Il RC di Imola.
Il RC di Imola ha dedicato una serata alla “Musicoterapia” tramite la relatrice d.ssa Simona Neri.
La dott.ssa Simona Neri, responsabile dell’accademia Sant’Ermanno, ha sapientemente illustrato gli scopi della accademia durante la serata. Si tratta di un’associazione che si occupa di persone disabili, le quali attraverso la musica e il teatro riescono ad interagire con il mondo cosiddetto normale attraverso rappresentazioni teatrali e musical. L’idea dell’accademia nasce dal concetto che le forme di arte provocano piacere e benessere, e la conseguenza del benessere è la terapia: in questa ottica l’accademia è da intendersi quale officina, come luogo dove si lavora con lo scopo di imparare un’arte. Si tratta, quindi di una scuola che educa ed insegna varie arti: il canto, il teatro, la musica. Ed in questo modo i disabili non sono più considerati tali, ma persone che fanno cose in maniera diversa dai normodotati, ma con un risultato finale assolutamente positivo. L’accademia è particolarmente attiva a Riccione (hanno collaborato anche con il Teatro Piccolo di Milano), ad Imola, invece, cominceranno a breve con un corso “pilota” per sperimentare un centro di educazione permanente per l’apprendimento di un mestiere per essere, poi, inseriti nelle compagnie teatrali, con ruoli che passano dal truccatore allo scenografo. La dottoressa Neri ha poi reso edotti il club su chi era Sant’Ermanno: trattasi del primo disabile della storia! Nacque, infatti, nel 1018, con una paralisi cerebrale infantile, e ovviamente, all’epoca, non c’era speranza di vita. Il ragazzo, invece, pare fosse molto dotato ed una volta entrato in monastero, cominciò a studiare qualsiasi materia (si pensi che addirittura traduceva i testi dall’arabo al latino) e la sua conoscenza fu così vasta e approfondita che inventò l’astrolabio, tutt’ora in uso.
Lettera di ringraziamento della relatrice spedita al club.
Per la prima volta, da quando ho iniziato il mio lavoro nel 2001, vengo invitata nella mia città per parlare della musicoterapia. Ringrazio il Rotary Club di Imola che in quello che faccio e che oggi, mi dà la possibilità di parlare alla mia città, e a tutti voi, di cosa sia l’Officina Sant’Ermanno e cosa comporti l’essere musico terapeuta.
Attualmente lavoro presso diverse strutture tra Imola e Riccione dove svolgo la mia attività di Musico terapeuta con ottimi risultati apprezzabili anche dal punto di visto medico clinico e con diversi riconoscimenti a livello europeo.
Le mie pubblicazioni sulla musicoterapia appaiono sul giornale europeo della Musicoterapia e al momento, sono tra i più giovani musico terapeuti europei che vengono più spesso interpellati sia nel tenere corsi di aggiornamento che nella formazione dei tirocini o nei congressi di ricerca. Le mie pubblicazioni appaiono, inoltre, all’interno di testi universitari utilizzati nelle facoltà di psichiatria e psicologia di Padova, e all’interno dei corsi di musico terapia.
L’Officina Sant’Ermanno nasce con il desiderio di dare un’opportunità educativa e lavorativa, nel mondo dello spettacolo e dell’arte in genere, a tutte le persone con disabilità, sia fisica che mentale. A tal fine quindi creare attività musico/teatrali che portino e diano soddisfazione ai loro interessi con la finalità di un collocamento all’interno di un contesto lavorativo.
