Carissime Amiche ed Amici rotariani,
Il ROTARY INTERNATIONAL dedica il mese di novembre alla Rotary Foundation ed il prossimo anno, esattamente il 23 Febbraio 2017 festeggeremo il centenario della sua fondazione.
Essa nacque, voi lo sapete, nel 1917, da un sogno di Arch Klumpf, che, con una dotazione di ventisei dollari e cinquanta centesimi, costituì “un fondo per fare del bene nel mondo”. L’organismo ricevette il nome di Fondazione una decina d’anni dopo, ma fu solo alla morte di Paul Harris, nel 1947, che esso assunse, anche grazie al flusso delle donazioni in sua memoria, l’attuale assetto, con l’avvio, ad esempio, del programma delle Borse di Studio degli Ambasciatori.
La Fondazione, il cui nome esatto è The ROTARY FOUNDATION of ROTARY INTERNATIONAL, appartiene al ROTARY INTERNATIONAL, appunto, che è l’associazione di tutti i RC del mondo. La F.R., essendo di tutti i Club, non è dunque una realtà estranea, lontana, indefinita, come a volte viene percepita, ma è NOSTRA !!
Ed essa non finanzia progetti suoi, ma solo programmi e progetti proposti dai Club e dai Distretti; quindi da noi, che, dunque, ancora a maggior ragione, possiamo e dobbiamo sentirla NOSTRA, una volta di più!!
Anche la grandiosa operazione Polio Plus, che oggi è il grande progetto strategico, che tutto il mondo conosce, nacque in un Club italiano, come progetto 3H per le Filippine. Grazie alla iniziativa di straordinari rotariani, come Sergio Mulitsch di Palmenberg (Club di Treviglio e della Pianura Bergamasca) e Luciano Ravaglia (Club di Forlì ). Nel 1979 ebbero origine le campagne di vaccinazione contro la poliomielite e nel 1985 furono promosse dal Rotary International a livello mondiale. Campagne che hanno portato alla quasi totale eradicazione della poliomelite, concentrandola sostanzialmente in due aree geografiche del mondo particolarmente disagiate e, comunque, riducendola a pochi casi.
Per ricordare degnamente il ruolo svolto da questi “pionieri”, il Rotary Club di Forlì si e gemellato nel 2014 con il Club di Treviglio, fondato dallo stesso Mulitsch di Palmenberg, ed inoltre, a Luciano Ravaglia è stato conferito dal Rotary International il prestigioso “Regional Service Award for a Polio Free World 2014-2015”.
Se, allora, la Fondazione lavora sui nostri progetti, essa ha bisogno, per poter operare e finanziare, primo della nostra capacità di costruire progetti adeguati per poter usufruire dei benefici che essa eroga attraverso i suoi programmi, secondo, dei nostri contributi, che sono l’altra sua fondamentale ragione di vita.
I programmi educativi, come le Borse di studio, le Borse di studio per la Pace, gli Scambi dei Gruppi di Studio, si rivolgono ai giovani, perseguendo l’obbiettivo della eccellenza professionale, uno dei grandi punti di forza di noi rotariani, che ci distingue, più di altri, da altre associazioni di servizio, e, al contempo, quello della comprensione e della Pace fra i popoli, che rappresentano lo scopo primario del nostro Sodalizio.
I programmi umanitari, ad esempio le sovvenzioni paritarie, ci aiutano a concretizzare il Servizio rotariano a livello internazionale nelle aree di intervento prioritario indicate dal Presidente: gestione dell’acqua, sanità e fame, alfabetizzazione; mentre le sovvenzioni distrettuali semplificate ne aiutano la realizzazione nella comunità locale.
Il Servizio rotariano, tutti lo sapete, consiste nell’insegnare, a coloro che oggi hanno bisogno di aiuto, il modo per sostenersi in futuro da soli; consiste, in pratica, nell’aiutarli a cominciare a vivere, togliendoli da quella sopravvivenza ai margini della società, cui l’ordinaria beneficenza riesce a sottrarli solamente per brevi periodi : le richieste di denaro che ci vengono fatte non sono quindi per beneficenza, bensì il finanziamento e la realizzazione di progetti, mirati a dare dignità a queste persone e a contribuire alla realizzazione, per loro e con loro, di un futuro di autonoma sostenibilità.
Così facendo contribuiremo anche a smorzare e a disinnescare tante tensioni che nascono dalla emarginazione e dalla disperazione, e a tendere, ancora una volta, verso l’obbiettivo della comprensione e della Pace.
Questo è quello che il Rotary ci invita a fare, e che la Fondazione ci aiuta a fare, con quell’amore e quella gentilezza, che stanno alla base della condivisione dei nostri talenti e che John Germ, il Presidente Internazionale, ci invita come motivo guida di questa annata.:
“ IL ROTARY AL SERVIZIO DELL’UMANITA’ ”
Rotary e Fondazione di fatto sono, amici, la stessa cosa e chi non conosce la Fondazione, in realtà non conosce il Rotary. Io ho cercato di contribuire a colmare la mancanza di conoscenza, che spesso è alla base delle perplessità, che non di rado si incontrano nei Club, inserendo, nel ciclo di Formazione 2016/17, il recente SEFR, con testimonianze di belle realizzazioni, anche di piccoli Club, per prevenire atteggiamenti di disinteresse e di rinuncia, spesso dettati da mancanza e da distorte informazione. Il PDG Pietro Pasini e la sua Commissione, non aspettano altro che il vostro invito per venire nei Club a chiarire ogni vostro dubbio sulla trasparenza, efficienza ed affidabilità della nostra Fondazione!!
Quanto agli aspetti contributivi, evidentemente indispensabili perché la Fondazione possa agire, voi conoscete il Fondo Annuale Programmi, motore di ogni attività rotariana, e sapete che io ho posto fra gli obbiettivi prioritari della nostra annata il raggiungimento di una contribuzione pro-capite, a suo favore, di 120 USD, oggi circa 110 Euro, più o meno l’equivalente di due caffè la settimana. Noi spesso non sappiamo o non ci rendiamo conto di che cosa si possa fare, in certi paesi, con questi due caffè: quanti pozzi d’acqua, quanti trattori ed aratri, quante sale operatorie, quanti libri scolastici, quante attrezzature per mini laboratori artigianali……
In conclusione, amici, non c’è dubbio che se il Rotary oggi è quello che è, e se gode, a livello mondiale, della reputazione, della caratura e della leadership, che gli vengono unanimemente riconosciute, il merito va, in gran parte, a questo impareggiabile strumento per fare del bene nel mondo, che esso si è dato cento anni fa.
Allora, se noi vogliamo, e lo vogliamo, perché il nostro orgoglio di rotariani è forte e sincero, che il secondo secolo di vita del Rotary sia altrettanto entusiasmante e glorioso quanto lo è stato il primo, non possiamo non sentire l’impegno di continuare a sostenere, attraverso la partecipazione e la contribuzione, la nostra Fondazione!!
Cari amici Assistenti, cari amici Presidenti e carissime Amiche ed Amici rotariani, diamoci da fare, impieghiamo un poco delle nostre risorse perché la NOSTRA FONDAZIONE possa fare sempre di più e meglio per tutti quei popoli che non hanno avuto la nostra stessa fortuna.
Se no, che Rotariani saremmo ??
Pensiamoci, e, intanto,
a voi e alle vostre famiglie, il mio più affettuoso e sincero abbraccio e
Buon Rotary a tutti !!!!
Franco