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Lettera mensile n. 10 del Governatore 2022-2023 Luciano Alfieri, aprile 2023
Mese dell’Ambiente
Carissime amiche e amici,
questo mese abbiamo – rotarianamente parlando – una novità: dal 2023, infatti, il tema che il Rotary International associa al mese di Aprile è l’Ambiente. Una notizia che ci è giunta di recente, ma che non rappresenta in effetti una sorpresa, dato che la cura di ciò che ci circonda è una delle grandi missioni del nostro sodalizio, oltre che un obiettivo irrinunciabile del nostro agire individuale e collettivo per guardare al futuro della vita sul nostro pianeta. Non è un caso, credo, che questa simbolica sottolineatura della sostenibilità che abbiamo ricevuto – e che sta a me amplificare con questa lettera in quanto anche tema della mia annata – arrivi proprio pochi anni dopo che il sostegno ambientale è diventato la settima area d’intervento, rientrando quindi tra le categorie di attività di service finanziate dalla Rotary Foundation.
Tutti sappiamo bene che cosa significhi prenderci cura dell’ambiente, e di quante siano le possibili azioni e iniziative che possiamo immaginare, progettare e realizzare per dare un piccolo ma concreto contributo alla lotta al cambiamento climatico, alla mitigazione degli effetti del riscaldamento globale, alla transizione ecologica, alla riduzione dell’inquinamento, al potenziamento dei modelli di circolarità, alla tutela delle risorse fondamentali che il nostro pianeta ci offre e a molte altre direzioni d’azione.
Non uccidete il mare, del lavoro. L’amore
la libellula, il vento. finisce dove finisce l’erba
Non soffocate il lamento e l’acqua muore. Dove
(il canto!) del lamantino. sparendo la foresta
Il galagone, il pino: e l’aria verde, chi resta
anche di questo è fatto sospira nel sempre più vasto
l’uomo. E chi per profitto vile paese guasto: “Come
fulmina un pesce, un fiume, potrebbe tornare a essere bella,
non fatelo cavaliere scomparso l’uomo, la terra.”
Non sono parole mie, come avrete certamente intuito. Sono i versi, anzi i “Versicoli quasi ecologici”, scritti da Giorgio Caproni, parole che con la loro semantica non guardano solo all’ecologismo e all’ambientalismo, ma puntano anche al mondo del lavoro, delle professioni e dell’economia. Ed è per questo che, forse ancora più di molti altri componimenti altrettanto belli ed efficaci, possono rappresentare in poesia lo spirito rotariano della cura del nostro ambiente.
Come mi avrete sicuramente visto scrivere in alcune lettere precedenti, anche in questo caso per dare concretezza a questa attenzione all’ambiente ci possiamo affidare ai grandi progetti che il nostro sodalizio organizza e promuove (o organizzarne in prima persona!), ma abbiamo anche l’opportunità di farlo nelle nostre vite private e nelle nostre carriere professionali, dando il nostro contributo nel fare sì che ogni nostra azione sia ispirata non solo dai principi etici e morali, ma anche da una costante attenzione a proteggere la nostra casa nell’Universo, a prendersi cura di tutte le creature che la abitano e a tutelare i delicati equilibri che governano la biologia e gli ecosistemi.
E anche se a più d’uno suonerà banale, può essere questa l’occasione non solo per alte riflessioni ma anche per ricapitolare qualche consiglio pratico, una mini check-list da condividere tra noi e non solo. I punti sono dieci: (I) Riciclare di più, così che si possa evitare di produrre più volte ciò che può essere prodotto una sola volta. (II) Utilizzare meno carta, soprattutto nei casi in cui è superflua. (III) Ottimizzare i sistemi di riscaldamento, o di raffreddamento dato che l’estate si avvicina. (IV) Scegliere prodotti sostenibili attraverso le nostre scelte d’acquisto. (V) Ridurre il consumo di acqua. (VI) Non sprecare energia elettrica. (VII) Muoversi a piedi, in bici o con i mezzi pubblici ogni volta che si può. (VIII) Consumare una giusta quantità di carne e pesce. (IX) Prestare attenzione anche agli oggetti che utilizziamo per arredare la casa, oltre che per costruirla. (X) Scegliere con cura i prodotti per le pulizie e i detergenti, bagnoschiuma inclusi.
A questo s’aggiunge che noi rotariani siamo chiamati, in ogni nostro gesto, a servire al di sopra di ogni interesse personale, approfittando anche delle nostre posizioni professionali e della nostra forza in quanto corpo unico e coeso nel potere fare qualcosa di più del nostro mero contributo individuale, agendo in modo da determinare un impatto positivo ancora maggiore.
Di questi temi parleremo, non a caso, proprio in questo mese. Sabato 15 Aprile, presso la Fondazione Golinelli in Bologna, si terrà un importantissimo Convegno organizzato dalla Commissione Ambiente dal titolo “L’Economia Blu per la transizione Ecologica del Paese” (presentazione e programma a questo link: https://www.rotary2072.org/rotary2072/events/leconomia-blu-per-la-transizione-ecologica-del-paese-conferenza-distrettuale/ ) durante il quale verrà anche consegnata la Carta Costitutiva al nuovo E-Club Mare Nostrum D 2072.
Un ulteriore momento di incontro lo avremo Sabato 29 Aprile, a Firenze, presso la Sala dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Unitamente ai cugini del Distretto 2071, si terrà il “Forum Interdistrettuale sull’Amicizia” che vedrà la straordinaria partecipazione del Presidente della Rotary Foundation Ian H. S. Riseley.
Termino con un augurio di cuore: Buona Pasqua a Voi e a tutte le Vostre famiglie.
