Martedì 19 maggio 2015 nella serata per la Festa del Quarantennale del RC Bologna Sud sono stati illustrati alcuni service del Club, che da sempre riserva una particolare attenzione al sostegno di iniziative benefiche. In particolare Nardo Giardina ha raccontato dei due service (Adwa e Zimbabwe) da lui curati, mentre Tomaso Zappoli Thyrion ha parlato di quello che da anni porta avanti nel lontano Uruguay. Tomaso racconta in queste pagine l’impegno suo e di amici suoi per aiutare a risolvere i molti problemi di Salto, piccola località dell’Uruguay.
Grazie al contributo del RC Bologna Sud anche quest’anno si è permesso la continuazione dell’attività di visita da parte di medici volontari oculisti e otorinolaringoiatri, anche rotariani, su pazienti in età pediatrica presso le scuole elementari della Provincia di Salto. Nel corso di queste visite, ove necessario, sono stati fornite gratuitamente grazie al contributo del RC settantacinque paia di occhiali ai bambini che ne avevano necessità e, soprattutto, sono stati censiti i bambini affetti dalle disfunzioni più importanti in modo da poter fornire all’assistenza medica statale, gli elenchi dei pazienti che necessitavano di essere seguiti anche in futuro. Oltre a ciò il contributo e l’impegno diretto dei rotariani di Salto e del nostro Tomaso Zappoli Thyrion, che da anni si occupa di questi service, sono serviti alla realizzazione di un orto biologico collocato all’interno del cortile di una stazione di polizia locale. Questo service merita una menzione particolare per due ragioni.
Prima di tutto perchè non ci si è limitati a realizzare l’orto, ma ci si è dedicati all’insegnamento rivolto ai bambini della scuola elementare locale della cura e della gestione dell’orto stesso (in modo da evitare che l’orto venisse trascurato dagli adulti e finisse in rovina). In secondo luogo la collocazione dell’orto all’interno di un luogo particolare come una stazione di polizia ha permesso di creare una sinergia tra due realtà tra loro apparentemente incompatibili quali la polizia da un lato e la popolazione più povera dall’altro. Questo perché nell’immaginario collettivo di Salto i rapporti tra queste due fasce della popolazione sono molto conflittuali: la polizia non è vista “di buon occhio” dalla fascia più debole della popolazione perché i bambini la percepiscono come antagonista rispetto alle attività (non sempre lecite) esercitate dai loro genitori. Il fatto di avere realizzato l’orto all’interno di una stazione di polizia ha permesso ai bambini di frequentare senza paura quell’ambiente e di familiarizzare con i poliziotti superando lo scoglio culturale che li distanziava. Il progetto si è rivelato un vero e proprio successo, ha visto il coinvolgimento della popolazione locale ed è stato considerato di tale interesse da essere indicato dal Ministero dell’Istruzione dell’Uruguay come progetto pilota da implementare in tutto il Paese.