La suggestiva sede della Fondazione Magnani Rocca, a Mamiano di Traversetolo, in provincia di Parma, ha ospitato i lavori del SINS, il Seminario di istruzione nuovi soci, e il SEFF, Seminario distrettuale sull’effettivo. Un abbinamento non casuale. “Nuovi soci e sviluppo dell’effettivo hanno infatti una stretta connessione” ha sottolineato il Governatore del Distretto 2072, Paolo Pasini, nell’aprire i lavori del convegno, dedicato in particolare ai rotariani entrati di recente nel Club.
Dopo i saluti iniziali di Franco Venturi, DGN 2016-17, Maurizio Marcialis, DGD 2017-18, Paolo Botti, Presidente RC Parma Est e Angelo Casalini, Presidente RC Parma Farnese, il Governatore ha presentato i seminari della fitta giornata di lavoro, citando due celebri frasi di Fëdor Dostoevskij: “La libertà, nella sua più alta espressione consiste nel dare tutto e nel servire gli altri. L’uomo capace di questo, capace d’essere padrone di sé sino a tal punto, è libero come nessun altro” e “La bellezza salverà il mondo”.
Rivolgendosi ai nuovi soci, Pasini ha ribadito che la presenza alle riunioni distrettuali consente di meglio conoscere il Rotary: un’associazione, come venne sottolineato nella convention del 1923, che è “fondamentalmente una filosofia di vita”. Una associazione che ha compiuto 110 anni, ma è in grado di restare sempre al passo coi tempi, non basandosi su principi volatili.
Subito dopo, il PDG Pietro Pasini, presidente della Commissione Formazione, ha tracciato le nuove opportunità di “vivere il Rotary”, illustrando i valori fondamentali cui il Club si ispira, in particolare il servire. Cos’è il Rotaract, obbiettivi, attività e struttura sono stati al centro dell’intervento di Davide Zanghi Dalle Olle, RD Rotaract e co-presidente della Sottocommissione Rotaract. Particolarmente intensa la testimonianza di Stefano Santucci (RC Rimini) che ha esposto le sue riflessioni di nuovo socio, entusiasta e attivissimo, tanto da essere già stato nominato segretario del suo Club.
I lavori del SEFF, il seminario sull’effettivo, sono stati aperti dal PDG Giuseppe Castagnoli, che ha illustrato i fattori che favoriscono e ostacolano l’incremento dell’effettivo. Il nostro Distretto ha una dinamica positiva: è passato dai 48 Club e 3.004 soci della nascita agli attuali 51 Club e 3.054 soci. Quest’anno l’obbiettivo del Presidente internazionale Ravindran è l’incremento di due nuovi soci (al netto delle uscite) nei Club sopra i 50 soci e di un socio in quelli sotto i 50.
Di una presenza più omogenea sul territorio e della nascita di nuovi Club ha quindi parlato Franco Venturi, DGE e Presidente della Commissione Espansione. Il lavoro della Commissione si è concentrato in una vera e propria mappatura del territorio regionale, in modo da individuare le aree in cui è auspicabile puntare alla creazione di nuovi Club. L’esperienza del nuovo Club Satellite di Faenza, nato nel maggio scorso e già sulla strada di un incremento positivo dei soci, tutti giovani e con una folta quota rosa, è stata raccontata da Giovanni Montevecchi, RC Faenza, Delegato per il Club Satellite. La trasformazione da Satellite a Club autonomo è stata invece al centro del contributo di Napoleone Prandini, Presidente del nuovo RC Poggio Renatico “Cardinal Lambertini”.
Salvatore Sarpietro, Responsabile della Task Force Membership Zona 12, ha infine trattato il tema dell’effettivo del Rotary in Italia e nel mondo. A fronte di un calo dei soci negli Usa, si registra un forte incremento in Estremo Oriente. Sarpietro, dati alla mano, ha lucidamente analizzato possibilità e criticità, illustrando ragioni e motivazioni di chi lascia il Club. Positivo il suo giudizio sui Club Satellite, che stanno dando ottimi risultati.