Riolo Terme, sede del RYLA, 1 Aprile 2023
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Grande RYLA 2023 alla quarantesima edizione
Anche quest’anno un RYLA di grande successo. L’evento che i Distretti 2071 e 2072 da 40 anni promuovono per i giovani, non è stata solo l’occasione per celebrare il quarantennale di servizio a favore dei leader di domani, ma un’opportunità che i 56 ragazzi partecipanti non potevano farsi sfuggire.
“Imagine all the people living life in peace” titolo del 40mo RYLA, svoltosi dal 26 marzo al 2 aprile presso il Grand Hotel delle Terme di Riolo, sede del Rotary Club Castel Bolognese Romagna Ovest, è stato il filo rosso che ha legato le relazioni, le giornate e i progetti presentati dai ragazzi.
“I veri protagonisti – ricorda Milena Pescerelli, presidente della Sottocommissione Distrettuale 2072 per il RYLA – sono stati i ryliani con le emozioni, i sogni, la curiosità esaltati dai ryliani e da ex ryliani come Pietro Benvenuti (Direttore dell’ autodromo di Imola) e il suo compagno di stanza nel X Ryla, Andrea Mazzucchi che ci hanno commosso ed insegnato basilari regole di vita; emozioni e sogni raccontati da relatori d’eccezione, come il faro del Ryla, il PDG Italo Giorgio Minguzzi e gli altri che fino ad oggi ci hanno ammaliato: Giovanni Padroni e Maria Carla Re.
Dal canto suo il Governatore 2072 Luciano Alfieri, ha rimarcato come sin dal primo giorno abbia potuto apprezzare il gruppo che si è venuto a costituire, seppur formato da ragazzi e ragazze provenienti da territori diversi, con età diverse e bagagli culturali e formativi differenti. “Durante gli incontri grazie all’abilità dei relatori, ci si è soffermati più volte sul concetto, non astratto, di ‘pace’. Una pace – ha concluso il Governatore Alfieri – che porti armonia tra le persone sia delle comunità vicine sia di quelle lontane.”
“Quella del RYLA – ha ricordato il Governatore del Distretto 2071 Nello Mari – è stata anche una grande esperienza di collaborazione tra i Distretti 2072 e 2071”.
La giornata di sabato 1 aprile è stata anche l’opportunità per celebrare i 40 anni del RYLA, i suoi personaggi, i relatori, e coloro che nel corso degli anni hanno fatto sì che questo percorso fosse così significativo per tante generazioni di leader a cominciare da Gino Pasotti, al quale è stata intitolata una borsa di studio.
Molti dei partecipanti hanno confermato che il RYLA è un’esperienza che unisce l’amicizia, i valori, l’etica, la creatività e la fiducia, creando una sinergia che produce risultati sorprendenti. Per questo è ancora più bello l’augurio agli altri ragazzi con cui il giovane Matteo ha concluso il suo intervento al termine del RYLA: coltivare sempre quella sana inquietudine di conoscere e di conoscersi.
Don Tiziano Zoli
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A settembre un evento da non perdere: il “Rome Rotary Institute 2023” – Iscrizioni aperte
Dal 15 al 17 settembre 2023, Roma ospiterà il “Rome Rotary Institute 2023”, che vedrà coinvolti rotariani e ospiti da Italia, Malta, Repubblica di S. Marino, Francia, Belgio, Lussemburgo, Andorra, Monaco, Spagna, Portogallo, Madeira, Isole Azzorre, Olanda, Germania, Lichtenstein, e Svizzera.
Il Rotary Institute di Roma 2023, sarà un momento di incontro e confronto tra la società civile, i suoi protagonisti e i leader dell’organizzazione, per comprendere le esigenze delle nostre comunità e ridefinire aree di intervento e obiettivi di service attraverso testimonianze, dibattiti e networking.
Dal 13 al 15 settembre si terrà il GETS e il GNTS. Seminari di formazione per i futuri leaders (Governatori eletti 2024-25; Governatori Nominati 2025-26; Rappresentanti Distrettuali Rotaract eletti), oltre al Seminario della fondazione Rotary e il Peace Forum in the Mediterranean promosso dai Comitati InterPaese.
Dice Alberto Cecchini, Board Director del Rotary Internazionale 2022-24:
“Il Rotary Institute è tradizionalmente un momento di informazione e formazione della leadership rotariana. L’appuntamento di Roma 2023 vuole rappresentare una tappa di un percorso più ampio che coinvolga l’intera comunità rotariana per utilizzarne l’intelligenza collettiva al fine di contribuire a un necessario processo di cambiamento, per mantenere la rilevanza dell’organizzazione e aumentarne l’impatto attraverso le sue azioni. Dobbiamo aprirci a una nuova stagione di creatività culturale che sappia raggiungere un pubblico più ampio e completamente rappresentativo delle comunità in cui viviamo e operiamo.”
Iscrizioni aperte a questo link: www.rotaryinstituterome2023.com
A cura di Maria Grazia Palmieri
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Ricordo del PDG Franco Carpanelli
Il 4 aprile 2023 si è spento a Parma all’età di 99 anni il Prof. Arch. Franco Carpanelli decano del Rotary Club Parma, in quanto la data di ammissione al Club risale al 14 febbraio 1957. Dal 23 giugno 2015 RC Parma lo ha insignito del titolo di socio onorario.
È stato Presidente del Club nell’annata 1982/83 e Governatore del Distretto 2070 nell’annata 1987/88; successivamente negli anni ’90 ha partecipato come relatore a numerose conferenze internazionali tra cui quelle di Amsterdam, Berlino, Istanbul, Londra, Monte Carlo e Singapore
Nel 2017 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana.
La sua storia
Carpanelli amava il bello e l’arte, e sulle brutture urbanistiche anche internazionali, prendeva decisa posizione. Uomo di grande cultura e professionalità, per il quale l’armonia delle forme e l’essenzialità erano fondamento imprescindibile delle sue opere, nacque a Livorno nel 1923, ma trascorse la giovinezza ad Arezzo. E si laureò in architettura all’Università di Firenze nel 1949; successivamente coprì il ruolo di Assistente di Giovanni Michelucci presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna.
