Videomessaggio di novembre del Governatore Fiorella Sgallari
Mese della Fondazione Rotary
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Il ruolo del Rotary è di fondamentale importanza per il senso di comunità
A Parma il 28 ottobre si sono tenuti l’Istituto distrettuale di informazione rotariana e il Seminario Fondazione Rotary
È un Rotary a tutto tondo quello andato in onda a Parma il 28 ottobre scorso. Con l’Istituto Distrettuale Informazione Rotariana (IDIR) e il Seminario Fondazione Rotary (SEFR) messi in pista dal Governatore Fiorella Sgallari si è notato un Rotary al passo con i tempi, in grado di dialogare con tutti sulle più importanti questioni aperte al momento. Dai giovani alla tutela dell’ambiente, dalle nuove professioni alle sfide poste dalla pace, dalla cura della salute all’attenzione delle persone con disabilità, solo per citare alcuni dei numerosi aspetti toccati nell’assise svoltasi al Grand Hotel de la ville.
In avvio di giornata ha portato il primo saluto il vicesindaco di Parma Lorenzo Lavagetto che ha messo in evidenza la “fondamentale importanza (del Rotary, ndr) per il senso di comunità”. Il Governatore eletto, Alberto Azzolini, augurando buon lavoro ha confidato di essere intento nello “scaldare i motori”, anche se, ha aggiunto, “sarà difficile fare meglio”. Il Presidente del Rotary Club Parma, Andrea Errera, ha dato il benvenuto a nome dei cinque Club dell’area.
Il Governatore Fiorella Sgallari, nell’introdurre la giornata, ha citato il Progetto giovani, il protocollo d’intesa con le quattro università del territorio e i premi alle migliori start up. Al centro dell’attenzione del governatore ci sarà anche un Global Grant per la banca del latte.
Il PDG Angelo Andrisano, rettore emerito dell’università di Modena e Reggio Emilia, presidente della Commissione Giovani e lavoro, ha messo al centro dell’attenzione “la formazione dei giovani”. Ha elencato RYLA, RYLA Junior, scambio giovani, premi e borse di studio, rapporti con le imprese, supporto alle start up, conferenze sui grandi temi dell’attualità. Poi ha chiarito la sottoscrizione della convezione tra le università e il Rotary. “Con questa convenzione possiamo organizzare le nostre iniziative. Vogliamo promuovere scambi di collaborazione tra Rotary e università, in favore dei nostri giovani”.
Sempre di giovani ha parlato anche Maria Grazia Palmieri, Presidente della Commissione comunicazione. Si chiama “Fucina di idee: un progetto per i giovani” il format televisivo di 10 trasmissioni, da 12 minuti l’una, in onda su TRC, sui canali 11 e 15 del digitale terrestre. Dieci puntate e due repliche, per un totale di 30 messe in onda, più i rilanci sui diversi social. Un modo agile e innovativo, per stare vicini alle nuove generazioni.
In videocollegamento da Pavia è intervenuto Luigi Maione, Governatore del Distretto 2050, per parlare di Expo 2024 Piacenza. Sarà a Piacenza – ha detto Maione – una terra che appartiene al Distretto 2050 ed è in Emilia-Romagna. Una terra comune tra i due Distretti”. Nella chiesa di Sant’Agostino, i Rotary e i Rotaract “metteranno in mostra i Service grazie alla partecipazione dei nostri Soci. Vorremmo far conoscere i nostri progetti a tutti. E acquisire anche un po’ di orgoglio. Offriremo due spunti di riflessione: uno sul tema ambientale, visto che saremo sul Po, l’altro sulla pace. Non c’è pace senza acqua”, la frase-slogan per tenere insieme i due grandi temi.
Giorgio Garimberti, con Corrado Barani e Aida Morelli, Presidente della Sottocommissione intermobilità sostenibile-ambiente, ha messo in luce come l’obiettivo posto per l’anno sia “un’informazione qualificata su emergenze ambientali e soluzioni disponibili. È stata pure annunciata l’istituzione di borse di studio per tesi di laurea sulla salvaguardia dell’acqua. Infine l’annuncio di un evento a Ravenna, il 18 maggio prossimo, sul green deal europeo, nel ricordo di Raul Gardini.
Il PDG Maurizio Marcialis, Presidente della Commissione per le disabilità, ha ricordato la recente esperienza a Rimini di ExpoAID 2023, e l’incontro con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha visitato lo stand del Rotary e si è fermata a guardare il PC che consente di parlare con gli occhi. “La Meloni ci ha ringraziato – ha detto Marcialis – e ci ha detto che stiamo facendo un service importante”.
Del concerto di Natale in San Petronio a Bologna in programma il 2 dicembre alle ore 21:00 ha parlato Patrizia Ferruggia, Presidente della Commissione per associazioni partner. “Note di pace, notte di speranza” è il titolo assegnato all’evento. Il ricavato sarà destinato all’ospitalità di 40 bambini ucraini, all’Euro camp di Cesenatico nelle prime due settimane di giugno 2024. Serviranno per il Service 35 mila euro. Alla serata hanno dato il sostegno diverse associazioni e la Diocesi di Bologna. Sarà presente anche il cardinale Matteo Zuppi.
Salvatore Ricca Rosellini, Presidente Commissione tutela della salute, ha posto i rotariani di fronte a dati allarmanti: sono 46 mila i giovani tra i 10 e i 19 anni che si tolgono la vita ogni anno nel mondo. Uno al giorno in Italia, mentre un altro tenta di suicidarsi e riporta lesioni importanti. Con il progetto “A casa e a scuola in salute” lo scorso anno sono stati coinvolti 46 Club del Distretto e sono stati avvicinati 18 mila studenti. Un lavoro ampio sul territorio, in aiuto alle famiglie, con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale, che ha fatto conoscere il Rotary.
Con l’intervento di Davide Zagonara, Presidente della Commissione congresso internazionale, che ha illustrato l’appuntamento 2024 che si terrà a Singapore dal 25 al 29 maggio, si è chiuso l’IDIR.