Dopo il saluto conclusivo di Dante Corradi, Presidente RC Parma, il Governatore Paolo Pasini ha concluso i lavori della giornata, che ha rispettato al secondo i tempi previsti dal programma. Una mattinata intensa, ricca di di contenuti che andranno applicati nei singoli Club e un importante momento di confronto. Pasini ha dato poi appuntamento a tutti al prossimo incontro distrettuale. Il 3 ottobre, a Bologna, si terranno l’IDIR, l’Istituto di Informazione Rotariana e il SEFR, il Seminario della Rotary Foundation. Il programma preliminare e la scheda di partecipazione sono già disponibili nel sito del Distretto 2072.
Alfonso Toschi
Un intervento di forte impatto per chiarezza ed entusiasmo, ha portato il dinamismo rotaractiano di fronte al pubblico del SINS, grazie al Co-Presidente Sottocommissione Rotaract Davide Zanghi Dalle Olle del Samoggia. “Il Rotaract è formato da uomini e donne dai 18 ai 30 anni” ha spiegato” una fascia d’età che in cui si forma l’avvenire”. Gli obiettivi dei giovani Rotaractiani? Sviluppare le loro capacità di leadership e quelle professionali, incentivare il rispetto delle dignità e diritti altrui, affrontare le esigenze della comunità locale ed internazionale, collaborare con i Rotary padrini e motivare i giovani a diventare rotariani.
Dopo aver illustrato la struttura del Rotaract, molto simile a quella rotariana, e la divisione in sette zone del territorio di Emilia Romagna e San Marino, Davide Zanghi ha descritto l’attività rotaractiana, che si declina su temi diversi. Il contrasto alla violenza sulle donne è stato quello ispiratore del Congresso Distrettuale che si è svolto a Salsomaggiore il 19 settembre, dal titolo “Violenza, ultimo rifugio degli incapaci (Isaac Asimov) mentre il Congresso Interdistrettuale del 7 novembre a Firenze si occuperà de “I nuovi assetti dell’economia sfide ed opportunità”, ancora una volta con ospiti di grande calibro. “Tra i service rotaractiani del nostro distretto” ha sottolineato Zanghi “ricordo quello per sostenere l’Ospedale psichiatrico Rizzeddu, che abbiamo intitolato GioiosaMente, grazie al quale vendendo i 600 giocattoli creati dai pazienti e fornendo loro 300 capi di abbigliamento nuovi che abbiamo raccolto, abbiamo devoluto in tutto 76.180 euro”.
Zanghi ha spiegato anche in cosa consiste il Service Nazionale “Il libro parlato”, testimonial Annalisa Minetti, che coinvolge “donatori di voci” per creare audiolibri per chi non può approcciarsi alla lettura. Il Rotaract 2072 attribuirà anche tre borse di studio per totali 1000 euro, ai tre studenti universitari o di scuole di ogni ordine e grado, che maggiormente parteciperanno al service donando la propria voce. I fondi raccolti grazie alla canzone di Enhos “In piccoli tocchi” scaricabile su internet, saranno invece utiizzati per creare sculture trimensionali. “Vorrei ricordare anche la serata che si svolgerà al teatro Duse di Bologna il 7 dicembre prossimo, dal titolo “Caliamo il sipario sulla violenza -Una scelta non…Chiara” madrina Debora Caprioglio, il cui ricavato sarà devoluto a MondoDonna Onlus”. Infine, dopo aver ricordato l’importanza della figura del Mentore, Zanghi ha concluso con una frase di Sandro Pertini: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, coerenza, e altruismo”.
Maria Grazia Palmieri
Cosa significa essere un nuovo socio all’interno di un Club Rotary? Come si vive questo ruolo? Che cosa porta di nuovo nella propria vita? A queste domande ha risposto esaurientemente Stefano Santucci socio del Rotary Club Rimini, che lo ha raccontato al SINS, ripercorrendo le tappe e l’arricchimento interiore che ha rapidamente raggiunto, grazie al suo entusiasmo fattivo, all’impegno ed al suo credere profondamente nei valori rotariani.
