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Sabato 25 gennaio alle ore 18.00 nella gremita sala Notturno della Fiera di Bologna si è tenuta la cerimonia di assegnazione della 3°edizione del Premio Rotary Bologna Valle del Samoggia all’installazione più creativa presentata ad Arte Fiera 2014. La cerimonia trasmessa in diretta streaming su internet è stata aperta da Domenico Lo Bianco ideatore ed organizzatore del Premio. Il Presidente del Club Fiorella Sgallari ha introdotto gli interventi delle autorità presenti: Duccio Campagnoli Presidente Fiere Bologna, Giuseppe Castagnoli Governatore Distretto Rotary 2072°, Andrea Gambassi Commissario Prefettizio del Comune della Valsamoggia, Franco Mauro Franchi professore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara che a sua volta ha introdotto il Simposio di Scultura sulla Pace ed i plastici delle opere realizzati dagli allievi della scuola di scultura, un service curato da quattro Rotary Club, fra i quali il RC Bo Valle del Samoggia, che verrà realizzato ad aprile a Bazzano.
Il Premio è stato assegnato dalla giuria del Rotary alla Galleria Primo Marella di Milano con l’istallazione “Golden Boy” dell’artista dissidente del Myanmar ( ex Birmania) Aung Ko. Il Direttore della Galleria ha ritirato la targa e l’assegno di mille euro.
Più di 50.000 visitatori alla mostra e più di cento “passaggi”in sala Rotary di rotariani in visita, hanno sancito un successo oltre ogni aspettativa della terza edizione del Premio Rotary Bologna Valle del Samoggia Arte Fiera 2014.
Il Premio , l’unico destinato ad istallazioni / allestimenti di Arte Fiera, è stato inserito nel programma ufficiale della mostra, ed è stato estremamente apprezzato da tutti i galleristi.
Auspichiamo che il Premio possa diventare in futuro un incentivo per tutte le gallerie ad impostare i gli stand con maggior spirito “curatoriale” , cioè a dare un senso all’insieme delle opere esposte con un filo conduttore. Anche la visibilità donata a Rotary e Rotaract in generale è senza precedenti, il Samoggia, con l’aiuto del Rotaract Bologna sta diffondendo lo spirito rotariano , attraverso un grande evento , non è creato dal Rotary , con modalità davvero positive e con un occhio di riguardo per le giovani generazioni.
Premiazione visibile su: www.rotarysmoggia.org
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I neo ingegneri Fabio Malizia ed Enrico Ravagli hanno vinto a pari merito la borsa di studio che i club Rotary romagnoli hanno istituito per ricordare il past governor Gianni Bassi, scomparso pochi anni fa. Al terzo posto Martina Fiorucci. Numerose e molto qualificate le tesi che hanno concorso al premio, riservato a laureati delle sedi romagnole della Scuola di ingegneria e architettura. Della commissione gudicatrice, incaricata dal governatore Giuseppe Castagnoli, facevano parte Enrico Sangiorgi, preside della Facoltà di Ingegneria e architettura dell’ateneo bolognese sede di Cesena, il prof. Gino Malacarne, docente della stessa Facoltà, Giorgio Maria Cicognani, presidente 2012-2013 del Rotary Club Faenza, Ermanno Emiliani, presidente 2013-2014 del club faentino.
La commissione è stata concorde nel giudicare molto alta la qualità dei lavori dei tre vincitori e ha deciso di suddividere il premio, di cinquemila euro complessivi, in due premi da duemila euro per i due vincitori a pari merito e in un riconoscimento di mille euro per la terza candidata.
La tesi di Fabio Malizia, in lingua inglese, è intitolata “A numerical study of temperature effects on hot wires measurements in turbolent channel flows”, mentre quella di Enrico Ravagli affronta il tema: “Il pacemaking cardiaco: sviluppo di una piattaforma HW/SW per lo studio sperimentale mediante dynamic clamp e analisi modellistica”. L’elaborato di Martina Fiorucci, infine, è dedicato a “Proposta metodologica per la valutazione ambientale strategica del nuovo Piano paesaggistico regionale dell’Emilia-Romagna”.
