Leonardo Giardina ha esordito ricordando come lui stesso, nel febbraio 1960, abbia “scoperto” Lucio Dalla all’Antoniano, facendolo entrare nella sua Band, la Rheno, come secondo clarinetto affiancandolo a Pupi Avati.
Il talento di Lucio provocò un acceso confronto con Pupi, più volte ricordato come protagonista negli
anni seguenti. Il primo punto quindi è che Dalla nasce come musicista di jazz, sia al clarino che come
vocalist, prima di diventare un celebre cantautore che però, a differenza di tutti i suoi colleghi, aveva
un’enorme capacità di improvvisare, sia con lo strumento che con la voce e il tutto con quella particolarissima qualità che nel jazz si chiama “swing”.
La giustificazione alla seconda parte del titolo della serata è legata al fatto che, essendo la maggiore età a 21 anni negli anni ’60, per due anni (dal 1960, poi Dalla andò a Roma con Gino Paoli) Lucio fu scritto nel passaporto di Giardina. Il relatore ha fatto un breve excursus di immagini di Dalla insieme alla Rheno – Doctor Dixie dal 1960 al 1998, passando poi alla proiezione, molto applaudita, di sei filmati relativi ad altrettanti brani del Dalla clarinettista e del Dalla vocalist in concerti del 1983, del 1994 e del 1998, nonché un intervento audio del 2007 durante la trasmissione “Piazza Grande”, quest’ultimo proiettato subito dopo il gradito arrivo di Umberto Righi, più noto come “Tobia”, storico manager di Lucio Dalla.