Vincitore di una Fulbright Scholarship, nel 1953 conseguì un dottorato all’Illinois Institute of Technology di Chicago, unico italiano ad essere allievo di Mies van der Rohe e Ludwig Hilberseimer. Era il 1953. L’anno precedente, in occasione della prima americana di Miracolo a Milano, presentata da Vittorio De Sica alla International House di Chicago, ebbe modo di conoscere Enrico Fermi, con il quale iniziò un rapporto d’amicizia.
La sua carriera proseguì a Parma, città di origine di suo padre, dove nel 1953 si aggiudicò il concorso per il nuovo piano regolatore generale della città. Nel 1958 partecipò ad un concorso per la costruzione di un Memorial ad Auschwitz, indetto su iniziativa di Simon Wiesenthal. Pur risultando tra i vincitori, l’opera proposta nel suo progetto non fu realizzata a causa di una legge che non ammetteva modifiche allo stato originario dell’area. Il modello del suo progetto è tuttora conservato nel Museo di Auschwitz-Birkenau. Nel 1958 ha conseguito la libera docenza in composizione architettonica all’Università di Firenze, primo nella graduatoria nazionale. L’anno successivo Richard Neutra lo invitò a collaborare alla realizzazione di progetti di architettura a Maracaibo in Venezuela.
Negli anni 1963/64 rivestì il ruolo di Visiting professor alla Harvard School of Design, su invito di Josep Lluís Sert, e alla Iowa State University tra il 1964 e ’65.
Docente di disegno presso il biennio d’Ingegneria dell’Università di Parma tra il 1964 e il ’75, e dal 1976 al 1990 direttore dell’Istituto di Architettura e Disegno, Carpanelli partecipò nel ’72 alla prima missione culturale e professionale del governo italiano in Cina e tenne la prima lezione di architettura all’Università di Shanghai. Nello stesso anno fece varie lezioni sull’architettura italiana al Politecnico di Varsavia.
Ritiratosi dall’attività professionale nel 2014, nel febbraio 2016 donò il suo vasto archivio di progetti e disegni alla Fondazione Cariparma. Nel 2016 il Ministero della Cultura lo nominò Ispettore Onorario per la tutela e vigilanza del patrimonio storico e artistico della provincia di Parma.
Dal 2013 al 2019 rivestì il ruolo di Presidente dell’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma. Dal 2014 al 2020 fu Presidente della sezione di Parma di Italia Nostra.
Nella sua lunga carriera realizzò opere di prestigio sia di edilizia pubblica che privata.
Tra quelli pubblici va menzionato il Centro direzionale di Parma, il primo realizzato in metallo e vetro, secondo la lezione di Mies van der Rohe, dall’estetica internazionale.
Il ricordo di Vittorio Brandonisio, RC Parma
“Ho conosciuto Carpanelli quando entrai nel Rotary Club Parma nel 1957. Nonostante abitasse a Parma da molti anni, aveva mantenuto l’accento toscano. Ci sentivamo spesso perché voleva sapere del Club e dei soci”. Vittorio Brandonisio, lo ricorda con grande affetto, ne fu il segretario distrettuale quando Carpanelli divenne Governatore dell’allora Distretto 2070. Franco Carpanelli decise di organizzare il Congresso Distrettuale nel Salone Moresco del palazzo dei Congressi di Salsomaggiore, ma era in uno stato disastroso, racconta Brandonisio. Ma Franco Carpanelli da architetto ed esteta qual era, trovò una soluzione che rese splendido il Moresco, facendo tappezzare con velluto amaranto le colonne e le pareti delle balconate. “Ciao caro Franco, ci mancherai molto” conclude Brandonisio.
Profondo cordoglio giunge dal Governatore del nostro Distretto Luciano Alfieri, da i PDG, in particolare dal PDG Stefano Spagna Musso del Rotary Club Parma, dalle autorità distrettuali e da tutti i soci del D2072.
A cura di Maria Grazia Palmieri
Foto di Annarita Melegari
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Rotary Felsinei: ricordando Giardina, un premio con ritmo Jazz
Si è svolto in questi giorni il “Premio Nardo Giardina” nella Sala Bossi del Conservatorio G.B. Martini di Bologna, organizzato dai Rotary Club del Gruppo Felsineo.
L’ambito riconoscimento, giunto alla sua sesta edizione, è stato assegnato a Aleksandra Syrkasheva nella materia di Canto Jazz.
“E’ per noi motivo di grande prestigio ed onore poter ricordare la vita e le opere del nostro socio Nardo Giardina, iscritto al Bologna Sud – ha detto il presidente Gianluigi Pagani – anche se la sua figura era talmente elevata ed impegnata che tutti i Rotary di Bologna lo ricordano ogni anno con profondo affetto”.
Scopo del premio è fare memoria di Nardo Giardina, scomparso nel 2016, socio rotariano fin dal 1979, appassionato jazzista e grande figura di medico impegnato in tante missioni umanitarie e religiose. Nardo era un personaggio poliedrico, amato dai suoi amici, da Renzo Arbore a Pupi Avati, da Lucio Dalla a Cristian De Sica.
“Sappiamo tutti il ruolo straordinario che hai avuto nel dare gioia e bellezza alla nostra città – ha detto Pupi Avati al funerale di Nardo – se il jazz ha trovato in Bologna quel misterioso habitat così straordinariamente accogliente, lo si deve soprattutto a te e a quei pochi che per primi ti furono accanto in quella battaglia. Se Bologna fu la prima città italiana a vantare un festival del jazz veramente internazionale che vide esibirsi sui nostri palcoscenici i più grandi nomi della storia di quella magica musica, lo si deve a voi”.