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I Rotary Club di Bologna riconoscono il merito degli studenti con due premiazioni dedicate ai migliori studenti delle scuole superiori, Youth Merit Awards, e ai migliori laureati dell’Università di Bologna, il Premio Rotary “Guido Paolucci”. Dalle scuole medie superiori provengono gli studenti che si sono distinti per il profitto raggiunto e per l’impegno nell’apprendere nel corso dei loro studi formativi.
Il Rotary tramite questi riconoscimenti manifesta la sua vocazione a privilegiare l’eccellenza sia nello studio che nella professione: il mantenimento del nostro livello di vita, passa attraverso l’eccellenza dei prodotti offerti, dell’organizzazione e della professionalità, tutte realizzabili solo con l’impegno e la conoscenza. La cerimonia per la consegna del XIV Youth Merit Award e del XXIV Premio Rotary “ Guido Paolucci” si svolgerà sabato 17 maggio 2014 al Cnr di Bologna, nella sala Plenaria di via Gobetti, 101.
Il Premio Rotary ai migliori laureati dell’Università di Bologna venne ideato dal prof. Guido Paolucci nel 1989, al fine di premiare il migliore laureato di ciascuna scuola nel corso dell’anno accademico appena concluso. La formula è nella sua semplicità e trasparenza un esempio di meritocrazia. Infatti, il premiato viene identificato attraverso una serie di parametri che tengono conto del voto di laurea specialistica, della media riportata negli esami, del numero delle lodi, della durata degli studi e dell’età al momento del conseguimento del titolo. La scelta è di fatto eseguita dal sistema informatico, senza alcun intervento da parte della commissione.
Attraverso questa iniziativa, i Rotary Club Felsinei intendono dare ai giovani un segno morale, prima ancora che tangibile, dell’apprezzamento del loro impegno, con l’augurio che essi sappiano mantenere intatte le motivazioni che li hanno sostenuti nei loro studi nel corso della loro vita professionale.
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Serata dedicata alla solidarietà al Rotary club di Forlì. Il sodalizio romagnolo ha infatti consegnato il Premio alla Solidarietà all’associazione Papa Giovanni XXIII. L’associazione, ha sviluppato un progetto per l’accoglienza delle persone senza fissa dimora presso una struttura, “La Capanna di Betlemme”. In questo edificio, una vecchia scuola riadattata alle nuove esigenze, persone senza fissa dimora e che sono quindi costrette a vivere in strada , in una situazione di estremo bisogno, trovano accoglienza in un ambiente di tipo famigliare. Gli ospiti restano per una notte o per periodi più lunghi, con l’obiettivo di intraprendere un percorso di inserimento sociale.
In due anni di attività di fraterna accoglienza, nella Capanna di Betlemme e nel container che fa parte della struttura sono state ospitate oltre 130 persone, per una notte o per mesi interi. Alcune di loro, grazie anche all’aiuto ricevuto dalla Papa Giovanni XXIII, sono riuscite a trovare un lavoro e un po’ di stabilità, riallacciando rapporti famigliari ormai interrotti da anni.
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Taglia quest’anno il nastro del mezzo secolo il Club Bologna Ovest Guglielmo Marconi, una tappa importante che inorgoglisce e stimola al tempo stesso i suoi soci.
Sintetizzare un cinquantennio non è affatto semplice perché gli avvenimenti, le iniziative, i services intrapresi, sarebbero tutti meritevoli di essere ricordati e celebrati per la loro importanza e per il successo realizzativo che li hanno accompagnati.
Il Club si è dato una nuova denominazione aggiungendo al Bologna Ovest il nome di Guglielmo Marconi. E’ stato fatto nell’anno centenario della consegna del Premio Nobel all’illustre concittadino, mai sufficientemente ricordato e celebrato nel nostro Paese.
