Il Rotary dedica il prossimo mese a ‘Prevenzione e cura malattie’, tema che caratterizza molta parte dei service sia di origine distrettuale, dei club e del Rotary International.
Su quest’ultimo fronte, va segnalata la Conferenza Presidenziale (inserita nel programma 2015-2016 del Rotary International e della Fondazione Rotary per evidenziare le aree d’intervento) fra quelle previste fra gennaio e marzo 2016. Cinque conferenze in tutto il mondo, con quella dedicata a Prevenzione e cura delle malattie che programmata a Cannes il 19 e 20 febbraio 2016.
A livello distrettuale, è attiva la Commissione specifica, guidata dal dott. Giuseppe Albertini*
“I Progetti del Rotary International – ci racconta – necessariamente devono tenere conto delle problematiche della popolazione del terzo mondo ma anche di ambienti a noi molto più vicini. In effetti la Commissione Distrettuale negli anni precedenti si definiva “Sanità e fame nel mondo” mentre ora è stato tolto il termine “…nel mondo” analogamente per essere Ambasciatori del Rotary era necessario recarsi in luoghi lontani per assistere extracomunitari nei loro Paesi, ora si può operare anche in comunità vicino alla nostra residenza”.
Come si articola l’attività?
“L’elenco delle iniziative a livello di District Grant e di Global Grant è reperibile nel sito del Rotary ma esistono anche iniziative più capillari, come i contatti che possono essere presi direttamente in loco con enti laici e religiosi che fanno fronte alle necessità dei ceti meno abbienti ed in particolare dei ‘nuovi poveri’. Diversi rotariani sono collegati alla Protezione civile che soprattutto nelle zone colpite da eventi naturali ha operato per problemi logistici, sanitari e ristorazione; analogamente si propongono alla Mensa alla Caritas, alla Mensa del Vescovo, a strutture parrocchiali, alla Croce Rossa, alla Croce verde, ecc.”.
Come attivarsi?
“I Rotary Club possono associarsi tra loro all’interno del Distretto ma anche con altri Distretti italiani o stranieri, come è stato fatto per pozzi in Africa, per risolvere il problema della sete e delle patologie legate ad acqua non potabile, o per fornitura di materiale sanitario, quali ferri chirurgici o altro materiale per sale operatorie poco organizzate. Nel caso nostri Ambasciatori si rechino in Paesi lontani è logico fornire loro supporti per potere operare nel migliore dei modi, infatti spesso è difficile controllare che i nostri aiuti vadano a buon fine per cui dobbiamo utilizzare i volontari che si mettono a disposizione in momenti ben precisi.
Ogni iniziativa che abbia speranza di successo deve essere indicata al Distretto per avere una dimensione allargata che coinvolga tutto il Distretto o meglio numerosi Club del Distretto 2072
*Direttore Struttura Complessa di Dermatologia, Professore a contratto, Specialista in Clinica Dermosifilopatica, Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica, Specialista in Medicina del Lavoro all’Azienda Ospedaliera Arcispedale IRCCS “S. Maria Nuova” di Reggio Emilia
Nel corso della presidenza internazionale di Gary Huang, il Rotary offrì al Ministro della Salute Lorenzin l’opportunità di collaborare per promuovere la sensibilizzazione alle vaccinazioni. L’esperienza nel progetto ‘Polio Plus’ fu infatti considerata molto valida.
L’impegno è stato confermato dal Presidente Ravindran a febbraio e in seguito, nel corso di apposite riunioni, è derivata la proposta di un progetto – HPV SAFE – da svilupparsi con il sostegno operativo della Croce Rossa Italiana.
In Italia, l’incidenza annuale del carcinoma del collo dell’utero è di circa 12.2 ogni 100.000 donne; circa 1.500 donne muoiono per questa causa. Il carcinoma del collo dell’utero nella quasi totalità dei casi (99,7%) è correlato all’infezione genitale da Human Papilloma Virus (HPV), con evidenza scientifica di questa correlazione. Nel 2007, dopo oltre vent’anni di ricerca scientifica internazionale, è stato commercializzato in Italia un vaccino. Nel 2007 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato la vaccinazione di massa delle pre-adolescenti e le prime nazioni al mondo che hanno iniziato la vaccinazione anti-HPV sono state Usa, Austria, Francia e Germania.
