Due mani sul cuore ti salvano la vita
L’arresto cardiaco è causa di morte improvvisa in otto su dieci dei decessi di origine cardiovascolare; in Italia si stima un’iidenza di 50-60 mila persone all’anno e l’esito dell’intervento dei soccorsi è positivo nell’11-16 per cento dei casi. Fondamentale, nell’attesa del personale sanitario, è praticare le prime manovre di rianimazione, come il massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca e, quando possibile, utilizzare il defibrillatore.
All’importanza di queste azioni di primo soccorso, che possono essere eseguite anche da persone estranee al settore sanitario che hanno seguito un corso di formazione della durata di poche ore, è stata dedicata la tre giorni “Mani per la Vita”, tenutosi a Modena dal 16 al 18 ottobre.
L’iniziativa, promossa dalle associazioni Gli Amici del Cuore, Conacuore e i Rotary Club del Gruppo Ghirlandina è stata patrocinata da numerosi enti e associazioni, tra cui il Comune di Modena, l’Ausl e il Policlinico, e sponsorizzata da varie aziende ed esercizi commerciali del territorio, ha l’obiettivo di sensibilizzare sulla problematica delle morti improvvise, cioè quelle inattese per cause cardiache di persone apparentemente sane, e sulle manovre da mettere in atto per evitare o limitare i rischi per la salute connessi all’arresto cardiaco.
Mani per la Vita si inserisce nell’ambito di Viva! 2014, la settimana della rianimazione cardiopolmonare, istituita dal Parlamento europeo e dalla Società europea di rianimazione, promossa e realizzata da Italian Resuscitation Council (IRC) e IRC-Comunità (IRC-Com) e che si svolge sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Senato.
Il programma di Mani per La Vita ha visto incontri, testimonianze di “salvatori” e “salvati”, dimostrazioni pratiche e formazione per la rianimazione cardiopolmonare: esperti volontari de Gli Amici del Cuore, della Croce Rossa, della Croce Blu e di alcune istituzioni coinvolte, hanno addestrato alle manovre e all’uso dello strumento salvavita. Le tre giornate sono state dedicate, in particolare, alla scuola, all’università e al mondo dello sport e protagonisti, presenti gli atleti e i dirigenti delle società sportive e gli studenti e i docenti, coinvolti in sessioni d’addestramento e in momenti di confronto.
Scarica la lettera di ringraziamento dell’Associazione Mani per la Vita