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L’ultimo, drammatico, terremoto in Nepal ha messo, purtroppo, in luce una drammatica ‘piaga’ del paese: le strutture ospedaliere assolutamente inadeguate per fronteggiare emergenze con migliaia di feriti e di morti. Proprio per rispondere, concretamente, ad uno dei tanti appelli che, già nei mesi scorsi, arrivavano dalla regione delle nevi eterne, il Rotary Club Bologna ha avviato, su segnalazione del Rotary Club di Patan (epicentro del recente sisma) la realizzazione di un Global Grant che permetterà all’Ospedale di Kirtipur di dotarsi di una vera sala operatoria: nella struttura diretta dal dottor Rai vengono operati ogni anno 1200 bambini gravemente ustionati o affetti da malformazioni.
Il Global Grant (annata 2015-2016 , presidenza Fabio Raffaelli) ha visto il concorso attivo, per il momento, di altri tre club del Felsineo (Nord, Valle del Savena, Sud) ma anche di tanti ‘amici’ del Nepal, a cominciare dal professor Paolo Morselli (R.C. Bologna), a capo del team che spesso opera a Kirtipur: i chirurghi della sua associazione (Interethnos Interplast Italy, www.interethnos-interplastitaly.it, www.3ionlusGT.org) che hanno donato 10mila euro. Un altro importante contributo è venuto dalla famiglia bolognese Segafredo (15mila euro), mentre si stanno moltiplicando le adesioni per raggiungere, possibilmente il tetto dei 45mila euro. Grazie all’aiuto della Rotary Foundation e del Distretto 2072 (significativo l’aiuto operativo di Leonardo De Angelis) la somma raccolta verrà quasi raddoppiata.
Chi volesse intervenire può servirsi di un conto corrente dedicato
ROTARY CLUB BOLOGNA – GG1529621 – Surgical center Kirtipur Hospital
IBAN IT41 I010 0502 4030 0000 0001 393
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L’intero centro storico di Cesena è stato festosamente occupato, domenica 17 maggio, per l’intera giornata, dalla terza edizione della Festa dei Rotary Club e della Romagna. Un appuntamento diventato ormai tradizionale dopo le belle giornate di Forlì nel 2013 e di Ravenna nel 2014. Perfettamente organizzata dal Club di Cesena (in collaborazione con i club Cervia-Cesenatico, Faenza, Forlì, Forlì Tre Valli, Lugo, Novafeltria-Alto Montefeltro, Ravenna, Ravenna Galla Placidia, Riccione-Cattolica, Rimini Riviera, Valle del Rubicone, Valle del Savio), e con i Rotaract di Cesena, Faenza,Forlì, Imola, Lugo, Ravenna, Riccione-Cattolica, Rimini e San Marino, la grande kermesse è stata dedicata quest’anno a “Le nuove tecnologie: opportunità di lavoro per i giovani”. Il ricavato della festa andrà a finanziare un global service dedicato alle stampanti in 3D che cooinvolge i club di Cesena e Belgrado. La bella iniziativa si è tenuta nel pieno centro cittadino, il cuore di Cesena: piazza Amendola, piazza del Popolo, foro annonario e galleria ex pescheria.
Numerosi gli eventi che hanno animato la giornata: concerti dei giovani del conservatorio Maderna, un’estemporanea di pittura sotto il loggiato della residenza municipale, una mostra d’auto d’epoca (particolarmente apprezzata dai cesenati che hanno molto ammirato le splendide “signore a quattro ruote”), una mostra fotografica dedicata alle iniziative svolte nel corso dell’anno dai club romagnoli. Molto visitato anche lo spazio riservato al giocattolo d’epoca, con il contributo di appassionati e collezionisti. I ragazzi e i docenti dell’Itis Blaise Pascal hanno invece esposto i loro lavori, dando dimostrazione dell’uso delle stampanti 3D, le vere protagoniste della giornata. La manifestazione è stata anche occasione per dedicare a Paul Harris la rotonda posta all’uscita Ovest dell’E45, sulla via Emilia. Per tutti i bambini body painting, animazione a cura del gruppo scout e palloncini omaggio.
