Il Rotary dedica il mese di marzo ad ‘acqua e strutture igienico sanitarie’. Indispensabile alla vita, l’acqua potabile diventerà nel prossimo futuro un’esigenza sempre più impellente. Mentre pochissime persone muoiono di sete, milioni muoiono per malattie, prevenibili, trasmesse dall’acqua. “Ancora un decimo della popolazione mondiale non dispone infatti di acqua pulita – sottolinea il prof. Rino Ghelfi, Presidente della Commissione Ambiente del Distretto 2072 – ed oltre un terzo non ha accesso a servizi igienici adeguati. Questo significa che ogni 15 secondi un bambino muore per una malattia causata dalla mancanza di acqua pulita”.
Di qui l’impegno del Rotary International in grandi progetti per la realizzazione di strutture fognarie e reti idriche in paesi in via di sviluppo, come il Ghana. “Tra tutti i comportamenti considerati importanti per la salute – prosegue Ghelfi -, il lavaggio delle mani è una priorità assoluta. Milioni di persone, e di bambini in particolare, non hanno la possibilità di lavarsi le mani con il sapone. La dissenteria, in gran parte causata da acque malsane, è una delle principali cause della malnutrizione, dell’arresto della crescita e della mortalità infantile. La mancanza di servizi igienici adeguati ha effetti più generali sull’educazione e sulla produttività economica, oltre ad avere un impatto sulla dignità e sulla sicurezza personale di donne e ragazze, che per la sola ricerca di acqua potabile impegnano ogni giorno 200 milioni di ore. Questo tempo è sottratto alla scuola o ad altre occupazioni lavorative.”
La Commissione Distrettuale Ambiente del 2072 ha allo studio iniziative nel settore della sanificazione idrica, che verranno portate a compimento l’anno prossimo. Ma è anche a completa disposizione dei singoli Club del Distretto per supportare eventuali progetti locali. I campi d’azione possono essere molteplici. “Alcune ricerche – spiega Ghelfi – indicano come solamente il 20 per cento delle acque reflue venga depurato, mentre il resto è immesso nelle riserve d’acqua, fiumi, laghi e oceani. Senza pensare che nei corsi d’acqua ogni giorno vengono gettate oltre due milioni di tonnellate di rifiuti.”
Per uno sviluppo sostenibile sarà fondamentale cercare di equilibrare la domanda globale di risorse idriche. “Attualmente – aggiunge il Presidente della Commissione Ambiente – l’agricoltura impiega il 70% delle risorse idriche disponibili. A causa dell’atteso aumento della popolazione, la domanda di acqua per la produzione di alimenti e di energia tra 15 anni è stimata in ulteriore crescita del 50%. La crescita economica e della ricchezza individuale stanno infatti spostando le abitudini alimentari da diete prevalentemente a base di amido a diete a base di carne e latticini, che richiedono più acqua. Questo cambiamento nella dieta è stato una delle cause principali dell’incremento del consumo di acqua nel corso degli ultimi 30 anni ed è probabile che tale tendenza possa proseguire in futuro.”
Insomma, tra meno di dieci anni, entro il 2025, oltre i due terzi della popolazione mondiale potrebbero essere afflitti da scarsità di acqua, con conseguenti e prevedibili tensioni sociali, economiche e ambientali che si potranno generare. “Gli effetti dei cambiamenti climatici potranno solo esacerbare queste tensioni – conclude Ghelfi -. L’accesso all’acqua costituisce perciò il maggiore rischio sociale ed economico dei prossimi dieci anni e una delle più grandi sfide umanitarie a livello globale.”
