti. La polio rimane oggi endemica in tre soli paesi, Afghanistan, Nigeria e Pakistan, anche se i casi “importati” in zone precedentemente libere dalla polio, come il Corno d’Africa, continueranno a riproporsi fino a quando i virus selvaggi non saranno definitivamente debellati nei paesi ancora endemici.
Tra tutte le malattie infettive umane, una sola, il vaiolo, è stata sinora sconfitta definitivamente. Adesso, abbiamo la migliore delle opportunità per far sì che la seconda sia la poliomielite.
Il programma rotariano di prevenzione continua con convinzione e con coraggio nonostante l’accadere di tragici episodi: tra questi, l’attentato in Pakistan del dicembre 2012 e i due del febbraio 2013 in Nigeria, nei quali hanno perso la vita numerosi volontari impegnati a portare la vaccinazione alle popolazioni locali.
Viviamo in un periodo di crisi e la congiuntura economica degli stati si riverbera anche nei tagli ai finanziamenti pubblici per la ricerca scientifica e per l’assistenza sociale. Sempre più spesso dobbiamo alla solidarietà di associazioni e fondazioni come il Rotary la possibilità di continuare importanti progetti scientifici e garantire servizi fondamentali per soddisfare i bisogni della nostra società.
Come ricercatrice e responsabile di uno dei tre laboratori di referenza regionale per la polio dell’OMS Europa, ho apprezzato il testo di Salvatore Ricca Rosellini per la capacità di far emergere l’importanza di investire nella scienza e nello sviluppo tecnologico, elementi irrinunciabili del progresso sociale e civile, come dimostrato dalla lunga storia della lotta contro la polio, dall’individuazione del virus alla realizzazione del vaccino e alla sua somministrazione universale che ha consentito di debellare le epidemie.
L’opera, ricca di testimonianze, notazioni storiche e dati di archivio, è avvincente e fruibile anche dal lettore meno esperto, il quale avrà anche accesso alla conoscenza di quel mondo di solidarietà che il Rotary incarna attraverso le sue azioni e la sua organizzazione.
L’attività del Rotary è inestimabile nel sensibilizzare l’opinione pubblica sulle emergenze nel mondo e nel promuovere il progresso nei paesi più in difficoltà, stringendo rapporti con i rappresentanti della società civile e operando spesso con coraggio in aree pericolose, anche dove e quando la politica non è a volte in grado di intervenire.
Il mio auspicio è che l’OMS e il network internazionale dei laboratori per la polio possano ancora continuare la stretta e produttiva collaborazione con il Rotary, testimoniata in questi decenni, nelle attività di vaccinazione e di sorveglianza della malattia e nella diffusione della cultura della prevenzione, elementi che devono condurre il mondo verso il grande traguardo della Global Polio Eradication Initiative.
Proteggere un bambino dalla devastazione della poliomielite è possibile con meno di un euro, il costo del vaccino, ma richiede l’impegno serio da parte di tutti, anche nei paesi dove la polio non spaventa più e i polmoni d’acciaio sono ormai nei musei. Perché, finché la polio minaccia anche un solo bambino, tutti i bambini del mondo sono a rischio.
Lucia Fiore
Direttore del Reparto “Vaccini Virali”, Centro Nazionale per la Ricerca e Valutazione dei Prodotti Immunobiologici, Istituto Superiore di Sanità, Roma
“Vincere la polio. La vera storia” è anche un e-book
Il libro è in vendita nelle librerie e nei siti come Amazon. I diritti della vendita dei libri (10% del prezzo di copertina) saranno interamente destinati dal Rotary Club di Forlì alla Fondazione Rotary per la lotta contro la poliomielite.
Del libro è stata fatta anche una versione e-book, leggibile da e-reader, e-pub e su tablet e telefoni come iphone e ipad (attraverso apposita app).
Può essere letto anche su pc/mac con una applicazione come Adobe Digital Edition.
Su Amazon.com è disponibile l’e-book in inglese, “End polio. The true story” [Kindle Edition]. La versione inglese è comunque disponibile anche nell’Amazon store italiano al seguente link: