Carissimi, il Rotary esiste solo in quanto esistono i Club, che insieme, danno vita a quella armata virtuosa che in ormai 112 anni ha conquistato la leadership mondiale tra le associazioni di servizio, vantando anche un rappresentante fisso all’ONU. In questi primi sei mesi del mio mandato, il mio dovere è stato quello di andare nei Club, in mezzo ai rotariani, ed è quello che ho fatto. Mi sono calato in questo servizio in modo totalizzante ed ho posto il Rotary al centro delle mie attenzioni e delle mie dedizioni. Partendo da questa considerazione non ho avvertito la fatica di un impegno, ma ho provato una enorme gratificazione e soddisfazione per quanto sono riuscito a fare fino ad ora.
Ricordo, che quando dissi si, agli amici che vollero proporre la mia candidatura a governatore del Distretto, lo feci con molta motivazione pur avvertendo incertezze, perplessità e dubbi, perché sapevo di dover affrontare una traversata non indifferente. Ho provato nei club l’emozione del noviziato, la paura di sbagliare, tutto quel cumulo di sentimenti che ho sentito dentro di me e che mi ha aiutato e spinto a fare del mio meglio. Ho cercato di portare l’entusiasmo e l’ottimismo di chi vede sempre il bicchiere mezzo pieno, bandendo scetticismo e pessimismo e la negatività di chi mette in evidenza sempre e solo le difficoltà, anche nelle opportunità, per dare comodi alibi alla propria inazione.
Ho pensato anche che non avrei mai dovuto deludere con l’inerzia gli amici che avevano creduto in me. La cosa più importante che oggi voglio dire, dopo avere esaurito le visite ufficiali ai 52 Club del nostro Distretto, è una sola, ed è una parola: GRAZIE!
GRAZIE ai Presidenti, GRAZIE ai Consigli, GRAZIE a tutti i Soci e a tutti i Consorti. Grazie, particolarmente, al mio preziosissimo staff e ai miei validissimi assistenti. Un GRAZIE enorme ed assoluto per l’accoglienza meravigliosa, per l’affetto che mi avete donato, per la grande generosità che avete dimostrato per i progetti umanitari del Distretto e di Luciana. GRAZIE per il cuore e l’amicizia con cui ci avete aperto le porte avvicinandoVi a noi con le tante presenze e le tante attenzioni. Il mio applauso più grande è per Voi amiche ed amici miei, per tutti i rotariani degni di questo nome, per la vicinanza e per l’impegno, e per tutto quello che state facendo per conseguire insieme a me il nostro comune obbiettivo: “IL ROTARY AL SERVIZIO DELL’UMANITÀ”.
Vi abbraccio tutti con infinita riconoscenza e affetto, un arrivederci a sempre e naturalmente: Buon Rotary!!
Franco
La Commissione Ambiente del Distretto è guidata da Rino Ghelfi (RC Cento) e la completano Aurelia Rita Del Gaudio (RC Bologna Carducci), Davide Grandis (RC Ferrara Est), Fabio Fava (RC Bologna Valle del Savena), Alessandro Martelli (RC Bologna Est), Alessandro Ragazzoni (RC Mirandola) e Martina Minelli (ROTARACT 2072). Proprio quest’ultima figura ha un significato particolare.
“Vogliamo condividere col Rotaract le nostre iniziative – dice Rino Ghelfi – perché siamo convinti che proprio i giovani siano i primi ‘portatori di interesse’. La firma Rotaract compare insieme a quella del Rotary ed insieme stiamo portando avanti i nostri progetti”.
Quali temi vi siete dati per l’annata?
“I Paesaggi del Distretto è un filone che il Rotary porta avanti in continuità col passato. Quest’anno abbiamo deciso di dedicare attenzione alla bioeconomia, oppure l’economia circolare come spesso sentiamo chiamarla. Infine, la prevenzione dei rischi e comunicazione
Partiamo dal primo.
“Il tema del paesaggio rappresenta una componente fondamentale del nostro patrimonio culturale e naturale, è fondamento della nostra identità, custodisce le tradizioni, produce ricchezza, tramanda la sapienza, racconta storie, stringe legami. La sua salvaguardia rappresenta quindi un dovere e una responsabilità di ogni individuo, e a maggior ragione di ogni Rotariano. Abbiamo in programma visite di studio come quella del 5 novembre scorso ‘Il bosco della Panfilia’, unica foresta planiziale nel Distretto. Un dono del Reno che l’incuria dell’uomo rischia di compromettere. Una seconda iniziativa sarà programmata a Primavera”.
La Bioeconomia è davvero una frontiera ineludibile?
“Si. La Bioeconomia punta ad una maggiore e migliore valorizzazione delle risorse biologiche e rinnovabili presenti in natura per la produzione di alimenti, di composti chimici e combustibili. Abbraccia quindi l’agricoltura, la selvicoltura, la pesca e l’acquacoltura sostenibili, la sicurezza e la qualità alimentare, la produzione di carta e di prodotti forestali, la bioindustria e le bioraffinerie e la gestione e la valorizzazione delle risorse marine e delle acque interne. In Europa la Bioeconomia ha un fatturato annuo di circa duemila miliardi di euro, con più di 22 milioni di posti di lavoro.
Come intendete diffonderla?
“Organizzando il convegno LA BIOECONOMIA PER LA PROTEZIONE E RIGENERAZIONE AMBIENTALE E SOCIALE. La popolazione mondiale è destinata ad aumentare ancora e si calcola che per fornire il cibo necessario a tutti le produzioni agricole dovranno crescere almeno del 70%. Contemporaneamente alcune delle materie prime tradizionali e non rinnovabili iniziano a scarseggiare; si calcola che attualmente consumiamo risorse naturali come se avessimo a disposizione una terra e mezza. Una soluzione possibile è rappresentata da una maggiore e migliore valorizzazione delle risorse biologiche e rinnovabili presenti in natura, ma anche composti chimici e combustibili, garantendo sicurezza e qualità alimentare, riduzione degli inquinamenti ambientali e dei cambiamenti climatici nonché nuove opportunità di mercato ed occupazionali.
In Italia la Bioeconomia ha un fatturato annuo di circa 255 miliardi di euro, con circa 1.7 milioni di posti di lavoro. Un rafforzamento della stessa può creare occupazione, nuovi prodotti e processi e quindi nuova competitività, soprattutto nelle aree rurali, lungo le coste e nelle aree industriali dismesse o provate dall’attuale crisi economica.
Passiamo al terzo punto: prevenzione dei rischi e comunicazione
“Dobbiamo imparare a prevenire e ridurre i rischi, è un compito che riguarda tutti noi. La diffusione di informazioni sui rischi è una responsabilità collettiva, a cui tutti dobbiamo contribuire. Ci proponiamo per intervenire, con Aurelia Del Gaudio (RC Bologna Carducci) raccontando stato dell’arte e prospettiva sulla presenza di amianto, usato fina dai tempi dei Persiani e dei Romani e più di recente per la coibentazione ecc. L’amianto ha pertanto invaso la nostra vita. Ora, sebbene vietato, è nelle nostre case e è difficile poter individuare e smaltire.
Oppure, con Alessandro Martelli (RC Bologna Est), sui temi della PREVENZIONE SISMICA E COMUNICAZIONE, sensibilizzando sul rischio sismico e sull’aiuto delle moderne tecnologie antisismiche disponibili in Italia e nel mondo, con la promozione di una corretta comunicazione.
Cesare Trevisani
Il Premio Rotary Bologna Valle del Samoggia che si è svolto ad Artefiera, ha ottenuto un importante successo anche in questa sesta edizione nella quale è proseguita la collaborazione con il Distretto Rotary International 2072 Emilia Romagna e San Marino, con il Rotaract Bologna e con la Libera Accademia di Studi Caravaggeschi “Francesco Maria Cardinal del Monte”.
In questa edizione, la cui anima è da sempre Domenico Lo Bianco, il 28 gennaio è stata premiata la Galleria P420 di Bologna, artista: Riccardo Baruzzi, opera: “Porta Pittura”. Ha ricevuto da RC Bologna Valle del Samoggia un riconoscimento ed una somma in denaro, mentre il Rotaract Bologna ha consegnato anche quest’anno un premio speciale in denaro rivolto al giovane artista vincitore. Alla premiazione è stato ricordato Nando Giardina, rotariano e indimenticabile anima della Doctor Dixie, che tanto ha amato questo premio. Le principali autorità rotariane e rotaractiane (Franco Venturi Governatore del Distretto 2072, i futuri Governatori Maurizio Marcialis e Paolo Bolzani, i PDG Mario Baraldi, Ferdinando Del Sante, Pierluigi Pagliarani, Antonio Procopio RD Rotaract, Martina Po RD incoming, Martina Tonelli delegata di zona Gruppo Petroniano) hanno presenziato alla premiazione. Federico Bulgarelli, Presidente del RC Bologna Valle del Samoggia ha premiato la galleria vincitrice illustrando la motivazione del premio, Maria Luce Munari, Presidente del Rotaract Bologna ha consegnato il premio speciale Rotaract direttamente al giovane artista. Presente anche Franco Boni, Presidente di Bologna Fiere. Toccanti le parole di M. Luce Munari nei confronti dell’organizzatore Domenico Del Bianco, apparso visibilmente commosso. La giuria era composta da Federico Bulgarelli presidente di RC Bologna Valle del Samoggia, Andrea Cangini direttore QN, Marinella Paderni e Maura Pozzati critiche d’arte moderna, Paolo Nucci Pagliaro presidente Libera Accademia di studi Caravaggeschi. Nelle precedenti edizioni sono state premiate le installazioni di J. Hashimoto “Armada” Galleria Studio La Città di Verona (2012), MLB Gallery di Ferrara con l’installazione curatoriale dello stand su “Il terremoto dell’Emilia” (2013) , la Galleria Primo Marella di Milano (2014) con “Golden Boy” dell’artista dissidente del Myanmar Aung Ko e la Galleria Z2O Sara Zanin di Roma (2015) con “Planasia 2014” di Silvia Camporesi, la Prometeo Gallery (2016) con “La Bugia” di Fabrizio Cotognini.
L’iniziativa è un appuntamento importante che si è svolto dal 27 al 30 gennaio, accogliendo un folto numero di rotariani e di rotaractiani. In questi anni l’impegno del Rotary è stato molto efficace anche nelle manifestazioni collaterali come il Simposio di scultura sul percorso della pace, che ha coinvolto i giovanissimi scultori dell’Accademia di Belle Arti di Carrara (realizzato insieme a Rc Vignola Castelfranco E. Bazzano, RC Castelvetro di Modena Terra dei Rangoni e RC Carrara e Massa), conferenza sulle tecniche minimamente invasive per scoprire capolavori preesistenti sotto antiche pale d’altare (con RC Vignola), il talk show coordinato assieme al Corriere della Sera sul ruolo di mecenati di alcuni imprenditori: L’arte ispira l’impresa. L’impresa fa vivere l’arte.
L’agenda del Distretto Rotary 2072 ha al proprio attivo già parecchi eventi importanti, che ricordiamo agli amici rotariani. Il primo è quello dell’1 aprile 2017, ed è il Forum Rotary-Rotaract sull’amicizia – Distretti 2071/2072- Scuola di guerra aerea, Cascine di Firenze.
Un evento di caratura internazionale al quale sarà emozionante partecipare insieme ad altri 50.000 rotariani provenienti da 190 paesi, è il Congresso Internazionale che si svolgerà dal 10 al 14 maggio 2017 in Georgia, nel sud degli Stati Uniti, e precisamente ad Atlanta, città nella quale venne fondata la Rotary Foundation e dove se ne celebrerà il centenario.
Il 27 – 28 Maggio i rotariani sono chiamati sin da ora a partecipare numerosi al Congresso del nostro Distretto 2072, appuntamento di grande importanza, che si svilupperà in una location splendida e di grande atmosfera, il Palazzo di Varignana, nei pressi di Castel San Pietro, in collina, vicino anche a Bologna. Attualmente il Governatore Franco Venturi ed il suo team stanno lavorando alacremente all’organizzazione del Congresso, che avrà un intenso ed interessante programma congressuale e la serata di Gala il 27 maggio. Al Congresso parteciperanno relatori di spessore e si seguirà un tema importante, che darà rilievo alle nuove generazioni. Avremo anche l’onore di avere con noi, per entrambe le giornate, il Rappresentante del Presidente Internazionale Luis Vicente Giay argentino del Rotary Club di Arrecifes di Buenos Aires Distretto 7450, che è stato presidente internazionale 1996-97. Sarà presente con la moglie Celia Cruz, che è Past Vice Presidente Internazionale.