Alfonso Toschi
Al tema dell’acqua, il R.C. Rimini Riviera ha dedicato il filo rosso del suo programma 2015-2016, attivando service e programmando numerose serate per approfondire l’argomento sotto vari aspetti, in particolare riguardanti il mare. In prima fila un District Grant insieme al R.C. Riccione – Cattolica e finalizzato alla dotazione, a favore della Fondazione Cetacea, di quattro vasche per il ricovero delle tartarughe ferite e recuperate in mare. La Fondazione Cetacea è una istituzione assai nota, è visitata da oltre 50mila persone l’anno e con queste strutture è diventata uno dei centri più importanti in Italia.
Per divulgare la conoscenza del mare e dei suoi preziosi abitanti è stata anche sostenuta la formazione di laureandi in biologia per incontrare nelle strutture alberghiere i turisti e condividere con loro la conoscenza degli interventi di recupero delle tartarughe.
Sempre dal mare arrivano due preziose ancore, ultrasecolari, che un peschereccio ha portato a riva. I due Rotary si sono impegnati a restaurarle e al termine saranno posizionate al museo della Regina a Cattolica. All’acqua e al mare sono state dedicate anche diverse serate: dall’illustrazione di quanto scoperto nei fondali veneziani durante i lavori del Mose, autentici reperti di antiche navi valorizzate dalle missioni di archeologia subacquea, fino all’illustrazione del progetto di recupero della nave Costa Concordia, passando per serate sulla conoscenza dei fondali marittimi dell’adriatico o la visita al Museo della Marineria di Cesenatico.
“Per noi – spiega il presidente del R.C. Rimini Riviera Luca Mariani – parlare di acqua significa immediatamente riferirci al mare e abbiamo voluto dedicare service e serate alla conoscenza di un elemento che fa parte della nostra cultura, prima ancora che della nostra economia. La passione è diffusa e crediamo che intrecciarla con le realtà culturali del territorio sia un modo per tenere desta l’attenzione affinché si percepisca pienamente il valore che rappresenta”.
Il Premio Rotary Ambiente e Territorio ha visto due vincitori ex aequo, che si dividono quindi il montepremi in palio, aggiudicandosi 3.000 euro ognuno. I componenti dei due gruppi saranno premiati nel corso del Congresso distrettuale che si terrà al Palacongressi di Rimini il 17 e 18 giugno 2016.
I vincitori sono i progetti:
APP UTOUR: Enrico Boccali, Carlo Brigliadori, Emmanuele Boccali, Francesco Pistoia.
APP&GO App per i monumenti bizantini a Ravenna: Paolo Baronio, Francesca Frasca, Giulia Marsili, Debora Pennacchia.
La Commissione ha deciso di inserire nella pubblicazione di cui all’art. 12 i primi cinque gruppi selezionati, classificati dal primo al quarto e quindi decide di includervi anche i componenti dei seguenti tre gruppi, nell’ordine:
Secondo: VILLA ALDINI (Pietro Pedrazzi, Andrea Casalboni, Ilaria Mazzi, Eleonora Giovanardi, Deborah Dall’Alpi, Mattia Bertolini).
Terzo: ORATORIO DELLA NASCITA DEL SIGNORE DI GIACOMO ANTONIO PERTI (Michele Vannelli Uva).
Quarto: HISTORY POINT a Cesena (Claudia Fanciullo, Carlo Capponcini, Valentina Sgariglia).
Il Premio ha voluto porre attenzione sullo straordinario patrimonio culturale ed ambientale che l’Italia possiede, risorsa fondamentale per crescita e sviluppo del Paese. Con questa convinzione il Distretto Rotary 2072, per iniziativa della ‘Commissione Cultura e promozione del Patrimonio’, ha promosso un progetto che ha riguardato i giovani impegnati nell’ambito della valorizzazione dei beni culturali del territorio regionale, riservando la partecipazione al Premio Rotary Cultura e Patrimonio a giovani under 35 anni e non soci di un Rotary Club.