Il Seminario Fondazione Rotary si è aperto con il PDG Franco Venturi, Presidente Commissione Rotary Foundation. Venturi ha messo in evidenza quanto realizzato dal Distretto in occasione della recente alluvione in Romagna del maggio scorso, la più grave mai avvenuta in Italia. A diverse strutture sono state donate cucine nuove, tra cui l’asilo nido a Sant’Agata sul Santerno e la residenza per anziani “Don Baronio” di Cesena. In totale l’impegno è stato tra i 550 e i 600 mila euro, cui hanno contribuito anche molti privati. Da tenere presente anche il lavoro di volontariato svolto da centinaia di rotariani in favore di chi aveva perduto tutto.
Il PDG del Distretto 2080, Giulio Bicciolo, coordinatore regionale per la Fondazione Rotary 2021-2024 zona 14 Italia Malta San Marino, ha ricordato l’obiettivo dei cento dollari a socio per la Rotary Foundation i cui costi di gestione sono il 5 per cento del bilancio. “Le nostre donazioni vanno in mani sicure”, ha commentato Bicciolo. “Lo scorso anno – ha proseguito – sono stati erogati in donazioni oltre 427 milioni di dollari. E per il 2023 siamo sugli stessi livelli. Poi ha ricordato i grandi programmi, come quello dell’eradicazione della polio nel mondo. “È diventato un programma mondiale. Nel 2022 sono stati registrati 10 casi in tutto: quattro in Pakistan e sei in Afghanistan. Forse nel 2026 riusciremo ad azzerarli”. Quindi ha annunciato una grande novità. In Italia, dal 2023, la Fondazione Rotary è diventata un ente del terzo settore, con tutti i benefici fiscali conseguenti per le erogazioni liberali e l’ingresso nella lista die beneficiari del 5 per mille.
Paola Battaglia è intervenuta al posto di Annalisa Petullà, Presidente della Sottocommissione VTE/VTT che si occupa di scambi con l’estero. Dopo il periodo Covid, “quest’anno si riuscirà a fare partire qualche ragazzo”, ha detto la Battaglia. Il VTE in questa annata sarà con l’India, tra il nostro distretto e il n. 3000 del Tamil Nadu. “Con il VTE – ha aggiunto – si offre un’opportunità di crescita a giovani che si affacciano al mondo del lavoro, guidati da un team leader rotariano”.
Barbara Loreti, Presidente della Sottocommissione scambio amicizia rotariana ha parlato dell’opportunità di fare divertire i rotariani, mentre Giancarlo Saviati, membro della Sottocommissione digitalizzazione e STEM ha illustrato un Global Grant in itinere, “Clean water from the sun”, per portare acqua potabile in dieci villaggi in Senegal.
Infine nell’angolo riservato ai Club, Barbara Zanaga del Rotary Carpi ha raccontato del Global Grant in favore del Centre de Santé Giacomo Cusmano di Kinshsa, in Congo, per aiutare le madri a seguire i loro bambini dopo il parto. Andrea Rava del Rotary Faenza ha fatto ricordato l’associazione “Insieme a te”, uno stabilimento balneare per offrire la possibilità di una vacanza anche a chi non la può fare. “Come Romagna Nord – ha detto – proponiamo di costruire una postazione, dal costo di 20 mila euro”. Armando Caroli, coordinatore del progetto PIGEC, Progettualità e Imprenditorialità per i Giovani dell’Economia Circolare, ha precisato che viene portato avanti dai Rotary Parma, Parma est e Parma farnese e i relativi Rotaract, ed è realizzato con il Cnr, il Centro nazionale per le ricerche.
Francesco Zanotti
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Progetti e raccolte fondi, per fare la differenza
A Parma si è svolto il Seminario sulla gestione delle sovvenzioni
Il pomeriggio dello scorso sabato 28 ottobre è stato un momento di grande rilevanza per l’attività di servizio del sodalizio rotariano. A Parma si è svolto il Seminario sulla Gestione delle Sovvenzioni (SEGS) in vista dell’annata 2024-2025, nei locali del Grand Hotel De La Ville a Parma.
L’evento ha riunito rotariani, esperti e professionisti del settore, per discutere la gestione delle sovvenzioni, la raccolta fondi e l’importanza del sostenere progetti di servizio, globali (Global Grant) e distrettuali (District Grant). Una sessione di lavori intensa e proficua, aperta dal Governatore del Distretto 2072 Fiorella Sgallari, condotta e guidata dal Governatore eletto Alberto Azzolini – peraltro espertissimo della materia – e con l’intervento d’ispirazione di Cecilia Scaffardi, direttrice di Caritas Parma, che ha portato i saluti e ha condiviso l’importante ruolo della collaborazione tra le organizzazioni e le associazioni.
Fulcro della prima parte del pomeriggio è stata la Tavola Rotonda “Quali esperienze?”, che ha offerto l’opportunità di ascoltare testimonianze dirette di coloro che hanno portato a termine progetti, sia a livello globale sia di distretto. Alberto Azzolini ha condotto interviste a don Tiziano Zoli, Tiziana Casadio, Adele Del Bello e Maria Eleonora Mosca, testimoni di progetti che hanno lasciato un’impronta positiva nelle comunità locali e internazionali. Tra gli interventi anche quello di Gianluca Dotti, dedicato all’importanza di una comunicazione efficace nella promozione dei progetti e delle iniziative.
La seconda metà del SEGS è stata invece dedicata al “Service Time”: i rotariani hanno condiviso le loro esperienze sul campo, anche attraverso tavoli di lavoro a gruppi, concentrandosi sull’efficacia delle azioni concrete. È stato un momento di ispirazione in cui si è discusso e riflettuto su quanto e come il Rotary possa fare la differenza nelle comunità.
Camillo Rapparini, ospite speciale, ha discusso il ruolo fondamentale della Fondazione Rotary nel sostenere progetti di servizio nel mondo, sottolineando una volta di più l’importanza di contribuire finanziariamente alla Fondazione, per garantire che il Rotary possa continuare a fare la differenza. Adriano Maestri ha presentato da remoto una nuova Fondazione dedicata al supporto dei progetti, e Marco Alessandrini ha condiviso la sua esperienza nella raccolta fondi, offrendo preziosi consigli su come coinvolgere i membri dei Club e i partner nel reperire fondi.