Il progetto ha per obiettivo l’ideazione e lo svolgimento di una campagna di sensibilizzazione da effettuarsi specialmente negli Istituti scolastici sul territorio italiano, con molteplici finalità. Si vuole rimuovere lo scetticismo derivante da una carente informazione corretta, e, con questo, aiutare la classe medica (medico di famiglia, pediatra, ginecologo) negli sforzi di portare a conoscenza della popolazione l’opportunità e validità della vaccinazione anti HPV per ottenerne una massiccia e convinta adesione.
In questa fase di informazione e sensibilizzazione, un ruolo importante lo possono avere le campagne delle Organizzazioni di Servizio come i Rotary Club.
“Naturalmente – spiega il Governatore Paolo Pasini – ogni Distretto potrà ‘personalizzare’ l’iniziativa, in particolare il nostro Distretto insiste su una regione dotata di un sistema sanitario e con iniziative di prevenzione di particolare efficacia, per cui verranno ricercate sinergie con il sistema sanitario regionale. soprattutto in termini di promozione e quindi di condivisione del linguaggio e degli scopi della Campagna. La commissione distrettuale si attiverà tempestivamente per costruire le premesse di una collaborazione con le istituzioni del nostro territorio. Fare sistema e cooperare sono le parole d’ordine per una iniziativa così importante”.
Oltre 180 fra rotariani e rotaractiani, in rappresentanza di una trentina di club del Distretto si sono direttamente impegnati nella giornata della Colletta Alimentare. In una decina di casi, il Rotary ha preso in gestione un intero supermercato per incontrare i cittadini che si recavano a far spesa nella giornata dedicata alla Colletta Alimentare. L’organizzazione, coordinata dal responsabile del Distretto Marcello Bonferroni, ha visto anche dei Club raccordarsi direttamente con l’organizzazione. Una bella manifestazione di attenzione in una giornata che ormai s’è radicata nell’opinione pubblica, che partecipa attivamente consegnando ai volontari un po’ della propria spesa effettuata. Ottima l’iniziativa di coinvolgere anche i bambini nella giornata e abbiamo notizie (la colletta alimentare è avvenuta pochi giorni fa) del coinvolgimento anche di figli di rotariani, anche di soli 8 anni.
Il futuro del Rotary potrebbe trovare nuova linfa anche grazie agli ex Alumni, un grosso bacino di giovani che sono stati borsisti rotariani, o hanno comunque partecipato ai tanti programmi rotariani ed hanno avuto la possibilità di conoscere da vicino il Rotary. Ci addentriamo nell’argomento grazie a Jorick Bernardi, presidente dell Commissione Alumni del nostro Distretto.
“L’Associazione Alumni della Fondazione Rotary è una organizzazione attiva di ex Alumni partecipanti, che mantiene legami, offre opportunità, facilità l’inserimento in Rotary Club e Rotaract. Gli ex Alumni, facendo parte dell’Associazione, hanno l’opportunità di partecipare a progetti, conoscere imprenditori, fungere da mentori per i futuri Alumni, essere relatori nei club o al Distretto, avere tante possibilità diverse di relazione e scambio”.
Chiarisce quanto possa essere interessante e quanto possa offrire umanamente e culturalmente la partecipazione all’Associazione, Hanny Wan, un ex-borsista del Rotary ed ex-vice presidente dell’Associazione Alumni della Fondazione Rotary del Distretto 3450, Hong Kong: “Far parte di un’Associazione Alumni Rotary mi ha aiutato ad avere una vita bilanciata, non tutto lavoro e basta. L’affiliazione mi ha consentito di fare volontariato e di divertirmi, oltre ad incontrare gente straordinaria”.
Ma i Club come possono riallacciare proficui rapporti con gli ex Alumni e creare una Commissione ad hoc nel club?
“Potenzialmente – conclude Bernardi – gli ex Alumni porebbero essere 500.000. Si potrebbero avvicinare per la cena degli auguri, per la partecipazione al Banco Alimentare, mandare loro i bollettini, oppure organizzare un evento annuale dedicato. Tutte opzioni valide per non perdere tanto prezioso potenziale per il presente ed il futuro del nostro sodalizio”.