Il momento istituzionale è stato aperto dai saluti del Governatore del Distretto 2072 Ferdinando Del Sante, del sindaco di Cesena Paolo Lucchi e del presidente del Club di Cesena Andrea Paolo Rossi. Saluti che hanno preceduto la presentazione del Global Service dedicato alla stampante in 3D. Nel pomeriggio, “Come nasce e si sviluppa un’impresa” è stato il tema di una tavola rotonda, alla quale hanno preso parte imprenditori e manager di grandi aziende romagnole: Renzo Piraccini di Almaverde Bio, Francesca Amadori di Amadori, Magalì Prati di Camac, Marco Campomaggi di Campomaggi e Caterina Lucchi, Bruno Piraccini di Orogel, Antonio Neri di Neri, Gianluigi Trevisani del Gruppo Trevi, Andrea Paolo Rossi presidente del RC Cesena. Moderatore della tavola rotonda il giornalista Davide Buratti. Successivamente, Il Rotaract Club di Cesena ha illustrato “Scienze della vita e tecnologie per la salute”, progetti di ricerca fra università e aziende, mentre il gruppo consorti ha presentato il service realizzato in collaborazione con l’associazione Linea Rosa di Ravenna.
Alfonso Toschi
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Il Rotary Club Ravenna, nell’ambito delle sue iniziative in favore del territorio e particolarmente dei giovani, ha programmato un progetto pluriennale a partire dall’anno rotariano 2014-2015, collegando il tema della sicurezza alimentare con le pratiche agricole necessarie per una produzione di qualità. Ogni anno vengono assegnati uno o più premi a tesi, su un argomento stabilito, compilata da uno studente o da un gruppo di studenti o da una classe sul tema: “La sicurezza alimentare: un problema di tutti”. A questo scopo, organizza all’inizio dell’anno scolastico un convegno su una tematica specifica, invitando personalità di massima competenza nel settore, convegno al quale partecipano le classi interessate dell’Istituto di Agraria, autorità municipali e cittadinanza. I lavori del convegno costituiscono la base delle relazioni dei ragazzi che saranno oggetto di valutazione da parte degli insegnanti e del Rotary Ravenna e che porterà all’assegnazione dei premi.
Il primo convegno si è tenuto il 21 ottobre 2014 alla Biblioteca Classense di Ravenna ed è stato dedicato a: “Un contaminante naturale: le micotossine”. Dopo i saluti del vice sindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi e di Mauro Tagiuri, presidente del Rotary Club Ravenna, le relazioni sono state tenute da Carlo Brera, direttore del Reparto micotossine e xenobiotici dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma (L’aspetto sanitario delle micotossine nella filiera agro-alimentare), da Amedeo Reyneri della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Torino (Le micotossine nelle colture industriali erbacee delle filiere cerealicole) da Govi dell’Assessorato all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna (La politica agroalimentare e le iniziative della Regione in gtema di micotossine) e dal socio rotariano Leonardo Spadoni, presidente di ISA Italiana Stoccaggi Agricoli, sponsor della manifestazione. Moderatore, Antonio Grimaldi, preside dell’Istituto Tecnico Agrario Luigi Perdisa.
Sabato 23 maggio 2015, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnic Agrario Luigi Perdisa di Ravenna, alla presenza del corpo insegnante, dei rappresentanti delle organizzazioni e degli ordini professionali è avvenuta la consegna dei premi che ha riguardato tre lavori: Micotossine: i rischi nell’alimentazione umana e zootecnica, i danni che recano alle filiere cerealicole e metodi di prevenzione; Micotossine: filiera del vino; Le micotossine: processo produttivo della cioccolata.
Questa prima iniziativa ha riscosso un importante consenso che ha stimolato il Club ravennate ad organizzare il prossimo convegno di ottobre.