“Siamo profondamente convinti – commenta il Governatore del Distretto Rotary 2072, Paolo Pasini – che valorizzare tale patrimonio non produca solo un beneficio dal punto di vista della crescita culturale, ma anche economica. E’ fra i compiti del Rotary guardare alle nuove generazioni, trasmettendo loro valori e saperi, sostenendoli quindi nel percorso di formazione. Mi complimento con la Commissione Distrettuale e in particolare con il suo presidente Paolo Bolzani che ha proposto e gestito il Premio”.
I COMPONENTI DELLA COMMISSIONE GIUDICANTE:
Paolo Bolzani (Presidente della Commissione Rotary promotrice del premio, architetto e saggista, Professore a contratto di Museologia Archeologica, Università di Bologna) e costituita da Salvatore Amelio (Artista), Alberto Pedrazzini (Ingegnere e architetto libero professionista), Giovanni Brizzi (Professore Ordinario di Storia Romana, Università di Bologna – assente giustificato nella seduta di valutazione), Clementina Rizzardi (Professore Ordinario di Antichità Ravennati e Bizantine, Università di Bologna), Giuseppe Sassatelli (Professore Ordinario di Etruscologia e Archeologia Italica, Università di Bologna) e Adriano Tumiatti (Musicista, docente e già Direttore del Conservatorio ‘Bruno Maderna’ di Cesena).
La rigenerazione urbana è un processo articolato, che passa attraverso attività finalizzate alla messa in sicurezza e rigenerazione del patrimonio edilizio e in particolare nelle zone a rischio sismico e idrogeologico, alla riduzione del consumo del suolo e degli sprechi energetici e idrici, alla rivalutazione degli spazi pubblici e del verde urbano, alla razionalizzazione della mobilità urbana e del ciclo dei rifiuti.
Proprio una visione comprensiva ed integrata della rigenerazione urbana, comunicata con un linguaggio divulgativo per favorirne la massima comprensione ai partecipanti, è stata al centro di centro di un convegno al Tecnopolo di Modena e promosso dalla Commissione Ambiente del Distretto Rotary 2072 insieme al Rotaract, all’ENEA e all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia.
La quotidianità della vita dell’uomo ovviamente incide sull’ambiente, ma alcuni dati testimoniano quanto l’incidenza stia aumentando.
Sono attribuibili ai consumi domestici il 16% dell’acqua consumata sul pianeta, il 30% dei rifiuti solidi urbani prodotti, il 50% delle emissioni di anidride carbonica, anidride solforosa, biossido di azoto, gas che contribuiscono all’effetto serra, il 37% dei consumi a livello mondiale di energia.
La progressiva espansione delle aree urbanizzate comporta una forte accelerazione del processo di impermeabilizzazione del suolo, la principale causa di degrado del suolo in Europa. Il suolo consumato pro-capite è passato dai 167 metri quadrati del 1950 per ogni italiano, a quasi 350 metri quadrati nel 2013. Tra il 2008 e il 2013 il fenomeno ha riguardato mediamente 55 ettari al giorno, con una velocità compresa tra i 6 e i 7 metri quadrati irreversibilmente persi ogni secondo. A livello nazionale il suolo consumato è passato dal 2,7% degli anni ’50 al 7,0% del 2014.
Negli ultimi 10 anni, il consumo energetico a livello mondiale ha stabilito un incremento pari al 20% contro un aumento della popolazione del 12%. In Italia i due settori che consumano maggiormente energia sono quello dei trasporti e quello del terziario e residenziale.
In 2.500 anni, l’Italia è stata interessata da oltre 30.000 terremoti di intensità superiore al IV-V grado della scala Mercalli, e da circa 560 eventi di intensità uguale o superiore all’VIII grado Mercalli. Solo nel XX secolo, 7 terremoti hanno avuto una magnitudo uguale o superiore a 6.5 (X e XI grado Mercalli).