Il Club Bologna Ovest festeggia anche i trent’anni di gemellaggio con il Club francese di Nanterre. Trent’anni di viaggi, ma, soprattutto, di azioni umanitarie compiute di comune accordo ed in perfetta sintonia. Il sodalizio continua con immutato vigore ed anche le “giovani leve” di entrambi i club hanno abbracciato con entusiasmo e con partecipazione le visite e le azioni comuni.
“Non posso tralasciare – annota Luciano Marini – di ricordare alcuni curiosi episodi relativi ad improvvisati viaggi a Parigi effettuati assieme ad Angelo Aufiero, in modo assolutamente estemporaneo. “Pronto Angelo, domani è giovedì giorno di riunione del Club di Nanterre, che ne dici se prendiamo un aereo e ci presentiamo senza avvisare?” “Dammi solo un quarto dora; Ti ritelefono”. E’ successo più d’una volta e anche queste goliardiche puntate fuori dai canoni (tutte accolte con molto entusiasmo dai gemelli francesi) hanno contribuito a mantenere solidi i nostri rapporti.
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Franco Venturi del Rotary Club Bologna Sud è stato designato Governatore del distretto 2072 per l’annata rotariana 2016-2017 dalla Commissione di designazione che si è riunita sabato 25 gennaio nella sede del Distretto. A Franco Venturi i complimenti di tutti i rotariani del Distretto e un augurio di buon lavoro.
Nato a Bologna nel 1946, Franco Venturi è coniugato con Luciana Bassi e ha un figlio, Francesco. Diplomatosi al Liceo artistico nel 1965, entra subito nell’azienda di famiglia, l’Impresa Venturi, per occuparsi della progettazione e allestimenti di strutture particolari e di costruzioni provvisorie di quartieri fieristici.
Nel 1972 fonda assieme ad Antonio Gabbi la “Gabbi Ponteggi s.a.s.” che inizia la propria attività indipendente occupandosi prevalentemente di noleggio e montaggio di strutture e ponteggi per l’edilizia. Negli anni successivi, ampliandosi i settori di interesse, inizia ad occuparsi di strutture ed allestimenti per manifestazioni teatrali, congressuali, sportive e fieristiche. Nel 1994 rileva l’Impresa Venturi. Dal 2003 al 2006 arricchisce la propria esperienza nel campo degli allestimenti teatrali ricoprendo per un triennio il ruolo di direttore tecnico del Teatro dell’Opera di Porto, in Portogallo.
Contestualmente, con la fondazione e la ristrutturazione di altre imprese, porta avanti con successo l’attività di allestimenti fieristici e scenografici, aziende oggi all’avanguardia nel settore.
Recentemente, nel 2011, Venturi ha fondato la Società BPV Energy S.r.l. che si occupa di consulenza per l’organizzazione della vendita di gas ed energia elettrica. Sempre nel 2011 ha creato, con la BPV Energy, la società Bluenergy Emilia Romagna S.r.l. che opera sempre nel settore dell’energia. Spirito sportivo, ha praticato e pratica vari sport quali il tennis, l’equitazione, lo sci, il ciclismo amatoriale e la vela.
“Per quanto riguarda l’organizzazione distrettuale – sottolinea Venturi dopo la designazione – dovrà rispondere a precisi requisiti di snellezza, efficienza, trasparenza ed efficacia in tutte le sue articolazioni e dovrà continuare ad essere parsimoniosa, per non gravare eccessivamente sulle risorse distrettuali.
Infatti, penso che il Distretto, per quanto possibile, debba continuare ad utilizzare e indirizzare le proprie risorse al conseguimento delle finalità rotariane.
In considerazione della speciale annata che vedrà il compimento dei 100 anni della Rotary Foundation, dovrà essere istituita una speciale sottocommissione per celebrare adeguatamente questa ricorrenza.”
