Sabato 27 settembre alle ore 10,00, presso l’Aula Magna Pietro Manodori dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ad un anno dalla scomparsa di Gino Badini, i Club Service e le Associazioni del territorio si sono riuniti per rendere omaggio ad un eminente uomo di cultura e grande “reggiano”.
Scarica il volantino dell’evento
IL GOVERNATORE FERDINANDO DEL SANTE RICORDA GINO BADINI, AULA MAGNA UNIVERSITA’ DI MODENA E REGGIO EMILIA CONVEGNO “GINO BADINI, UNA VITA PER LA CULTURA”
“Sono qui oggi grazie a Gino Badini. Se non avessi conosciuto Gino Badini probabilmente non sarei qua. Ho un ricordo costante, continuo di Gino Badini e lo ricordo in tutte le mie giornate di visita ai Club. Ho la responsabilità di coordinare le iniziative di tutti i Rotary club del Distretto dell’Emilia Romagna e Rep. di San Marino, visito 50 club e cerco di incontrare gli oltre 3000 soci e tutte le sere lo ricordo regalando ai Presidenti un libro, “Quattro Castella” curato da Gino Badini in cui vi è la storia di Matilde di Canossa; e proprio per quello che Gino mi ha insegnato io e mia moglie abbiamo deciso che il simbolo del nostro anno sarà il Melograno di Matilde di Canossa, un simbolo di speranza, di unione e prosperità come lui mi ha insegnato.
Ho avuto l’onore e la fortuna di conoscerlo da ragazzo, mi ha regalato il senso della conservazione della memoria. Mi ha regalato tante cose, il senso di giustizia, la signorilità, la capacità di stare con gli altri insegnando a vivere. Mi ha portato con lui in tante iniziative. Dai 15, 16, 17 anni in poi, è stato al mio fianco durante la mia attività politica negli anni ’70, durante iniziative culturali.
Mi ha voluto con lui scrivendo, lavorando, ma soprattutto mi ha insegnato ad entrare negli archivi, a vedere le carte con rispetto, con i guanti, perchè bisogna conservare la nostra memoria.
E’ stato un grande insegnante per i giovani. Lui aiutava sempre le giovani generazioni, sempre. Si circondava di tante persone a cui insegnava, era disponibile con tutti. Da lui ho imparato a studiare all’Università.
Per me oggi è un’occasione molto speciale perchè Gino ha legato la sua vita a me e alla mia famiglia, siamo stati assieme in tante occasioni. Veramente, è stato un percorso lungo, anche nei miei primi passi nel Rotary a partire dal Rotaract fino ad oggi. Un continuo scambio di idee nel costante senso del rispetto che mi ha insegnato, un grande senso della responsabilità che vuol dire sapere dare delle risposte.
Mi ha anche insegnato che non bisogna dire – lavoriamo per i giovani ma con i giovani – Oggi si sentono frasi fatte e retoriche, Gino non era così e io voglio essere come lui.
Dobbiamo essere concreti, con i giovani si lavora a fianco perchè solo con i giovani a fianco si imparano e si conoscono le loro esigenze e solo così si possono dare le risposte in un momento così difficile come quello attuale. Con Gino abbiamo realizzato cose incredibili, ricordo il service dell’anno del centanario, tre giorni dedicati al servire dell’Arma dei Carabinieri. Ricordi che ho nel cuore, bellissimi”
COMUNICATO STAMPA
Celebrato oggi il ricordo di Gino Badini, a un anno dalla scomparsa, con un convegno all’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
La città e gli amici si sono stretti alla moglie Deanna e ai figli Elena e Paolo in un abbraccio commosso e riconoscente.
Un video di diciotto minuti con le testimonianze degli amici e dei principali protagonisti del mondo istituzionale e culturale reggiano, a cominciare dal prefetto Antonella De Miro, ha aperto il convegno all’Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia che oggi ha celebrato il ricordo del professor Gino Badini a un anno dalla sua scomparsa.
Accanto alla moglie Deanna e ai figli Elena e Paolo si sono stretti gli amici di una vita e quanti hanno collaborato con lui, facendo tesoro della sua straordinaria cultura sempre messa, con l’umiltà della competenza, al servizio della città e delle numerose associazioni culturali che oggi hanno voluto così rendergli un doveroso omaggio.
Direttore dell’Archivio di Stato e presidente della Deputazione reggiana di Storia Patria, Gino Badini è stato avvocato, giornalista, fine studioso, ufficiale di complemento dell’Arma dei Carabinieri, ma soprattutto un eminente uomo di cultura, un grande reggiano e un amico di tanti.
Protagonista ed interprete della vita sociale e culturale reggiana, il professor Badini oggi è rivissuto nel ricordo del magnifico rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Angelo Oreste Andrisano che ha portato i saluti per conto dei ventisette club service e associazioni che hanno partecipato all’iniziativa, del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, del vice prefetto vicario reggente, Adriana Cogode, del presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, del comandante provinciale dei Carabinieri di Reggio Emilia, colonnello Paolo Zito, e del direttore dell’Archivio di Stato di Reggio Emilia, Paola Meschini.
Le relazioni di Enzo Iacopino, presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, sull’attività giornalistica oggi, e di Elio Tavilla, ordinario di storia del Diritto medioevale e moderno dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, sulla storia della civiltà costituzionale italiana dalla Cispadana del 1797 alla Repubblicana del 1948, coordinate dal direttore di Prima Pagina, Corrado Guerra, e le conclusioni del Governatore Distretto Rotary 2072 per l’anno 2014-2015 Ferdinando Del Sante hanno completato la giornata.
Valeria Braglia
Foto