Presente alla cerimonia di premiazione il Governatore 2072 Luciano Alfieri che ha espresso il proprio apprezzamento per l’iniziativa dei dieci Club del Gruppo Felsineo che, tutti insieme, hanno attivato quest’anno progetti per oltre 67mila Euro, oltre ai tanti service dei singoli Club.
Nella sala gremita, il PDG Franco Venturi, la DGE Fiorella Sgallari, il DGD Guido Giuseppe Abbate e, l’assistente del Governatore Natalia d’Errico .
Prima del concerto della premiata, è stata presentata la nuova edizione 2023 della brochure dedicata a Lucio Dalla e Nardo Giardina, un omaggio dei Rotary bolognesi
“Noi diciamo spesso che Nardo esercitava con serietà la professione di medico – ha concluso Gianluigi Pagani – godeva con gioia della passione di musicista ed aiutava con spirito rotariano gli ultimi e gli indifesi… questo era il nostro amato Nardo”.
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Rotary a Convegno: le diverse angolazioni della disabilità
La sala BCC a Bologna ha accolto rotariani e non rotariani, che hanno partecipato all’interessante convegno organizzato dalla commissione disabilità del Distretto 2072 dal titolo “L’importanza della informazione, la qualità della vita, il futuro dei disabili”.
Il PDG Maurizio Marcialis ha iniziato la sessione dando la parola al DGN Alberto Azzolini per un saluto. Era presente all’evento anche il PDG Pietro Pasini. La prima relatrice è stata la Dott.ssa Patrizia Riscica (Presidente del comitato scientifico di Aidefad) con il tema:
“Lo spettro dei Disturbi Feto Alcolici FASD”. La relatrice ha parlato di come sia importante la conoscenza di questo aspetto, per prevenire e gestire i futuri disturbi fisico/comportamentali a seguito dell’assunzione di alcool da parte di una mamma in gravidanza.
L’alcol attraversa la placenta e arriva direttamente al feto, è una sostanza che ha un’azione tossica, teratogena e cancerogena e può determinare alterazioni strutturali e funzionali di tessuti e organi causando effetti nocivi al bambino ,visibili solo nella fase di crescita (alterazioni dei sistemi sensoriali, difficoltà di memoria e di apprendimento, difficoltà di comprensione e di elaborazione del linguaggio emotivo e verbale, problemi di salute mentale, dipendenze da sostanze, problemi con la giustizia).
Laura Perego e Aleksandra Cotti hanno dimostrano come lo sport, la pallanuoto nel loro caso, possa diventare uno stile di vita e migliorare la vita del disabile. I successi sportivi che hanno con i loro ragazzi/e ne sono un esempio.
Il dott. Giovanni Corona (Specialista in Endocrinologia e malattie del metabolismo, Presidente ESSM) ha illustrato quanto l’attività sportiva sia determinante per la nostra salute fisica e psichica. In particolare ha parlato delle cause del diabete e di quanto sia importante l’attività fisica per ridurre o convivere con la malattia.
Massimo di Menna (Prof. Ing. Unibo) ha ricordato l’ esperienza del Campus dei Campioni. Il Campus è nato per la figlia Maia, per proseguire le cose belle che ha fatto nei suoi soli 12 anni. È un campo di 20 ettari, con fiumi, boschi, cascate e un ristorante sociale, dedicato a natura, ambiente, sport, anziani, bambini, disabili, imprese, ricerca scientifica e cibo. Le foto ci fanno entrare in un mondo completamente immerso nella natura a soli 2 km da Bologna.
Marco Mazzoni ha relazionato sulle “Società Benefit”. Una Società Benefit è un’impresa che, in aggiunta alla propria identità Profit, definisce nel proprio statuto una o più finalità di beneficio comune. PMG Italia, che rappresenta, si occupa di equità sociale, bene comune e responsabilità civica per sensibilizzare ai temi dello sviluppo sostenibile.
Mario Mariani e Riccardo Elia si sono soffermati sul progetto nazionale Golf4autism (golf come terapia per l’autismo) nato nel 2017. Nel nostro distretto è partito nel 2022 nei campi di Modena, Castel S Pietro e Argenta con un corso per 15 bambini autistici e, dati i risultati positivi, sicuramente verrà data continuità al progetto.
Ha chiuso il convegno la squadra guidata dal PDG Pietro Pasini per il GCR (gruppo di comunità Rotary). E’ intervenuto Paolo Bassi: “il GCR è uno dei programmi strutturali del Rotary International concepiti per agevolare il raggiungimento degli obiettivi di servizio, definiti da Club e Distretti nelle rispettive comunità e la contemporanea promozione dello spirito di amicizia e della buona volontà. Patrocinare un gruppo di comunità rappresenta, per il Rotary, un’occasione per entrare in contatto diretto con la propria comunità e per promuovere la partecipazione a progetti di sviluppo della stessa”.
Milla Lacchini ha spiegato il motivo per cui è importante fare un gruppo di comunità sul tema della disabilità.
“… per progettare azioni che possano contribuire ad un Welfare di Comunità Generativo: Fare rete, mettere a sistema risorse e competenze e promuovere scambio di buone pratiche…”.
Un importante risultato è stato raggiunto: è nato il Gruppo di Comunità Rotary “Lugo – Sostegno alle Disabilità”.
Maurizio Marcialis ha concluso l’incontro, ricordando che dal 14 al 20 maggio al Lido degli Scacchi – Camping Florenz, si svolgerà uno degli eventi più importanti dell’annata in merito alla disabilità: Happy Camp.
TC
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Rotary eClub Romagna – L’impatto del Rotary nelle comunità originarie in Argentina
Un meraviglioso viaggio nelle azioni rotariane… credo sia la definizione più adatta al mio viaggio in Argentina per inaugurare i due Global Grant promossi dall’eClub Romagna ma con il determinante contributo di tanti Rotary Club, di Distretti nazionali e internazionali e di rotariani.