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Care Amiche e cari Amici Rotariani,
in febbraio – come ricordo nella Lettera del Governatore – viene celebrato il Rotary Day, cioè la fondazione del nostro sodalizio, e nello stesso tempo cominciano ad articolarsi le manifestazioni che riguardano l’annata rotariana 2014-2015, guidata dal Governatore Ferdinando Del Sante.
E’ la ruota rotariana che non si ferma e che continua a coinvolgere migliaia di persone in ogni parte del mondo, unite dal fatto di essere testimoni di principi e di valori in cui tutti noi ci riconosciamo.
Nel frattempo, l’apposita commissione di Past Governors ha indicato Franco Venturi (Rotary Club Bologna Sud) come Governatore per l’annata Rotariana 2016-2017 ed ecco che abbiamo già fatto un salto nel futuro, proprio in nome del continuo movimento della nostra straordinaria ruota.
Vi assicuro che tutto questo costituisce una forte spinta a fare, a costruire. Sappiamo che per il Rotary si aprono sempre nuovi scenari, nuove prospettive e che il nostro compito è di garantire che questo cammino non si fermi.
Ritengo che nella prima annata del Distretto 2072 abbiamo cercato di costruire questo percorso e questa speranza, creando coesione, partecipazione e volontà di aprirsi al nuovo. Lo abbiamo fatto in un contesto non certamente facile: anche nel nostro territorio si sono manifestati – per la prima volta in modo pesante – i contraccolpi della crisi economica ai quali si sono aggiunti nel Modenese e nelle aree limitrofe i danni del terremoto e, più recentemente, quelli provocati dall’alluvione.
Insomma, una situazione non facile ma negli amici che ho incontrato ho sempre avvertito un forte spirito di appartenenza e una determinazione non comune.
E’ questo il miglior propellente con cui affrontare le sfide che ci attendono e che sono numerose. In particolare non possiamo non ricordare come le difficoltà che abbiamo citato siano un ostacolo alla crescita dei nostri Club. Se vogliamo davvero che il Rotary porti ovunque i valori di cui si fa vanto, dobbiamo pensare a far sì che il nostro messaggio giunga anche nelle località rimaste fuori dal raggio di azione del nostro sodalizio.
Non è un caso che il Consiglio di Legislazione – e cioè l’Assemblea legislativa del Rotary International in cui siedono rappresentanti provenienti da tutto il mondo – abbia dato ufficialmente il via libera a nuove forme di aggregazione, come i Club satellite e gli E-Club. I primi danno l’opportunità di portare il nostro messaggio in zone dove non è possibile costituire subito un Club ma si può riunire un numero limitato di persone che hanno le caratteristiche umane e professionali per vivere l’esperienza rotariana. Il Club satellite rimane affiliato al Club sponsor finchè non raggiunge le dimensioni che gli consentono di trasformarsi in un Club autonomo.
Gli E-Club danno invece l’opportunità di vivere il Rotary anche a migliaia di chilometri di distanza, svolgendo le riunioni on line. Noi abbiamo avuto l’opportunità, all’Idir di Bologna, di ascoltare la relazione di Massimo Massoni, già Governatore del Distretto 2050 e ora entusiasta Presidente di un E-Club.
Questa forma di Club può dare per di più l’occasione di aggregare anche molti di coloro che hanno usufruito delle Borse di studio del Rotary e che ora svolgono la loro attività in altre città o anche in altri Paesi.
Sono nuove opportunità e nuove strade certamente interessanti con le quali si cerca o di rendere più radicata la presenza territoriale del Rotary o di recuperare al Rotary personalità che lo hanno conosciuto e apprezzato ma che si sono allontanate per ragioni di studio o di lavoro.
Anche questi temi sono al centro della riunione in programma a Bologna domenica 9 febbraio tra alti rappresentanti del Rotary International e tutti i Governatori dei Distretti italiani. E’ significativo per il nostro “giovane” Distretto che una riunione così importante si svolga in casa nostra. Lo consideriamo un riconoscimento al lavoro fatto in questo anno e all’impegno che tutti assieme abbiamo profuso.
Con amicizia
Giuseppe Castagnoli