Gianni Baccarini
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Trentotto artisti-editori, metà dei quali provenienti da diverse regioni italiane e l’altra metà dall’Europa, hanno partecipato alla seconda edizione del Salone Liberbook, una rassegna biennale che è svolta il 23 e 24 maggio nella suggestiva cornice dei Voltoni del Guazzatoio del Palazzo della Pilotta, a Parma. Questa due giorni internazionale colta e interessante, rivolta ad un vasto pubblico, è una iniziativa del Rotary Club Parma Est, presideduto da Gabriele Mori, e realizzata in collaborazione con l’Atelier Alma Charta, con i sostegni della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici di Parma e Piacenza, della Biblioteca Palatina e della Fondazione Museo Bodoniano.
Già dalla denominazione, Liberbook si pone in modo originale, evocando la comunione del mondo latino, grazie alla parola liber, con quello anglo-sassone, con il vocabolo book. E nella pratica lo fa richiamando manualità del passato che si avvicinano a sensibilità ecologiche molto attuali. Così i visitatori di Liberbook, grazie ad una visione intelligente e dinamica, hanno potuto incontrare la microeditoria di qualità «Una microeditoria ad alto tasso di creatività (e spesso audacia), alla ricerca delle testimonianze di editori che, fuori dai grandi circuiti, sanno dar vita a libri belli e assolutamente desiderabili» hanno scritto Maria Gioia Tavoni e Barbara Sghiavetta nella loro “Guida per bibliofili affamati” presentata all’interno del Salone, dove il collezionista Mauro Carrera ha introdotto il pubblico al mondo della bibliofilia.
Una curiosità: la rassegna 2015 segna anche la prima partecipazione dell’Istituto d’arte Paolo Toschi con lavori selezionati e realizzati dagli studenti nel corso dell’anno scolastico. Infine, ecco le persone e le relative realtà che hanno guadagnato quest’anno il premio Liberbook per il valore dell’opera presentata: sono Arnaldo Manfredi di Mavida http://liberbook.it/it/exhibitors/mavida-edizioni-di-arnoldo-manfredi/ , Michael Bensman di The Group MTM http://liberbook.it/it/exhibitors/the-group-mtm/ , e Marie Renaudin di Plastics Art http://liberbook.it/it/exhibitors/plastics-arts/
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Sono stati quasi quattrocento i “ceramisti in erba” premiati a Faenza dal Rotary Club per i bellissimi lavori realizzati in occasione della seconda edizione del concorso a tema libero, riservato alle scuole elementari e medie della città. Il primo premio assoluto del concorso è andato alle quarte classi della scuola primaria Carchidio. Per le elementari, il premio è stato assegnato alle terze A e B dell’elementare Pirazzini, alle quarte classi della Carchidio e alla quinta E della Carchidio. Per le medie, invece, premiate la prima classe della Bendandi, la seconda C della Cova Lanzoni e, per le terze, ex aequo alle scuole Europa e Strocchi. La giuria ha assegnato anche una menzione speciale alla classe terza C della scuola primaria Martiri di Cefalonia e e alle terze C ed E della primaria Carchidio.
Alle classi vincitrici sono andati dei buoni, messi a disposizione dal Rotary Club Faenza, ciascuno del valore di cento euro, per l’acquisto di materiale didattico. Le opere premiate resteranno esposte fino alla fine dell’anno nel Salone delle Bandiere, il “salotto” della residenza municipale, accanto alle opere dei “colleghi” più grandi e affermati: i migliori artisti della ceramica faentina.
La giuria era composta dal vice sindaco e presidente dell’Ente Ceramica Faenza, Massimo Isola, da Pietro Ravagli e Maria Elena Boschi (presidente e vice presidente dell’associazione ex allievi del Ballardini), Viola Emaldi, curatrice e direttrice Its, Marco Tadolini del liceo artistico Ballardini, Alfonso Toschi, presidente del Rotary Club Faenza, Carlo Zoli, ceramista e consigliere dell’Ente Ceramica Faenza, e Carla Benedetti (segretaria di giuria).