Più di ogni altra cosa, però – il SEGS – con la sua sala gremita dall’inizio alla fine – è stato un’occasione preziosa per riflettere sul valore e sull’importanza delle sovvenzioni stesse, fornendo ispirazione, emozioni ed energia per portare a nuovi successi e impatti positivi in tutto il mondo. Ragionando in grande.
G.D.
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65° compleanno per il Rotary Club Mirandola
Ricordato un importante compleanno. La consegna di alcuni Paul Harris Fellow.
La nostra conviviale di mercoledì 18 ottobre è stata davvero speciale. È stata speciale non solo perché era programmata la visita del governatore Fiorella Sgallari, momento importante della vita del nostro Rotary Club Mirandola, ma perché festeggiavamo due importanti compleanni: i 65 anni dalla fondazione del Club e il compleanno del nostro Governatore, che ha appositamente fissato la visita in questa data per condividere con noi questo momento di festa.
L’incontro è stato ricco di contenuti e momenti speciali. Il nostro governatore ha parlato dei temi forti dell’annata: la pace e la salute mentale. Tantissime le iniziative a livello locale e di distretto, previste per dare corpo a queste linee guida fissate dal nostro presidente internazionale.
La serata è stata molto partecipata dai Soci, che hanno mostrato attenzione e apprezzamento per gli eventi organizzati dal governatore che coinvolgeranno il Rotary in importanti progetti. Tra i primi in calendario la Colletta alimentare del 18 novembre e il concerto per la pace in San Petronio, a Bologna il 2 dicembre.
Ma, durante la conviviale, non sono mancati altri momenti speciali per la vita del nostro Club.
Stefania Pellacani Past President per l’annata 22-23, e la scrivente Roberta Roventini assistente del Governatore per il gruppo Ghirlandina, hanno ricevuto l’importante riconoscimento Paul Harris Fellow per l’impegno e la dedizione con cui hanno supportato il Club.
Una grande torta con candeline, spente assieme dal presidente e dal Governatore, è stato un bellissimo momento di condivisione e di festa in chiusura di serata.
Anche lo scambio dei doni è stato particolarmente sentito e dopo i regali il Presidente e il Governatore assieme a tutti i Soci, hanno scattato le foto di rito per non dimenticare questo giorno speciale per il nostro Club.
Lavorando tutti assieme, Club e Distretto potremmo davvero creare speranza nel mondo.
Roberta Roventini
04
RC Bologna Sud. Ricordare il passato per investire nel futuro
Verso il mezzo secolo di vita per il Club felsineo
Il Rotary Club Bologna Sud si sta avvicinando, a grandi passi, al compimento del mezzo secolo di vita. Abbiamo il piacere di avere ancora in mezzo a noi due Soci fondatori, ma il ricordo dei tanti che hanno fatto parte del nostro gruppo sta sempre più svanendo o diventando più sfocato. I più giovani (rotarianamente parlando) sono nell’impossibilità di sapere cosa il Club ha fatto nei tanti anni passati, e quanti sono stati i bei momenti trascorsi. Unica fonte sono alcune pubblicazioni saltuariamente prodotte e poco più.
“La tradizione è custodire il fuoco, non adorare le ceneri” diceva Gustav Mahler. Abbiamo sentito la necessità, cogliendo l’occasione del prossimo cinquantenario, di raccogliere tutto quanto possibile della nostra esistenza, trasferendo informazioni e “ricordi” sul nostro sito, che viene aggiornato ogni settimana al termine della conviviale.
Abbiamo raccolto e trasferito, su base informatica: – tutti i programmi delle conviviali, dal 1975 ad oggi, con le relative foto e filmati (testimonianze che negli anni passati erano poche ed in carta fotografica e/o 8mm, e che oggi sono tantissime in via digitale); – l’elenco delle presidenze, dei consigli direttivi e delle commissioni con i relativi verbali; – l’attività dei soci all’interno del Distretto; – i riconoscimenti ottenuti dal club e dai soci, nonché i Phf assegnati annualmente dal club; – le pubblicazioni monografiche (in formato Pdf); – le schede dei soci, divise in attivi, onorari, defunti e dimessi; – l’elenco (per soci) dei loro interventi alle conviviali; – l’elenco delle tante gite che, negli anni, hanno favorito l’affiatamento tra noi, diventati nel tempo una grande famiglia; – ed infine, aspetto per noi fondamentale, tutti i service organizzati.
Questo fondamentale lavoro di ricerca è stato condotto da una commissione, guidata in modo magistrale dal nostro socio professor Roberto Corinaldesi, e le ricerche sono state molto complicate. Non sempre, in passato, le presidenze hanno curato le testimonianze di quanto avvenuto nel loro anno. Grandi sono le carenze, ahimè incolmabili, soprattutto fino ai primi anni di questo secolo. Un grazie di cuore va a tutti gli amici che, con pazienza certosina, hanno cercato e messo a disposizione quanto in loro possesso. Il nostro impegno non semplice, per il futuro, sarà quello di tener aggiornato il sito, senza nulla tralasciare.
È bello fare. Ancora più utile informare per incentivare il fare. Fondamentale è ricordare la storia, le iniziative e i service del nostro club, perché in una famiglia non si dimentica mai la propria storia.
Gianluigi Pagani
05
RC Vignola Castelfranco Emilia Bazzano compie 50 anni
Il sodalizio è stato fondato il 17 ottobre 1973
In una serata speciale, il Rotary Club Vignola Castelfranco Emilia Bazzano ha festeggiato il suo 50° anniversario. Fondato il 17 ottobre 1973, il Club ha segnato mezzo secolo di servizio, dedizione e crescita. Alla celebrazione era presente il Governatore del Distretto Rotary 2072, Fiorella Sgallari, accompagnata dalla sua assistente Roberta Roventini, il Sindaco di Vignola Emilia Muratori, l’Assessore del Comune di Castelfranco Emilia Rita Barbieri, diversi ragazzi del Rotaract Club Strada dei Castelli e dell’Interact J. Du Prè.
