01
Per ottenere risultati concreti nella vita, ci vogliono motivazioni e il massimo dell’impegno, ma occorrono anche valori come onestà ed etica. Così si è espresso il campione olimpico Giuliano Razzoli durante il forum “Etica e Leadership” che si è svolto nella mega sede di Technogym a Cesena, organizzato dal Distretto Rotary 2072 e dal suo Governatore Ferdinando del Sante, che ha aperto i lavori. Ad affrontare l’argomento, dopo i saluti del vicesindaco di Cesena Carlo Battistini, c’erano i padroni di casa Nerio e Pierluigi Alessandri, Gian Paolo Dallara, presidente della Dallara Automobili, Ivanhoe Lo Bello vicepresidente Nazionale di Confindustria, moderati dal giornalista Davide Nitrosi, presidente della commissione Comunicazione del Distretto.
Dal Forum è emerso il bisogno, per un paese in continuo cambiamento e nella necessità di uscire dalla crisi, di puntare all’ etica e ad una sana e positiva leadership, con il superamento degli individualismi ed a favore del gioco di squadra.
“Dal 1980 ad oggi – ha detto Nerio Alessandri presidente Technogym – il paese ha vissuto dei cambiamenti radicali ed è venuto meno il senso civico. Occorrono valori per ricreare modelli di riferimento”.
Sorge ovviamente una responsabilità nei confronti dei giovani che tutti i relatori hanno condiviso, compreso Lo Bello, il quale vede necessario un superamento dei personalismi a favore dell’etica, ed una scolarizzazione ad hoc, che tenga conto anche dell’accelerazione dei processi.
“Il Rotary ha nel suo DNA l’etica e quindi il rispetto degli altri – ha detto dal canto suo Ferdinando del Sante -. Noi italiani abbiamo una grande capacità di ripresa, ma deve esprimersi nel rispetto delle regole, operando con il cuore e guardando i nostri interlocutori negli occhi”.
In chiusura del Forum, oltre ai saluti del presidente del Rotary Club Cesena Andrea Paolo Rossi, ha fatto un breve intervento anche il campione di rally Sandro Munari, che ha sottolineato ancora una volta l’importanza dello sport, con le sue ricadute positive su più fronti, ma sempre sotto l’egida dell’etica.
Il detto tanto caro nell’antica Roma, Mens sana in corpore sano, emerso tra le parole dei relatori, si può dire, infine, che riassuma in sé il senso del Forum, come suggerimento a puntare ad una “salute” a tutto tondo che investa corpo e mente, ma anche atteggiamenti e modalità di rapporto, alla luce, appunto, del ritrovamento di un mondo di valori trasparenti e positivi, con leadeship che fungano da esempio.
Maria Grazia Palmieri
02
Perché le donne rappresentano una conquista e quindi una risorsa?
Perché prima di ottenere il pieno diritto di condividere con l’altro sesso il servizio rotariano, le donne hanno dovuto percorrere un lungo, faticoso e tortuoso cammino per giungere al riconoscimento di una piena parità di diritti nel campo pubblico e privato. Eppure nella “Repubblica” di Platone veniva teorizzata l’uguaglianza dei sessi, anzi risalendo all’etimo della parola “donna”, quale crasi di “domina” si sottolineava la qualifica di signora, padrona, grazie allo straordinario dono della maternità. Per altro verso i Padri della Chiesa, Sant’Agostino per tutti, traendo spunto dalla tradizione religiosa che voleva che la donna derivasse dalla costola di Adamo, ritenevano che non fosse “ad immagine di Dio”: “mulier velata esse debet, quia ad imaginem dei non est”. Insomma: non possiamo negare che per secoli e secoli si sia sviluppata una perpetua contesa tra maschi e femmine, sempre risolta a vantaggio dei primi.