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Carissime Rotariane e carissimi Rotariani,
L’anno rotariano si conclude al 30 di giugno e quindi abbiamo davanti ancora circa un mese per portare a termine i progetti che abbiamo condiviso a partire dal 1 luglio 2014, ma anzi direi a partire dall’assemblea del 10 maggio al Forum Monzani di Modena.
Credo che proprio questi giorni siano da spendere riversando sul campo tutte le nostre energie.
Il momento lo richiede: basti pensare alla gravissima emergenza umanitaria in Nepal a seguito del disastroso terremoto che ha colpito severamente 8000000 di abitanti con migliaia di vittime.
Dobbiamo passare subito all’azione raccogliendo la richiesta di aiuto inviataci dal D.G. Rabindra Piya del distretto 3292 Nepal nella lettera che ho allegato al mio intervento, che è pubblicata sul sito e su Facebook.
Il presidente internazionale Huang ha chiesto a tutti i Rotariani del mondo di attivarsi efficacemente.
Dobbiamo agire, non abbiamo scuse.
Le priorità umanitarie non ci concedono di tirare i remi in barca, l’impegno dei Rotariani deve essere costante ricordandoci sempre che si entra nel Rotary per raggiungere lo scopo che la nostra associazione si prefigge e cioè di diffondere il valore del servire, motore e propulsore ideale di ogni attività.
Il male non si arrende e non ferma mai la propria nefasta opera. Non dimentichiamolo mai.
Ho ancora negli occhi gli oltre 400 Rotariane e Rotariani presenti al Forum Etica e Leadership, che non si sono mai mossi dalla splendida sala convegni di Technogym,sabato 18 aprile scorso, che hanno ascoltato e applaudito gli straordinari relatori, Pierluigi e Nerio Alessandri, Gianpaolo Dallara, Ivan Lo bello, Giuliano Razzoli e Sandro Munari con le loro testimonianze di responsabilità sociale e impegno per il concreto contemperamento di principi etici e successo nella vita, nella professione e nello sport.
Ho ancora vive le domande rivolte ai Relatori in Technogym e le bellissime presentazioni dei giovani partecipanti al RYLA, che è stato un grande successo di contenuti, valori, amicizia, affiatamento, di impegno con le mani, la testa e il cuore. Posso dire che è stato un RYLA memorabile per Tutti.
Solo con esempi e azioni concrete si esce dall’autoreferenzialità vuota e dalla retorica del nulla.
Diamo il nostro contributo tutti i giorni, con serietà e senso di responsabilità, nel servire la nostra comunità locale e nazionale e quella globale, internazionale, la nostra Terra.
Carissime Rotariane e carissimi Rotariani Vi chiedo di non demordere.
Chiedo ai Presidenti e ai dirigenti dei Club di agire anche in questo ultimo scorcio di anno rotariano, così che possiamo lasciare al DGE Paolo Pasini e ai “suoi” presidenti e dirigenti un Distretto 2072 di cui andare orgogliosi.
Dobbiamo terminare le azioni in corso per la crescita dell’effettivo nel rispetto della qualità rotariana e professionale, i progetti umanitari con un occhio rivolto alle contribuzioni per la Rotary Foundation e ai progetti distrettuali.
Dobbiamo concludere l’anno al nostro Congresso che si terrà a Reggio Emilia il 19, 20 e 21 giugno prossimi, con piena condivisione di tutti Voi, Cari Soci, Voi Brave e Belle Persone che siete il Distretto, la forza del Rotary.
Avanti con energia, non è finita.
Sono certo di contare su di Voi, insieme ce la faremo e pianteremo insieme un albero come segno di riconoscenza alla nostra Terra che ci è stata data.
Un caro saluto e un abbraccio affettuoso a tutti.
Ferdinando