Sappiamo tutti che la mission del Rotary non è fare beneficienza ma contribuire a migliorare lo stile di vita nella comunità facendo in modo che sia un miglioramento continuativo nel tempo.
Ma essere sul posto e constatarlo di persona è tutt’altra cosa perché le parole diventano, istantaneamente, emozioni.
La prima inaugurazione è stato il progetto nella comunità di El Alambrado nel comune di Santa Victoria Este.
Abbiamo realizzato una struttura di raccolta di acqua piovana. Il “cacique” (capo) della comunità nel ringraziarci ci ha detto: “…non avevamo nulla e ora, con il vostro aiuto, abbiamo l’acqua che per noi è un bene prezioso. Dopo avere visto la struttura abbiamo pensato ai nostri bambini e abbiamo chiesto al governo dei mattoni per chiudere le pareti. In questo modo possiamo fare la scuola all’interno ed evitare che i nostri bambini percorrano due volte al giorno 4 km a piedi per raggiungere il primo villaggio con scuola. Per noi è molto importante perché la strada è frequentata da spacciatori di droghe e alcool. Con questo progetto state salvando il futuro dei nostri bambini”.
A seguire, nella comunità di La Mora1 il cacique visibilmente emozionato e di poche parole ci ha detto: “ci avete fatto un regalo talmente grande che non so se ne sono degno ….”
Nella comunità di San Miguel ci accoglie un capo più serio e chiuso. Si tratta di comunità mista Wichi e Creola, per questo meno espansiva e accogliente, ma comunque felice di avere l’acqua e propositiva per il futuro.
Tutti i bambini ci accolgono con sorrisi e abbracci, senza chiedere nulla in cambio … e allora ti accorgi quanto sia importante l’azione rotariana nelle comunità.
Un’azione necessaria per soddisfare i bisogni primari ma con grande rispetto delle loro consuetudini, della loro cultura e sempre con il loro coinvolgimento. Toccare con mano che i nostri “sforzi” riescono a cambiare la vita delle persone, è la forza che spinge ad andare avanti con fermezza, a pensare a progetti di aiuto.
Sono stata accolta in un modo impensabile dai Rotary Club di Buenos Aires, ho avuto incontri “operativi” molto importanti con governatori attuali e futuri, conoscenze propedeutiche per altri progetti, ma la cosa che più mi ha gratificato è stato mettere in rete tanti club argentini non abituati a fare service importanti insieme.
La regione di Salta è la più grande a rischio di siccità di tutta l’Argentina e l’idea è quella di dare continuità ai progetti rotariani con la finalità, nel tempo, di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni originarie che desiderano continuare a vivere nelle loro terre.
Tiziana Casadio
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RC Reggio Emilia Terra di Matilde: un concerto per Jessica e le vittime di femminicidio
La Sala del Tricolore del Comune di Reggio Emilia ha ospitato l’evento in memoria di Jessica Filianti, la giovane vittima di femminicidio ucci sa nel 1996 per mano del suo ex fidanzato.
Il concerto “Primavera per Jessica”, fortemente voluto ed interamente organizzato dal Rotary Club Reggio Emilia Terra di Matilde, nasce col desiderio e l’impegno condivisi con la famiglia di far rivivere e commemorare Jessica e tutte le vittime di femminicidi e abusi.
L’evento è stato realizzato con Soli Deo Gloria- Organi, Suoni e Voci della Città e in collaborazione col Comune di Reggio Emilia. Presente il Sindaco Luca Vecchi: “L’investimento sulla memoria e sul ricordo non è mai solo un esercizio rituale ma è sempre un momento molto intimo e profondo”’.
“E’ per noi motivo di orgoglio che Giuliana Reggio, nostra socia onoraria, e il figlio Fabiano, abbiano scelto il Rotary Club Reggio Emilia Terra di Matilde quale custode e sostenitore della memoria di Jessica. – afferma la Presidente Cristina Carbognani – Questo Concerto ci consente di onorare la nostra missione valoriale e continuare ad essere al servizio della famiglia attraverso le iniziative che perpetueranno e terranno in vita il ricordo di Jessica.”
“L’empatia con Cristina Carbognani è stata immediata. – afferma Giuliana Reggio – Le ho spiegato la mia volontà di non spegnere il ricordo di mia figlia quale unico motivo per dare un senso alla mia esistenza, per poter trasformare un evento così tragico in qualcosa di puro attraverso iniziative che possano offrire sostegno e supporto alle famiglie delle vittime, che possano sensibilizzare, scuotere, l’opinione pubblica, le istituzioni, la scuola verso questo argomento tanto attuale quanto così poco considerato in passato. Nel Rotary Club Terra di Matilde ho la mia “famiglia allargata”, con cui poter proseguire e rafforzare un percorso per rendere possibile il mio desiderio di madre e far rivivere mia figlia onorandone il suo ricordo, promuovendo il rispetto della persona e l’eguaglianza di genere.”
Presenti in sala anche Monsignor Tiziano Ghirelli e il Governatore del Distretto Rotary 2072 Luciano Alfieri, che ha commentato in maniera partecipata l’evento: “L’amore non uccide, ma rende la vita migliore. Mentre ci troviamo in questa occasione di ricordo, riaffermiamo l’importanza e i risultati delle donne, il loro contributo alla comunità e le sfide che ancora devono affrontare nella società. Come Rotary, non possiamo che rafforzare il nostro compito e impegno valoriale e supportivo per creare un cambiamento positivo nelle comunità e nel mondo.”
Il Concerto, sulle note della compositrice del ‘700, Maria Teresa Agnesi, donna di elevato spessore culturale, apprezzata da Maria Teresa D’Austria, ha visto protagonista la voce del mezzo soprano Elena De Simone, accompagnata al clavicembalo da Michele Fontana. “Una scelta precisa, dettata dalla volontà di rappresentare la memoria di Jessica illuminandola attraverso l’arte di donne fiere e virtuose” – afferma il Maestro Renato Negri, Docente di Organo al Conservatorio Statale di Musica “Achille Peri-Claudio Merulo” di Reggio Emilia e Castelnovo Ne’ Monti, nonché Direttore Artistico, Ideatore e Fondatore della rassegna Soli Deo Gloria- Organi, Suoni e Voci della Città, giunta quest’anno alla 19^ edizione.
