Carissime Amiche, Carissimi Amici,
in questi ultimi mesi in cui Lilly ed io abbiamo visitato i Club del Distretto, abbiamo organizzato e partecipato a tanti eventi, mi soffermo a pensare se il tragitto di quest’annata rotariana, che si trova ormai nel pieno della sua seconda parte, sia un percorso che raggiungerà lo scopo che in-sieme ci siamo prefissi.
Al di là di aspetti contabili o quantitativi, dobbiamo domandarci: noi rotariani, siamo stati e siamo un dono per il Mondo? Per la nostra Comunità? Io credo di si, anzi ne sono sicuro.
Cominciamo a considerare i progetti che Distretto e Club hanno svolto o stanno concludendo come District Grant: ben 20 progetti che coinvolgono 30 Club per un totale complessivo di qua-si 127.000 euro, inoltre sono già programmati 10 Global Grant per un totale complessivo di ol-tre 600.000 euro.
Sono cifre importanti che testimoniano la capacità di produrre e realizzare progetti per la Co-munità e per il Mondo di cui dobbiamo essere fieri.
Il prossimo mese di Aprile è dedicato alla salute della madre e del bambino: se andate sul sito Rotary.org e sulla sezione “Rotary Showcase” scoprirete che vi sono ben 1.294 progetti in corso o realizzati che si occupano della salute della madre e del bambino, di cui 7 sviluppati da Club del nostro Distretto.
Sono numeri importanti che testimoniano quel livello di concreto impegno in cui il Distretto 2072 si è sempre distinto, ma a me piace mettere in rilievo quanto ci disse il Presidente “Ravi” Ravindran a conclusione del suo messaggio all’Assemblea Internazionale: “Nella vita non è im-portante il valore materiale dei doni che facciamo, ma l’amore con cui li doniamo…”
In questo senso il tema della salute madre-bambino ci offre lo spunto per approfondire il suo messaggio, apparentemente semplice ma di straordinario spessore.
Il rapporto madre-bambino è quanto di più gratuito e disinteressato ci possa essere, gli studiosi della prima infanzia ci dicono che, se la nascita biologica avviene in un momento molto preciso e definito nel tempo, quella psicologica non ha un momento puntuale di origine, ma si sviluppa nel tempo attraverso un rapporto con la figura materna.
Si tratta di una relazione di cura e di amore, una relazione di sguardi, di reciproca intesa, di movimenti e di protezione.
E’ un delicato rapporto, una grammatica di reciproche interazioni che dalla dimensione corpo-rea, di cura e di soddisfacimento dei bisogni primari, si sviluppa in quella motoria, cognitiva e relazionale.
Insomma, siamo chi siamo perché entriamo in rapporto con un Altro…
Quale salute, dunque, dobbiamo aiutare a preservare? In primo luogo certamente quella che riguarda la sfera sanitaria, quella tangibile ed è ciò che stiamo già svolgendo: attrezzature ospedaliere, approvvigionamenti per opere sociali, adozioni a distanza, interventi strutturali, emergenze umanitarie, ma anche luoghi di accoglienza, offerta di sicurezza per la coppia più fragile che ci sia: la madre con il suo bambino. Certo, gli interventi di natura educativa o che si occupano precocemente della prima fase di vita di un uomo, spesso non sono “eclatanti” non hanno quella dimensione di “visibilità” che spesso reclamiamo per far conoscere il Rotary.
Ammettiamolo, sono un po’ “minimalisti” e rischiano di passare inosservati sotto i riflettori dei grandi “media”, ma noi sappiamo che la ricostruzione di questo rapporto è la chiave per la promozione di una vita più umana, è il metodo per far crescere la fiducia negli altri, e in ultima analisi far si che il mondo non sembri perennemente minaccioso e nemico.
La salute della madre e del bambino presi come un “sistema vitale”, non riguarda solo le inizia-tive sanitarie “tout court”, ma anche quelle educative e sociali.
Non dobbiamo pensare che gli interventi educativi che possiamo realizzare debbano riguardare solo le classiche “agenzie educative”, ma anche e soprattutto il contesto relazionale anche a dimensione familiare, le attività ludiche più o meno organizzate, la dimensione sportiva, e, per quanto riguarda le mamme: le strutture di supporto quando sono puerpere, quando lavorano o quando, per la presenza di altri numerosi figli, difficilmente possono far fronte ad un accudi-mento adeguato al nuovo nato e così via.
Il nostro dono per il mondo non è solo un dono di risorse e di organizzazione, ma un dono di sensibilità, di attenzione nell’individuare i bisogni più rilevanti e nella decisione di affrontarli con progetti mirati.
E’ importante rilevare come il Rotary ci stimoli ad occuparci oltre che dei grandi progetti di dimensione “storica”, come l’eradicazione della Polio, anche di iniziative che costruiscono “dal basso” una dimensione di vita più umana.
Carissime Amiche e Carissimi Amici,
avremo tante occasioni per approfondire questi temi e per testimoniare la nostra decisione e il nostro entusiasmo.
Vi ricordo alcuni appuntamenti:
Il 16 aprile p.v. si terrà a Modena, presso l’Accademia Militare, il Forum Rotary Rotaract che è imperniato sul significato del Servire e dell’altruismo al giorno d’oggi, si tratta di un tema di grande attualità visto anche la grande rilevanza che il mondo del “non profit” sta assumendo. Sarà anche un’occasione per potere ammirare gli ambienti degli appartamenti ducali dove pranzeremo.
Il 30 aprile si terrà a Roma il Giubileo dei Rotariani. Sarà presente il Presidente Internazio-nale e tantissimi rotariani da tutto il Mondo! Si può partecipare sia singolarmente sia con il programma messo a disposizione del Distretto. In questo caso il riferimento è l’amico Paolo Cristofori tel 347 2424034 email: gpcristofori@gmail.com
Il 18 e 19 giugno si terrà a Rimini il III° Congresso Distrettuale. Si tratta dell’evento “clou” dell’annata. Autorevoli personalità, esperienze straordinarie individuali e di Club, scambio di idee e di amicizia. Vi aspetto a Rimini numerosi, sarà un’occasione per una grande assise rota-riana.
Un caro saluto!
Yours in Rotary
Paolo