Maria Grazia Palmieri
In un mondo sempre più tecnologico e frenetico in cui ognuno di noi viene assorbito dalla globalizzazione della massa; partecipare alla convention annuale del Rotary diviene un concreto aiuto per capire questa nuova condizione sociale che ci coinvolge tutti.
Così ha aperto il suo intervento Angelo Benedetti, Presidente della Commissione Convention di Seul durante il seminario Idir-Sefr a Bologna. Davanti a questo scenario il Congresso di quest’anno, che si terrà in Corea, offre uno straordinario mix di informazioni, ispirazioni e intrattenimento, non solo per la partecipazione di eccezionali relatori tra cui anche il Presidente del Rotary International K.R. Ravindran, ma anche perché durante le sessioni di discussioni potremo apprendere qualcosa di nuovo attraverso lo scambio di idee e progetti tra persone di culture diverse e allacciare nuovi rapporti di amicizia.
Tutto questo ci offre la possibilità non solo di migliorare le nostre doti professionali, ma ci fa meglio comprendere chi siamo e COSA POSSIAMO FARE DI BUONO per l’intera nostra società offrendoci la possibilità di dare il nostro concreto contributo a creare insieme un mondo MIGLIORE!
Non conta solo il Rotary, ma i Rotariani, ogni singolo rotariano che si mette in gioco perché crede nei valori della solidarietà. Unisciti a noi, dunque, e vieni in Corea, a Seoul per essere Dono nel mondo.
Chi volesse approfondire le varie proposte disponibili, può contattare il Presidente della Commissione Convention Seul 2016 Angelo Benedetti (R.C. Lugo) alla mail angelo.benedetti@unitec-group.com
Sul sito www.rotary2072.org è disponibile la documentazione con tutte le opzioni disponibili per il viaggio.
Raffaella Romeo
Grazie ai rapporti avviati alcuni anni fa con il Distretto 2202 (Catalogna e Nord della Spagna), i nostri Distretti hanno deciso di effettuare assieme un Vocational Training Exchange (VTE) nel 2016.
Su nostra proposta il tema del VTE 2016 sarà la prevenzione e cura delle dipendenze da droghe ed alcol. Nel Maggio 2016, quattro giovani emiliano-romagnoli operatori del settore (possibilmente under 40 anni), guidati da un Rotariano, visiteranno per tre settimane aziende ospedaliere, centri di recupero, seminari e congressi insieme a specialisti e professori. Il team sarà ospitato da famiglie rotariane e parteciperà alle riunioni dei Club della zona e all’Assemblea distrettuale a Toledo dal 13 al 15 Maggio.
Nel Giugno 2016 saranno poi quattro giovani operatori spagnoli guidati da un Rotariano a visitare i centri, le strutture e gli ospedali dell’Emilia Romagna.
L’organizzazione di questo programma coinvolgerà i Club del Distretto e tramite gli Assistenti chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza su questa opportunità può mettersi in contatto con la Sottocommissione VTE tramite la mail vte2072@gmail.com
Il VTE rappresenta una delle più importanti iniziative mondiali della Rotary Foundation, volto a diffondere lo spirito e gli ideali del Rotary tra persone ignare; offre agli ospiti stranieri l’immagine concreta delle potenzialità del Rotary International e del Rotary del nostro Distretto.
Il VTE è davvero una grande opportunità di scambio interculturale a 360 gradi, che deve vedere esprimersi, al massimo grado, i migliori valori dei nostri Rotariani e dei nostri Club.
I Club possono presentare alla Sottocommissione uno o più candidati\e per costituire il Team italiano che parteciperà al VTE con le modalità e i requisiti descritti, entro il 30 Novembre 2015.
Il presidente Ravi Ravindran è intervenuto alla Sessione Plenaria dell’ONU, nell’Headquarter di New York, il 7 novembre nella Giornata del Rotary. Ravindran ha fatto il punto sulle tante attività di servizio svolte dal Rotary International in collaborazione con le Nazioni Unite, dove il Rotary ha un seggio permanente.
