A vent’anni dalla prematura scomparsa, Franco Zarri, già governatore del Distretto 2070, socio e past presidente del Club di Cento, è stato ricordato giovedì 19 maggio con un incontro e con la cerimonia di consegna di una borsa di studio.
Il Rotary di Cento ha così voluto rendere omaggio al suo dirigente più importante, ingegnere e docente universitario, molto apprezzato anche in città per le molteplici e rilevanti iniziative ideate e realizzate (a cominciare dalla tangenziale e dalla ristrutturazione di Palazzo del Governatore).
E’ stata una serata, condotta dal presidente del club Giampaolo Cristofori, nella quale la commozione per il ricordo di un amico e di una grande persona si è intrecciata con il messaggio di speranza che ha lasciato alla comunità rotariana: un messaggio fatto di concretezza rappresentata dalla testimonianza di una vita spesa per il bene comune.
Alla presenza di un folto pubblico di soci, amici e autorità rotariane guidate dal governatore Paolo Pasini, il past governor Italo Giorgio Minguzzi ha sottolineato i momenti salienti dell’attività di Franco, il suo forte impegno rotariano e il crescente sostegno che stava ricevendo dall’interno movimento della Ruota, che molto probabilmente lo avrebbe portato ai massimi incarichi internazionali. Al suo attivo figurano tante iniziative e progetti a cominciare da “Vita per l’Albania” che nell’autunno del 1993 portò a Tirana, con tre aerei di cui uno partito da Bologna, centinaia di rotariani per festeggiare la fondazione del primo club Rotary nel Paese delle aquile appena uscito dalla lunga e terribile dittatura comunista di Hoxa. Io, presidente del club, ero personalmente presente a quell’evento con Franco e Dino Ghisellini. Molti rotariani parteciparono anche al gemellaggio in Cornovaglia fra il nostro Distretto e un distretto inglese, realizzato sempre per iniziativa di Franco e giustamente evocato da Minguzzi. E fu ancora Franco che volle un volume tradotto in italiano del libro di Paul Harris “La mia vita per il Rotary”.
Italo Minguzzi ha anche sottolineato la vera e propria svolta organizzativa e concettuale che Zarri realizzò con il Congresso celebrato a Pieve di Cento secondo canoni innovativi.
Particolarmente rilevante l’attenzione riposta da Franco nei confronti del mondo giovanile (Ryla, ed EuroRyla, in particolare). Di qui la decisione, assunta subito dopo la sua morte dalla famiglia e dal suo club, di istituire una borsa di studio per universitari meritevoli. Il riconoscimento è stato attribuito e consegnato quest’anno a Letizia Malagoli, di Massa Finalese, che sta iniziando il corso per la laurea magistrale in ingegneria. La scelta della destinataria della Borsa di studio è stata effettuata come da vari anni a questa parte da ErGo, l’Ente regionale per il diritto allo studio, intervenuto con la direttrice Patrizia Mondin presentata dal socio coordinatore del progetto Rino Ghelfi. Commossa ma felice Mimma Zarri; con lei i figli Luca, Michele e Nicola, tutti uniti con gli amici nel nome di Franco. Alberto Lazzarini