Se dovessimo riferirci ad una data storica, significativa per la proclamazione di una sorta di “rinnovamento femminile”, dovremmo andare all’agosto 1850, nello stato dell’Ohio, allorchè fu indetto il primo “Congresso delle Donne”, riconosciuto come primo movimento organizzato a favore delle donne. Ne uscì un documento ricco di delibere, a favore del riconoscimento del fatto che ogni essere umano vanta identici diritti politici e civili, che ogni riferimento al maschio, quale solo titolare di un diritto, deve essere espunto dalla costituzione di ogni Stato, che ogni riferimento all’uomo deve essere esteso alle donne, che anche le donne possono accedere all’istruzione come l’uomo, che paritetici sono i diritti tra i coniugi nella gestione delle proprietà, ecc. ecc.
In Italia, qualche anno dopo, una giovane laureata in Giurisprudenza, divenuto avvocato, una rarità per l’epoca, aveva ottenuto l’iscrizione all’Albo. La Procura revocò l’iscrizione e anche la Corte di Cassazione alla quale la giovane professionista si era rivolta impugnando la decisione, confermò la revoca con delle motivazioni sconcertanti del seguente tenore: “sarebbe disdicevole vedere la donna agitarsi nelle pubbliche udienze, accalorarsi nella disputa dialettica, con abbigliamenti a volte bizzarri perché così dettati dalla moda capaci, tuttavia, di screditare la solennità del luogo”. Solo con la legge 19.07.1919 fu sancito il pari titolo, uomini-donne, per esercitare tutte le professioni e ricoprire pubblici impieghi. L’accesso alla Magistratura da parte delle donne fu sancita con la legge n. 66 del 1963. Oggi le colleghe che esercitano l’avvocatura sono il 50% della categoria e il 45% dei Magistrati sono donne. I diritti politici furono riconosciuti alle donne nel 1946 ,quando esercitarono il diritto di voto per il Referendum Monarchia Repubblica. La loro dignità è sancita definitivamente nell’art. 3 della Costituzione. Nella vicina, civilissima Svizzera il voto femminile è divenuto possibile solo nel 1971…
E nel Rotary? Il Rotary, non va dimenticato, fu costituito in quel Febbraio 1905 come associazione privata dotato di un regolamento privatistico che prevedeva nella sua carte costituente: “possono diventare membri del Rotary soltanto gli uomini, intesi come esseri umani di sesso maschile”. Le donne, quindi, erano escluse non per una ottusa ostilità o discriminazione, ma semplicemente perché così era previsto.
Quante associazioni di servizio analoghe ad immagine e somiglianza del Rotary sono nate successivamente con regole accettate e condivise. Nascerà il Club Soroptimist, formato per statuto da sole donne nei confronti del quale gli uomini non debbono sentirsi discriminati.
Così è stato, da quel febbraio 1905 al 1989 con la Convention di Seul allorchè fu deliberato l’ingresso delle donne nel Rotary, delibera poi ratificata a maggioranza da parte del Consiglio di Legislazione.
Che cosa era accaduto? Nel 1977 tre donne furono presentate al R.C. Duarte in California, e ammesse. Il Board dichiarò illegittima l’ammissione e dopo un dibattito interno, decretò l’espulsione del Club dal Rotary.
Ne derivò un contenzioso avanti la Suprema Corte della California alla quale il Club espulso era ricorso, invocando il principio che “tutte le persone soggette alla giurisdizione della California sono libere e uguali e devono avere accesso senza distinzione di razza, sesso, colore e religione ai vantaggi, utilità, privilegi, servizi offerti ai “business establishment”.
La Corte Suprema della California respinse il ricorso sostenendo che il Rotary perseguendo fini di solidarietà, amicizia e servizio a favore delle comunità, non poteva essere annoverato tra i “business Club”, ma tra i “Service Club”. Nuovo ricorso in appello.
Nel 1986 la controversia si concluse con la definitiva affermazione che pur riconoscendo al Rotary l’aspetto di “service”, non poteva, tuttavia, escludersi la caratteristica di “business” che “contribuiva a motivare l’adesione al Club”. Il ricorso, pertanto, veniva accolto, anche in ossequio al primo emendamento della Costituzione Americana che garantisce la libertà di associazione.
Da allora abbiamo assistito, e assistiamo, ad una progressiva ammissione di donne con un incremento sicuramente non rispondente alle enormi potenzialità espresse dal mondo femminile nella cultura, nelle professioni, nell’imprenditoria e in tutte le più diverse attività che vedono le donne primeggiare.
