Trecento partecipanti, grande interesse e attenzione, un ampio ventaglio di progetti: l’assemblea del Distretto 2072, che si è svolta sabato 6 maggio a Parma, ha significato tutto questo ed altro ancora, segno della vitalità del Movimento, che ogni anno si rinnova praticamente per intero nelle massime cariche.
Questo tradizionale appuntamento segna il pre-inizio dell’attività della nuova squadra che, per il 2017-18 sarà guidata dal Governatore incoming Maurizio Marcialis. Proprio l’architetto comacchiese ha naturalmente condotto l’Assemblea, all’insegna di un motto interessante e intrigante: “Il Rotary fa la differenza”. Va da sé che solo l’impegno dei soci potrà tradurre l’affermazione-esortazione in fatti. Di qui l’illustrazione dell’ampio programma di attività che trae origine dalle linee guida espresse dal presidente internazionale Ian Riseley, molto orientate su pace e ambiente, maternità e infanzia, professionalità e servizio. Marcialis ha annunciato che il presidente australiano farà visita al nostro Paese nell’aprile del prossimo anno partecipando a una grande iniziativa nazionale a Taranto, sul problema della salute materno-infantile, alla quale è facile prevedere che aderiranno anche molti soci del nostro Distretto.
Quanto ai programmi specificamente distrettuali, il Governatore incoming ha annunciato importanti iniziative nei settori dell’agroalimentare, dell’ambiente e della cultura. Particolare attenzione sarà poi posta sul tema della disabilità con un progetto molto concreto “declinato” possibilmente per area. Altrettanto rilevante si preannuncia il progetto screening – diabete. Quanto ai temi squisitamente organizzativi, Marcialis ha ricordato l’importanza del nuovo programma di gestione interna sia dei Club che del Distretto, destinati – anche – a dialogare meglio fra loro grazie proprio a questo nuovo software. E’ stata inoltre confermata la decisione di dare vita alla Rivista distrettuale anche in modalità cartacea. Infine, Marcialis ha sottolineato la necessità di collaborare in maniera sempre più stretta con il Rotaract.
Del programma dei\delle consorti si è poi occupata Flavia Bustacchini Marcialis, moglie di Maurizio, a sua volta architetto, romagnola. Rilevante appare, in particolare, il service che consentirà all’equipe del prof. Paolo Zamboni (Università di Ferrara) di ottenere dal Rotary nuovi, importanti fondi per la ricerca su una delle malattie più gravi della nostra era, il morbo di Alzehimer. Del tema specifico ha poi efficacemente parlato la ricercatrice dr.ssa Enrica Menegatti.
Sul Congresso di Toronto si è invece soffermato Claudio Castellari, presidente dell’apposita commissione, che ha preceduto l’intervento di Roberta Mariotti (Commissione formazione) incaricata di riflettere su un tema non semplice: “La gestione dei contrasti interni” ai club e fra i club. Gabriele Stefanini si è occupato del citato “Progetto diabete” mentre lo specifico delle attività dell’annata per la Rotary Foundation è stato affrontato da Alberto Azzolini e dal PDG Pietro Pasini.
Martina Po, RD incoming del Rotaract, ha infine tratto il tema, articolato quanto importante, del rapporto fra Rotary e Rotaract. In effetti, la gestione del ricambio generazionale – una sorta di turn over “pescando” anche dal Rotaract – si sta rivelando uno dei più importanti in seno al Movimento e quindi richiede risposte adeguate e una visione ampia e soprattutto lungimirante.
Gli adempimenti istituzionali, legati in particolare all’approvazione dei bilanci, hanno chiuso un’Assemblea decisamente vivace e produttiva.