Maria Grazia Palmieri
È morto a Luciano Ravaglia, l’ingegnere di 94 anni, nato a Forlimpopoli il 13 dicembre del 1923, conosciuto a livello nazionale e internazionale per la sua attività professionale e filantropica. Importante, infatti, è stata l’azione umanitaria svolta nell’ambito del Rotary come pioniere della lotta alla poliomielite nel mondo. Nel 1985, grazie anche al suo contributo e a quello di Sergio Mulitsch di Palmenberg del club di Treviglio, fu lanciato il programma internazionale “Polio Plus” per l’eradicazione della malattia a livello planetario. Con una vasta opera di vaccinazione e prevenzione su scala mondiale, nel corso degli anni il progetto ha consentito di debellare la malattia al 99%. Per il suo impegno Ravaglia ricevette nel 2015 a Palazzo Albicini il “Regional Service Award for a Polio-free World” da parte del Governatore del Rotary, Paolo Pasini, presente anche il sindaco di Forlì, Davide Drei. “Ricorderemo il suo impegno – afferma il presidente del Rotary Club Forlì, Fabio Fabbri – per il suo servizio nella campagna di vaccinazione di milioni di bambini a cui è stata salvata la vita”. Recentemente il suo volto era stato inserito nei manifesti della campagna internazionale “End Polio Now” e per la sua azione Ravaglia aveva ricevuto importanti riconoscimenti rotariani. Socio del Rotary Club Forlì dal 1963, era inoltre membro onorario di quelli di Milano-Aquileia e di Treviglio-Pianura Bergamasca. Sulla lotta alla poliomielite e sul contributo di Ravaglia, di recente è stato pubblicato il libro “Vincere la polio. La vera storia” scritto dal medico forlivese Salvatore Ricca Rosellini.
A livello professionale l’ingegnere si è distinto per l’impegno nel campo della pianificazione territoriale, delle metodologie di sviluppo e delle grandi infrastrutture. Fra i prestigiosi incarichi ricevuti si ricordano quello di consulente del Congresso di Stato e del Dicastero dei lavori pubblici della Repubblica di San Marino dal 1970 al 1973 e la delega alla conferenza Onu sull’ambiente a Stoccolma nel 1972. Dal 1975 collaborò per otto anni anche con la Regione Lombardia come consulente per le grandi opere. A livello internazionale realizzò il progetto esecutivo dell’Aeroporto intercontinentale di Agadir in Marocco e intrattenne rapporti con il Governo somalo in merito al piano urbanistico di Mogadiscio. Nel 1992 ottenne dal Ministero degli Esteri la direzione scientifica del progetto “Restauro architettura italiana in Argentina 1860/1920”, iniziativa che ricevette l’Alto patronato del Presidente della Repubblica italiana. Nel 1993 Ravaglia fondò la Società Italia-Argentina a Roma e nel 1997 la Fondazione intitolata al forlimpopolese Emilio Rosetti, di cui divenne presidente. Progettista di alcune chiese, fra cui quella di Santo Spirito a Forlimpopoli, l’ultima opera a cui si dedicò fu la chiesa di San Francesco ad Imola. Partecipò pure alla prima conferenza mondiale del turismo a Vancouver nel 1988 e fondò l’Ong “Nuovi spazi al Servire”.
Come possiamo, però, vedere i lati negativi dell’estenuante corsa col progresso dobbiamo prendere in considerazione anche quelli positivi, se non per convinzione personale, almeno per onestà intellettuale. Davanti a nuove sfide, quindi, si trovano nuove soluzioni e così anche i nostri Club si muovono in modo da sensibilizzare all’uso dell’Information and Communications Technology. Lo dimostra il Rotaract Club di Lugo che ormai da 4 anni si occupa di un service molto interessante, ovvero “Digital Reputation”. Questo service si occupa di incontrare gli alunni delle scuole, principalmente nel Liceo Scientifico e dal Polo Tecnico di Lugo, per un paio d’ore, nel corso delle quali si può parlare liberamente di reputazione online, ma anche di fenomeni come il cyberbullismo o ancora di dipendenza da internet. Service simile per intenti e per format è quello promosso dal Rotaract Faenza che dopo alcuni anni in cui ha attivato un service informativo rispetto alla valutazione dei profili Facebook, alla salvaguardia dell’immagine, alla presentazione di un profilo pulito rispetto al mondo del lavoro, proporrà quest’anno qualcosa di diverso. Il format si avvicinerà maggiormente al mondo del lavoro, cominciando ad occuparsi di quel social così “strano” che è Linkedin, a quelli che sono i blog professionali e continuando a collaborare, come anche il club di Lugo, con un grande esperto del settore: Giorgio Minguzzi. In questa cornice s’innestano, non solo le iniziative di promozione, ma anche il service promosso dall’Azione Professionale rispetto alla creazione di un portale di condivisione lavorativa tra Rotary e Rotaract.
