Il Rotary Gruppo Felsineo, che raggruppa tutti e 10 i Club Rotary dell’area metropolitana bolognese, ha deciso di contribuire a fronteggiare l’emergenza sociale con un progetto concreto di solidarietà rivolto a nuclei familiari resi vulnerabili a causa delle conseguenze economiche della pandemia. Nuove povertà che vedono persone in difficoltà anche dal punto di vista alimentare, le quali verranno sostenute con la distribuzione di box contenenti generi di prima necessità. L’aiuto del Rotary alle famiglie in difficoltà prevede al distribuzione ogni 15 giorni dei pacchi alimentari per circa 6 mesi. Sono stati pensati due tipi di box: uno per famiglie senza bambini e uno speciale per famiglie con bambini piccoli, per un totale di 1.688 box. Per questa causa, il Rotary ha stanziato già 40.000 euro, ma si sta seriamente adoperando per riuscire a replicarlo nel caso in cui l’emergenza sociale non dovesse rientrare. A settembre sono stati consegnati 146 box adulti e 28 box a famiglie con bambini piccoli e in questi giorni sarà effettuata la terza consegna, che comprende 48 box adulti e 48 box bambini.
Dall’inizio dello scorso giugno il Gruppo Rotary Felsineo ha deciso di concentrare la propria azione per alleviare l’emergenza sociale che la pandemia ha provocato anche a Bologna. E’ nato così il grande progetto di solidarietà dei box food, contenenti generi alimentari di prima necessità, rivolto a nuclei familiari resi vulnerabili a causa delle conseguenze economiche della pandemia. Il partner scelto è Camst che ha dimostrato grande sensibilità e competenza e ha contribuito fattivamente al service rinunciando all’utile di impresa e facendo in modo che tutti i produttori dei beni di prima necessità contenuti nei box sostenessero il progetto. “La vicinanza al territorio e l’impegno solidale – dichiara Francesco Malaguti, Presidente di Camst – fanno parte del Dna di Camst. Ancora di più in questi mesi complicati non dobbiamo dimenticarci di chi ha bisogno: in questo senso la nostra collaborazione con il Rotary Gruppo Felsineo ha trovato una naturale collocazione nella lotta al contrasto delle nuove povertà che l’emergenza sanitaria ancora in corso sta contribuendo a far aumentare”. La Caritas Diocesana di Bologna ha avuto il compito di individuare 100 nuclei familiari divenuti vulnerabili destinatari del progetto e di provvedere alla distribuzione dei box alimentari. Commenta con queste parole la Caritas: “Con la realizzazione di un magazzino di scorta alimentare creato in seguito all’aumento delle richieste, dopo le prime settimane di emergenza sanitaria, stiamo distribuendo i 100 pacchi alle nuove famiglie che si sono rivolte alle Caritas parrocchiali di due zone in particolare, che sono tra le più critiche della nostra città: la zona San Donato e la zona Pilastro. A queste si aggiungono alcune nuove parrocchie che prima facevano distribuzione in piccole quantità e ad oggi si sono visti quasi raddoppiare le richieste. In tutto a oggi sono già state aiutate le famiglie di sette comunità parrocchiali”.