Un particolare ringraziamento alla Casa Musicale del Rio e a tutte le Istituzioni, Organizzazioni e Aziende che hanno espresso la loro sensibilità e partecipazione alla manifestazione per il ricordo di Jessica Filianti.
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RC Parma Est premia due Associazioni per l’inclusione
Nel corso della serata tenutasi nella nuova sede riqualificata e rinnovata di RC Parma Est in Strada Repubblica, Il club ha omaggiato due Associazioni, Girasoli e Polisportiva Gioco, con la donazione di buoni omaggio benzina utili per i loro servizi di trasporto. L’iniziativa è stata promossa da Rotary Club Parma Est, rappresentato dal suo Presidente Marco Zarotti, in collaborazione con il proprio Socio Giorgio Tanzi.
Alla serata sono intervenuti anche il Past Governor Stefano Spagna Musso e Valentina Dell’Aglio, attuale Assistente del Governatore
Girasoli
Nata nel cuore della città di Parma, la cooperativa gestisce un laboratorio socio occupazionale rivolto a persone adulte con disabilità intellettiva. Uno spazio, un luogo, una possibilità per imparare, conoscere e migliorare le proprie competenze, capacità… L’attenzione è quella al progetto di vita di ciascuno, essenzialmente rivolto all’acquisizione di una reale e spendibile autonomia, improntato alla convivenza e al rispetto.
Polisportiva Gioco
L’associazione Polisportiva Gioco Parma ODV nasce nel 1983 all’interno del Centro don Gnocchi di Parma; subito si allarga agli ex allievi del Centro abitanti nella Città e nei dintorni; gestita da disabili, diventa presto una delle Polisportive più importanti d’Italia. Fin dalle origini lo scopo è il benessere psico-fisico delle persone e l’integrazione sociale, mediante la pratica sportiva fatta su misura della persona disabile.
Tappa importante e segnale di autonomia e ricchezza progettuale è dal 1990 la sede nell’ex Eridania e il nuovo nome: GIOCO. Il quartiere è coinvolto e le attività si moltiplicano, passando dalle discipline di atletica, tennis da tavolo, nuoto e pallanuoto, a quelle del basket in carrozzina, handbike, hockey in carrozzina elettrica, tiro a segno, acquaticità, senza rinunciare a esperimenti promozionali con la vela e il paracadutismo.
La sede “provvisoria” assegnata dal Comune nel 2004 è attualmente nel Palasport; nonostante le difficoltà di accesso e gli spazi ristretti, la Polisportiva è più che mai viva e capace di nuove progettualità, quasi a dispetto delle conclamate difficoltà economiche mondiali. Ha rinvigorito il dialogo con Enti ed Associazioni, proponendosi attivamente in nuove sinergie che guardano avanti, rafforzando la missione originale di coinvolgere le famiglie con persone colpite da nuove forme di disabilità, alle quali è certamente utile la pratica dello sport, nell’accezione sopra indicata. Le recenti innovazioni sono la canoa e il sitting volley.
L’esperienza di 35 anni si trasforma in mission nelle scuole, dove dal 2010 entra con testimonianze di atleti e giochi in palestra con handbike, wheelchair basket, sitting volley, e con strumenti didattici come video, gadget e libri di propria produzione. L’adeguamento alle nuove leggi ha imposto la nascita della nuova associazione sportiva dilettantistica Giocoparma A.S.D. in stretta collaborazione con la Polisportiva Gioco ONLUS, con lo scopo di iscriversi e partecipare a gare e campionati con le Federazioni dei vari sport agonistici. Ecco il Consiglio direttivo: Marco Tagliavini, presidente; Paolo Biazzi, vicepresidente; Marco Nicolini, cassiere; Francesco Picucci, Stefania Cozzi, Gerardo Malangone, Luca Poma, Roberto Frignani (solo ODV), Francesco Giansoldati (solo ODV).
Andrea Belli
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RC Valle del Rubicone: un’auto per l’assistenza domiciliare
È stata di recente consegnata alla presenza del Governatore del nostro Distretto Luciano Alfieri e del vice sindaco del Comune di Savignano sul Rubicone Nicola Dellapasqua, la nuova auto destinata all’Assistenza domiciliare per le cure palliative, acquistata grazie ad un importante contributo di RC Valle del Rubicone, nell’annata 2022-2023.
Il Club, infatti, ha deciso di collaborare con la Struttura Cure Palliative Cesena e Hospice di Savignano, per la realizzazione di un service in occasione delle celebrazioni per i 21 anni di attività della struttura, avviando una raccolta fondi per l’acquisto della nuova autovettura FIAT PANDA a GPL, per portare l’assistenza di personale medico e infermieristico specializzato, ai pazienti che necessitano di cure palliative domiciliari.
Si è trattato di una collaborazione finalizzata a dare continuità all’impegno che storicamente il RC Valle del Rubicone, molto sensibile alle esigenze del territorio, ha messo in campo, donando alle Cure Palliative nell’annata rotariana 2007-2008, un’altra autovettura, che a tutt’oggi viene utilizzata appieno da medici ed infermieri.
Per raggiungere il proprio obiettivo, lo stesso Club ha organizzato il 9 settembre 2022, in partnership con l’Amministrazione Comunale di Savignano sul Rubicone, il SI FEST Savignano Immagini Festival, la struttura di Cure Palliative sede dell’Hospice a Savignano sul Rubicone, uno spettacolo teatrale dal titolo “IL Metro di Marco” Il lungo viaggio fotografico di Marco Pesaresi, scritto e recitato da Teresio Troll socio onorario del Club, al Cinema Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone.