E’ ormai assodato, da indagini conoscitive ufficiali sullo stato della sicurezza sismica in Italia, che il 70-80% dell’edificato italiano non è in grado di resistere a terremoti già avvenuti in passato. Le tecnologie per rendere sicuro tale edificato esistono ormai da tempo, anche in Italia. Per capire l’importanza della prevenzione, effettuabile grazie all’uso di tali tecnologie, basti ricordare, oltre al risparmio di vite umane, che riparare o ricostruire dopo un terremoto costa almeno il triplo.
Il convegno ha visto in avvio i saluti del Governatore Paolo Pasini, di Angelo O. Andrisano (Magnifico Rettore Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia) e Anna Maria Vandelli (Ass. Urbanistica, Edilizia, Politiche abitative, Aree produttive Comune di Modena).
Un plauso alla Commissione Distrettuale presieduta da Rino Ghelfi e composta da Silvia Crosetti, Fabio Fava, Alessandro Martelli, Andrea Segrè, Giovanni Tamburini.
Il convegno è organizzato con la collaborazione dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Modena (previsti crediti formativi professionali), con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, dell’associazione nazionale GLIS («GLIS – Isolamento ed altre Strategie di Progettazione Antisismica»), dell’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Bologna, degli Ordini degli Ingegneri delle Provincie di Bologna e Modena, della Sezione Territoriale dell’Europa Occidentale dell’«Anti-Seismic Systems International Society» (ASSISi) e dell’Università degli Studi di Ferrara, del Comune di Modena e della Regione Emilia- Romagna. Infine, il Convegno ha già avuto l’importante contributo di BBOX – Sistema di Monitoraggio Sismico, AeC COSTRUZIONI srl., Ing Ferrari Costruzioni Impianti e Service SPA e Last Minute Market.
Anche alla conferenza internazionale di Cannes il Presidente Internazionale Ravindran ha insistito con forza sull’importanza di una folta rappresentanza al Giubileo dei Rotariani in programma il prossimo 30 aprile.
Già oltre mille rotariani si sono iscritti per recarsi a San Pietro e fioccano le adesioni anche alle proposte preparata dal Distretto 2072 grazie all’esperienza di Giampaolo Cristofori Presidente del RC Cento (mail: gpcristofori@gmail.com) che ha reso disponibili due opzioni di partecipazione
Chi desidera recarsi a Roma individualmente, o i Club che vogliono organizzarsi in autonomia possono farlo, ma sappiano che è obbligatoria l’iscrizione sul sito www.rotary-jubilee2016.com
“Durante la Conferenza di Cannes – scrive il Governatore Paolo Pasini – alla fine di uno dei nostri workshop, si è presentato inaspettatamente il Presidente Ravindran, il quale ha ribadito il suo ‘colpo di fulmine’ per l’Italia e la straordinaria occasione offerta dal Giubileo di trovarci, tutti noi rotariani,in Piazza San Pietro il 30 aprile.
Ravi ha voluto sottolineare come egli stesso, pur induista, trovi estremamente importante testimoniare la presenza del Rotary al Giubileo, un evento che, al di là delle proprie convinzioni personali, rappresenta un’occasione di meditazione e di riflessione sulla necessità di trovare vie nuove ed efficaci per la concordia e la coesione della famiglia umana soprattutto in un periodo di tali dissesti bellici, ideologici e morali.
Il Presidente Internazionale ha chiesto a ciascuno di noi quanti soci del proprio distretto sarebbero stati presenti, poiché egli stesso ritiene che anche la dimensione quantitativa sia un indicatore della responsabilità e dell’interesse che il mondo rotariano manifesta per tali temi.
Nessuno dei Governatori italiani ha fornito un numero inferiore ai 300 partecipanti e così anche io ritengo che il nostro Distretto possa e debba essere adeguatamente rappresentato da un tal numero di rotariani”.
Il Governatore del Distretto 2072, Paolo Pasini, su incarico del presidente internazionale K.R. “Ravi” Ravindran, il 4 febbraio scorso a Reggio Emilia ha consegnato il prestigioso Premio “Servire al di sopra di ogni interesse personale” al dottor Giorgio Benaglia, Socio del Rotary Club Guastalla, per il suo straordinario impegno “al servizio del prossimo attraverso il volontariato”.