In occasione del cinquantenario del Club, il 17 ottobre 2023, la presidente Paola Negrini ha deciso di scegliere un gesto simbolico per festeggiare l’importante anniversario, donando un albero a ciascuno dei tre comuni che compongono il nome del club, in segno di longevità e sviluppo futuro del sodalizio.
Il 17 mattina è stato posato un melograno contenuto in un grande vaso, a Bazzano, in prossimità della Rocca e vicino alle statue di marmo di Carrara realizzate 10 anni fa dal RC Vignola Castelfranco E.Bazzano, RC Bologna Valle del Samoggia e RC Castelvetro di Modena Terra dei Rangoni, grazie al lavoro artistico di alcuni studenti dell’Accademia di Carrara che realizzarono il gruppo marmoreo dedicato alla pace.
Era presente Paola Negrini e l’assessore Christian Soverini del Comune di Valsamoggia, in rappresentanza anche del sindaco Daniele Ruscigno. Il 19 ottobre è stata la volta di Vignola. Un ciliegio da fiore è stato collocato in uno splendido spazio nel frequentatissimo Parco Europa, un altro simbolo che Paola Negrini e RC Vignola Castelfranco Emilia Bazzano, desiderano lasciare come segno vivo e forte, della presenza del sodalizio sul territorio. Alla cerimonia insieme a Paola Negrini, era presente il sindaco di Vignola Emilia Muratori. A seguire sarà la volta di Castelfranco Emilia, che a breve collocherà un acero donato dal Club in uno spazio attualmente in via di restyling.
Il discorso del Governatore, nella serata dei festeggiamenti, concomitante alla sua attesissima visita, è stato profondo e toccante. Ha sottolineato l’importanza di “partire dai valori del passato per costruire un futuro moderno”, specialmente in collaborazione con le giovani generazioni.
Fiorella Sgallari, mettendo in luce la visione del Distretto, ha parlato con passione dei progetti in corso e della necessità di creare continuità, evidenziando l’importanza di concentrarsi sull’effettivo attraverso eventi sul territorio e in collaborazione con altri Club. Il Governatore ha inoltre sottolineato l’importanza di curare dell’immagine pubblica del Rotary, attraverso Service rilevanti che possano attirare l’attenzione dei media.
In conclusione, la serata è stata un vivido promemoria dei valori, delle visioni e delle missioni che il Rotary Club Vignola Castelfranco Emilia Bazzano ha portato avanti per cinquant’anni e che continuerà a sostenere nel futuro. Suggellato da una grande torta dedicata all’anniversario, segno di condivisione tra tutti i presenti.
Gabriele Carboni e Maria Grazia Palmieri
06
Sanità, fra problemi e impegni
Assessore Raffaele Donini a tutto campo: ospedale di Cento, sistema regionale, lunghe liste di attesa, insufficienti risorse da Roma.
Siamo in vetta alla classifica, ma i problemi non mancano. Della sanità emiliano-romagnola ha parlato l’assessore Raffaele Donini nel corso di un partecipato interclub (RC Cento, RC San Giorgio di Piano e Lions di Cento e di Pieve di Cento) organizzato nella sala del Consiglio comunale di San Giorgio di Piano.
Ospite della serata, introdotta dalla Presidente di RC San Giorgio di Piano Giulietta Masina, Virna Calzolari, era anche Loretta Masotti presidente della Fondazione “Ramazzini” di Bologna, importante e qualificato centro di prevenzione e ricerca delle malattie oncologiche.
L’intervista a Donini (si parla con insistenza di lui come possibile e accreditato successore di Bonaccini) si è sviluppata su tre piani; Cento, il sistema emiliano-romagnolo, la sanità nazionale.
Per quanto riguarda l’ospedale “SS. Annunziata”, l’assessore ha confermato quanto aveva detto il governatore Bonaccini un mese fa a Cento: il Pronto soccorso non si tocca, il Punto nascita è a forte rischio, nuove forti risorse sono state rese disponibili. A questo riguardo, ha specificato che la metà dei 13 milioni stanziati per l’ospedale di Cento saranno impiegati per l’ammodernamento e la messa in sicurezza della struttura, più di 5 milioni per la sismica e 200.000 euro per il Pronto soccorso e in ottica post covid. Non basta: degli 80 milioni in arrivo in regione con il PNRR, una parte sarà destinata a Cento. Donini ha poi affermato che come ogni ospedale regionale, anche Cento avrà una propria “vocazione” o specializzazione (vedremo quale…). Il tutto secondo un piano, una filosofia, orientata a offrire il meglio possibile che è incompatibile con il “tutto a tutti”. Ci si dovrà spostare per le problematiche più importanti. I confini provinciali, ha aggiunto, non avranno l’importanza di prima, come dimostrano Argenta con le nuove attribuzioni o, fra poco, Pieve di Cento. Quanto a Bentivoglio, ospedale hub, sempre più forte, è “un importante riferimento per un vasto territorio”.
Sanità regionale
È intanto partita la sperimentazione dei Cau (Centri assistenza urgenza) per snellire gli accessi ai Pronto soccorsi, venti appena dei quali ricevono l’80% dell’intera utenza. E ancora: “Il 70% degli accessi è costituito da codici bianchi e verdi”. Nel frattempo “mancano i medici di medicina di urgenza: 5000 a breve se ne andranno e saranno sostituiti da appena 1500 professionisti”.
Capitolo annoso, sentitissimo e delicato, quello delle liste di attese. I tempi sono spesso troppo lunghi. Donini ha sottolineato che gli effetti della pandemia tuttora si stanno facendo sentire molto e ricorda “19.000 vittime, 200.000 pazienti curati negli ospedali, altri 300.000 a domicilio. Sono stati rinviati 80.000 interventi e 300.000 visite. Crescono sempre più le richieste di esami e visite e allora i medici dovrebbero “Resistere di più a talune pressioni del cittadino-paziente”. Va da sé che sia necessario utilizzare meglio i medici anche perché molti bandi sono andati deserti.
Più in generale la riorganizzazione passa per un maggiore efficientamento, con l’impiego più intenso della specialistica ambulatoriale, la valorizzazione degli specializzandi e una loro “più equa ripartizione negli ospedali e sui territori”, nonché sulla sanità privata accreditata.
