Sarà inserita in un corso online di learning service su Myrotary, l’esperienza di un importante service di telemedicina, riportata in questi giorni su Rotaryserviceblog.org, in un articolo del PDG Paolo Pasini DISC Facilitator- District International Service Chair il quale, notizia di questi giorni, farà parte del gruppo internazionale di revisione del manuale “Strumenti di Valutazione Comunitaria”.
L’articolo tratta di un progetto salvavita -nato durante la pandemia dovuta al Covid 19- con sovvenzione globale di 89.000 dollari della Fondazione Rotary, testimonianza della forza della collaborazione rotariana. Grazie a questo service i defibrillatori impiantati nei pazienti erano e sono ancora sottoposti a monitoraggio in tempo reale dai medici di centri specializzati collegati.
RC Rimini e il PDG Paolo Pasini, in qualità di presidente distrettuale del servizio internazionale, col sostegno del governatore distrettuale Adriano Maestri, si riunì con i Rotary club della Romagna e uno dell’Argentina, esperti sanitari, funzionari governativi e leader delle comunità per formare una potente task force.Il risultato fu la nascita del progetto RemotHeart, che è stato portato avanti in partnership con l’Azienda Sanitaria della Romagna e riguarda la connessione online dei dispositivi dei pazienti cardiologici cronici in tempo reale via wi-fi, evitando loro di recarsi presso i Centri specializzati. Attualmente i pazienti sono piú di 300 con un defibrillatore impiantato (non pace maker). La Presidente di RC Rimini Patrizia Ghetti, all’epoca, convocò i Club mantenendo positivamente i contatti, mentre il PDG Paolo Pasini, in qualità di DISC (District Internazional District Chair) portò avanti il progetto con l’Azienda Sanitaria e coordinò il lavoro degli esperti della DRN (District Resources Network) cioè quella rete di soci esperti distrettuali nel settore specifico. Il monitoraggio della telemedicina in tempo reale è stato fondamentale in epoca Covid 19 quando gli ospedali erano in condizione di forte criticità, per garantire la sicurezza dei pazienti vulnerabili. “Ogni cardiopatico con dispositivo, grazie al Rotary e a un pool di esperti della rete di risorse distrettuali, possono evitare di recarsi in ospedale”