“La mia esperienza è cominciata il 17 aprile del 2014” ha raccontato alla platea “sono stato sin da subito un socio assiduo, ho avuto l’opportunità di essere relatore di una serata, ho partecipato alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e al Servizio mensa della Caritas di Rimini, ho dato il mio contributo e lo rifarò volentieri. Sono stato al SINS dello scorso anno e credo si debbano anche assumere degli incarichi per impegnarsi e lasciare un segno: il primo luglio 2015 sono stato nominato segretario”.
L’assiduità, ha proseguito Santucci, è una regola di base molto importante per conoscere gli altri soci, per dialogare e non perdere la possibilità di scambi reciproci, per seguire ed interessarsi ai temi trattati. L’età anagrafica non conta, si sviluppa comunque un rapporto di fiducia e di amicizia. “Mi piace molto partecipare alle serate anche di altri club del Distretto” sottolinea con convinzione” perché facendo il rotariano in visita si conoscono tante persone, si creano nuovi contatti e collegamenti”.
Stefano Santucci ha già vissuto anche un’altra importante esperienza rotariana, infatti ha partecipato al Multi Club Workshop che si è svolto a San Pietroburgo, mandato del suo Club per trovare fondi a sostegno del Global Grant Loving Gaze di Lagos, Nigeria.
Maria Grazia Palmieri
La nascita di un Nuovo Club può avvenire anche per volontà spontanea di un gruppo di uomini e donne di valore e di valori. E’ ciò che è accaduto a Poggio Renatico, una località dell’area Estense balzata tristemente agli onori della cronaca nel 2012 quando fu colpita duramente dal terribile terremoto del 29 maggio che abbatté i simboli della città: il campanile e la torre del Municipio. Le immagini della torre con l’orologio spezzato fecero il giro del mondo, testimonianza della tragedia che aveva colpito il territorio e la sua Comunità, fino a quando la seconda forte scossa del 2 giugno fece crollare interamente la torre. I Cittadini di Poggio Renatico non si disperarono, si rimboccarono le maniche e cominciarono le opere di ricostruzione della città e della Comunità. Dalle macerie di questa tragedia è risorto un paese e insieme ad esso è nato un Rotary Club.
Il toccante racconto di Napoleone Prandini, presidente del Rotary Club Poggio Renatico “Cardinal Lambertini” inizia dal 2013, nell’anno del Governatore Giuseppe Castagnoli, quando fu costituito il Club Satellite con l’assistenza del Club Padrino di Copparo. “Nell’aprile dell’anno successivo eravamo 7 soci, con l’obiettivo di arrivare presto a raggiungere almeno il numero di 20. E così è stato. Il 15 giugno di quest’anno abbiamo celebrato ufficialmente la nascita del nostro Nuovo Club e ricevuto la Carta dalle mani del Governatore Ferdinando Del Sante. La maggior parte dei Soci è nuova di frequentazione rotariana – ha precisato il neo presidente – ma siamo animati da tanto impegno e buona volontà, partecipiamo a tutte le iniziative rotariane e ci confrontiamo costantemente con i Club vicini per crescere e acquisire, nel tempo, la necessaria esperienza”. Prandini ha quindi ripercorso le tappe della costituzione, elencando gli atti formali e burocratici necessari: dalla stesura dell’Atto Costitutivo e del Regolamento all’apertura della partita Iva, dall’individuazione della sede all’acquisto di strumentazioni e materiali. “Solo per l’avviamento di un Nuovo Club – ha evidenziato Prandini – occorrono circa 2000 euro, una cifra affrontabile, ma sicuramente ragguardevole. Consapevoli di questa esperienza, e per incentivare l’auspicata nascita di Nuovi Club, proponiamo al Distretto di valutare la possibilità di offrire anche un piccolo supporto materiale a completamento delle azioni di sostegno per lo sviluppo e la diffusione del Rotary”.