Quest’anno, in occasione del 70° anniversario dell’Organizzazione internazionale, il programma della giornata si è concentrato in particolare sui nuovi ‘Obiettivi di sviluppo sostenibile’ e sul riconoscimento assegnato dal Rotary a sei ‘Donne di Azione’ provenienti da tutto il mondo, premiate per la loro attività a sostegno dello sviluppo dei popoli e delle nazioni.
Ravindran, invitato a parlare in Sessione Plenaria, ha evidenziato l’importanza del ruolo delle donne per raggiungere gli obiettivi di sviluppo fissati dall’Onu e ha onorato le capacità di leadership di tutte le donne che hanno avuto il merito di “aver spinto il Rotary a superare i limiti dei consueti service, per raggiungere obiettivi più grandi, soltanto in apparenza irraggiungibili”.
Il presidente ha quindi richiamato l’attenzione dell’Assemblea con i numeri rispetto alla presenza delle donne nei club Rotary. “Nel 1995 avevamo 5 donne ogni 100 rotariani, oggi sono circa 20 ogni 100; globalmente il Rotary raccoglie 250/300mila donne e non sono certo abbastanza – ha sottolineato con rammarico Ravindran – in tutto il mondo solo l’82% dei club registra la presenza di donne, ancora non accettate in alcuni club di Europa e Stati Uniti, mentre solo il 20% delle donne ricopre ruoli distrettuali di leadership”.
Cifre che fanno riflettere su quanto lavoro ci sia ancora da fare per raggiungere la piena uguaglianza di genere (gender equality) e il potenziamento delle opportunità per le donne (women enpowerment), indicati quali chiavi principali di sviluppo dal presidente Ravindran.
Quindi ha spiegato l’importanza di alcuni progetti a favore delle donne e sostenuti dal Rotary International. “Il miglioramento dell’educazione delle donne, negli ultimi 20 anni, ha ridotto di oltre la metà i casi di mortalità infantile – ha evidenziato il presidente Ravindran – e anche la realizzazione di 20mila servizi igienici nelle scuole in India sostenuto dal Rotary International rientra tra le attività da annoverare per il miglioramento delle condizioni di vita delle donne”.
Quello che poteva apparire come un semplice progetto di costruzione edilizia, infatti, si è rivelata una soluzione strategica per porre fine al fenomeno dell’abbandono scolastico da parte delle giovani donne.
“L’istruzione delle donne garantisce l’educazione dei figli e quindi lo sviluppo di un intero Paese. Questo progetto, pertanto, rappresenta molto di più della semplice costruzione di servizi igienici, ma contribuisce concretamente a costruire il futuro di un’intera nazione. Così come è stato per la costruzione di un ospedale per bambini nella costa sud dello Sri Lanka, distrutta a causa dello tsunami, nel quale ogni giorno vengono curati centinaia di bambini – ha ricordato ancora il presidente Ravindran – realizzato grazie alla determinazione di una Socia Rotariana tedesca che ha attivato la collaborazione tra i club dello Sri Lanka, la Rotary Foundation e la Helmut Kohl Foundation”.
Ravindran ha quindi concluso il suo intervento con parole di incoraggiamento per la Comunità internazionale e per tutti i Rotariani “C’è una lezione in tutto questo per noi: nessuna attività, nessun service è troppo grande per il Rotary. Anche quando sembra troppo grande, abbiamo il dovere di andare avanti, affinché le donne e i bambini possano guardare con gratitudine all’impegno e alla dedizione profuso da noi rotariani per garantire al mondo migliore salute, sicurezza e uguaglianza per tutti”.
Valeria Braglia
Quando lo sport è al servizio di obiettivi concreti d’aiuto, assume un ruolo particolarmente importante, come in occasione della Maratona del Mediterraneo, che si è da poco conclusa. Organizzata col patrocinio del Coni, finalizzata alla raccolta fondi destinata al programma del Rotary International ‘End Polio Now’ e alle iniziative dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, la maratona ha coinvolto 1500 runners, con una buona partecipazione dei rotariani dei vari Distretti che hanno aderito all’iniziativa: 2072, 2042, 2080, 2090, 2100 e 2120.
Ad ogni scalo della nave MSC che ospitava i maratoneti, partiva una gara dal diverso chilometraggio, cui hanno partecipato atleti rotariani e interactiani, tutti uniti in nome della prevenzione delle malattie. Tra l’altro la Maratona ha subito creato molta aggregazione tra i nostri partecipanti, che hanno avuto modo di conoscersi e messo in pratica l’amicizia rotariana con grande naturalezza.