Va poi potenziata la rete territoriale attraverso le Case di comunità (ben 130 su 500 sono emiliano-romagnole mentre alcune regioni sono a quota zero) e una maggiore integrazione con il sociale. Accordi con le farmacie sono alle viste mentre all’orizzonte (anzi, qui davanti) compare una nuova utilissima metodologia di gestione della salute: la telemedicina.
Sanità nazionale
Più in generale, Donini pone naturalmente al centro la sanità pubblica che non esclude la privata accreditata e “quella che collabora”. La sanità pubblica favorisce la comunità nel suo complesso e soprattutto chi non può permettersi spese aggiuntive (decine di milioni di persone): in definitiva l’indebolimento della sanità pubblica colpirebbe i più poveri. Allora, a maggior ragione occorrono risorse: “38 miliardi sono stati sottratti alla sanità negli ultimi 15 anni”, ha lamentato l’assessore. “14 ne sono stati reimmessi dal 2020 a seguito del Covid. Ne mancano all’appello 20, pari a 5 in 4 anni richiesti da tutte le regioni. Non possiamo reggere a lungo”.
Sullo sfondo emerge (è stato detto anche nel corso del dibattito) la necessità di una più ampia e intensa informazione nei confronti dei cittadini.
L’Istituto Ramazzini
Loretta Masotti, presidente da pochi mesi dell’Istituto “Ramazzini” ha ricordato i motivi per cui il grande professor Cesare Maltoni creò questa importante struttura impegnata nella lotta contro il cancro e le malattie ambientali. Oltre trentamila sono i soci di questa che è una delle più grandi e importanti cooperative sociali del nostro Paese. Si alimenta con raccolta fondi e tante importanti iniziative lodevoli. Al “Ramazzini” fa capo il Centro di ricerca sul cancro dedicato allo stesso professor Maltoni: è uno dei più autorevoli nel campo della ricerca in vivo. “Opera – ha detto Masotti – anche attraverso due strutture cliniche, a Bologna e a Ozzano, dove vengono fornite prestazioni sanitarie ed esami diagnostici in numerose specialistiche”. La presidente ha anche ricordato i recentissimi Ramazzini days con scienziati e medici a Bologna da tutto il mondo e le due importanti ricerche effettuate su glifosato e aspartame, sostanze altamente cancerogene. Sullo sfondo la necessità di salvaguardare l’ambiente e con esso l’uomo e la sua salute.
Alberto Lazzarini
07
Araci, appassionati di auto d’epoca ospiti della Maserati
Il raduno si è tenuto a Modena dal 12 al 15 ottobre
Si è svolto a Modena dal 12 al 15 ottobre il raduno dell’Araci, la fellowship Rotariana che unisce appassionati e proprietari di auto d’epoca, organizzato da Daniele Antinucci, socio del RC Bologna Valle del Samoggia e delegato Araci di zona.
Durante la tre giorni, il nutrito gruppo Rotariano ha potuto visitare lo stabilimento Maserati di Modena per poi trasferirsi all’acetaia del socio Mario Gambigliani Zoccoli per il pranzo. Ospite e relatore Adolfo Orsi, nipote di Adolfo Orsi, proprietario di Maserati dal 1937 al 1968, che ha intrattenuto i presenti raccontando la storia del prestigioso marchio automobilistico.
A seguire si è svolta nel circuito appositamente predisposto, la prova di regolarità a squadre.
La sera, al golf club di Castelvetro, si è tenuta la consueta cena di gala organizzata in interclub dai Rotary Club della zona, alla presenza del governatore del distretto 2072 Fiorella Sgallari.
Il governatore salutando i presenti ha voluto sottolineare come ”in momenti in cui tanti popoli vedono messe a repentaglio le loro vite a causa delle guerre e degli sconvolgimenti climatici, momenti di amicizia e convivialità vera come quello organizzato dalla Fellowship Araci acquistino ancora più valore, perché coniugano il piacere dell’amicizia alla voglia di sostenere chi è meno fortunato”. Quanto raccolto dai rotariani partecipanti sarà devoluto a favore delle popolazioni alluvionate in Romagna.
Dopo la cena si è svolta la relazione di Giuseppe Pastorelli di Azimut, che ha illustrato come l’Auto d’epoca possa essere oggi un asset di investimento redditizio.
La serata si è conclusa con la premiazione degli equipaggi vincitori e i saluti.
Nelle giornate di sabato e domenica poi, il gruppo Rotariano ha visitato le colline modenesi a bordo delle auto d’epoca: Castelvetro, Levizzano Rangone e il suo castello, il santuario di Puianello e l’abbazia di Monteveglio.
Il pranzo di domenica ha chiuso la manifestazione, con l’intento di ripartire presto per nuovi percorsi e nuovi service, vissuti in spirito di vera amicizia rotariana.
Roberta Roventini
08
Il rettore dell’università di Bologna ospite in Romagna
Da 34 anni una presenza sempre più connessa col territorio
Interclub Rotary nella cornice del Centro Universitario di Bertinoro (Ceub) con ospite d’onore il rettore dell’Alma Mater, Giovanni Molari, Prorettore alle sedi di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, intervenuto sul decentramento universitario e sulle prospettive dell’Università di Bologna in Romagna.
Nella chiesa di San Silvestro, all’Interclub del Rotary Club Forlì Tre Valli, Rotary Club Forlì e Rotary Club Cesena, del Distretto 2072, svoltosi martedì 17 ottobre, sono intervenute numerose autorità istituzionali, personalità del mondo della cultura, insieme a Gianluca Ginestri, assistente del Governatore, a tanti soci rotariani e giovani del Rotaract. Dopo gli inni e l’onore alle bandiere, il presidente del Rotary Club Forlì Tre Valli, Daniele Carloni, introducendo l’incontro ha sottolineato che «l’Università in Romagna rappresenta una grande opportunità di sviluppo ed è anche un volano economico e sociale per tutto il territorio».
