Inter Club Rotary Bologna Galvani – Rotary Bologna Valle del Samoggia. Titolo della serata: “ Fede e Ragione dopo la caduta delle ideologie storiche e l’avvento dei nuovi idola prodotti dalla cultura del nichelismo globalizzante”.
Conosco Padre Boschi dal 1998 e la nostra conoscenza ed amicizia si sono maturate e consolidate negli innumerevoli incontri culturali, dove eravamo entrambi protagonisti e promossi dall’infaticabile animatrice ed apprezzata esponente del mondo artistico bolognese Maria Grassi Troìli.
Quelle serate indimenticabili, un vero convivium dove prevalevano le nostre rispettive competenze e studi, ci permetteva un sereno confronto non solo ideologico ma, in qualità di critici osservatori di una quotidianità, ormai, sconvolta da ogni illusoria cultura dell’effimero, di mettere in evidenza ogni degrado e declino di una “civiltà” occidentale , di un sistema di valori molto compromessi.
Queste motivazioni mi hanno permesso di chiedere all’amico Padre Boschi di sviluppare il tema della conferenza, da me sottoposto, che non privilegia le divagazioni alla moda, ma considera il problematico e controverso rapporto: Fede e Ragione, quale motivo critico dell’attuale decadenza non solo spirituale ma culturale ed umana. Padre Boschi, teologo – biblista di fama internazionale e docente all’Angelicum di Roma ed alla Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna,ha svolto la sua amabile e stimolante conversazione citando Papa Giovanni Paolo II, nella lettera enciclica circa i rapporti fra fede e ragione (Fides et ratio) : “La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità”.
Con questa metafora il Papa mette in evidenza che fede e ragione non si escludono, ma, invece, concorrono ad elevare l’uomo e lo aiutano a cercare la verità, il senso proprio del suo destino, anche attraverso il perenne agire quotidiano nel continuo cambiamento epocale sociale della vita contemporanea.
Un concetto dinamico o meglio “performativo” come lo definisce Papa Ratzinger, poiché la “fede” non è solo tendere e godere dell’”invisibile” , ma conoscere il “visibile” per raggiungere la dimensione spirituale che vive e si permea dei modelli individuali e delle collettive visioni culturali inventati, nei secoli, dall’uomo. In questa prospettiva , con molta incisività , si è articolata la coinvolgente conversazione dell’illustre relatore. La sua sconfinata esperienza di studioso biblista e di archeologo nel Medio Oriente, in particolare, nelle terre dei luoghi “santi” dalla Palestina ad Israele e la partecipazione a numerosi Convegni di Studi anche in Estremo Oriente ( non ultimo nel Vietnam ), ha consentito di mettere in relazione culture e mondi diversi , dove la forte presenza della tradizione può diventare l’antidoto alla invadenza dei mezzi di comunicazione di massa ed alla proliferazione dei nuovi “idola” quali prodotti della cultura del nichelismo globalizzante.
Nelle sue parole che ricordano come i rapporti più semplici presenti nelle nostre quotidiane relazioni si siano degenerati, vengono richiamati i vari comportamenti sociali che ,in questi ultimi decenni, si sono depersonalizzati: tutto si muove secondo processi imitativi, in cui prevale il “vuoto” , il “nulla” dell’esistenza , resa come un luminoso “cartellone” pubblicitario privo di ogni vero contenuto educativo e formativo per le attuali e nuove generazioni. La mancanza degli esempi da seguire, l’assenza dei “magnifici” maestri, hanno , di fatto , innalzato un nuovo e pericolo steccato: la cultura del consumo e della globalizzazione hanno pianificato le coscienze. Ed anche la “Fede” rischia di essere il titolo di fumetto di successo.
Viviamo un tempo in cui l’uomo ha perso la sua centralità e le sue “certezze”. La concezione relativista ha preso il sopravvento e rende illusorio ogni rapporto, ogni pensiero, ogni comportamento.
Si tratta di dare risposte sagge, come quelle esemplificate da Padre Boschi, quando nel constatare il decadimento della dignità, del rispetto generazionale e della considerazione della condizione umana e dei suoi valori inalienabili, ci ricorda l’antico, ma attuale monito:”Conosci te stesso”. Saper ascoltare se stessi per ri-trovare il naturale e fondamentale legame tra “Fede e Ragione”.
Grazie Padre Boschi per averci , con semplicità e saggezza, offerto momenti di profonda riflessione sul tema più essenziale della nostra esistenza. F.F.