Care Amiche e cari Amici rotariani,
il tema indicato per la Lettera di marzo è quello dell’Alfabetizzazione e sono felice di affrontarlo perché rappresenta uno dei fiori all’occhiello del Rotary. Numerose sono le iniziative che il nostro sodalizio prende a questo riguardo sia a livello di Club sia nell’ambito Distrettuale.
In primo luogo non possiamo non ricordare lo sforzo che il Rotary compie con l’erogazione di borse di studio che permettono ai giovani di frequentare scuole di specializzazione di alto profilo e di accrescere le loro conoscenze e la loro professionalità. Sono ormai più di sessant’anni che il Rotary assegna questi preziosi sussidi e può accadere – come è successo al sottoscritto – di organizzare un importante convegno in ambito rotariano, di invitare un illustre studioso, di scontrarmi inevitabilmente con i suoi mille impegni e di vedersi concedere – malgrado tutto – la sua immediata disponibilità appena viene a sapere che l’appuntamento rientra nelle iniziative del Rotary. Sapete perché? Perché l’illustre studioso ha beneficiato a suo tempo di una borsa di studio rotariana ed è ancora grato per questo al nostro sodalizio.
Chissà quanti esempi si potrebbero portare a questo proposito. Personalmente ne ricordo un altro, legato a una borsa di studio finanziata dal mio Club che ha permesso a un (allora) giovanissimo studioso di dinosauri di affrontare una trasferta in Canada dove ha potuto approfondire i suoi studi. Oggi il promettente esperto è diventato un apprezzato professore e penso sempre che un piccolo tassello della sua celebrata attività sia dovuto alla generosità di noi rotariani.
Ricordo questi casi perchè li ho vissuti ma sono convinto che tanti di voi, care amiche e cari amici, ne potrebbero citare altrettanti e ben più significativi.
Segno che il Rotary incide fortemente con i suoi interventi in tema di diffusione della cultura e delle conoscenze. Basti pensare – se vogliamo rimanere in un ambito a noi più vicino – a quanto abbiamo fatto e stiamo facendo a favore delle scuole e degli studenti nella zona del terremoto come i corsi di lingua inglese e le forniture di materiale didattico tra le quali rientra anche il service organizzato da mia moglie per le consorti. Inoltre, sul piano distrettuale, è stato promosso il “piano armonico” per sensibilizzare l’attenzione all’educazione musicale.
A tutto questo bisogna poi aggiungere quanto i Club fanno autonomamente con le iniziative di alfabetizzazione condotte nei Paesi del Terzo Mondo o con i rapporti intessuti con le scuole che prevedono la valorizzazione degli studenti migliori.
Insomma, lo spettro di interventi è vasto e di ampia portata. Ciò non solo deve inorgoglirci per quanto il Rotary fa ma deve spingerci ad operare perché l’attenzione su questo tema sia sempre alta e ci induca a trovare – dove necessario – nuove forme di intervento o a perfezionare quelle esistenti.
In questo mese concluderò le visite nei Club. Ne mancano ormai pochissime e, assieme a mia moglie Alessandra, voglio sin da adesso ringraziare tutte le amiche e gli amici che ci hanno accolto con tanta amicizia e con tanta simpatia. E’ stata una esperienza umana davvero straordinaria, che si ripeterà – ne sono certo – anche nei Club dove si recheremo sino a fine mese.
Ricordo infine gli appuntamenti a livello distrettuale per l’annata rotariana 2013-2014. Dal 21 al 23 marzo si svolge a Bertinoro il Rypen dedicato ai giovanissimi. Il Distretto 2072 lo ha fortemente voluto per aprire un ciclo che proseguirà con il Forum Rotary-Rotaract del 29 marzo all’Autodromo di Imola, con il Ryla in programma dall’1 al 6 aprile all’Isola d’Elba e con il Ryla nazionale di metà aprile a Bari.
Ci siamo ripromessi di essere “Un Distretto giovane per i giovani” e spero che questa catena virtuosa di iniziative lo dimostri.
Infine non finirò mai di sottolineare che il Congresso con il quale concluderemo la prima annata del neonato Distretto si svolgerà dal 13 al 15 giugno all’Hotel Savoia di Bologna. Il programma è in via di definizione e contiamo su una partecipazione corale per festeggiare la prima candelina. L’Hotel Savoia, come sapete, è vicino alla tangenziale e questo dovrebbe favorire i movimenti per chi viene da fuori. Quindi tutto dovrebbe risultare più facile.
Con amicizia.
Giuseppe Castagnoli