Nell’anno rotariano 1990/1991, Governatore Michele Praitano, ero presente al Teatro Pergolesi di Jesi quando fu ammessa la prima donna in un Club del nostro Distretto: l’attrice Valeria Moriconi.
In questo senso va capita e apprezzata la “diversità” e la complementarietà uomo-donna che continua a fare del Rotary quella eccellente associazione alla quale apparteniamo.
Dobbiamo vincere quelle residue sacche di resistenza dovute al fatto che molti R.C. risentono di quel tenace “attaccamento alle origini” che va definitivamente rimosso. Dobbiamo colmare quel divario anacronistico società – Rotary nei confronti della componente femminile, affinchè il Rotary sia specchio fedele della società qualitativamente migliori.
PDG Mario Giannola
03
Per la scrittrice ravennate Martina Evangelisti è arrivato un altro meritato riconoscimento, il Premio Galla Placidia, istituito nel 2006 dal Rotary Club Ravenna Galla Placidia per riconoscere e valorizzare meriti e successi ottenuti in campo nazionale da una giovane ravennate di talento. Martina Evangelisti è diventata nota a livello nazionale quando, nel 2011, è entrata tra i cinque finalisti del premio letterario Campiello Giovani col racconto Rose Rosse, ottenendo poi nell’edizione 2012 il primo premio con l’opera Forbici.
Fin da piccola è stata fortissima la sua passione per la lettura che si è poi evoluta in passione per la scrittura durante gli anni del Liceo Classico, quando già ha iniziato a vincere i primi premi.
La lingua italiana, afferma Martina Evangelisti, è talmente ricca e piena di sfaccettature che rende lo studio affascinante, offrendo la possibilità di delineare sfumature particolari che fanno dello scrivere la più bella delle attività creative. Per condividere la sua passione e parlare della sua attività spesso la scrittrice incontra i giovani nelle scuole: e lo fa con grande emozione perchè vede riflessa negli occhi deu ragazzi la stessa passione che aveva lei da giovane studentessa.
E’ coinvolta in una esperienza di insegnamento a distanza con il Collegio Italiano Antonio Raimondi di Lima, in Perù, presiedendo un laboratorio online di Scrittura Creativa per i ragazzi. Dal 2012 collabora al Quotidiano nazionale.
Alla cerimonia di premiazione che si è svolta presso il Circolo dei Forestieri il 5 marzo erano presenti Guido Giuseppe Abbate, cosegretario Distretto Rotary 2072 e il Presidente del Club Galla Placidia Paolo Cesaretti.
Patrizia Ravagli
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Al RC di Lugo si è parlato di e-club, grazie ad una interessante relazione di Giuseppe Berardo, ex socio ed ex presidente del Club di Lugo, che ha fondato, nell’annata 2014/15, uno dei primi e-club italiani.
Giuseppe, accompagnato da alcuni soci dell’ e-club, ha spiegato con il suo stile semplice ed efficace, e con l’ausilio di alcuni filmati, come funziona un “Rotary e-club”. In ogni distretto può nascere un solo e-club che osserva le stesse normative e regole previste per ogni Rotary Club. ci sono le riunioni settimanali, si perseguono progetti d’azione nelle comunità locali ed internazionali, viene sostenuta la Fondazione Rotary (che come sappiamo, e come Berardo ha ricordato, è un importante volano finanziario, quando si tratta di intraprendere progetti ad ampio respiro).
Poi ci sono le particolarità. La riunione settimanale, in pratica, dura tutta la settimana, dato che l’accesso alla e-club House è possibilee 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Vengono così superati impedimenti legati a spazio, distanze, tempo, o anche legati a problemi fisici dei soci. Nello statuto del club viene ovviamente previsto un tempo minimo di “contatto” per essere considerati presenti alla riunione. Il relatore ha spiegato che, mentre in Italia siamo molto poco “fiscali” in proposito, all’estero, e specialmente negli Stati Uniti, sono molto attenti alle presenze, e a quanto previsto in generale dai regolamenti interni dei Club.
