Nel mese trascorso dall’ultimo Foglio Notizie si sono verificati alcuni avvenimenti di particolare importanza che suggeriscono diverse considerazioni.
Si è avuto notizia che in Afghanistan, durante la prima campagna di vaccinazione nazionale dopo tre anni, ci sono stati episodi di violenza culminati con l’uccisione di 8 vaccinatori da parte di fazioni non ben identificate ma certamente contrarie all’attuale regime che appoggia e promuove l’attività di vaccinazione. Ciò ha portato alla sospensione delle operazioni, che si spera possano riprendere al più presto.
In Malawi, paese africano da cui la poliomielite è assente da anni, è stato riscontrato un caso di AFP dovuto a virus selvaggio. La sequenzazione genetica ha dimostrato la provenienza dal Pakistan, per cui l’Africa rimane Polio Free, ma è assolutamente evidente che il virus va dove le persone infette vanno, come si usa dire. Con l’attuale mobilità globale solo l’eradicazione completa può proteggerci da un ritorno del morbo.
Particolare attenzione stanno destando i casi, 2, di AFP dovuti a virus vaccinale riportati in Ucraina, di cui uno nel dicembre scorso. I tragici avvenimenti attuali con centinaia di migliaia di rifugiati, specie bambini, devono far ritornare alta la guardia anche laddove la polio è una malattia dimenticata, assicurando una copertura vaccinale adeguata. Un ulteriore caso inquietante è quello relativo a Israele, dove, dopo anni, è stato isolato un caso dovuto a cVDPV3.
Tutto ciò non deve però far dimenticare i grandi successi ottenuti perché nel 2021 si sono verificati solo 6 casi di paralisi dovuti a WPV a fronte dei 140 dell’anno precedente e anche la diffusione dei casi dovuti a cVDPVs è in costante diminuzione, pur nella consapevolezza che ancora per un buon numero di anni bisognerà vaccinare 4/500 milioni di bambini ogni anno.
Il traguardo di un mondo Polio Free per il 2026 permane.
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