Il dottor Benaglia, specializzato in Pediatria e Malattie infettive, da 31 anni si dedica al volontariato in ogni parte del mondo. Ha iniziato in Mali (Africa) nel 1985, quindi è stato in Rwanda, Somalia, Albania, Iraq, Etiopia, Madagascar, fino allo scorso anno, quando ad agosto era Haiti, al St. Damien Hospital, per conto della Fondazione Rava. Ha fatto parte della difficilissima Missione “Mare Nostrum” e molto probabilmente ripartirà presto per una nuova missione sulle navi della Marina Militare Italiana.
Il Premio “Servire al di sopra di ogni interesse personale” rappresenta la più alta onorificenza che il Rotary International possa assegnare ad un Rotariano per il suo impegno al servizio del prossimo attraverso il volontariato. La selezione dei Soci meritevoli viene effettuata ogni anno a livello mondiale dal Rotary International che individua un numero massimo di 150 Rotariani. Il premio, dalla sua costituzione, è stato assegnato a 35 rotariani italiani ed è la prima volta che un Socio del Distretto 2072 lo riceve; in precedenza, soltanto un Socio del Distretto 2070 ricevette l’ambito riconoscimento nell’annata rotariana 1997-1998 (Franco Zarri del Rotary Club Cento).
Il dottor Benaglia, emozionato e commosso, ha ricevuto il Premio il 4 febbraio scorso a Reggio Emilia, nel corso dell’Interclub dedicato al Programma PolioPlus organizzato dai Rotary Club dell’Area Emiliana 1 insieme al Rotary Club Brescello Tre Ducati.
Al dottor Giorgio Benaglia le congratulazioni del Governatore Pasini e di tutti i Soci del Distretto 2072!
Valeria Braglia
Dal 3 al 10 aprile si svolgerà all’isola d’Elba il 34° RYLA, promosso dai Distretti 2071 e 2072 e che si terrà presso l’Hotel Airone dell’Isola d’Elba col titolo Conoscenza ed Immaginazione.
Come sanno tutti i ragazzi che vi hanno partecipato, si tratta di un’occasione indimenticabile per giovani con la vocazione a diventare responsabili in seno alla società di esprimersi, affermare la propria personalità, esporre argomenti e idee e confrontarle con quelle di altri giovani durante una settimana di vita in comune. Possono partecipare al RYLA giovani dai 18 a 26 anni, sia studenti che ragazzi già impegnati al lavoro.
Michaela Rodosio, del R.C. Valle del Rubicone è il Presidente della Commissione Distrettuale e ci racconta la sua esperienza.
“Ho ben chiaro il fatto che si tratta di una settimana di straordinario arricchimento per chi vi partecipa – racconta Michaela – perché il modello della proposta è stato nel tempo affinato e l’esito è di grande soddisfazione. E’ importante che la scleta dei ragazzi sia fatta con attenzione, che loro stessi siano consapevoli non di aver vinto una vacanza ma di aver ricevuto un premio che può essere importantissimo per il loro futuro. Sono ragazzi scelti perché possibili leader in futuro e il precostituire i gruppi di lavoro li ‘obbliga’ ad un processo di conoscenza reciproca e ricerca del migliore dialogo. Ci si mette in discussione, in quella settimana esce allo scoperto la reale personalità dei ragazzi e anche i valori che possono offrire al lavoro comune”.
Un esito favorito dalla tradizionale qualità dei relatori.
“Certo – conclude Michaela Rodosio – perché si tratta di leader a loro volta, capaci di scuotere i ragazzi per ottenere massima attenzione e tirar fuori da loro il massimo. E’ una settimana, certo, ma genera una ricchezza grande e anche rapporti umani che spesso restano forti nel tempo. Per questo invito tutti i presidenti di Club a diffondere il messaggio di importanza del RYLA, a cercare ragazzi pronti a vivere l’esperienza e avranno un esito di grande soddisfazione”.