Vengono ovviamente attribuite password e credenziali d’accesso, a tutti i soci, i quali possono quindi accedere alla e-club house anche in compagnia di loro ospiti. I contatti fra i soci non si limitano alle riunioni settimanali, ma, tramite servizi come skype, avvengono anche durante la settimana, per aggiornamenti sulle attività svolte, o per conoscere lo stato d’avanzamento dei progetti in corso.
Esistono due tipi di e-club: puri o ibridi Con puro si intende un e-club con soci che risiedono in vaste aree geografiche, i quali si incontrano di persona solamente in occasioni particolari, come, per esempio congressi internazionali. Con ibrido, come è appunto l’e-club 2072, si intendono club nei quali, oltre alle riunioni via internet, i soci si ritrovano di persona una volta al mese. Nella e-club house, oltre ai dati personali dei soci, si trovano ovviamente i dati fondamentali del club (statuto, regolamento, materiale rotariano in genere).
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E’ ripartito alla grande Facebook Distretto 2072.
Il Governatore Ferdinando del Sante ha voluto dare nuova vita ad uno strumento fondamentale in un mondo in continuo divenire in fatto di notizie e di fatti. E a questo riguardo il nostro Distretto è sicuramente molto prolifico.
Tra service, incontri e attività, continuamente prodotti dai club che lo compongono, non mancano mai delle belle novità da inserire sul nostro Facebook distrettuale. Ma per renderlo quanto mai vivace, è sicuramente importante il contributo di tutti i club, che sono invitati a condividere e a collaborare, ad esserne interpreti e attori.
“Ritengo che l’ immediatezza conseguente all’ uso di Facebook sia al passo dei tempi, per dare la misura di un Rotary concreto e vitale che vive nell’oggi – dice il Governatore Ferdinando Del Sante -. Grande spazio quindi ai progetti e alle realtà dei Rotary Club nella vita di tutti i giorni!”
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E’ giunto alla quinta edizione 2015 il service culturale del Rotary Club Bologna Galvani: “Creatività artistiche a concorso”, rivolto quest’anno è rivolto agli alunni della Scuola primaria e della Scuola Secondaria di I° Grado dell’Istituto Farlottine di Bologna, per un totale di 130 partecipanti.
“Conoscere una città significa possederne l’anima storica ed artistica…..”. Così si esprimeva il grande “custode” della cultura bolognese Corrado Ricci e il Club Galvani di questo invito ha fatto lo slogan delle edizioni dedicate alla “conoscenza e coscienza ” della città. Una città del XXI secolo che vive le contraddizioni di una disordinata crisi epocale.
L’obbiettivo è invitare i bambini e gli adolescenti che frequentano la scuola dell’obbligo, e vivono la quotidianità della storica e millenaria città di Bologna, a non sentirsi solo spettatori e/o consumatori di offerte d’intrattenimento, ma essere coinvolti, fin dall’infanzia, in percorsi educativo-formativi che aiutino a conoscere e guardare, con consapevolezza, i luoghi della città che, ancora oggi, sono una indelebile testimonianza non solo della sua storia e della sua splendida arte, ma di quella cultura, denominata “bolognesità”, che ne giustifica e finalizza ogni orientamento ed esperienza di vita collettiva e sociale.
I bambini e gli adolescenti diventano protagonisti, per esprimere il proprio pensiero, le proprie sensazioni, il proprio sogno, per riconquistare il significato di “Bellezza” per una nuova “socialità”: la città ,insomma, come “convivium”, come convivialità, ritrovando i piaceri dello stare insieme frequentando i luoghi del sapere, del conoscere, dell’incanto, dei valori che devono rendere la città, questa città, in particolare, di nuovo un centro d’incontro, di relazioni, di ospitalità e di amore.
Gli elaborati prodotti dagli alunni partecipanti saranno eseguiti con modalità e tecniche artistiche diverse: a pastello – ad olio – scultura in terracotta – fotografia digitale o manuale – testi liberi. Il Concorso si concluderà con una giornata che prevede la proclamazione dei vincitori e dei segnalati di merito e l’inaugurazione di una mostra artistica che comprenderà tutti i lavori prodotti dagli alunni partecipanti.