Ci siamo affidati a Sant’Ermanno perché dopo 1001 anni, storicamente, oltre ad essere stato uomo di grandissima cultura, è stato anche il primo più grande disabile che ha cambiato gli eventi. Nato nel 1013 in Germania vicino a Costanza, purtroppo nasce affetto da paralisi cerebrale infantile. Per questo motivo viene abbandonato e sarà cresciuto dai monaci del monastero di Reichenau. Con stupore di tutti Ermanno diventa filosofo, storico, scienziato traduce tantissimi testi dall’arabo e scrive tantissimi trattati tra cui quello che rivoluzionerà l’uso dell’astrolabio e l’osservazione delle stelle. Sua è la costruzione dell’astrolabio che ha ispirato la realizzazione del telescopio moderno e senza i suoi studi oggi come guarderemo le stelle? Monaco contratto e storpio cambia, per la sua epoca, il modo di vedere la disabilità e per me, che faccio queste mestiere, è sempre stato fonte di grande ispirazione e devozione. Chi meglio di lui merita un luogo in cui abbracciare la disabilità?
La parola disabilità non la amo molto, preferisco di gran lunga definire queste persone abili in maniera differente dalla nostra.
La finalità del progetto è quella di gestire un nuovo tempo fatto di studio e preparazione in maniera creativa e costruttiva, non per riempire un vuoto, ma per educare le abilità sociali, di relazione e comunicazione. Stimolare le abilità residue, dare fiducia e accoglienza, permette di aumentare l’apprendimento e il mantenimento di molte abilità sociali, cognitive, linguistiche e motorie, contrastando così le difficoltà causate spesso dai deficit. Risultati evidenti possono aversi dal raggiungimento di buoni livelli di autonomia fisica, psichica e sociale, considerando alla fine come obiettivo centrale lo sviluppo del benessere psichico e la più ampia espressione della vita relazionale socio-affettiva con buone chance d’inserimento lavorativo all’interno dei contesti artistici.
Il progetto è rivolto a soggetti con disabilità fisica, disturbo mentale e persone svantaggiate in genere che sono impossibilitati ad affrontare percorsi artistici specifici ad essi idonei, per lo più destinati a una frequentazione per normodotati. Inoltre, il progetto si pone l’obiettivo di aiutarli e incoraggiarli a costruire spontaneamente delle relazioni nel campo del sociale predisposto a sviluppare i potenziali individuali.
Cercheremo quindi di perseguire i seguenti obiettivi:
– Istituire un centro di educazione permanente per persone affette da disabilità che intendono dedicarsi allo spettacolo e all’arte in generale.
– Collocare al termine del periodo di formazione attraverso stage e tirocini, tenuti da professionisti affermati e nel rispetto delle norme di legge, al fine di poter definire un ambiente di lavoro a loro destinato.
– Allestimento di spettacoli e rappresentazioni in collaborazione con altre associazioni sia del territorio che extra-regionale.
– Organizzazione di conferenze e convegni sugli argomenti inerenti alle attività dell’Officina.
– Instaurare rapporti di collaborazione con le istituzioni e ogni altro organismo, ente pubblico o privato operante nel campo della cultura, dell’arte e della società.
L’Officina si propone di svolgere come primo anno un corso pilota in cui i partecipanti potranno frequentare i corsi di base del teatro, danza, canto e costruzione di scenografie e costumi. Nel tempo ci proponiamo di realizzare i corsi specifici che andranno a formare i partecipanti in maniera selettiva e professionale.
Altro intento, è quello di realizzare dei Workshop permanenti di musicoterapia e tutto quello che opera intorno alla disabilità.
Grazie all’interessamento della famiglia Cenni e in particolar modo di Susanna (che ha preso a cuore la realizzazione del progetto), oggi abbiamo l’opportunità di avere una sede in cui iniziare a realizzare quest’opera. La sede di Toscanella, sita in piazza della Libertà, in un contesto altamente pregiato, è di proprietà della famiglia Cenni che ci offre un comodato gratuito a testimonianza della loro stima e fiducia verso quest’opera.
Attraverso questo grande aiuto, ad ottobre 2014 partirà il primo corso dell’Officina Sant’Ermanno ed inizieremo ad offrire il nostro servizio cercando, diversamente, di creare un nuovo lavoro che dia energia e dignità a persone che più di noi e come noi ne hanno bisogno. Mt. Simona Neri