Il sindaco di Bertinoro, Gessica Allegni, ha sottolineato «la lungimirante scelta di questi luoghi storici come il nostro paese per l’alta formazione con il Centro Universitario», e ha poi ricordato Giovanni Bissoni, già assessore regionale alla sanità, recentemente deceduto, che negli ultimi tempi si era trasferito a Bertinoro e che «con passione seguiva proprio l’insediamento universitario ed era stato designato nel cda del Ceub come rappresentante del Comune». Allegni ha anche ricordato l’importanza del museo Interreligioso dove sono espresse «le tre religioni monoteistiche, in un luogo di dialogo e di cultura che manda un segnale anche in questo tempo drammatico in cui, come ricorda papa Francesco, ogni guerra è sempre una sconfitta».
Il vescovo della diocesi di Forlì-Bertinoro, monsignor Livio Corazza, ha affermato: «Qui mi sento a casa non solo perché siamo in chiesa, ma anche perché condivido con voi l’esperienza di questa sera e dell’insediamento dell’università, con parole di pace, speranza e futuro per tutti. La conoscenza è la via per poter costruire un mondo di pace senza arrenderci alla guerra e al male. È importante vederci tutti uniti qui, in un’alleanza fra soggetti di diversa provenienza per costruire insieme».
La presidente del Rotary Club Forlì, Paola Battaglia, ha evidenziato «l’importanza dell’insediamento universitario, avvenuto grazie anche alla collaborazione col mondo imprenditoriale del territorio e le varie realtà istituzionali. Il Rotary è da sempre impegnato a promuovere progetti a favore della scienza e della cultura e a creare nuovi service per il mondo universitario, come quelli che stiamo preparando anche con Ugo Terracciano, presidente della sottocommissione Rapporti con l’Università del nostro Club». Massimo Cicognani, presidente del Rotary Club Cesena e del Campus cesenate, ha richiamato «il sogno che si è avverato e per il quale abbiamo lavorato insieme all’Alma Mater favorendo l’insediamento dell’Università in Romagna. Dopo questi anni possiamo dire di avercela fatta e, ora, di volerlo consolidare ancor più».
Enrico Sangiorgi, presidente del Ceub e già Protettore dell’Università, ha sottolineato che «questo è il sogno della mia vita e, come ha detto Cicognani, abbiamo dedicato i migliori anni della nostra vita a questo progetto per l’insediamento dell’Università in Romagna, che oggi è una realtà». E, dopo aver offerto il numero delle iniziative svolte al Ceub, ha aggiunto: «È un luogo di alta formazione dove si svolge attività di studio e ricerca e vengono come ospiti studenti e docenti di tutto il mondo. La metà non italiani. Vi sono circa 20 mila presenze nell’anno e un fatturato di circa due milioni di euro». Dopo gli ultimi insediamenti con la Facoltà di Medicina, Sangiorgi ha ricordato che vi sono altre opportunità tra cui «il corso di Ingegneria Nautica e Navale, con la disponibilità del mondo istituzionale, imprenditoriale e della Fondazione Carisp a supportare tale proposta.
Il rettore Molari, che ha rievocato con piacere anche le sue origini bertinoresi legate alla mamma e ai nonni che erano di Bertinoro, ha ribadito che «più che un sogno l’università in Romagna oggi è una realtà. Trentaquattro anni che hanno consolidato questa presenza, che ha permesso di aumentare via via i corsi nell’iter del decentramento-Multicampus. Ormai il 25% degli studenti dell’Alma Mater non sono a Bologna. Avete Multicampus di qualità, e in questo tempo siamo stati capaci anche di rinnovarci con sinergie e collaborazioni con i Sindaci dei territori, le imprese e i vari attori istituzionali. Per il corso di Ingegneria Nautica e Navale bisogna verificare tutte le condizioni di fattibilità che ci vogliono per garantirne la stabilità. Prima di avviare l’iter occorre verificare bene l’esistenza di tutte le condizioni».
Il rettore ha poi risposto ad alcune domande dei partecipanti e, dopo un momento conviviale, si è svolta una breve visita guidata al museo Interreligioso a cura del nuovo presidente, Simone Valmori. È stato anche ricordato il recupero della rocca vescovile di Bertinoro con il progetto del Giubileo 2000 e l’impegno del compianto senatore Leonardo Melandri. All’Interclub rotariano erano presenti, fra gli altri, Simona Tondelli, prorettrice e rappresentante dell’università in Ceub, altri esponenti del Centro, fra cui il direttore Andrea Bandini, socio del Rotary Club Forlì Tre Valli, assessori dei Comuni di Bertinoro e Forlì, tra cui Paola Casara, Vittorio Cicognani, Giuseppe Petetta, e il parroco di Bertinoro, don Mauro Petrini.
Alessandro Rondoni
09
Un District Grant per l’ospedale “Don Mario Prandi” in Madagascar
L’impegno del Rotary Club Reggio Emilia
Il District Grant del Rotary Club Reggio Emilia mira a migliorare l’assistenza sanitaria nella parte più svantaggiata del Madagascar, dove storicamente è presente una forte componente missionaria delle Province di Reggio Emilia e Modena.
L’ospedale “Don Mario Prandi” si trova sul territorio della Diocesi di Fianarantsoa in Madagascar. Quest’ultima da più di 50 anni ha rapporti di costante scambio con la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla. Nei legami di collaborazione fra Chiese sorelle, la gestione dell’ospedale è stata affidata dal 1967 alla Diocesi di Reggio Emilia, che attraverso l’Equipe missionaria ne ha assunto la guida e la responsabilità, inviando suore della Congregazione Mariana delle Case della Carità, missionari laici e volontari con diverse competenze. È un ospedale riconosciuto dal sistema sanitario malgascio come ospedale Regionale. La Diocesi di Reggio Emilia, nell’ambito della propria azione pastorale missionaria, intende trasferire nel tempo la gestione e le connesse responsabilità relative alla conduzione dell’ospedale di Ampasimanjeva alla Diocesi di Fianarantsoa, favorendo un processo di emancipazione ed autonomia delle realtà locali.