Molto importante anche l’aspetto ‘comunicazione’ che l’iniziativa ha saputo mettere in primissimo piano nei confronti del pubblico, ai vari scali. Come a Valencia, dove il Governatore eletto Isidoro Ales Gomez ha accolto i rotariani, ma anche a Cagliari, Palermo, Civitavecchia, l’accoglienza ha messo in evidenza il Rotary e i suoi obiettivi.
Grazie agli atleti rotariani iscritti, l’organizzazione verserà 80 euro per ciascuno di essi, nella raccolta fondi rotariana alla quale aggiungeranno altre somme gli atleti fundraiser.
Maria Grazia Palmieri
Questa è la storia di un’esperienza capace di tenere insieme la volontà di intervenire in soccorso di una situazione drammatica e quella di non arrendersi di fronte alla mancanza di fondi, ma ricorrendo alle persone, al loro aiuto, tessendo relazioni e convogliandole verso la realizzazione di un grande gesto umanitario.
Daniele Gusella, rotariano al Club Riccione-Cattolica conclude ad inizio novembre del 2014 la costruzione di una scuola elementare a Kamatanda, villaggio a circa 30 km da Livingstone, in Zambia.
La fama acquisita per questa opera meritoria spinge una donna, Bridget Mukena, verso di lui. Bridget è madre del piccolo Felix, ed il suo racconto lo convince ad effettuare una visita al piccolo, per il quale camminare è un sogno dopo l’incendio accaduto nella sua capanna.
Ritornato in Italia, Gusella pensa a come poter rendere possibile quel sogno e comincia a tessere la sua tela. Lavora per ottenere in fretta un visto d’ingresso in Italia per Felix; coinvolge un esercente, la macelleria Torsani di Misano Adriatico, ad utilizzare la serata dei fuochi di San Giuseppe per raccogliere fondi a sostegno dell’iniziativa.
Insieme ad un sacerdote, Don Marzio, Gusella sensibilizza il Gruppo Missionario per garantire alla mamma ed al bimbo vestiario, pasti, supporto logistico ed assistenza. Sempre con l’aiuto di Don Marzio e tramite la direttrice della Colonia Fusco, Suor Romany Zainara, trova ospitalità per la famiglia.
Ma serve un intervento chirurgico e allora attiva la rete dei colleghi: tramite il Dr. Giovanni Olivieri, socio del R.C. Riccione – Cattolica, riesce a far operare Felix gratuitamente. Serve infatti un intervento chirurgico ortopedico plastico. La clinica trovata è a Modena, una clinica privata fra le più moderne ed attrezzate d’Italia, l’Hesperia Hospital. Si garantisce anche il ricovero.
Determinante è stato il ruolo del chirurgo ortopedico Dr. Francesco Barca e del chirurgo plastico Dr. Massimo Pinelli che hanno eseguito l’intervento.
Il Rotary Club Riccione Cattolica entra poi in scena direttamente e tramite alcuni soci , compreso il presidente Giuliano Piccioni, provvede al pagamento del biglietto aereo Zambia – Italia. A Modena, il Rotary Club tramite il presidente Eugenio Boni provvede a fornire assistenza alla famiglia durante la fase dell’intervento.
Tutto riesce al meglio il piede destro si adegua alla deambulazione e quello diventa almeno temporaneamente un appoggio valido.
Ora al piccolo Felix è stata ingessata la parte inferiore della gamba destra ed è iniziata la procedura di riabilitazione affinché ‘impari’ nuovamente a camminare.
Non sarà un’andatura perfetta, ma in due o tre mesi Fellix tornerà in piedi, potrà andare scuola l’anno prossimo e si valuterà in futuro se intervenire sul piede sinistro per ottenere una migliore mobilità sempre più vicina alla normale. Una storia fantastica storia rotariana raccontata in una serata al R.C. Riccione-Cattolica presieduta da Giuliano Piccioni, generata da una sensibilità umana straordinaria, ma anche alla capacità di coinvolgere le persone, i soggetti economici, gli amici, quanti servono a realizzare un grande gesto umanitario.