Il neo presidente Prandini è quindi passato, con soddisfazione, ad illustrare la composizione dei propri Soci – la cui età media è di 57 anni – le numerose iniziative e attività di service svolte e quelle in calendario per i prossimi mesi, segno evidente, per qualità e dinamismo, dell’entusiasmo condiviso e del senso di partecipazione che unisce i Soci tra loro e con il territorio nel quale vivono e operano. Le conclusioni del presidente Prandini rappresentano un richiamo all’azione concreta per incrementare la presenza dei Rotary Club sul territorio rivolto a tutti i Soci rotariani, così intensamente sottolineato dal Governatore Pasini nel corso dei suoi interventi: “La nascita del Nuovo Rotary Club Poggio Renatico “Cardinal Lambertini” rappresenta un traguardo pieno di significato per i nostri Soci, che in un contesto di generale difficoltà hanno trovato la forza e il coraggio di unirsi per mettersi al servizio della loro Comunità – ha concluso Napoleone Prandini – ed è di buon auspicio per tutti i rotariani del Distretto 2072 a lavorare per la crescita dell’effettivo”.
Valeria Braglia
Un’esperienza intensa e positiva. Così il Delegato per il Club Satellite, Giovanni Montevecchi del Rotary Club Faenza, ha descritto il percorso che ha portato alla costituzione di un Club Satellite alla platea di rotariani, riuniti sabato 12 settembre scorso alla Fondazione Magnani Rocca di Parma in occasione del SEFF (Seminario Distrettuale sull’Effettivo). Una testimonianza raccontata con l’emozione di chi ha attraversato dubbi e difficoltà, ma che non si è lasciato vincere dallo sconforto e ha proseguito con tenacia per realizzare il progetto rotariano in un territorio in cui la presenza lionistica era già fortemente radicata. “La selezione di un elenco di nominativi, prevalentemente di giovani con professionalità adeguate, è stato il primo passo – ha spiegato Montevecchi – che si è concretizzato in poco tempo nella “spillatura” di 8 nuovi soci a cui se ne aggiungeranno presto altri 10, tutti accomunati da senso di responsabilità e forte spirito di servizio. Tra loro ci sono molte donne e un giovane proveniente dal Rotaract, “incubatore” ideale dal quale attingere sempre. Sono intraprendenti, volenterosi e determinati a raggiungere presto lo status di Nuovo Club”.
Montevecchi ha quindi rivolto un ringraziamento sentito alla Commissione Club Satellite per l’aiuto prezioso e al past Governor Ferdinando Del Sante “per il suo sostegno che ci ha dato molta forza nel coinvolgere i giovani, condividere con loro i valori rotariani e trasmettere motivazioni forti per costruire un percorso di crescita comune”. L’intervento del Delegato per il Club Satellite si è concluso con l’augurio di vivere e condividere questa bellissima esperienza: “il Rotary – ha affermato Montevecchi – è una occasione di vita straordinaria, sia per i rotariani, sia per chi ne entra in contatto e con questa rinnovata consapevolezza ci auguriamo che questo Club Satellite possa diventare presto un Nuovo Club”.
Valeria Braglia
E’ molto soddisfatto il Governatore del Distretto 2072 Paolo Pasini dell’andamento di Sins, Seminario di istruzione nuovi soci e Seff, Seminario sull’effettivo, che si sono tenuti il 12 settembre nella splendida sede della Fondazione Magnani Rocca, in provincia di Parma. “Ho notato con gioia -sottolinea il Governatore – un’ampia partecipazione da parte dei nuovi soci, ai quali era particolarmente diretto il Sins, ma anche di rotariani “di lungo corso”: in tutto erano presenti oltre 250 amici. Interessanti le relazioni e molto centrati gli argomenti. Il Sins, in particolare, ha affrontato le importanti questioni dei nuovi servizi e dei nuovi indirizzi del Rotary: indispensabili per i neo soci, ma determinanti anche per gli amici con maggior anzianità di club. A relazioni tecnicamente formative si sono affiancate testimonianze “vive”, nelle quali i nuovi iscritti si sono riconosciuti.”
“Di grande interesse, poi – dice ancora Paolo Pasini – gli interventi che hanno riguardato la vita dei nuovi Club: dal Club Satellite di Faenza-Valle del Senio al RC di Poggio Renatico “Cardinal Lambertini”. Testimonianze che hanno consentito di ascoltare dalle voci dei protagonisti esperienze importanti: la formazione del Satellite, una nuova possibilità di aggregazione di cui molti rotariani quasi ignorano l’esistenza, ma anche problemi pratici che deve affrontare un Club appena costituito. Si parte con grande entusiasmo, ma ci si confronta pure con stimolanti difficoltà”.
