Assegnato il Premio “Franco Zarri” – A ricordo dell’indimenticato Governatore
È Alina Chiruta la vincitrice del Premio “Franco Zarri”, assegnato dal Rotary di Cento e dalla famiglia Zarri a uno studente universitario delle facoltà di ingegneria o architettura che si sia particolarmente distinto. La cerimonia, che si è svolta in videoconferenza, è stata anche l’occasione per trattare alcuni temi legati alla vita e all’attività degli atenei, in particolare quello di Ferrara, rappresentato dal Prorettore (delegato alla didattica) Giacomo Zanni.
Coordinato dal presidente del Rotary centese Carlo Rumpianesi, l’incontro, come si diceva, è tradizionale per il sodalizio, visto che risale al 1998 la prima edizione dedicata all’indimenticato governatore centese, immaturamente scomparso, ingegnere (a lui si deve la ristrutturazione di palazzo del Governatore di Cento) e docente universitario.
La selezione dei partecipanti al concorso era stata ancora affidata a ER.Go. l’azienda regionale per il diritto allo studio, intervenuta con la direttrice Patrizia Mondin. Hanno preso parte alla riunione la vedova di Franco Zarri, Mimma e i figli Michele, Nicola e Luca che in conclusione ha voluto ringraziare il club per l’iniziativa e il ricordo del padre.
La vincitrice, una giovane studentessa di origini moldave in Italia dall’età di sei anni, ha naturalmente ringraziato per il premio (2.000 euro) e, presentando il ragazzo al suo fianco, ha annunciato di averlo sposato in settimana.
La relazione-base, come si diceva, era stata affidata al prof. Giacomo Zanni, incentrata sulle difficoltà incontrate a seguito del Covid, particolarmente forti in alcune attività come ad esempio lo svolgimento dei tirocini ma anche le esercitazioni, gli stessi esami e le tesi. Molto interessante il risultato di un articolato questionario sottoposto agli universitari dell’ateneo estense. Il 50% giudica positiva la didattica a distanza, appena il 15% no: “Si tornerà alla normalità ma la nuova metodologia presenta elementi di positività”. Cosa è mancato di più? Il confronto con i compagni, la presenza fisica, lo stimolo delle lezioni “reali” e sentirsi parte di una comunità. Gli aspetti invece più apprezzati sono il poter mettere in pausa le registrazioni e risentire i vari passaggi; la flessibilità degli orari, il risparmio nei costi. Il 60% ritiene che il vecchio metodo debba integrarsi col nuovo. Quanto all’Università, ha concluso Zanni, il futuro sarà caratterizzato da pragmatismo e apertura al nuovo.
I volontari del “Don Zucchini” – Assegnato il tradizionale Premio
Sono i giovani conduttori del cinema “don Zucchini” di Cento i vincitori del “Premio al volontariato” organizzato dal locale Rotary da molti anni. A questo gruppo di ragazzi, tutti di età inferiore ai trent’anni, si deve il ritorno dei film in città nel bel contenitore di via Guercino, ristrutturato una ventina di anni fa grazie all’indimenticato monsignor Salvatore Baviera. Le proiezioni, che risalivano agli anni ’50 ma poi interrotte, iniziarono di nuovo nel 2010, grazie alla donazione di attrezzature professionali ad opera della signora Cristina Fava.
Il presidente del club Carlo Rumpianesi ha sottolineato la proficua attività svolta dal gruppo (25 volontari) e Marco Tassinari, uno dei suoi rappresentanti, ha illustrato i momenti salienti di questa vera e propria avventura, fortemente positiva, che consente (in tempi normali…) a 99 persone di assistere comodamente alle proiezioni in un ambiente confortevole, “anzi familiare”. Ai ragazzi il club ha consegnato una targa e un assegno di 1000 euro.
Il progetto Pera moscatella – Il benemerito recupero di un’eccellenza locale nel segno della tradizione
Con un’animata e interessante videoconferenza il club di Cento ha fatto il punto su un progetto tutto rotariano: i docenti universitari Luca Dondini e Vincenzo Ancarani hanno infatti parlato del recupero della pera moscatella di Renazzo, oggetto di un particolare interesse da almeno due anni da parte di soci del sodalizio. Lo studio ebbe inizio, per la precisione, nell’annata del governatore Maurizio Marcialis che, dando esecuzione all’input del Rotary international, si adoperò perché fossero piantati tanti alberi quanti sono i soci del Rotary del Distretto. Il Rotary centese, molto opportunamente e con grande intelligenza, optò per il recupero di questa pianta – il pero moscatella – in via di estinzione. Si attuava, dunque, un doppio intervento: la salvaguardia di una specie ormai estinta (con relativo importantissimo studio e pratica applicazione) e la messa a dimora di 70 esemplari, tanti quanti sono i rotariani centesi (e molti altri ancora).
Il frutto, si diceva, era pressoché scomparso poi, grazie all’interessamento del prof. Rino Ghelfi (docente universitario e grande rotariano), furono rinvenuti alcuni esemplari, analizzati presso l’università di Bologna che le ha…moltiplicate. Ora le piante sono un centinaio, 80 delle quali a Renazzo in carico alla Pro Loco. L’obiettivo è sempre e comunque la salvaguardia e lo sviluppo di questa qualità di pera, molto gustosa. Per valorizzazione territorio e tradizione.
Alberto Lazzarini