La fase di transizione rappresenta una occasione per realizzare un percorso nel quale, con l’accompagnamento del Rotary Club Reggio Emilia e di altri partner, che collaborano con la Diocesi di Reggio Emilia, si creeranno le condizioni affinché la gestione dell’ospedale possa essere trasferita nelle migliori condizioni possibili, sia sotto il profilo delle competenze professionali ed organizzative, sia sotto il profilo dell’ammodernamento strutturale, impiantistico e tecnico-sanitario. L’obiettivo generale è garantire l’accesso equo alle cure della popolazione malgascia, con particolare attenzione ai poveri attraverso una maggiore autonomia e responsabilizzazione degli operatori locali nella conduzione dell’ospedale.
Gli obiettivi specifici includono la formazione del personale, la riqualificazione strutturale, l’ammodernamento delle attrezzature, la creazione di legami con la sanità reggiana per lo sviluppo della telemedicina, e la supervisione nel tempo a cura della Diocesi di Reggio Emilia.
Gli interventi progettati comprendono la costruzione di collegamenti tra i padiglioni ospedalieri, nuovi bagni, una cucina-mensa, un impianto fotovoltaico per l’energia rinnovabile, un inceneritore per la gestione dei rifiuti ospedalieri e un impianto solare termico. Il Rotary Club Reggio Emilia si concentra sull’acquisto di attrezzature ospedaliere per migliorare l’assistenza ostetrica e infettivologica. Inoltre, un piano di formazione e aggiornamento del personale medico e tecnico sarà avviato, coinvolgendo volontari provenienti da strutture sanitarie reggiane. Questo District Grant è inserito a pieno titolo anche nel Progetto Formativo del personale sanitario malgascio.
Raffaele Filace
Vice Presidente Commissione Comunicazione e Relazioni Esterne
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A Castrocaro, Interclub per la Polio Plus
Gli interventi di don Dante Carraro e del nipote di Annalena Tonelli.
Nei giorni dedicati alla battaglia che il Rotary porta avanti da tanti anni si è svolto l’Interclub della Romagna nella suggestiva cornice del Grand Hotel Terme di Castrocaro. Nel Salone Piacentini circa 200 soci rotariani hanno partecipato alla serata organizzata dal Rotary Club Forlì, a cui hanno aderito altri 16 Club della Romagna e altri del Distretto 2072, per contribuire al progetto “End Polio Now” del Rotary International. Oltre al sodalizio forlivese erano presenti i Rotary Club Forlì Tre Valli, RC Cesena, RC Cesena Valle del Savio, RC Cervia Cesenatico, RC Cesenatico Mare, RC Faenza, RC Castel Bolognese Romagna Ovest, RC Imola, RC Novafeltria Alto Montefeltro, RC Riccione Perla Verde, RC Rimini, RC Rimini Riviera, RC San Marino, RC Valle del Rubicone, RC Ravenna Galla Placidia, e l’E-club Romagna. Oltre a quelli in presenza, altri soci erano collegati online.
Il Governatore del Distretto 2072, Fiorella Sgallari ha ringraziato i Rotary Club per l’importante serata organizzata a sostegno di una fondamentale causa umanitaria e ha sottolineato: «È stata una maratona. Abbiamo compiuto molti passi e vi sono stati numerosi riconoscimenti per questa campagna di eradicazione della poliomielite nel mondo con la vaccinazione dei bambini. C’è chi, addirittura, ha indicato il Rotary per il Nobel per la Pace. È un impegno che svolgiamo tutti insieme e vogliamo compiere gli ultimi passi necessari per vincere definitivamente la polio».
Nell’introdurre la serata, il presidente del Rotary Club Forlì, Paola Battaglia, ringraziando gli intervenuti ha detto: «Sono emozionata per questo incontro molto partecipato. Combattere la polio è una nostra priorità come rotariani e fino a quando vi sarà un solo bambino malato ci impegneremo a debellare questa malattia, anche nel ricordo del nostro socio forlivese Luciano Ravaglia che fu tra i pionieri di questa campagna. Continueremo anche con un progetto per accompagnare le mamme in difficoltà che stanno per partorire e aiutarle così a mettere al mondo dei figli». Andrea Borini, presidente della Sottocommissione Salute, Polio Plus ed Emergenze Sanitarie del Rotary Club Forlì, ha illustrato la situazione e i dati relativi alla polio nel mondo e alla campagna di eradicazione avvenuta grazie al progetto del Rotary. «Siamo qua – ha affermato – per riconoscere l’importanza di quanto fatto, ma non abbiamo terminato il nostro percorso. Ci sono ancora casi recenti e l’Organizzazione mondiale della sanità sta monitorando la situazione. O si vaccinano tutti i bambini oppure c’è il rischio che i focolai e la malattia possano riprendere. Come si è ricordato, siamo a un passo dall’eradicazione completa. Dobbiamo continuare con la campagna di prevenzione e di vaccinazione dei bambini».
È poi intervenuto don Dante Carraro, presidente del Cuamm, che anche lo scorso anno è stato ospite della conviviale rotariana in occasione della Giornata Mondiale della Polio. «Le grandi battaglie si fanno insieme», ha sottolineato don Carraro, che con emozione ha illustrato gli interventi del Cuamm nell’Africa Subsahariana nei sette Paesi in cui è presente. «Mentre qua noi non vediamo quasi più gli effetti della polio – ha spiegato don Carraro – ad Addis Abeba pochi giorni fa, ad un angolo della strada, ho visto una persona poliomielitica che attraversava strisciando per terra. Là c’è ancora bisogno e dobbiamo curare e dare medicinali a queste creature». Evidenziando la presenza del Cuamm nei vari centri sanitari e ospedali creati e supportati, anche in Mozambico, ha aggiunto: «Abbiamo dato avvio a queste realtà perché noi qui non ci pensiamo più, ma in Africa vi sono tantissime mamme che ancora muoiono di parto e vi è un’alta percentuale di mortalità neonatale e infantile. Ricordo a tutti che il parto non è una malattia e se noi aiutiamo, salviamo due persone, la mamma e il figlio. Con un intervento relativamente facile e che non costa molto salviamo due vite. È un obiettivo possibile, se lo vogliamo. In Sud Sudan, uno dei Paesi più poveri del mondo, vi è un’ostetrica ogni diecimila mamme e non c’è neppure un pediatra. Anche il Papa ha scelto di fare un viaggio in quel Paese e ha aperto la Porta Santa nella Repubblica Centrafricana, dando così attenzione alle periferie. Stiamo facendo progetti per formare medici e personale sanitario del posto». Don Carraro è direttore del Cuamm che, come ha precisato il sacerdote, oggi si definisce “Medici con l’Africa” «perché quel “con” è sentire loro parte di noi».