“Insomma – conclude il Governatore Pasini – si è trattato di una giornata che possiamo dire abbia fornito le “istruzioni per l’uso” e tracciato la vera essenza del Rotary”.
Alfonso Toschi
Anche quest’anno il Rotary distretto 2072 sarà impegnato nel sostenere lo sviluppo delle nuove start up e dei nuovi spin off accademici, operanti sulla regione Emilia Romagna e sul territorio di San Marino. Tale supporto avverrà con un premio in denaro, ma soprattutto con una serie di consulenze da parte di soci rotariani, intenzionati a mettere a disposizione la loro professionalità e le loro competenze a favore dei giovani imprenditori.
E’ condiviso pertanto il pensiero che lo sviluppo del paese e la sua futura crescita economica passino, anche e forse soprattutto, attraverso quelle nuove imprese che nascono dalla valorizzazione dei risultati della ricerca scientifica sul piano industriale, commerciale, dei servizi da parte dei giovani studiosi. Per completare tale processo è indispensabile poter disporre non solo di nuova conoscenza, derivata dalla ricerca, ma anche di una serie di competenze consolidate che possono essere trasmesse soprattutto da coloro che, nell’arco della professione, hanno già dimostrato di saper raggiungere traguardi di eccellenza. Da qui la disponibilità dei soci rotariani a fiancheggiare i giovani talenti, fornendo loro tutte quelle competenze, derivate dall’esperienza, necessarie e indispensabili nel fare attività di impresa.
Oreste Andrisano RC Bologna
Presidente della Commissione Giovane impresa
“CavaRei” è il service che il Rotary Club Forlì Tre Valli sta attuando nell’annata 2015/2016 nel quartiere Cava della città di Forlì. Nato dalla collaborazione con l’Associazione “CavaRei”, creata dalle cooperative sociali “Il Cammino e “Tangram”, il service si pone l’obiettivo di creare uno spazio di reale integrazione tra i giovani adolescenti del Quartiere Cava di Forlì e gli ospiti delle due cooperative sociali affetti da disabilità medio-lievi e medio-gravi. A partire dalla fine degli anni Ottanta, “Il Cammino” e “Tangram” operano su tutto il territorio forlivese e attualmente gestiscono due centri socio-riabilitativi residenziali, un centro socio-riabilitativo diurno, un gruppo appartamento e cinque laboratori occupazionali e due progetti di inserimento lavorativo per persone svantaggiate.
Oltre a prevedere nuovi servizi per gli utenti, il progetto realizzerà un parco attrezzato, aperto sia agli ospiti della struttura, sia alla cittadinanza, dotato di una piazza coperta destinata agli incontri pubblici. Per la maggioranza degli adolescenti di questo quartiere, ancora in anni recenti una delle zone difficili di Forlì, proprio per la mancanza di aree di incontro per i giovani, la disabilità è una dimensione sostanzialmente estranea alla loro esistenza quotidiana. Il service è finalizzato all’acquisto degli arredi di illuminazione della piazza per renderla fruibile per eventi estivi e per garantirne l’utilizzo in piena sicurezza. La tecnologia fornita consentirà la videosorveglianza della piazza e dell’intera area del parco. All’interno del corpo illuminante, sarà inserita anche la tecnologia wi-fi: il linguaggio delle nuove tecnologie rappresenta un terreno comune di confronto e di conseguente incontro tra i giovani del Quartiere Cava e gli ospiti del polo “CavaRei”. La piazza sarà a forma di anfiteatro con una parte coperta da una pensilina e sarà arredata con sedute in linea continua a disegno semplice, realizzate in materiali leggeri.