La Mostra sarà allestita in un locale dell’Istituto e sarà aperta al pubblico per una settimana, a partire dal giorno dell’inaugurazione, prevista nella mattinata del 23 maggio.
Franchino Falsetti
Curatore del Concorso – Critico d’Arte
Past President Rotary Club Bologna Galvani
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Carissime Rotariane e carissimi Rotariani,
Il disastroso terremoto che ha colpito il Nepal il 25 Aprile scorso con una magnitudo 7.8, ha provocato migliaia di vittime e coinvolto otto milioni di persone.
Il Presidente Internazionale Huang ha già espresso “i sentimenti di profonda tristezza per la devastazione causata dal mortale terremoto di questo fine settimana in Nepal”, aggiungendo che “mentre piangiamo le migliaia di vite perse, il Rotary si è dato da fare organizzando i soccorsi con altre agenzie internazionali per assistere subito i sopravvissuti e mobilitare le nostre forze per sostenere la ripresa a lungo termine e la ricostruzione del Paese”.
Il nostro Distretto, condividendo pienamente le espressioni del Presidente Internazionale, esprime la propria solidarietà al popolo del Nepal.
Ma credo che questo sia il momento di dimostrare che il Rotary reale è quello dell’agire e quindi ritengo sia assolutamente opportuno intervenire, per quanto possibile, per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite e contribuire concretamente ai soccorsi.
Ho ricevuto dal D.G. Rabindra Piya del Distretto 3292, Nepal, la richiesta di aiuto che sotto viene riportata ed a cui i Rotariani possono aderire con iniziative individuali e/o di Club.
Inoltre Shelter Box ha inviato una squadra di soccorsi, avendo già sul posto tende e materiali pronti, a causa di precedenti calamità che hanno colpito il Nepal. E’ quindi possibile intervenire sostenendo Shelter Box con questo scopo.
L’indifferenza è il peggior male dell’umanità, aderendo al Rotary abbiamo assunto l’impegno opposto e cioè quello di vedere gli Altri, con le loro necessità, come se fossimo noi ed anche di più.
Forza, quindi, diamoci da fare, non ci sono scuse, passiamo all’azione.
Light Up Rotary.
Ferdinando
RID 3292 DISASTER RELIEF – NEPAL
Dear Governor Ferdinando,
RID 2072, Italy
My country, Nepal, was majorly hit by an earthquake on Saturday, 25th of April, 11.56 am local time with magnitude 7.9 on Richter Scale followed by several after shock tremors.
We suffered another major hit on the 26th with magnitude 6.7 at about 1 pm with more after shock hourly tremors.
We have about 6,000 people reported dead and nearly 11,000 casualties.
After an emergency meeting held amongst immediate Task Force Rotarians in Kathmandu on Sunday, April 26th, we have made the following tasks to be put into force immediately for the affected. I humbly request you to willingly help support Rotary’s Disaster Relief Fund financially or by kind and immediately inform us upon how you have executed your reach to us.
Immediate Temporary Relief:
1. Blankets 15,000 pcs
2. Tent material 10,000 pcs
3. Dry Food (instant noodles, beaten rice )
4. Water as required
5. Medicinal Kits as required
6. Dead body wrappers 5,000 pcs
We have also made long term support plans which we will share by email once the temporary emergency needs are no longer needed.
Please note the following Bank Details for transfer of worthy funds from your District’s end.
Bank Account Name: RI District 3292 Disaster Relief Fund
Bank Name: NMB Bank Limited, NEPAL
Account Number: 00100 0005 455A
SWIFT CODE: NMBBNPKA
Useful numbers:
DG Rabindra Piya : +977-98550-55735
District Secretary Nugal Vaidya : +977- 98510-39703
Rtn.,Yadav Kharel : +977-98510-48875
Rtn. Uttam Bhattarai : + 977-98510-20613
Deewaker Piya S/O DG Rabindra: +977-98020-44202
I look forward to your support.
Yours in Rotary,
DG Rabindra Piya
RID 3292, Nepal