C.T.
L’impegno del Rotary nella lotta alle malattie infettive, poliomielite in primo luogo, è stato al centro della Conferenza Presidenziale che si è tenuta a Cannes dal 19 al 21 febbraio. Un’iniziativa che ha consentito interessanti occasioni di incontro e di confronto sulle iniziative in corso e in programma nel campo della salute e l’approfondimento di proposte di partecipazione a nuovi progetti condivisi. La “Conferenza per la prevenzione e la cura delle malattie nel mondo”, voluta dal Presidente del Rotary International KR Ravindran e dal Presidente della Fondazione Rotary Ray Klinginsmith ha visto il Governatore del Distretto 2072 impegnato in prima persona: Paolo Pasini ha infatti presieduto uno dei workshop in cui si è articolato il congresso e tenuto un importante e molto apprezzato intervento.
L’incontro di Cannes, spiega il Governatore, ha consentito di fare un punto aggiornato sulla situazione attuale. Il progetto Polioplus ha fatto sì che la mortalità legata a quel terribile flagello che è la polio sia oggi praticamente scomparsa, ma ha nel contempo consentito, grazie alle infrastrutture allestite dal Rotary, in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale per Sanità, che anche altre terribili malattie, come la tubercolosi, l’epatite e la malaria possano essere oggi combattute con efficacia in paesi in cui sono endemiche. La rete di presidi sanitari realizzati dal Rotary nei paesi a rischio, con un sistema di conservazione e gestione dei vaccini e la maggior consapevolezza delle popolazioni locali hanno dunque avuto positivi effetti a più vasto raggio.
“Tanto che – sottolinea Paolo Pasini – nel mio intervento ho lanciato la proposta di non sprecare l’occasione fornita da questa grande iniziativa, ma di proseguire invece sulla strada intrapresa, utilizzando strutture e mezzi che ci hanno permesso di combattere efficacemente la poliomielite per creare una rete complessiva che affronti efficacemente altre pericolose malattie infettive: tubercolosi, epatite, malaria. L’obiettivo è di dimezzare la mortalità nel giro di pochi anni”.
Questi temi saranno anche al centro del congresso distrettuale di giugno, che sarà dedicato, anticipa il Governatore, ad ambiente, cultura e, appunto, salute. E’ ancora presto per anticipare nei particolari il programma, ma è già certa la partecipazione della professoressa Elena Cattaneo, scienziata di fama internazionale, senatore a vita, direttrice del laboratorio di “Stem Cell Biology and Pharmacology of Neurodegenerative Disease” che partecipa, insieme ad altri 15 laboratori di ricerca, al progetto europeo NeuroStemcell, del quale è coordinatrice.
A margine della conferenza di Cannes si è parlato anche di effettivo. “Il Presidente Internazionale Ravi Ravidran – racconta il Governatore Pasini – ha raccomandato una folta partecipazione al Giubileo, nella convinzione che anche questo grande appuntamento di fede può far sì che il Rotary manifesti e renda visibile la sua capacità di essere dono nel mondo”.
Alfonso Toschi
‘Parma facciamo squadra’ è un progetto che racchiude valori importanti e rappresenta un grande successo per il Rotary.
A fine gennaio nel ridotto del Teatro Regio si è svolta la cerimonia di chiusura di questo perfetto esempio di conduzione di un service.
Intanto, all’origine un gruppo di Club (Parma Est, Parma, Parma Farnese, Salsomaggiore, Brescello Tre Ducati), uniti per condividere un obiettivo comune.
La cifra raccolta, devoluta dai Soci e alla quale ha contribuito anche Inner Wheel, è stata cospicua: 12.000 euro.