L’incasso dello spettacolo interamente devoluto al Service del RC Valle del Rubicone, sommato al contributo dei suoi Soci e a quello della Rotary Foundation, ha permesso di raggiungere un importo complessivo di 6.000,00 euro successivamente donati all’Hospice. Le donazioni già ricevute dall’Hospice da parte di familiari che hanno conosciuto l’esperienza delle cure palliative, unite a tale contributo, hanno consentito di centrare l’obiettivo prefissato, di acquistare la nuova Fiat Panda a Gpl.
La nuova Panda andrà ad arricchire il parco automezzi dedicato, per facilitare gli spostamenti degli operatori di cure palliative al domicilio dei pazienti. Le cure palliative, infatti, possono essere offerte al domicilio in ogni ambito del Territorio, attraverso professionisti specializzati, formati e dedicati, in sinergia col Medico di Medicina Generale, i Medici della Continuità Assistenziale e gli Infermieri afferenti al Servizio Infermieristico Domiciliare.
“Siamo grati al Rotary e a tutti nostri donatori, per questo costante supporto – dichiara la Dott.ssa Elena Amaducci, Responsabile della struttura di cure palliative – Le Cure palliative non hanno bisogno di costosi strumenti tecnici per essere svolte, il loro patrimonio principale è costituito dai professionisti sanitari, con le loro competenze e caratteristiche umane. L’assistenza domiciliare è fondamentale nel processo assistenziale e quindi i veicoli sono indispensabili per raggiungere rapidamente ed in sicurezza i luoghi di cura”.
Ad accogliere il Governatore del Distretto 2072 Luciano Alfieri che ha voluto essere col Club in questa occasione così importante , insieme alla delegazione del RC Valle del Rubicone, composta dal Presidente Gian Piero Evangelisti e il Vice Giancarlo Biondini, erano presenti Gian Luca Ginestri assistente del Governatore, il Direttore del Distretto Cesena- Rubicone Dott. Francesco Sintoni, la Dott.ssa Elena Amaducci, attuale Responsabile dell’Hospice, la Dott.ssa Cristina Pittureri, che ha tenuto a salutare i presenti dopo 21 anni di attività nelle cure palliative cesenati, di cui 15 da Responsabile e Isa Perazzini mamma del fotografo Marco Pesaresi.
“Sostenere e favorire la presenza di personale specializzato al domicilio dei pazienti è da sempre – afferma Gian Piero Evangelisti Presidente di RC Valle del Rubicone – un impegno del nostro Club. Siamo quindi orgogliosi di aver contribuito ancora una volta al mantenimento di elevati livelli di qualità dell’assistenza, in un ambito di cura che richiede grande attenzione e sensibilità. Per questo vogliamo ringraziare coloro che sono venuti a vedere lo spettacolo teatrale lo scorso 9 settembre, i nostri Soci e la Rotary Foundation che con il loro generoso contributo ci hanno permesso di raggiungere l’obbiettivo di donare 6.000,00 euro all’Hospice”.
“Queste sono le vere attività che identificano l’operato del Rotary e dei rotariani – ha aggiunto il Governatore Luciano Alfieri -. Essere al servizio di chi è meno fortunato di noi. Essere utili alla struttura dell’Hospice è essere utili non solo ai malati ma anche alle loro famiglie che li seguono con vero amore”.
“Come sempre la nostra comunità cammina a fianco delle amministrazioni pubbliche e sostiene il loro lavoro perché ne comprende la complessità e l’importanza. Il dono del Rotary Club Valle Rubicone ha un doppio valore, certamente quello economico ma soprattutto quello della solidarietà, che accompagna le persone, le tiene insieme e porta un messaggio di positività e fiducia. Il mio sentito ringraziamento per la presenza sempre attiva e attenta del club sul territorio, per l’attenzione della direzione sanitaria e la competenza dello staff dell’Hospice”. Sono le parole di ringraziamento del vice sindaco Dellapasqua.
Si è unito ai ringraziamenti anche il Direttore di Distretto dottor Francesco Sintoni, che ha sottolineato come, con questo ennesimo generoso contributo a beneficio alla medicina territoriale, il Rotary Club Valle del Rubicone abbia offerto un aiuto concreto fondamentale per la migliore risposta che l’intero sistema sanitario è chiamato a dare.
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Gruppo Ghirlandina e Rotaract per nutrire l’educazione
Il Rotary Club Gruppo Ghirlandina e Rotaract Zona Estense & Club Mirandola hanno organizzato un secondo evento per il progetto Rise Against Hunger Italia, promosso dai Governatori italiani per l’annata 2022-2023.
Durante l’incontro, tenutosi domenica 2 aprile a Fiorano Modenese, 150 rotariani e rotaractiani si sono riuniti e hanno prodotto in meno di due ore, 32.400 pasti per i bambini dello Zimbabwe. Una mattinata ricca di gioia e amicizia che ha coinvolto i soci e le loro famiglie. Un ringraziamento speciale va anche alle aziende che hanno deciso di supportare l’iniziativa.
Il progetto Rise Against Hunger prevede che la distribuzione dei pasti avvenga esclusivamente a scuola, per incentivare la presenza dei bambini e soprattutto delle bambine, che non verrebbero mandate a studiare senza la certezza di un pasto. Il progetto si concentra sull’alfabetizzazione e lo sviluppo comunitario, in quanto l’istruzione è fondamentale per combattere la povertà, le barriere culturali e la disparità di genere.
L’alfabetizzazione è un tema cruciale in molti Paesi in via di sviluppo, dove ancora milioni di bambini non hanno accesso all’istruzione e vengono avviati al lavoro in età precoce, a causa delle condizioni di estrema povertà familiare. Per molti di questi bambini, il pasto quotidiano è un lusso che le loro famiglie non possono permettersi. Sostenere l’alfabetizzazione significa combattere la povertà e le barriere culturali, oltre alla disparità di genere.