Durante la serata è intervenuto anche Andrea Saletti, nipote di Annalena Tonelli, la missionaria laica forlivese uccisa a Borama, in Somaliland (vicino all’Etiopia), di cui quest’anno si ricorda il ventesimo anniversario della morte, avvenuta il 5 ottobre 2003. Saletti è impegnato nel Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo, che anche la zia aiutò a fondare, e ha ricordato l’impegno di Annalena prima per i bambini poveri a Forlì e poi nel suo itinerario che la portò in Africa dove fu dapprima in Kenya, poi in Somalia e infine a Borama, in Somaliland, aprendo e gestendo centri di assistenza, di accoglienza per bambini e ammalati, ospedali, scuole, e conducendo campagne contro l’Aids e le mutilazioni genitali femminili. «Lei ha curato nei villaggi africani anche la tubercolosi e le malattie tropicali – ha ricordato Saletti evidenziando la fede cristiana che la guidava nella missione in Paesi musulmani – ottenendo pure un riconoscimento dall’Oms. È stata infine a Borama, dove si è impegnata per bambini sordociechi, per aiutare le mamme in difficoltà e ha lottato contro la pratica dell’infibulazione femminile. Nel giugno 2003, pochi mesi prima di morire, tornò a Forlì e qualche giorno dopo ricevette a Ginevra dall’Onu il premio Nansen per il suo impegno a favore dei rifugiati. Fu poi uccisa da alcuni sicari a Borama il 5 ottobre. Le sue lettere sono un testamento importante della sua fede, del suo amore per Gesù e per gli altri, e là esiste ancora un centro che è portato avanti da suore camilliane». Salvatore Ricca Rosellini, socio past president del Rotary Club Forlì, presidente della Commissione distrettuale Tutela della Salute, e autore del libro “Vincere la polio. La vera storia”, ha illustrato il Global Grant e le varie tappe del percorso di eradicazione della malattia, evidenziando che «attualmente ci sono alcuni focolai specialmente in Afghanistan e Pakistan» e ha ricordato anche l’ospedale di Beira in Mozambico, città attraversata qualche anno fa pure dal ciclone Idai. «È importante – ha aggiunto – ripristinare quell’ospedale e altri centri sanitari e continuare la campagna di eradicazione della polio».
Oltre al governatore e ai presidenti dei club, all’iniziativa, svoltasi il 24 ottobre e intitolata “Africa in movimento”, erano presenti, fra gli altri, l’assistente del Governatore, Gianluca Ginestri, i Pdg Paolo Pasini e Adriano Maestri, l’assessore del Comune di Forlì, Paola Casara, il vescovo di Forlì-Bertinoro, monsignor Livio Corazza, che ha ringraziato per la serata.
Alessandro Rondoni
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D2072: cucina a gas e griglia al Circolo Anspi di San Francesco di Faenza
Per contribuire alla ripresa dopo l’alluvione
Il Circolo Anspi di San Francesco ha recentemente ricevuto una generosa donazione da parte del Distretto Rotary 2072, che ha fornito una cucina a gas e una griglia per supportare la comunità nell’affrontare le conseguenze devastanti dell’alluvione dello scorso maggio. Grazie al Fondo risposta alle emergenze del Distretto Rotary 2072, l’organizzazione ha continuato a dimostrare il suo impegno a favore del terzo settore e della comunità locale.
Riccardo Vicentini, l’assistente del Governatore Fiorella Sgallari, ha partecipato alla cerimonia di consegna e ha espresso il suo pieno sostegno alle attività del Rotary nella regione. “Il Rotary è profondamente impegnato nel fornire assistenza alle comunità colpite da situazioni di emergenza come l’alluvione dello scorso maggio. Il sostegno al Circolo Anspi di San Francesco è un passo importante nell’aiutare la comunità a riprendersi e a ricostruire insieme”, ha dichiarato Vicentini.
Alessandra Bentini, presidente del Circolo Anspi, si è così espressa: “Desidero esprimere la nostra profonda gratitudine al Distretto Rotary 2072 per la generosa donazione al nostro Circolo Anspi di San Francesco per il tramite del Rotary Club Faenza. Dopo l’alluvione dello scorso maggio, stiamo affrontando una sfida senza precedenti per poter tornare a dare un ambiente sicuro e accogliente per la nostra comunità. Grazie al sostegno del Rotary, possiamo ora continuare a offrire un luogo di aggregazione significativo per la gioventù e la comunità tutta. Siamo commossi dalla generosità dimostrata dal Distretto Rotary 2072 e determinati a utilizzare questi nuovi strumenti per promuovere lo sviluppo sociale e culturale della comunità che potrà tornare a frequentare il nostro circolo. Continueremo a lavorare a stretto contatto con il Rotary e altri sostenitori per assicurare che il Circolo Anspi di San Francesco rimanga un faro di speranza e un luogo di crescita per le generazioni future, consci dell’opportunità di servire la nostra comunità ci impegniamo a farlo nel migliore dei modi.”
Il Circolo Anspi di San Francesco svolge un ruolo cruciale come luogo di aggregazione per i giovani della zona, fornendo un ambiente sicuro e costruttivo per lo sviluppo sociale e culturale. La nuova cucina a gas e la griglia forniranno agli operatori del circolo gli strumenti necessari per continuare a svolgere un ruolo significativo nell’offrire opportunità di crescita e sviluppo per i giovani della comunità.
Il Distretto Rotary 2072 continuerà a sostenere e ad affiancare il Circolo Anspi di San Francesco, insieme ad altre iniziative del terzo settore, per contribuire alla rinascita e alla resilienza della comunità faentina.
Andrea Rava