Inoltre, al progetto si aggiunge il fondamentale valore del rapporto col territorio ed in particolare in questo caso con tre importanti soggetti: Fondazione Cariparma, Barilla e Chiesi Farmaceutica che hanno moltiplicato quattro volte la cifra raccolta e finalizzata al microcredito ed al reddito di inclusione.
In particolare, la cifra costituirà un fondo di garanzia per favorire accesso ai finanziamenti a soggetti che vengono definiti ‘non bancabili’. Si tratta di persone che magari hanno avuto problemi con le loro aziende, oppure giovani alle prime esperienze imprenditoriali.
E qui l’ulteriore valore: i destinatari sono seguiti nella loro esperienza da professionisti, fra i quali molti rotariani, che li supportano sia nelle prime scelte o nel non compiere vecchi errori.
C.T.
Il Governatore Paolo Pasini è intervenuto, il 4 febbraio scorso a Reggio Emilia, all’Interclub dedicato all’aggiornamento sulle attività a favore del Programma PolioPlus organizzato dai Rotary Club dell’Area Emiliana 1 (Reggio Emilia, Guastalla, Reggio Emilia Val di Secchia, Reggio Emilia Terra di Matilde) insieme al Rotary Club Brescello Tre Ducati.
Con lui anche il presidente della Sottocommissione Distrettuale PolioPlus, Bruno Modafferi, il quale ha presentato ai Soci gli straordinari risultati ottenuti da questo programma umanitario eccezionale – lanciato dal Rotariano italiano Sergio Mulitsch – il cui obiettivo è la completa eradicazione mondiale della poliomielite e nel quale la Rotary Foundation ha impegnato molte delle sue risorse economiche e fisiche.
“All’inizio del Programma PolioPlus, nel 1985, la malattia era endemica in 125 Stati – ha esordito Bruno Modafferi – oggi, grazie alla nostra attività, la poliomielite è endemica soltanto in due nazioni: Pakistan e Afghanistan. L’Europa è libera dalla polio dal 2002 – ha aggiunto il presidente Modafferi – e in tutto il mondo i casi si sono ridotti del 99,5%”.
L’intervento del presidente della Sottocommissione Distrettuale PolioPlus era stato preceduto dalla dettagliata illustrazione scientifica della patologia a cura del Socio del Rotary Club Guastalla, dottor Giorgio Benaglia, il quale ha spiegato che “per la poliomielite non esiste alcuna terapia risolutiva, ma si può intervenire soltanto in termini di prevenzione tramite la somministrazione del vaccino”.
Paolo Pasini ha quindi ricordato che il Rotary International “è coinvolto nel programma con la sua rete mondiale di volontari che operano per prestare assistenza nelle fasi di distribuzione del vaccino e raccogliere fondi”. Ingente anche la cifra raggiunta: “finora sono stati raccolti oltre 1.500 milioni di dollari americani a cui si affianca, dal 2007, il generoso contributo della Fondazione Bill e Melinda Gates che concorre con milioni di dollari a sostenere la causa” ha sottolineato il Governatore.
“E per far sì che il Rotary sia protagonista di questa vittoria dobbiamo non solo donare, ma crederci veramente, partecipando alle campagne e impegnandoci a divulgare in ogni modo il programma PolioPlus – ha esortato Pasini – perché non possiamo più permettere che i bambini siano colpiti ed emarginati a causa di questa malattia. Oggi ci sono le possibilità e gli strumenti per raggiungere questo ambizioso obiettivo. Impegniamoci a farlo!”.
L’Interclub si è concluso con la consegna da parte del Governatore Pasini del Premio “Servire al di sopra di ogni interesse personale” al dottor Giorgio Benaglia per il suo straordinario impegno al servizio del prossimo. Il prestigioso premio rappresenta la più alta onorificenza che il Rotary International possa assegnare ad un Rotariano per il suo impegno al servizio del prossimo attraverso il volontariato.
Valeria Braglia