Lo sviluppo comunitario è un altro tema cruciale del progetto. Saper leggere e scrivere promuove lo sviluppo economico e sociale, favorisce la democrazia e, con essa, costruisce la pace. L’istruzione è un diritto umano fondamentale che dovrebbe essere garantito a tutti, indipendentemente dal loro status sociale e dal paese in cui vivono.
Il progetto coordinato dal Rotary Club Gruppo Ghirlandina e Rotaract in collaborazione con Rise Against Hunger Italia è un esempio di come l’impegno e la collaborazione tra organizzazioni non governative e istituzioni di volontariato possono fare la differenza nella vita dei bambini e delle comunità in difficoltà. Il Rotary Club Gruppo Ghirlandina e Rotaract hanno dimostrato il loro impegno per la comunità globale, lavorando insieme per creare un futuro migliore per le generazioni future.
Rise Against Hunger Italia è un’organizzazione no profit fondata nel 1998 negli Stati Uniti. Nel 2012 è stata fondata la sede italiana che è diventata il referente per tutte le iniziative in Europa, più volte partner del Rotary a livello internazionale e nazionale. Oggi Rise Against Hunger è presente negli Stati Uniti, in Italia, in Sud Africa, Malesia, India e Filippine. Dal 2005 ad oggi ha realizzato e distribuito oltre 450 milioni di pasti in 74 Paesi nel mondo a sostegno dei programmi di scolarizzazione e in risposta a gravi crisi umanitarie.
Il partner ha fornito i componenti alimentari, gli strumenti per la preparazione ed il confezionamento, e si occuperà del trasporto e della consegna alle strutture scolastiche dello Zimbabwe.
L’attività locale ha proseguito il progetto voluto dal Distretto 2072 che lo scorso ottobre ha confezionato 57.000 pasti. L’iniziativa 2022-2023 dei Rotary italiani sarà la più grande operazione mondiale coordinata da Rise Against Hunger.
A chiusura dei lavori il pranzo in collaborazione con gli sponsor aziendali e un piccolo momento divertente con l’asta proposta dal Club Mirandola: i salumi avanzati sono stati acquistati dai presenti, raccogliendo diverse centinaia di euro che saranno donate all’Associazione “Speranza per un bambino” che sostiene i bambini del Congo.
L’evento organizzato dai Rotary Club Gruppo Ghirlandina e Rotaract Zona Estense & Club Mirandola dimostra il nostro impegno per la comunità globale e la nostra dedizione a creare un futuro migliore per le generazioni future.
Gabriele Carboni
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Ospedale di Cento: presto la Casa della comunità
Cento avrà la sua Casa della comunità e dunque l’antico Ospedale, il SS Annunziatam rimarrà un sicuro punto di riferimento. È quanto è emerso dal vivace incontro promosso in un interclub di Area estense dal Rotary della città del Guercino presieduto dal prof. Giorgio Zoli. Il Rotary centese da sempre dedica importanti service all’ospedale.
Assente per motivi familiari la commissaria straordinaria dell’Azienda ospedaliera-universitaria Monica Calamai, è intervenuto Roberto Bentivegna, direttore della Direzione Medica di Presidio.
Molti i temi affrontati, dalle emergenze alle criticità, ma anche alla constatazione, dati alla mano, che la sanità italiana è ai vertici mondiali. Dopo l’emergenza Covid, ha detto, che fortunatamente è stata affrontata, potendo ricorrere a ingenti risorse, oggi la sanità pubblica è a rischio, per molti motivi.
“Tuttavia il Pnrr pone a disposizione, a sua volta, importanti investimenti a favore dello sviluppo del territorio”.
Alcune decine di milioni saranno destinati a creare Case della salute, grandi attrezzature, digitalizzazione, interventi su Argenta.
E Cento? Non è in questa speciale lista, ha rilevato l’assessore comunale Mario Pedaci: il perché lo si chieda alla vecchia Giunta Toselli. In ogni caso l’assessore regionale Donini è stato invitato a Cento dalla Giunta Accorsi e ora, ha detto ancora Pedaci, confermato da Bentivegna, si darà vita a una Casa della comunità (tre milioni sul tavolo) che rappresenta “il modello organizzativo per l’assistenza di prossimità per la popolazione, luogo fisico e di facile individuazione al quale i cittadini possono accedere per bisogni di assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale”.
Bentivegna ha poi ricordato che si sta passando da una visione ospedalocentrica a una più aperta, che prevede la cura del paziente più vicino a casa o a casa; e ancora: utilizzando la telemedicina, anche perché la crescente popolazione anziana richiede un impegno sempre più forte.
Certo non è facile, anche perché c’è un disperato bisogno di medici ma anche di infermieri (l’offerta è molto più bassa della domanda, di qui l’importazione di professionisti). L’aumento delle borse di studio garantite per le specialità dovrebbe gradatamente risolvere o attutire il problema. Intanto la nostra provincia ha avviato con successo il servizio infermieri di famiglia e di comunità (2.000 pazienti e 52.000 interventi). Le criticità, però, non mancano: i tempi di attesa per le visite, ad esempio, continuano ad essere troppo lunghi.
Sullo sfondo, intanto, c’è l’attesa e necessaria unificazione ospedaliero-universitaria per abbattere costi e razionalizzare i processi. “I tavoli di lavoro procedono spediti”. Ma occorre una legge ad hoc che però entro l’anno – pare – sarà varata. Ampio e approfondito il dibattito che ne è seguito. In apertura era intervenuto l’assistente del Governatore Michele Poccianti per ricordare il grande impegno dei Rotary ferraresi al fianco della struttura sanitaria con molte e importanti donazioni fra cui alcune sonde ecografiche fondamentali durante il Covid ed ora altrettanto utili.
Alberto Lazzarini