Con la realizzazione del service “CavaRei”, il Rotary Club Forlì Tre Valli intende consentire ai giovani di superare la dimensione astratta della “disabilità”, attraverso un percorso di vita quotidiana condivisa. La piazza sarà il centro di incontro e di scambio quotidiano di relazioni tra adolescenti, cittadini del quartiere Cava e ospiti della struttura. Le tecnologie utilizzate consentiranno di utilizzare la piazza ed il parco in piena sicurezza, con una serie di facilities tecnologiche, che li renderanno spazi di incontro aperti all’intero quartiere e alla città. Come tutti i progetti, anche il service “CavaRei” cammina sulle gambe delle persone. Il service difficilmente avrebbe visto la luce senza l’importante contributo distrettuale da parte della Rotary Foundation: un contributo che, oltre a premiare la progettualità del nostro club, si traduce in un servizio di grande importanza a favore delle oltre centotrenta famiglie con un loro congiunto ospite delle due cooperative sociali e delle migliaia di cittadini del quartiere Cava.
La Rotary Foundation è veramente il propulsore che può consentirci di essere un dono per il mondo. Alla RF, è da aggiungere il contributo concesso al service dal Rotary Club di Forlì, club padrino del Forlì Tre Valli: anche in questo caso, è da notare come la collaborazione tra diversi club possa veramente moltiplicare la forza e l’incisività degli interventi del Rotary. Infine, il service ha avuto la possibilità di prendere il volo grazie all’importante contributo riconosciuto al service da parte di Leardo Ravioli, socio e past-president del Rotary Club Forlì Tre Valli.
Una delle scadenze più importanti dell’annata è l’organizzazione del “Rotary Day”, che si terrà il prossimo anno, nel mese di febbraio.
In questi giorni i presidenti dei Club hanno ricevuto una prima comunicazione per sensibilizzare ad un tempestivo coordinamento, così da organizzare al meglio questo importante e significativo evento. Entro il mese di novembre sono attese comunicazioni alla Commissione Distrettuale presieduta da Marco Alessandrini su come nei vari Club si intenderà celebrare il Rotary Day. Le ricadute in termini di visibilità nel territorio giustificano appieno lo sforzo che si richiederà per una ottimale gestione dell’evento. Per questo è importante agire subito, magari offrendo ai Presidenti suggestioni e stimoli per promuovere adeguatamente il Rotary Day in tutto il Distretto.
L’ IDIR e il SEFR sono due seminari di grande importanza nell’ambito del percorso di formazione e scambio di idee, esigenze che in questi ultimi tempi si sono avvertite concretamente nel contesto distrettuale e dei Club: ne è un segnale la partecipazione numerosa al SINS/SEFF del 12 settembre scorso.
Da qui la volonta del Distretto 2072 di cogliere quello che appare un positivo sintomo di interesse, spostando la location da Imola – ambiente perfetto per numeri contenuti – al Centro Congressi del CNR a Bologna, in modo da consentire un’ampia partecipazione.
Ci auguriamo che opportunità venga colta da tutti i Club, che tanti soci possano intervenire su temi di grande attualità.
Un grazie agli Assistenti e alla Segreteria per aver portato a termine in tempi così brevi un cambiamento di sede che permetterà a tanti soci di partecipare, consentendo quel confronto d’idee e di contenuti così ampio e così necessario per sviluppare e promuovere l’ideale rotariano.
Ci vediamo a Bologna!
Un premio per giovani narratori. Bella iniziativa del Rotary Club Modena L.A. Muratori che in perfetta sintonia coi temi dell’annata distrettuale propone a ragazzi under 25 di vedere valorizzati lavori di scrittura. Il tema scelto quest’anno è il ‘Bullismo’, che potrà essere dibattuto nelle forme e nei generi più diversi, ma introdotto da un incipit comune.
La giuria, presieduta da Pietro Malagoli, valuterà i testi e individuerà i dieci migliori racconti, dai quali uscirà il vincitore. Tutti i dieci prescelti saranno invece pubblicati a cura della Casa Editrice Il Fiorino di Modena. Una serata sarà infine dedicata alla proclamazione dei vincitori. L’iniziativa ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Modena.
Tutte le informazioni ed il bando sono sul sito www.premioletterariomuratori.it
Per informazioni scrivere a premio letterario@rotarypremiomuratori.it