Tra service informativi, attività di empowering, potremmo dire, del nostro logo, della nostra identità, dell’utilizzo dell’ICT non si può negare che questo distretto stia investendo sulla sua immagine come sul web… ed è solo l’inizio.
Andrea D’Ambrosio
Ormai è diventata un must have, uno di quegli oggetti ricercati di cui non si può fare a meno…o almeno tra le Socie e le signore dei Soci del Distretto 2072. Di cosa parliamo? Della spilla a forma di cuore, donata dalla moglie del Governatore, Luciana, alle presidentesse e alle signore dei presidenti durante le visite ai Club.
Una spilla gioiello, tempestata di cristalli Swarovski, così bella che ha catturato subito l’attenzione di tutte le signore che non si sono limitate ad ammirarla, ma hanno anche espresso il desiderio di poterla avere per illuminare in modo unico e originale maglie, camicie, abiti e giacche.
“L’idea della spilla del cuore è arrivata in modo casuale – racconta Luciana, moglie del Governatore Venturi – lo scorso anno a Faenza, in occasione della cerimonia di consegna delle Borse di studio intitolate alla memoria di mio fratello Gianni Bassi, Governatore del Distretto nel 2007-2008, l’allora Governatore Ferdinando Del Sante concluse il suo discorso dicendo: bisogna fare veramente come faceva Gianni che il Rotary se lo portava nel cuore. Fu come una folgorazione per me e dissi subito a Franco che avrei fatto fare la spilla a forma di cuore”.
Se è vero che nulla arriva per caso, allora possiamo proprio dire che questa spilla è davvero la spilla del cuore non solo perché rinnova il ricordo affettuoso di un fratello tanto amato, ma anche perché Luciana, dato il successo riscontrato, terminate le visite ai Club, ha deciso di metterla a disposizione di tutti coloro che ne faranno richiesta e il ricavato andrà a sostegno dell’associazione “Il sentiero dello gnomo”, oggetto del Progetto Consorti 2016-2017.
Pare che alcuni Club, sotto la pressione delle signore più trendy, si siano già organizzati e abbiano mandato lunghi elenchi di richiesta del prezioso oggetto. “Tutte le spille sono pezzi unici, fatte completamente a mano da Vittorio Ceccoli, un giovane artista di talento straordinario, che le ha firmate e numerate – spiega Luciana – molte rotariane indossano la spilla quotidianamente al posto del distintivo perché è un oggetto molto femminile e originale e, se il fine giustifica i mezzi, allora facciamo che la spilla del cuore diventi un’autentica opportunità di service”. La Segreteria del Distretto 2072 è a disposizione per informazioni su costi e modalità di prenotazione allo 051.221408
Valeria Braglia
Rotary protagonista alla 220° Giornata Nazionale della Bandiera, festeggiata a Reggio Emilia il 7 gennaio con lo straordinario concerto della gloriosa Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, diretta dal Maestro Tenente Colonnello Massimo Martinelli, che ha chiuso trionfalmente le celebrazioni della giornata solenne. Moltissime le autorità civili, religiose e militari presenti nel Teatro Valli gremito, tra cui il Governatore Franco Venturi e la moglie Luciana, e ospiti illustri come lo scrittore Valerio Massimo Manfredi che hanno applaudito a lungo la straordinaria esibizione. Il programma di sala complesso e brillante ha spaziato da Verdi a Bellini, da Marinuzzi a Puccini, per arrivare fino a Morricone e Anderson, e concludere con la ‘Fedelissima’, marcia d’ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, scandita dal battito delle mani del pubblico, e l’Inno alla Bandiera – tutti in piedi – in un trionfo di emozione e di amor patrio. Doverosa la consegna del vessillo Tricolore da parte del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, affiancato dalla presidente del Rotary Club Reggio Emilia Daniela Spallanzani, al direttore della banda musicale Maestro Tenente Colonnello Massimo Martinelli.
Valeria Braglia